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Autore: EdemaRuh    13/12/2017    2 recensioni
Quando la neve cade e soffiano venti ghiacciati, il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive.
O semplicemente: Jon Snow torna a casa.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya Stark, Jon Snow
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il grido del capitano risuonò più volte nei cortili interni; possibile che qualcuno li stesse attaccando? I Signori del Nord avevano giurato fedeltà a Jon poco tempo prima e Cersei era troppo lontana e sicuramente impegnata in altre battaglie.

Arya sfoderò la spada, correndo per raggiungere una postazione sulle mura da dove potesse vedere il problema. Nella sua testa, intanto, continuavano a formarsi mille domande, possibilità, timori. Gli Estranei erano già arrivati? Bran li aveva visti varcare la Barriera, ma dovevano essere ancora parecchio lontani.

Una volta giunta sulle mura, finalmente, le venne svelata la natura dell’allarme: due draghi volavano in cerchio poco distante. A terra, un esercito di soldati tutti con la stessa armatura marciava. Arya ebbe un colpo al cuore. Che qualcosa fosse andato storto nell’incontro tra Jon e Daenerys? Perché mai la madre dei draghi avrebbe dovuto conquistare proprio Grande Inverno?


Man mano che i nemici si avvicinavano, la ragazza potè notare tre cavalli in testa all’esercito. Al centro cavalcava Daenerys Targaryen in persona. Era più esile di come l’aveva immaginata, il vento freddo agitava una lunga treccia di capelli talmente biondi da sembrare bianchi, mentre lei sedeva fiera in sella al suo destriero bianco. Era bellissima e nonostante questo riusciva ad incutere un certo timore.

Alla sua sinistra c’era Tyrion Lannister, il nano che Arya aveva visto solo una volta, prima che tutto avesse inizio. Le voci dovevano essere vere, era molto probabile che fosse il primo cavaliere della madre dei draghi. Era cambiato: i suoi capelli sembravano molto più scuri ora, e vederlo schierato contro sua sorella fece ad Arya uno strano effetto. Non era l’unica ad odiare Cersei.

La figura alla destra della regina, invece, la lasciò per un attimo senza fiato. Si sporse dalle mura, per cercare di vedere meglio: il lungo mantello scuro, l’armatura uguale a quella di suo padre, i ricci neri. Si stava rivolgendo a Daenerys con un sorriso, il suo sorriso. Jon era vivo ed era tornato.

Abbandonò la sua postazione per correre giù, ad attenderlo nel cortile principale. Non appena venne aperto il cancello, però, si precipitò fuori dalle porte di corsa, nella neve, incurante del vento gelido.
 

Accanto a lei correva il passato, facendole rivivere passo per passo ogni istante che aveva trascorso lontano dal suo fratello preferito.

Rivide Nymeria che fuggiva nel bosco dopo aver morso la mano di quell’idiota di Joffrey Baratheon. Rivide Cersei prendersi gioco di lei, di sua sorella e di suo padre. Si rivide nascosta sotto la statua mentre Ned veniva condannato a morte. Si ritrovò di nuovo ad Harrenhal a servire Tywin Lannister, mentendo sulla sua vera identità. Incontrò di nuovo il Mastino, prese lezioni da lui, si fece accompagnare dai Frey per ricongiungersi alla sua famiglia. Ed ecco Robb, lì davanti a lei, con la testa di Vento Grigio.

Il dolore la costrinse a rallentare la corsa. Era a pochi metri dai cavalieri ormai, Ago ancora stretta tra le dita infreddolite. Solo allora notò che i tre si erano fermati ad osservarla. Tyrion sembrava incuriosito dalla sua presenza, probabilmente l’aveva data per morta dopo che era scomparsa da Approdo del Re. Daenerys era confusa: se Jon le aveva parlato di lei, forse non l’aveva riconosciuta. Oppure si stava chiedendo perché una ragazzina armata stesse correndo loro incontro, in ogni caso. Suo fratello era immobile, gli occhi spalancati e umidi. Qualcuno gliel’aveva detto che era tornata oppure no?


Scese da cavallo e si incamminò lentamente verso di lei, che fece lo stesso.

Rivide il Mastino che le insegnava a combattere, poi lo abbandonò solo a morire in mezzo al nulla. Si imbarcò per Braavos, diventò Nessuno. Imparò a combattere e a uccidere senza pietà. Indossò la faccia di Walder Frey come una maschera per vendicare le nozze rosse. Un ultimo passo e fu di nuovo tra le braccia di Jon Snow, il Re del Nord. La maschera cadde, così come Ago, tra la neve fresca. Il ruggito di un drago squarciò il silenzio. Lacrime salate si gelarono sulle guance di fratello e sorella.

Ancora una volta, le parole di suo padre risuonarono nel silenzio: quando cade la neve e soffiano venti ghiacciati, il lupo solitario muore, ma il branco sopravvive.
   
 
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