Ti ho visto ridere a cena col tuo fidanzato,
Ma tu non stavi ridendo come ridi con me.
Ti ho visto per strada con una tua amica,
Ma non ti stringeva la mano come te la stringerei io.
Ti ho visto in bici davanti al bar dove lavoro
E facevi finta di non cercarmi tra la gente, sorridendo.
E sai che ogni volta che sorridi, io evaporo
E so che aspetti che io faccia il primo passo, il primo affondo.
Ah, ma lui sa che prima o poi vi lascerete?
No, perché con la coda dell'occhio guardavi me.
Sai, credo che ormai sia una questione di chimica
Ora che ti cerco con la coda dell'occhio nel buio
Ed io credo di essere sicuro tu stessi pensando a me,
Perché ti ho visto morderti le labbra
Mentre con lo sguardo cercavi la mia ombra.
E spero d'incrociare il tuo sguardo per eliminare ogni dubbio,
Dato che ogni giorno mi lanci segnali contrastanti
E non ho più voglia di dovermi accontentare di sogni infranti.
E passerò le notti a chiedermi che sapore ha la tua pelle
E se mai evaderò da quegli occhi che sembrano due celle.
Dopotutto cosa ci si può aspettare da un eterno secondo come me?
Avrei due domande da farti, sempre le stesse, sempre quelle:
Ci vieni in Islanda con me? Mi lasci baciare le tue tonsille?
E se accendo lo stereo per riempirmi la testa,
Sento i pugni su queste mie mura di cartapesta
Costruite dopo un tuo "no" al mio "Dai, resta".
Non mi resta che trovare un qualche pretesto
Per tenerti vicino, mentre cerco un tuo gesto
Che mi faccia capire, che mi dica "Sì, resto".