Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Sarandom    12/12/2017    4 recensioni
Scusate, avevo solo bisogno di dolcezze. Dean, Cas, Sam, Jack e la quotidianità.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cheesecake

 

“Adesso andiamo a cercare una nuova ossessione per Jack” Dean si infilò il giacchetto sotto strati di plaid. 

Sam rideva sotto i baffi nel vedere l’espressione accigliata del ragazzo. 

“Perché?” chiese infatti. 

“Hai riempito la cucina di torroncini e neanche mi piacciono. Le feste natalizie sono il momento giusto per farlo” 

“Io adoro il miele” disse Castiel, guardando divertito Jack. 

“Posso provare” affermò lui, serio. 

Dean sollevò un angolo della bocca e si diresse verso l’uscita del bunker. 

 

Appena arrivati alla cittadina più vicina, Jack fu catturato dalle luci sui negozi e dai cornicioni delle case. Molte persone passeggiavano per i marciapiedi con buste stracolme di pacchi colorati.  

Dean parcheggiò l’Impala e si coprirono per bene; il meteo avvertiva che ci sarebbe stata neve in quei giorni. 

“Credo di…sentire del freddo” li informò Jack, così Castiel si tolse il trench “Tieni, io non ne ho bisogno” sorrise mentre lo aiutò ad indossarlo. 

“Magari possiamo comprare qualche vestito nuovo, in effetti Jack non ha nulla di suo” propose Sam. 

“Ma prima questioni di stomaco” disse Dean, facendo strada, osservando con la coda dell’occhio la stranezza della visione di Jack con il trench e l’angelo con solo il completo. 

“Cosa sono questi?” Jack indicò un cesto su una bancarella che vendeva dolci. 

“Questi sono omini di pan zenzero” rispose Sam. 

“Sono di tradizione” aggiunse Castiel.

“Salve, prendiamo questi” Sorrise il minore dei Winchester, alla signora del banco, prendendone un sacchetto già pronto. Lo aprì e ne porse uno al ragazzo “Provalo” 

L’omino aveva della glassa rossa a forma di piccole ‘x’ per fingere dei bottoni e due pallini neri per occhi, gli morse una gamba e ne sentì accuratamente il sapore, fece una smorfia. “Non è male, ma voglio provare qualcos’altro” disse, finendo il biscotto e raggiungendo Dean, che intanto si era allontanato. Il maggiore dei Winchester aveva trovato lo stand delle crostate, ce ne erano di tutti i tipi. 

“A te piacciono, giusto?” gli domandò il ragazzo. 

“Puoi dirlo forte. Grazie mille” accettò un piattino dal ragazzino. “Ho aiutato mia madre a fare queste” disse, tutto orgoglioso. 

Dean aveva già in bocca il cucchiaino ed espresse il giudizio con un verso di approvazione. “Sei stato bravo” gli fece un okay con pollice ed indice.

”Assaggia questa” prese un’altra forchetta dandola a Jack. 

“Mm che gusto è?” 

“Mela” 

“Quella?” chiese al ragazzino, indicandone una altrettanto invitante. 

“Zucca” e gliene passò una fettina. 

“Buona! Quella?” ne indicò un’altra. 

“Cioccolato e vaniglia”  

“Hey, ragazzo, vacci piano” lo avvertì Dean. “Intanto prendiamo queste due da portar via” 

“Certo, vi faccio subito il pacchetto” 

Sam e Castiel si erano fermati allo stand di libri antichi, e l’angelo aveva adocchiato anche un apicoltore; Dean lo osservò, mentre guardava felice le api nelle scatole indaffarate a produrre la sostanza zuccherosa. 

“Ecco a lei” gli passarono la busta di carta, ma quando si girò…Jack non era più vicino a lui. Si voltò, ma trovò solo Sam e Castiel alle sue spalle. “Avete visto Jack?” 

“Era con te” 

“Esatto” rispose. Si girò “Hai visto dove è andato il ragazzo?” chiese al giovane. 

“Sì, di là. Credo abbia sentito il profumo del cioccolato di Dante”  

Sam rise: “Non puoi cambiare certe cose, Dean”  

Dean si imbronciò e seguirono le indicazioni. 

Quando entrarono, vennero avvolti dal calore dell’ambiente e dalle risa  di un uomo sui trent’anni al di là del bancone e di Jack con due cioccolatini in mano, che ne stava masticando già uno. Si girò tutto felice “Dovete provare questi” Allungò una mano in cui teneva un tartufo di cioccolato bianco. 

Sam si fece avanti, lo assaggiò e si complimentò con l’uomo. 

“Io e il mio compagno siamo i pasticceri, questi li ha fatti lui” 

“Hanno anche i Nougat” li informò Jack. 

“Prendiamo anche alcune cose già fatte, ma ne restano sempre un po’ di quelli, non vanno per la maggiore. Se vuoi te li vendo tutti a meno di metà prezzo” propose. 

Jack sorrise e guardò Castiel, l’angelo guardò Dean che domandò: “Quanti sarebbero?” 

“Due scatole da trenta pezzi” 

Dean si girò verso Sam e Castiel. “Okay, possiamo dire che stiamo apposto con il mio regalo di Natale” 

“Grazie!” esclamò Jack, ed abbracciò Dean. 

“Li vado a prendere. Io sono Dante, comunque, dietro c’è Evan” 

“Bel nome” fece Sam. 

“I miei sono professori, un po’ fissati” 

“E che hanno detto della cioccolata?” domandò Dean, perlustrando il negozio. 

“Loro sono più per il salato, ma hanno sempre saputo delle mie tendenze culinarie.” 

“Posso?” domandò, accennando ad un mini cupcake per le degustazioni. 

“Certo. Questi li ho fatti io.” disse con un occhiolino. 

Castiel si spostò accanto a Dean. “Avete delle torte?” 

“No, ma facciamo le cheesecake.” 

“Vanno bene comunque.” 

“Vieni, sono nel frigo.” 

Castiel superò il bancone per seguirlo nell’altra stanza. 

Sam si accostò al fratello; Jack era intento a mangiare un omino di cioccolato fondente.

“Vacci piano, sei comunque metà umano e ti verrà il mal di pancia” avvertì Sam a bassa voce. “Comunque” disse all’orecchio di Dean “qualcuno è geloso.” 

“Che?” Dean era intento a guardare le altre prelibatezze. 

“Sembra che tu ci stia provando con il tizio e a Castiel non è piaciuta la cosa."  

“Ma che dici?” Lui si voltò. 

“Dean.” venne chiamato da Castiel, mentre Dante tornava con le scatole. “Vi faccio il conto?” 

“Sì, grazie.” rispose Sam. 

“Mirtilli” fece Castiel mostrandogli il contenitore decorato della cheesecake che aveva scelto. Dean lo osservò, l’angelo sembrava così fiero e contento per averla scelta e... Dean ci restò di sasso a capire quella citazione. 

Castiel ricordava? Dopo tutto quello che avevano passato, ricordava quel film, quanto gli avesse rotto le palle per vedere i suoi western preferiti e quella frase. 

I’m your Huckleberry 

Merda. Sam aveva ragione. 

 

 

Angolo di Sarandom

Dean, scusa, ma non puoi plasmare il Nephilim – W la cioccolata.

Jack che sparisce; Sam e Cas e i loro hobby; Dean, Dante  - yes, sono fissata con questo nome, di solito è molto fisso nelle mie ff - e i loro…gusti. Dai che ci siete arrivati, no? Scusatemi, ma ADORO questo subtext bisexual di torte e crostate, quindi se posso lo aggiungo.

I sottotitoli italiani di “Tombstone” sono riusciti a rovinarmi quella bellissima frase: I’m your Huckleberry = è uno slang diventato famoso proprio dal film e significa = Sono l’uomo che stavi cercando, solo il tuo uomo, sono il tuo eroe = si usa per rispondere in modo affermativo ad una minaccia o una sfida e non “sono il tuo fragolino”, perché sarebbe anche MIRTILLO, C’MON  ---sorry, dovevo sfogarmi.

Alla prossima :D

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Sarandom