Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Danya    12/12/2017    1 recensioni
1. I know. (KeiichiroxRyou)
Ryou era sempre stato un bimbo difficile.
Arrogante, presuntuoso e testone.
Keiichiro aveva provato a fargli da padre, fallendo. Il padre di Ryou era morto quasi sotto i suoi occhi… come poteva sostituirlo?
Decise di prendersi cura di lui come un fratello e questo sembrava andar bene per il ragazzo che, sotto i suoi occhi cresceva forte, sano e ancor più testardo e cocciuto, come da buon retaggio di Shirogane senior.
2.2 Umbrella (Tapurin) Ogni qualvolta le era vicino sentiva l’odore buono delle caramelle alla frutta che pareva distinguerla.
3. 3. Sweet love (Masachigo) Niente più Mew Mew, niente più Alieni o Aqua Mew.
Solo loro due.
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non chiudere gli occhi, puoi salvare milioni
di vite elettroniche
 
 
 
6. Passion (Paitasu)
 
Adorava strapparle quel sospiri profondi e quando si stringeva al suo corpo, desiderosa di contatto, di calore, di protezione.
Alle volte era lei che lo accoglieva, come una madre che teneva la testa del suo bimbo sul grembo, consolandolo per il mali del mondo.
Se lo poggiava al petto, lo tratteneva a sé e gli accarezzava il volto e i capelli scuri senza chiedere molto.
Non ricordava di essersi mai fatto accarezzare in quel modo, così confortante e dolce che, solo gli dei sapevano, gli faceva tremare le vene in corpo.
Adorava come lo baciava sul viso, sul collo, quando lo toccava con delicatezza ma sicura.
Era assolutamente incredibile come fosse sbocciata per lui. Ricordava le prime volte che tremava, timida, che balbettava imbarazzata e invece adesso sapeva come sfiorarlo senza tutta quella timidezza che la contraddistingueva. Lo mandava in estasi, lo faceva sentire d’un tratto vivo e pieno di energie.
Sentiva in sé risvegliarsi istinti forse troppo bassi e primordiali ma lei non si ere mai tirata indietro, mai tentennato e si lasciava trascinare dall’impeto o dalla dolcezza.
La prima volta non l’avrebbe mai dimenticata perché era stata strana, forse troppo veloce ma assolutamente istintiva.
Non poteva tornare a casa sola, causa maltempo. Si era offerto lui, di portarla sana e salva.
Lo aveva invitato dentro, solo perché si era dimenticava di lasciargli un libro che servava per le loro ricerche sulla Terra.
Uno di biologia marina, materia dove peccava, non avendo una vera fauna e flora marina sul suo pianeta.
Le aveva sfiorato la mano, lui che era sempre attento a non toccare nessuno e lo aveva fatto di proposito.
Lei era rimasta un attimo ferma, con la mano piccina nella sua e delicatamente l’aveva ritirata, arrossita.
Non più ragazza, quasi donna che arrossiva ad un semplice tocco… praticamente non ne esistevano più persone del genere.
Avrebbe dovuto portarla con sé come caso-studio per ripopolare i suoi oceani, lei con la coda da cetaceo, i capelli lunghi, il corpo formoso…
Si era schiarito la gola, facendola trasalire e tentò invano di scacciare il pensiero di lei, di quel bel corpo e di quegli occhi blu che lo guardavano languidi, alla sua mercé completa che sussurrava il nome in modo languido…
E sapeva, lo vedeva perché non era uno stupido, quanto lei fosse attratta da lui. Lo vedeva, lo percepiva sotto pelle come scariche elettriche direttamente nel sangue.
L’aveva tirata a sé, baciandola e Retasu si era appena appena sporta verso di lui, mischiando i respiri.
Due adulti che si lasciano coinvolgere dal lato fisico, nulla di male, si era detto.
L’aveva scoperta poco a poco, ed era stato tutto troppo veloce perché gli rimanesse tutto impresso.
Per questo era tornato a cercarla, desideroso di calore.
Retasu non si fece attendere, divenne creta nelle sue mani, o almeno così pensava.
Perché era lui, quello che veniva modellato da lei, che prendeva nuova forma. Che sussultava ad ogni bacio, ad ogni tocco più audace.
Non ebbe neanche il coraggio di chiederle chi, prima di lui, l’aveva toccata. Non avrebbe retto il confronto, la gelosia, il senso di frustrazione nell’essere arrivato troppo tardi nel cogliere quel fiore.
 Non parlavano quasi mai, prima. Forse dopo qualche volta ma era tutto sempre nell’ombra nella casa di lei, nella dimensione di lui che usava come base operativa… forse qualcuno sospettava ma non gliele importava molto. Era tutto troppo naturale, per palesarlo alla luce del sole.
Qualche volta, invece, strisciava da lei come una povera bestia ferita.
La frustrazione del lavoro che procedeva lento, l’inutilità di Kisshu, dei sistemi di raccolta dati… o semplicemente una giornata storta.
Lei lo aspettava ogni sera, sorridendo dolcemente e apriva le braccia, dove lui sprofondava grato, stanco, realizzando quanto fosse felice di averla vicino.
Quella sera, sul letto della verde, coperti dal solo pile colorato, lei lo teneva al petto, accarezzandogli la nuca.
Rilassato, calmo, parlò con voce bassa: - Vorresti che gli altri lo sapessero?
La mano di lei si fermò un attimo: - Non è importante. Ma penso lo sappiano… - disse con un risolino.
Pai schioccò la lingua e le baciò il ventre nudo e fresco: - Dici?
-Dico. - Retasu lo lasciò vagare sul ventre e quando scese poco più giù, emise un lungo sospiro, toccandogli i capelli scuri -…ancora?
Pai emise uno sbuffo divertito, mordendole lascivo e delicato l’interno coscia: - No?
Retasu non rispose e Pai risalì lungo tutto il corpo, aderendo completamente al suo e la giovane gli prese il volto tra le mani, baciandolo a sua volta.
-Kisshu-san lo sa già. – confermò lei, con un sorriso colpevole.
-Come?
-Penso se ne sia accorto da solo… non dormi spesso con loro.
Non trovò nulla da obiettare e si mise sulla schiena, tirandosela su, con i capelli verdi che facevano da tenda ai loro baci.
Le accarezzò con la bocca i seni prosperosi e Retasu poggiò le mani sul petto, respirando in profondità.
-Non farai tardi?
Pai non rispose e la strinse a sé.
Il corpo di Retasu rispondeva ai suoi tocchi e lo ciò lo mandava in estasi. Era sempre pronto ad accoglierlo, così donna e sensibile al suo tocco e immergersi in lei era… disarmante. Sarebbe morto felice, in quel momento, appagato e amato.
Retasu si sistemò meglio su di lui, cingendo il bacino di lui con le gambe e si stese col busto in avanti. Il rumore dei corpi uniti era piacevole, musicale e il caldo che sentiva la avvolgeva completamente.
Pai le strinse con forza i fianchi, aiutandola con i movimento e prendendo poi lui il controllo del corpo della verde.
I movimenti veloci e sicuri annebbiarono il suo raziocinio e neanche pensò che, forse, stringerla così poteva farle male ma Retasu non si oppose, anzi: si aggrappò alle sue spalle, alzò il bacino, si strinse di più contro il corpo teso di lui.
-Ti…- la bocca di Retasu si schiuse, in piacere e non riuscì a completare la frase che Pai intuì appena.
Il piacere li travolse e Retasu rimase accasciata su di lui, col respiro corto.
Pai strizzò gli occhi e le baciò i capelli.
-Ti amo. - sussurrò.
Retasu non diede segno di averlo sentito, in un primo momento ma dopo qualche attimo si alzò con la testa, sorridendo.
-Posso dirlo alle altre, quindi?
Pai emise uno sbuffo, fingendo non gli importasse nulla e lei strofinò il naso contro il suo petto.
-Comunque ti amo anch’io.
Pai sorrise appena: aveva dovuto attraversare una Galassia intera, per sentirsi così completo e perso allo stesso tempo.
 
**
 
Il tempo è qualcosa di assolutamente buffo. Penso sempre di averne un po’ in tasca e invece no, perso insieme alle forze.
In questi mesi sono successe molte cose, molte belle e altre bruttine, ma si torna in carica.
Avevo pensato di chiudere l’account, in un momento di sconforto ma per fortuna i due Mewskettieri sono state ancore di salvezza <3
Mi ero gettata su un altro progettino che fatica a procedere, ma mi impegno a completare le FF lasciate in sospeso… volevo ricomparire con qualcosa di demenziale, tipo una Ryoukisshu, ma ho preferito la dolcezza dei miei diletti <3
Grazie a chi con messaggi privati m i ha scritto, spronandomi, chi lo ha fatto nelle recensioni.
 
Proverò a essere un pochino più costante <3
 
Per chi volesse un po’ rompermi l’anima… sto sempre qui
https://www.facebook.com/Danya-EFP-952622578162590/  come Danya EFP!
 
A presto =3

 
   
 
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