Le Gocce di rugiada ancora adornavano i morbidi steli dei fiori e le loro le verdi foglie.
C’erano anche numerose pozzanghere che, a causa dal temporale della sera prima, ricoprivano il prato ed il sentiero. La terra, mossa dall’acqua, si era diluita in fango.
Passare per quel posto significa solo una cosa: dire addio alle sue nuove scarpe.
Il ragazzo sospirò.
Doveva tornare indietro.
Fece dietrofront e, con un gesto di disconforto e malumore, si risistemò il cappello.
-Ma sì- borbottò irritato - ma vai ad Alola! Lì le giornate sono calde e soleggiate, escitene da quel buco che è Mistraopoli, che è sempre umido lì!
Intanto che camminava, sempre tentando di evitare pozze e fango, fu affiancato dal suo Scraggy, che lo guardava con uno sguardo di rimprovero.
-Oh - sbottò il giovane -non ti ci mettere pure tu! Non mi frega di quello che dice la gente, io me ne stavo benissimo a casa mia, in santa pace. “Aprire i miei orizzonti” non mi interessa e mi infastidisce soltanto!
Scraggy scosse la testa in modo irritato e gli tirò un calcio.
-EHI! Sappiamo benissimo entrambi che questo viaggio è inutile. La mia salute era tale e quale anche a Unima e dopo quel casino del team plasma la cosa più razionale da fare era rimanere lì a vedere come si sviluppavano le cose e a dare uno mano in città. Punto. E NO!!! Silvestro e mia madre dovevano cospirare contro di me! Dovevano accerchiarmi e costringermi a partire per questa stramaledettissima vacanza!- si girò verso il suo Pokemon con sguardo assassino mentre quest'ultimo sobbalzava intimorito - E TU! Traditore del cavolo! Li hai aiutati! Tu quoque, Scraggy, fili mi?
Il pokemon buio guardava con esasperazione il suo allenatore mentre egli continuava a lamentarsi, borbottare, e a cimentarsi in citazioni drammatiche che non gli uscivano troppo bene.
-Finalmente! Non ne potevo più!
Il giovane e il suo Pokemon, coperti di fango dalla testa ai piedi, divennero subito centro dell’attenzione.
-Te lo avevo detto! Ma no! Tu devi fare quel che ti pare! E adesso sono coperto di limo anche nelle mutande!
Scraggy in risposta gli tirò un calcinvolo che lo spedì una decina di metri indietro.
-STUPIDO POKEMON! SOLO MANGIARE A SBAFO RIESCI!
il ragazzo si tirò in piedi con un’agilità alquanto discutibile e si mise a rincorrere il suo Pokemon.
La “corsa” durò molto poco, visto che dopo due minuti cadde a terra svenuto, con le spirali al posto degli occhi.
Il suo Scraggy lo guardò con pietà e misericordia e prese una pokeball dalla tasca dell’allenatore. Dalla pokeball uscì un Espeon che guardò i due con un uno sguardo di rimprovero.
Scraggy scrollò le spalle.
L’evoluzione psico di Evee sospirò e con Psico sollevò il cretino del loro allenatore.
I passanti ebbero l’onore di assistere alla prima volta dove furono i Pokemon a portare il proprio allenatore ad un centro Pokemon.
-Professor Kukui, chi era quel ragazzo?
Una ragazza dai capelli biondi chiese a un giovane uomo.
-Oh lui! Be’ Lilie, il vostro nuovo compagno per il giro delle isole!
Un espressione sorpresa comparve sul volto di due ragazzi, aventi entrambi un cerchio zeta sul polso.
-Davvero? Mi sembra…poco adatto?
La ragazza dai capelli neri a caschetto disse scettica.
-A me sembra veramente poco adatto alla vita all’aperto.
Era stato il ragazzo con il cappello nero a parlare questa volta.
-Yay! Altri amici! Chissà se gli piacciono le Malasade!
Questa affermazione portò sul volto di tutti un sorriso intenerito e divertito.
-Pensi solo a mangiare, eh Hau?
-Non è vero Sun! Penso anche ai Pokemon e a divertirmi con loro!
-Comunque lui sarà il nostro nuovo compagno? E come mai?
-Be’, oltre ad essere promettente ha anche una madre che fa tanta paura.
Tutti e quattro i ragazzi guardarono l’ ”adulto” con espressione sconcertata e poco divertita.
-Ma ha già dei Pokemon. Ha già esperienza quindi?
Kukui si prese il mento tra le dita.
-Da quello che mi è stato detto da sua madre, lui ha già girato la sua regione natia. Era arrivato alla lega ma all’improvviso, senza alcun apparente motivo, ha mollato tutto e si è rinchiuso in casa per il seguente anno. Sua madre allora ha pensato di spedirlo a calci qui cosicché si desse una svegliata.
-In altre parole dobbiamo fare da babysitter a un ragazzo altezzoso e sfisicato che ha parecchi problemi di autostima?
-Sun!
-Che c'è? È la verità!
-Ma non puoi andargli contro nemmeno incontrato!
-Moon cara, l'ho appena fatto.
-Sun, Moon, smettetela di l-litigare!
-Suvvia Lilie, stiamo solo scherzando!
Intanto Kukui rideva.
-Si prospettano giornate interessanti!