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Autore: Spensieratezza    18/12/2017    4 recensioni
DemonDean e Soulless Sam. Attrazione fatale. C'è bisogno di aggiungere altro?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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Dean aveva dormito nel letto di Sam, malgrado aveva detto a quest’ultimo che se ne sarebbe andato subito. si risvegliò, trovandolo appiccicato a lui.

“Ehi..ehi, sveglia.” Disse al suo indirizzo.

“Mmmm..? “ mugugnò Sam, poi sgranò gli occhi dalla sorpresa, appena vide Dean. “Oddio, questa..è una novità...qualcuno che dorme al mio fianco.” Disse incuriosito.

“Maledizione, avevo detto che volevo andare via subito e invece..mi sono addormentato!” disse Dean scocciato.

“Affari tuoi.” Rise Sam.

“Potevi svegliarmi.”

Sam rise. “Stai scherzando, vero? Se vuoi sgusciare via da una stanza da letto nel pieno della notte, almeno prenditi la briga di farlo da solo. Fai l’uomo.” Disse Sam ridacchiando divertito.

Dean lo guardò, incuriosito.

“Credevo di averlo fatto abbastanza ieri notte! O forse mi sbaglio?” gli chiese provocandolo.

Sam lo guardò, cercando di ricambiare l’occhiata di sfida.

“ Comunque, penso che ci rivedremo di sotto a fare colazione e se non c’è altro..è stato un piacere, è stato bello..qualunque cosa vorresti sentire, sarà quella giusta.” Disse Dean sorridendo.

“Va bene.”

Dean lo fissò un po’ stupito.

“D’accordo..allora..se non c’è altro..”

“Ci sarebbe in realtà. Se vuoi, puoi farti una doccia, prima di andare. Per…il servizio.” Disse Sam sempre con il sorriso.

Dean ridacchiò.

“Mi stai per caso dando della prostituta?”

“No, se avessi voluto darti della prostiututa..ti avrei pagato.”

Dean rise ancora.

“Sei fortunato che al mattino ho bisogno di due cose per riuscire a connettere: la prima è quella di una buona doccia e la seconda è quella di una buona colazione. Non necessariamente in quest’ordine. Altrimenti ti avrei già cambiato i connotati.” Disse entrando in bagno.

“Sì. Ti prego. Fallo di nuovo! Così faremo ancora sesso!” lo prese in giro Sam da fuori la porta.

“Assolutamente non ci sarà una seconda volta! Potresti rischiare di innamorarti di me!!”

“Fidati, io non mi innamoro!” disse Sam, più serio, stavolta.

Dean notò il cambiamento di tono. Gli sembrò strano, sì, ma sul momento non ci badò.
 
 

Mentre Dean stava facendo la doccia, entro Anne Marie, una delle fiamme recenti di Dean.

“Dean, scusami, ho dimenticato qui il mio nastro per cap-..ODDIO!” gridò, vedendo quel gran bel manzo di Sam, seminudo davanti a lei.

“Ah, scusa, è tuo?” gli chiese Sam, con i capelli fatti a mò di coda.

“P-perché hai il mio nastro per capelli?” chiese la ragazza.

Sam nel frattempo si era tolto il nastro, sventolando i capelli.

“Perdonami, bambola, credevo fosse diventato mio ora, un po’ come il fusto che si sta facendo la doccia nel bagno accanto.”

Una risata accompagnò le parole di Sam. Dean era tornato nella stanza con un accappatoio rosso cinto alla vita.

“Ciao bambola. Come stai?” Disse Dean.

“Non chiamarmi così. Quindi tu e lui…ho capito.  Potevi almeno dirmelo che eri…oddio, mi sento così una stupida!”

“Ehi, calmati, bambola. Non essere così..provinciale. A me piacciono maschi e femmine indistintamente. O meglio, è così da quando sono diventato un demone!”

“Mi hanno chiamato in tanti modi, ma provinciale? Addio, Dean, vai all’inferno. Andateci tutti e due!”

“Già fatto.” Disse Dean.

“Anch’io.” Disse Sam, proprio nel momento in cui veniva sbattuta la porta.

“Ehi, abbiamo qualcosa in comune! Ti va di fare colazione insieme?” chiese Dean.
 
 
 
 
 
 
*

“In realtà…non sono stato davvero all’inferno, voglio dire. Ci sono molti modi di andarci, no? Da morto e da vivo. Io non ci sono andato da morto, ma neanche l’ho visitato che ero del tutto vivo..Crowley me l’ha fatto visitare quando sono rinato demone, ma ora sono morto o sono vivo? Non riesco a capirlo.” Disse Dean, addentando una brioche.

“Credo che tu sia molto vivo o almeno questa è l’impressione che mi dai dal tuo..impeto.” sorrise Sam.

“Sai sempre cosa dire, Sam. Credo che mi piaci, lo sai?”

“Comunque credo che la peggiore esperienza la passi Jensen Padackles, lo conosci, no? Il ragazzo che è andato all’inferno per salvare il fratello minore e poi è ritornato.”

“Come potrei non sapere chi sia? Quel benedetto ragazzo è una mina vagante. I fratelli Padackles sono stati quelli che hanno iniziato e scatenato l’apocalisse! Il maggiore ha spezzato il primo sigillo e il minore ha spezzato l’ultimo! Che coppia!”

“Già, sai che ci sono delle dicerie? Molti dicono che se la fanno insieme..in tutti i sensi..”

Dean rise. “Lo so cosa si dice. Se vuoi il mio parere, fanno bene. Perché sprecare tutto quel bendidio, quando ce l’hai in casa tua?”

“Sono d’accordo!”

“Voglio dire, se sapessi che sei mio fratello, io non mi fermerei.”

“Ma che ragazzaccio..” disse Sam ammiccando e riprendendo a flirtare.

“Non immagini neanche quanto..” disse Dean, ma si interruppe dal flirtare con lui, quando notò che c’era Anne Marie che si lamentava fuori dal locale.

“Qualcuno crede di poter disturbare come se niente fosse, le nostre ragazze!” disse Dean, dirigendosi fuori.
 
 
 
Era finita a suon di pugni per il malcapitato che aveva osato infastidire la ragazza e quest’ultima non era stata contenta dell’intervento di Dean.

“Ehi!! Io volevo solo difendere il tuo onore…ma tu guarda. Donne! Chi le capisce è bravo.”

“Una volta, un uomo che stimo molto, mi ha detto che non ti dicono mai grazie dopo che li salvi.” Disse Sam.

“Che frase! Chi te l’ha detto?”

“Bobby Singer.”

“Uhhh. Lo conosco. È famoso. Non è una specie di mentore per i fratelli Padackles? Ha quasi rischiato di farsi ammazzare più di una volta, per loro. Chi è per te?”

“Un amico, o almeno credo.”

“Credi?”

“Sì, non ci vediamo da un po’. Dimmi una cosa: perché hai difeso quella ragazza? “

“Beh, che domande sono? È una mia vecchia fiamma, ci sono stato a letto l’altro ieri” rise, poi diventò serio. “E perché è una donna..è..era la cosa giusta da fare.”

“Ma tu sei un demone. Per te non dovrebbe essere la cosa giusta da fare.” Disse Sam scrutandolo.

Dean sembrò farsi pensieroso.

“Sono un demone, sì, ma non sono passato dall’inferno per diventarlo. La mia anima non si è macchiata per la permanenza laggiù. Sono diventato così per via del marchio.”

“Sembra una storia interessante. Mi piacerebbe sentirla, in macchina mentre guido mi annoio sempre molto. La musica non riesce a distrarmi del tutto.”

“Frena, di che cosa stai parlando? Storia? Macchina?”

“Che cosa non ti torna?”

“Io e te non faremo un viaggio in macchina insieme.”

"Perchè no?"

“Amico, io sono un demone..e tu sei Samuel Campbell, un cacciatore! Che cosa vorresti fare con me?“ disse Dean.

“Cacciare?” chiese Sam scrollando le spalle.

“Cacciare con me? Amico, te lo ripeto: IO – SONO – UN FOTTUTO DEMONE !”

“Ho capito, ho capito! Non sono mica scemo!”

“E mi vorresti comunque a cacciare con te? Sai quello che sono.”

“Ma sei così non per scelta tua, giusto? Hai difeso quella ragazza, i tuoi vecchi istinti non li hai persi. Sai ancora cosa è giusto e lotti per preservarlo. Non è per questo che sei ai ferri corti con Crowley?”

“E questo come lo sai?”

“La gente parla.”

“La gente non si fa mai i cavoli loro!”

“E poi detto fra noi…mi farebbe comodo avere dalla mia parte un tizio con tanta umanità ancora in corpo. Mi aiuta a ricordarmi cos'è giusto e cos'è sbagliato.”

Dean lo guardò circospetto.

“Perché, non lo sai?”

“Certo che lo so, ma è più una questione di..istinti..non so come dire.”

“Cavolo. Lucifero deve averti sbarellato per bene nella gabbia.” disse Dean, sgranando gli occhi.

“Chissà..meno male che ci sono stato là sotto solamente cinque minuti, altrimenti chissà come avrebbe potuto ridurmi. Sono stato fortunato in fin dei conti. Non mi lamento!”

“Avrebbe dovuto farlo Jared , era lui il suo tramite primario, ma ha il fratello maggiore che gli protegge il sedere tutte le volte, quindi ha deciso di virare su un altro bersaglio. Non hai mai pensato di volerti vendicare per quello? Se fossi in te l’avrei fatto. È colpa sua, se Lucifero ha poi scelto te.”
 
Sam scrollò le spalle. “ No, non mi interessa vendicarmi e parlare di Lucifero mi ha già stancato. È storia vecchia. Allora, cos’hai deciso? Vieni..o te ne vai?” chiese Sam, guardandolo malizioso.

Dean si leccò il labbro.

“Non sono l’unico che guardava un certo telefilm, vedo.”

“Apprendo con piacevolissima sorpresa, di non essere l’unico neanche io.”
 
I due ragazzi allora, presero le loro robe e si sistemarono entrambi nella macchina di Sam.

“Vuoi guidarla?” gli chiese Sam.
 
 
 
 
 






















Note dell'autrice: 

alcune precisazioni: siccome Sam e Dean in questa storia non si conoscono, ho dovuto stravolgere per forza la trama xd quindi i fratelli non sono i winchester, ma i j2 ahha xd e si chiamano Jared e Jensen Padackles xd Jensen è andato all'inferno per Jared, ma Jared non è mai caduto nel buco con lucifero xd

ora chiarisco solo un attimo l'età dei ragazzi: l'età di Sam dovrebbe essere quella di 27 anni, perchè dovete immaginarvi il Sam senz'anima della sesta serie, ora, anche se Dean deve avere qui l'aspetto di demondean, in realtà ha solo quattro anni più di Sam. Credo sia tutto.

anzi no xd questo capitolo e la relativa Anne Marie, è ispirato alla 10 x 1

ps il telefilm a cui fa riferimento Sam , è: queer as folk :ppp
   
 
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