Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: kamy    07/12/2017    1 recensioni
Raccolta di one-shot (o flash) sulla XS.
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Superbi Squalo, Xanxus
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.

 

Cap.8 Amore scolastico

 


Squalo batté un paio di volte le palpebre e osservò il ragazzo ritto in piedi della palestra. Aveva un pallone da pallavolo scoppiato sotto il piede.

In altro giovane sfrecciò accanto a Superbi e, in lacrime, corse fuori.

"Voooi! È una novità vederti qui a scuola. Suppongo dal tuo abbigliamento, però, che tu non sia qui per fare lezione" disse Squalo.

Xanxus voltò il capo verso di lui, aveva le maniche della camicia bianca arrotolate lungo le braccia muscolose e le labbra assottigliate in un broncio.

"Dovevo svolgere una trattativa" disse, atono.

Ghignò socchiudendo gli occhi cremisi, ticchettò con la punta della scarpa laccata sul pallone scoppiato.

"Lui, però, non sa come si fa".

Squalo rise.

"Sei proprio un baka" sbottò. Si appoggiò una spada di kendo sulla spalla.

< Deve aver sconfitto quel tipo con una battle choice di pallavolo > rifletté.

Xanxus lo guardò dall'alto in basso, inarcò un sopracciglio.

"E perché sarei uno stupido?" chiese.

Scostò il pallone scoppiato da sotto di sé e si avvicinò di qualche passo al giovane.

< L'idolo della scuola, Superbi Squalo. Non mi sorprende usi termini stranieri in modo naturale, la cosa che mi insospettisce è il suo modo di ridere > si disse.

"You're silly. Prendi tutto troppo sul serio" ribatté Squalo. Mostrò i denti aguzzi. "Alle volte è solo un gioco". Cantilenò l'ultima parola.

< Il futuro Decimo Boss dei Vongola, qui, nella nostra palestra. Un raro onore > rifletté.

Xanxus gli diede le spalle, facendo volteggiare il bordo della camicia slacciata. Raggiunse la cesta delle palle, ne afferrò una e con un movimento secco la sbatté sulla faccia di Squalo.

"Non osare fare quell'espressione o usare quel tono fasullo in mia presenza, o quel cesto sarà il culmine della tua carriera scolastica" sibilò.

Incrociò le braccia, le labbra sporte in un broncio.

< Voglio parlare con lui da quando l'ho visto per la prima volta a corte, non posso accettare finga > ragionò.

Squalo inarcò un sopracciglio argenteo.

"Umphf. Serioso" borbottò.

Xanxus osservò la palla rimbalzare sul pavimento fino a sé, la riprese in mano e ghignò.

"Puoi sorridere solo se lo fai sul serio" disse.

Palleggiò la mano da una mano all'altra, osservò le guance leggermente rosate di Squalo.

< Non dovrei avergli fatto male, e non sembra avermi preso sul serio. Meno male >.

Squalo si avvicinò alla palla e si piegò in avanti, poggiando le labbra su di essa.

"Avevo dimenticato gli omaggi".

Xanxus sfregò i denti tra loro, lo afferrò e lo strattonò contro di sé.

"Se vuoi farmi gli omaggi, bacia me!" sbottò.

Arrossì sgranando gli occhi cremisi, la palla gli cadde di mano rimbalzando nella palestra e lui lasciò la presa sul ragazzino.

< ... L'ho detto ad alta voce! >.

Squalo strofinò le scarpe nere sul parquet e si sporse, i pantaloncini della divisa scolastica gli ricadevano larghi sulle gambe sottili.

"Voooi, bastava dirlo" soffiò. Chiuse gli occhi e lo baciò, lasciando ricadere la spada di legno per terra. Il tonfo diede vita a un basso eco.

Xanxus premette le labbra su quelle del ragazzino, ne succhiò quello inferiore sentendo le Fiamme della Tempesta formicolare sulla punta delle dita. Deglutì, si scostò e mise il broncio.

"E non osare più sorridere in quel modo di fronte a me!" disse, con tono appena stridulo.

Squalo incassò il capo tra le spalle, incrociò le mani dietro la schiena e indietreggiò.

"Voooih! Almeno non sono serioso" brontolò. Si leccò il labbro umido della saliva di Xanxus.

"... boss".

Xanxus gli mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sogghignò e le iridi cremisi gli scintillarono.

"Oh, senza ombra di dubbio. Mi apparterrai, che ti piaccia o meno".

Si tirò giù le maniche della camicia, la allacciò e gli passò di fianco.

"E ti farò pentire di avermi dato del 'serioso', Superbi Squalo".

Squalo rabbrividì di piacere, lo guardò uscire, strinse a sé la spada di kendo e girò su se stesso.

"Ci conto" bisbigliò, avvampando.

 

  
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