A Melody of love and revenge

Ero appena ritornato al mio appartamento dopo gli allenamenti in previsione di Ordinal Scale e, aperta la porta, mi ero lasciato cadere esausto sul letto. 
I raggi della luna che penetravano dalle tapparelle leggermente sollevate mi davano un fastdio tale da costringermi a chiudere gli occhi.
- Eiji... Eiji... EIJI! -
La voce squillante di Yuna mi risvegliò appena.
La guardai davanti a me. 
Sembrava uscita da un sogno. Teneva le mani sui fianchi e la testa piegata su un lato, con un lieve sorriso stampato in viso.
Mi sarebbe bastato solo un attimo, afferrarla e portarla di nuovo stretta tra le mie braccia.
"Impossibile" mi dissi.
Yuna era morta in quel gioco maledetto.
Mi era stata strappata via e io, troppo debole, non l'avevo salvata.
Non l'avevo protetta.
E allora cosa era quel fantasma? Niente più che una AI, una intelligenza artificiale eppure...
C'erano momenti in cui mi sembrava di stare di nuovo con lei, con la mia Yuna. 

Per questo mi ero sottoposto ad un pesante allenamento. I muscoli ancora mi dolevano e bruciavano come gli occhi, che alla vista di quell'angelo iniziavano a riempirsi di lacrime.
- Eiji, quando sarà il prossimo concerto? - 
Mi chiese Yuna con un innocente e dolce sorriso che mi fece completamente ammutolire e perdere battiti del cuore.
- Presto... - dissi solamente.

Lei sorrise radiosa, battendo le mani come una bimba entusiasta e allegra.
Incapace di trattenersi davanti a qualcosa che le piaceva o le metteva allegria.

E questo da una parte mi rendeva felice, ma dall'altra mi si stringeva il cuore se solo pensavo che quella Yuna non era reale.

" Per chi combatterò? Per chi vivrò? "

La bianca mi guardò sospirando. 
La sentii appoggiarsi con il mento alla mia spalla, indicando poi con una mano il libro che stavo leggendo.
- Eiji... Di cosa parla quel libro? - domandò.

Io la guardai, perdendomi nel rosso dei suoi occhi e sospirai.
- Di un lontano passato e tanto...Dolore - 
Dissi abbassando il capo, incapace di sopportare lo sguardo di lei e perdendomi in quei dolorosi ricordi.
Ricordi del suo volto sorridente, della paura di morire a causa di SAO e anche di quei momenti passati ad ascoltarla cantare.
- Yuna...Canteresti per me? -
La mia domanda sembrò scivolare nel vento e lei annuì solamente. 
Si appoggiò con la schiena alla mia e cominciò a cantare.
A poco a poco i ricordi del passato si infransero come il vetro di uno specchio .
Non potei più trattenermi.
Lentamente dai miei occhi scivolarono lacrime gelide come il vuoto che sentivo da quando lei era morta.

Yuna cantava e io piangevo, liberandomi di quel doloroso passato, della paura e del dolore...
Lasciando solo un sentimento di odio nei confronti di Sword art online e di vendetta verso coloro che lo avevano creato e avevano condannato a morte il mio angelo.

Quando la canzone finì, finirono anche le mie lacrime.
Ero immobile, attonito davanti a quello schermo sentivo freddo e quasi non percepivo la presenza di Yuna.
Non provavo calore, non provavo serenità, solo rimorso e dolore.
Improvvisamente mi voltai e la guardai, sollevai una mano sperando di toccare la sua guancia candida ma fu l'ennesima doccia gelata.
La mia mano la attraversò e cominciai a tremare abbassando la testa.
- Eiji...Non piangere - 
Le sentii sussurrare dolcemente mentre lei stessa tentava di accarezzarmi i capelli, ma nuovamente non ci fu contatto tra noi due.
Non risposi e continuai a piangere disperato mentre lei restava lì accanto a me e canticchiava a bassa voce.
Così lievemente che quel suono era un sussurro nel mio cuore.
Fu allora che lo giurai a me stesso
 

" Avrei vissuto per il suo sogno. 
Nessuno mi avrebbe mai intralciato, combattere ed eliminare chiunque ferisse il mio angelo sarebbe stata la mia sola ragione di vita.
fino al giorno in cui mi sarei ricongiunto con lei... Con la mia eterna diva".