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Autore: Sir Joseph Conrard    18/12/2017    3 recensioni
A Zootropolis, Judy ha risolto il caso degli Ululatori Notturni e si prende una meritata vacanza, insieme a Nick, per andare a trascorre due settimane all'insegna del divertimento sul Lango Landlake. Ma non può sapere che proprio lì avrà inizio un'avventura straordinaria e ricca di colpi di scena.
Nascerà un'amicizia fuori dal comune, si scopriranno nuovi complotti e ci saranno nuovi nemici da sconfiggere. Tutto questo ambientato nell'universo di Zootropolis con i nostri due eroi prefeiti
A tutti una buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11
CR-0C


Finalmente, dopo una lunga pedalata, era arrivata a destinazione: il lago Landlake. Uno strano silenzio regnava in quel posto. Gli operai non si erano ancora messi al lavoro, evidentemente stavano facendo ancora colazione. Meglio così, non l’avrebbero vista.
Julia, superò così il cantiere dove gli operai erano intenti a fare colazione e parcheggiò la sua bicicletta vicino alla tavola calda. La macchina dello sceriffo non c’era ancora, evidentemente aveva fatto tardi pure lui. Un altro animale in meno a cui dare delle spiegazioni
La coniglietta posò la bicicletta vicino alle scale della tavola calda e si diresse verso il Vecchio Ponte, che l’avrebbe portata alla sua destinazione finale: il piccolo isolotto dove aveva incontrato la strana creatura.
Era sicura di trovarla ancora lì, se lo sentiva. Così, messo in spalla il suo zainetto, cominciò a incamminarsi lungo il sentiero.



Intanto non molto lontano dal cantiere …

Lungo la strada principale che portava alla tavola calda, un piccolo furgoncino nero era parcheggiato dall'altro lato della strda, in uno spazio di terra, di fronte all’ingresso del cantiere, nascosto dalla fitta vegetazione. Chiunque sarebbe passato di lì, non avrebbe notato lo strano veicolo e tantomeno, la strana conversazione che si stava verificando sul retro del furgone
 
“Bene signori” disse Bradford rivolgendosi al suo team “il signor Sailas ci ha ordinato di controllare le coste del lago Landlake, incluso il piccolo isolotto. L’obbiettivo è trovare il prototipo, immobilizzarlo e trasferirlo nella struttura. Ognuno di voi ha a disposizione un sofisticato rilevatore portatile, che è in grado di rilevare la traccia genetica del prototipo. Potrete perciò scannerizzare l’ambiente circostante e forme di vita per capire se il prototipo ha avuto qualche contatto con essi” aggiunse la tigre, indicando quello che, a prima vista, sembrava un piccolo orologio rettangolare, sul suo polso. Dopodiché indicò delle X rosse segnate su una mappa, appesa sulla parete in metallo del furgone
“Il soggetto è ferito e quindi molto pericoloso. Per evitare perdite ci organizzeremo in due squadre: Alfa e Beta.
Io guiderò la squadra Alfa composta da Black e Xever e controlleremo le coste del lago” disse la tigre indicando un orso polare e il lupo grigio “mentre la squadra Beta controllerà l’isolotto” si fermò facendo un profondo respiro “Eddy, Edd e Ed a voi questo compito. Mi raccomando …” disse Bradford rivolgendosi a un trio di iene “non fate macelli”
“Non si preoccupi signore. Quando si tratta di mimetismo e silenzio, siamo i migliori” lo rassicurò Eddy, la iena più sveglia del gruppo
“Davvero ?! Pensavo fossimo una frana !” disse sinceramente sorpreso Edd (chiamato anche Doppia D)
Per tutta risposta, Eddy tirò uno scappellotto sulla testa del suo compare “Non dire sciocchezze Doppia D. Siamo i migliori, non è vero Ed ?” chiese la iena rivolgendosi al terzo predatore
 
Quest’ultimo era rimasto in disparte e stranamente in silenzio. Ed non era un animale di molte parole e quando si comportava così, qualcosa non andava
“Ed ? Hai sentito Eddy, si o no ?” chiese Doppia D, avvicinandosi alla iena e toccandole la spalla
In meno di mezzo secondo Ed balzò in avanti e azzannò la zampa posteriore destra della iena, all’altezza dello stinco, cogliendola di sorpresa
“Maledizione Ed ! Di nuovo ? Le mie zampe non sono dei bastoncini di pesce” disse Edd, cercando di togliersi il predatore, che stava continuando a rosicchiare la sua zampa, imbevendo la sua uniforme di saliva “Fortunatamente mi sono messo i para-stinchi, sono stato previdente stavolta”
Nel frattempo Eddy aveva cominciato a ridere di gusto … tipico delle iene
“Invece di ridere Eddy, levamelo di dosso !” disse Edd, continuando a scuotere la zampa per staccarsi la sanguisuga pelosa
“Non ci penso nemmeno. È una scena troppo divertente !” disse Eddy continuando a ridere a crepa pelliccia
“Ah sì ?” rispose l’altro “vedremo quando toccherà a te. Allora sarò io a farmi quattro risate. Ma guarda te …”
 
“ADESSO BASTA !” tuonò la tigre “siete dei soldati, non dei comici. Un po’ di contegno e serietà” disse Bradford staccando Ed dalla zampa di Doppia D e tenendolo per la collottola “Si può sapere perché fa così ?” chiese il predatore rivolgendosi agli altri due
“Beh … mamma dice che quando era cucciolo, cadde dal seggiolino …” spiegò Edd. Per confermare la sua affermazione Ed cominciò a ridere senza un preciso motivo. Sembrava che gli avessero raccontato la barzelletta più divertente del mondo. Una volta terminato di ridere la iena tirò fuori la lingua, tendo gli occhi costantemente sbarrati, con uno sguardo strabico. Finalmente era tornato il vecchio Ed !
“Ecco,visto ?” continuò Doppia D “diciamo che è rimasto a uno stadio tra il primitivo e il civilizzato” concluse la iena rivolgendo uno sguardo a Eddy che affermò con un cenno del capo quello che l’altro aveva detto
 
Bradford si stropicciò gli occhi “Perché proprio a me dovevano capitarmi un trio di idioti al completo. Uno più stupido dell’altro” concluse il predatore posando a terra la iena
“Cercate di non combinare guai. Se avvistate il prototipo, chiamate subito gli altri. Intesi ?” disse Bradford prendendo in mano un fucile spara – dardi. Gli altri animali lo imitarono e annuirono tutti quanti
“Bene. Se siete pronti andiamo e ricordate … nessun testimone”



Intanto sul piccolo isolotto...
 
Era arrivata a destinazione, finalmente
Bene ... dove cominciare a cercare ? Poteva essere ovunque.
Ma, se era proprio l'animale illustrato nel suo libro, sapeva dove poteva trovarsi. Era una giornata molto calda e, da quanto diceva il libro scolastico, avrebbe dovuto trovarlo vicino alla riva del lago, in un posto all'ombra. Doveva solo cominciare a cercare.
 
Così Julia cominciò a costeggiare la riva dell'isolotto, partendo dal punto in cui l'ultima volta l'aveva incontrato. Mentre camminava sulla riva del lago, le varie ombre degli alberi sembravano delineare la figura della strana creatura. Non c'era da sorprendersi se, ogni due per tre, la coniglietta si voltava verso la zona boschiva, pensando di averlo visto e, subito dopo, essere delusa dal fatto che non si trattava del mostro, ma di un vecchio albero con i rami strani o una roccia a forma di animale che l'avevano illusa.
Nonostante tutto, era decisa ad arrivare fino in fondo. L'avrebbe trovato, ne era certa. Se lo sentiva fin sopra la pelliccia.
 
Camminò per quasi un'ora, sotto al sole. Finché non decise di fermarsi a mangiare qualcosa, non aveva fatto neanche colazione. Così si fermò vicino a lunga serie di scogli, ordinati in modo crescente, che partivano dal lago fino ad arrivare alla riva, formando una linea retta, che si allargava man mano che arriva verso la terraferma.
Erano delle rocce veramente strane ma la natura, si sa, a volte ha la capacità di creare dei paesaggi e degli elementi naturali veramente fantastici.
La leporide si sedette verso la fine degli scogli, su una roccia liscia a forma di parabola. Sembrava fatta apposta per sedersi. Si accomodò sulla superficie ruvida ed estrasse dal suo zainetto un pacchetto di biscotti alle carote. Li aprì e cominciò a mangiarli con gusto. Finalmente aveva da mettere qualcosa sotto i denti !
Mentre era intenta ad azzannare un altro biscotto, il suo telefono cominciò a squillare.
La coniglietta, sapendo già chi era, posò a terra sia lo zaino che il pacchetto di biscotti e accettò la chiamata


Pronto ? Papà?
Come ? Non riesco a sentirti. Aspetta che mi sposto


Detto questo Julia si alzò dalla superficie rocciosa e si diresse verso la riva del lago


Papà dimmi. Sí, ora ti sento meglio.
No, tutto a posto. Non ti preoccupare.
Si certo ... certo ... ok
Vi voglio bene. Ci vediamo stasera
Ciao


Terminata la conversazione, la coniglietta si diresse verso la roccia e si riaccomodò. Dopodiché si chinò per prendere la scatola dei biscotti ... che non riuscì più a trovare
"Ma che ?" disse Julia sorpresa "Dove sono finiti ?" concluse alzandosi e cominciando a cercare ovunque, nelle vicinanze. Due erano le possibilità, anzi adesso che ci pensava poteva essercene sola una: QUALCUNO li aveva mangiati. E lei sapeva perfettamente chi era quel qualcuno
Si guardò intorno sospettosa. Possibile che fosse lui ?
Decise di provare una seconda volta. Prese dal suo zainetto una seconda confezione di biscotti e li rimise nello stesso identico posto del primo pacchetto. Dopodiché si allontanò di un paio di metri verso la riva, voltandosi ad osservare il paesaggio. Dopo un minuto si voltò e ritornò verso la roccia, i biscotti non c'erano più. Eppure, avendo un udito molto fine, non aveva sentito nulla
 
"Bene. Qui qualcuno mi vuole far passare per un idiota" disse ad alta voce la coniglietta, in modo da farsi sentire dal ladruncolo "Ora ti sistemo io" detto questo la leporide prese dal suo zaino una busta di patatine piccanti "vediamo se ti piacciono pure queste" disse sistemando il pacchetto vicino alla roccia
Dopodiché ripeté lo stesso procedimento. Dopo un minuto ritornò alla fila di scogli e del sacchetto di patatine, nessuna traccia. Bene, adesso doveva solo aspettare.
Infatti, da un punto imprecisato della foresta, cominciò a sentirsi uno strano rumore, come se qualcuno stesse per starnutire. Julia si voltò verso la boscaglia, mentre il rumore aumentava d’intensità. Il mostro avrebbe starnutito, rivelando la sua posizione e subito dopo, sarebbe corso ad abbeverarsi.
 
Mentre era immersa nei suoi pensieri, dietro di lei si sollevò un' ombra gigantesca. Julia si girò lentamente e vide che la striscia di scogli, non era in realtà che il mostro del lago. Era stato tutto quel tempo fermo e immobile e lei addirittura ci si era seduta sopra … per la seconda volta ! Sulla punta del muso !
L' eccitazione lasciò lo spazio allo sgomento, quando la coniglietta si rese conto di quello che stava per succedere. Il mostro era a pochi centimetri dal suo muso e stava per tirare uno starnuto devastante.
Lascio immaginare al lettore quello che successe dopo ...
 
Nell'aria si levò un forte rumore, come il rombo di un tuono mentre la coniglietta veniva sbalzata indietro dallo starnuto tirato dal mostro, circondata dai cartoni dei biscotti e dal sacchetto di patatine. Il tutto condito con un po’ di muco



Intanto sull'isolotto, dalla parte opposta ...
 
"Fermi tutti" disse Eddy fermandosi di colpo, facendo sbattere le altre due iene una addosso all'altra "Avete sentito ? Non era il rumore di un tuono ?"
"Ma dai Eddy" disse Doppia D "la pioggia con questo tempo ? Ci saranno minimo 30 gradi all'ombra" concluse Edd guardando il cielo sereno
"Se non era un tuono …" disse Eddy poggiandosi una zampa sotto il mento "possibile che Ed abbia tirato una delle sue arme micidiali ?" concluse la iena rivolgendo uno sguardo indagatore sul diretto interessato "Ed non avrai mica ...?"
Per tutta risposta la iena scosse velocemente la testa, sbavando un po' dappertutto
"Se non era un tuono e se non è stato Ed, questo può significare una cosa sola" disse Doppia D
"Abbiamo trovato il prototipo !" esclamò Eddy "siamo i migliori !" disse cominciando a saltellare seguito a ruota da Ed, che cominciò a ridere
 
"Shhhh ! Volete stare zitti tutti e due ?" li rimproverò Doppia D "se è veramente il prototipo, significa che si trova nelle vicinanze. Chiamo subito il capitano" concluse la iena prendendo in zampa la ricetrasmittente
"Lascia stare !" esclamò Eddy prendendo l'apparecchio dalle zampe del suo simile "faremo tutto da soli. Pensate alla gloria ! Se riusciremo a catturarlo da soli, avremo finalmente il rispetto che ci meritiamo. Non saremo più gli zimbelli della squadra. Saremo degli eroi ! Allora chi è con me ?" chiese Eddy rivolgendosi alle altre due iene
"Eddy il tuo piano è folle. Solo un idiota senza cervello, ti seguirebbe" disse Doppia D
A confermare la teoria della iena, Ed cominciò ad applaudire e a ridere istericamente
"Ecco appunto" disse Doppia D indicando la iena
"Dai Edd senza di te non possiamo farlo" lo incoraggiò Eddy
 
Doppia D rimase un paio di minuti in silenzio per decidere il da farsi "E va bene" disse alla fine sconfitto, scuotendo lentamente la testa "Suppongo che tu abbia già in mente un piano" disse la iena rivolgendosi al suo simile
"Certo che sì" esclamò Eddy "Ed e tu siete una parte fondamentale del mio piano" disse la iena con un sorriso stampato sul muso
Le due iene si guardarono a vicenda perplesse "Cosa significa che abbiamo una parte importante ? E perché hai quel sorrisetto che non mi piace ?"



Intanto dalla riva opposta ...
 
Julia aprì gli occhi. Si trovava per terra a guardare il cielo azzurro. Come c'era finita li ?
Aspetta un momento … era riuscita a trovare il mostro con il suo geniale espediente, peccato che non avesse previsto gli effetti secondari.
Sì alzò a fatica e guardò lo stato in cui era ridotta: era ricoperta di muco dalla punta delle lunghe orecchie, fino alle zampe. Addirittura c'era qualche biscotto intero e diversi mucchi di patatine, sparsi qua e la, attaccati ai suoi vestiti. Una scena disgustosa ed esilarante allo stesso tempo.
Ad un certo punto, la coniglietta sentì uno strano rumore, sembrava il verso di un animale che si era fatto male e, subito dopo, una gran quantità d'acqua che veniva smossa. Doveva muoversi o sarebbe scappato, di nuovo
 
Uscì dalla piccola boscaglia, dov'era stata sbalzata e si diresse velocemente verso la riva. Lo trovò chinato su due zampe, intento a ingoiare quanta più acqua possibile, per cancellare il cattivo sapore che aveva in bocca.
La leporide si avvicinò pian piano, cercando di non fare rumore. A meno di 50 metri però, la strana creatura smise di abbeverarsi di colpo e alzò la testa, segno che aveva sentito qualcosa o qualcuno, avvicinarsi di soppiatto dietro alle sue spalle. Julia si pietrificò sul posto, mentre il mostro si girava lentamente, incrociando per la seconda volta, gli occhioni azzurri della piccola leporide.
Calò un minuto di silenzio. Nessuno dei due animali osò proferire parola, finché Julia non si decise a rompere quello strano mutismo che si era creato
 
"Ehm ... ciao ... ti ricordi di me ?" chiese la coniglietta, un po' impaurita, alzando la zampina in segno di saluto
Per tutta risposta, il mostro cominciò ad osservare la coniglietta, inclinando la testa a destra e a sinistra, sembrava un cucciolo che vedeva per la prima volta qualcosa di nuovo.
"Scusa per prima" continuò imbarazzata la leporide "non sapevo che il peperoncino ti facessero quello strano effetto. Ma era l'unico modo per farti uscire allo scoperto, sono sicura che tu ..." Julia non riuscì a terminare la frase che si ritrovò a quattro metri di altezza, stretta nell'enorme zampa del mostro, mentre quest'ultimo era intento ad osservare la leporide con uno strano sguardo
"Ehi ma che stai facendo ?" chiese impaurita la coniglietta "mettiti subito giù ! Altrimenti io ..." le parole gli morirono in bocca quando, il mostro spalancò le fauci.
"No no, aspetta non avrai intenzione di ..." disse Julia in preda al panico mentre si avvicinava sempre di più alla bocca del mostro, contornata da denti aguzzi
"Scusa scusa, non avrei dovuto farlo" continuò terrorizzata la coniglietta "Ma ti prego, non farlo ! Ho un sapore orribile ! Ho tutta la vita davanti ! Non posso finire così i miei giorni" concluse la coniglietta urlando come un' ossessa. Ormai era vicinissima alla bocca del mostro.
Dunque sarebbe finita così ? Avrebbe dovuto lasciar perdere questa faccenda e continuare con la sua vita. Che cosa aveva visto in quella creatura di tanto speciale ? Chiuse gli occhi preparandosi al peggio. L'unico suo rimpianto fu quello di non aver potuto salutare per l'ultima volta la sua famiglia
 
Rimase con gli occhi chiusi per un paio di secondi. Come mai ci stava mettendo così tanto ?
Aprì lentamente un occhio e vide che il mostro l'aveva fermata a pochi centimetri dalla sua bocca, ancora aperta, continuando ad osservarla
"Allora ?" chiese Julia con un filo di voce " che intenzioni hai ?"
La risposta da parte della creatura non si fece attendere oltre. In pochi secondi la coniglietta venne avvolta, per tutto il corpo, da qualcosa di viscido e umido. Ci mise pochi istanti a capire cosa fosse: la lingua del mostro !
La strana creatura la stava leccando dalla testa ai piedi, togliendole il muco e il cibo che le era rimasto attaccato
"No ! Smettila, smettila !" disse Julia cercando di dimenarsi, ma niente da fare. Una volta che il mostro ebbe finito, allontanò Julia dal suo muso e la guardò. Aveva uno sguardo misto tra il sorpreso, il disgusto e l'arrabbiato. Di fronte a quella scena, la creatura, non poté fare a meno di emettere un ringhio sommesso, che avrebbe potuto assomigliare a una risata
"Ti spiace mettermi giù ?" chiese la coniglietta, togliendosi una quantità considerevole di bava dal muso
Il mostro obbedì e la posò dolcemente a terra.
 
Una volta con le zampe sulla terraferma, Julia guardò in che stato si trovava. Aveva tutto il pelo scompigliato, impregnato di saliva, ma almeno non era ricoperta da muco e biscotti con contorno di patatine.
Alzò lo sguardo verso la creatura e disse "Grazie"
Dopodiché cominciò a scuotere il pelo, per togliere quanta più saliva possibile dal resto del corpo "anche se una sciacquata nel lago, sarebbe stata meglio"
Il mostro restò in silenzio e continuò ad osservare la piccola leporide
"Comunque ..." disse Julia, cercando di cambiare discorso "non sapevo potessi mimetizzarti. Sul mio libro di storia non c'era scritto nulla del genere" aggiunse la leporide, prendendo il suo libro dallo zaino e cominciando a sfogliarlo, sedendosi su un masso di roccia, vero questa volta.
Il mostro, incuriosito dallo strano oggetto che la coniglietta teneva in zampa, si avvicinò verso di lei.
 
"Tu dovresti essere estinto da oltre 65 milioni di anni. Come fai ad essere ancora vivo ? E soprattutto, dove hai imparato a mimetizzarti ?" chiese la coniglietta continuando a sfogliare il suo libro
"Eccoti qua !" esclamò ad un certo punto la leporide, mostrando al mostro una pagina del suo libro, raffigurante l'illustrazione di un animale identico a lui
La creatura si avvicinò col muso per osservare meglio la figura
"Vedi. Questo sei tu" disse Julia mostrando la figura alla creatura
Il mostro rimase in silenzio per un paio di secondi, dopodiché azzannò il libro della coniglietta strappando molte pagine del volume, cominciando a masticarle. Finché alla coniglietta non rimasero in zampa solo la copertina e dieci pagine.
 
Julia rimase spiazzata osservando quello che rimaneva del suo libro. Dopodiché rivolse uno sguardo tutt'altro che rassicurante alla creatura
"Ma dico !" esclamò "non tutto quello che ti mostro si può mangiare ! Si può sapere cos' hai nel cervello ? Segatura ?" continuò la coniglietta urlando "prima mi starnuti sul muso, poi mi lecchi come fossi un ghiacciolo e adesso questo !" disse indicando il libro
"E nonostante tutto, tu questo lo trovi molto divertente. Non è così? " affermò Julia vedendo che il mostro stava ridendo ... alla sua maniera ovviamente. Per lui, quel piccolo mammifero era uno spettacolo
"Venirti a cercare è stato un errore" concluse la coniglietta voltandogli le spalle, con un muso che arrivava fino alle zampe posteriori. Si era offesa


(Colonna sonora, fino a che Julia non gli dice come si chiama:             Mi oh My di Matoma)

Il mostro avendo capito la situazione, cercò di farsi perdonare. Così, silenziosamente fece scivolare la sua lunga coda, dietro la coniglietta, toccandole leggermente la spalla, per poi posare la coda subito dopo.
La leporide si girò di scatto verso la creatura "Smettila" disse voltandosi nuovamente
Il mostro ripeté la stessa azione di prima
"Ti ho detto di smetterla. Basta !" disse Julia voltandosi di nuovo e lanciando un' occhiataccia alla creatura "Basta" ripeté la coniglietta dando le spalle al mostro
Il mostro ripeté di nuovo la stessa azione, ma questa volta non nascose la coda. Quando la leporide si girò per la terza volta, la creatura cominciò a farle il solletico con la coda.
La coniglietta cominciò a ridere a crepa pelliccia cercando di allontanare l'appendice del mostro che, per tutta risposta, continuò imperterrito a solleticare il piccolo mammifero.
"Va bene. Ti perdono. Basta, smettila" disse Julia tra una risata e l'altra.
La creatura, rassicurata da quella risposta smise di torturare la coniglietta. Quello che non aveva previsto era che, una volta terminata di muovere la coda, il piccolo mammifero si aggrappasse a quest'ultima.
 
Il mostro con uno sguardo perplesso alzò la coda con aggrappata sopra la leporide e cominciò a muovere l'appendice, cercando di staccare il piccolo parassita
"È inutile che fai così. Non mollo la presa. Mi piace la tua coda, è tutta così ruvida e umida" disse la coniglietta cominciando a ridere
Così il mostro, la portò vicino al suo muso per esaminarla meglio. Era una cosa veramente fuori dal normale quel piccolo mammifero
"È inutile che mi guardi così " disse Julia continuando a ridere, finché non si rese conto di una cosa. Il suo sguardo cadde sull' occhio ferito del mostro
"Non ti sei ancora curato l'occhio ?" chiese sinceramente preoccupata e sorpresa la coniglietta
Il mostro abbassò lo sguardo per terra
"Non ti preoccupare" lo rassicurò la leporide "te lo medico io" concluse la piccola con un grande sorriso "prima però, dovresti mettermi giù"
 
La creatura obbedì e abbassò la coda, permettendo a Julia di scendere e prendere dal suo zaino, la cassetta del pronto soccorso che si era portata dietro.
"Su vieni" disse la coniglietta incoraggiando il mostro
Quest'ultimo obbedì e si avvicinò al piccolo mammifero, dopodiché si abbassò alla sua altezza per permetterle di medicare la sua brutta ferita.
 
Julia fu colpita da quanta fiducia quell'animale le aveva mostrato. Si conoscevano da poco, ma sembrava che tra loro due ci fosse un legame speciale. Decise di non deludere la fiducia che quella creatura aveva riposto in lei e cominciò a medicargli la ferita.
Aveva un grande e profondo buco, grosso come una pallina da tennis, situato sulla fronte, a pochi centimetri dal suo occhio destro. Il contorno della ferita era tutto bruciacchiato, si vedeva ancora la carne viva. Fortunatamente non era stato colpito sull'occhio, altrimenti l'avrebbe sicuramente perso.
Con calma e attenzione la piccola infermiera cominciò a medicare la ferita e, una volta finito, mise un grande cerotto azzurro sul buco.
 
"Ecco fatto. Come nuovo !" esclamò una volta terminato di apporre la medicazione
L'animale si alzò lentamente e, sentendo che qualcosa era appiccicato sulla sua fronte, si diresse verso la riva del lago, cercando di specchiarsi.
Una volta arrivato, notò subito lo strano oggetto rettangolare azzurro che la coniglietta gli aveva messo e cominciò ad osservarlo incuriosito.
"Non ti piace il colore ?" chiese ad un certo punto la leporide "se vuoi lo cambio"
L'animale rimase in silenzio osservando la medicazione.
Quel colore gli ricordava gli occhi della sua nuova amica. Ma poteva davvero chiamarla così ? ...
Sì, ne era certo. Dopo tutto quello che aveva fatto per lui
 
Così si diresse verso Julia. Una volta arrivato la prese con delicatezza in una zampa e l'avvicinò al lato sinistro del suo muso. Dopodiché si avvicinò al musetto della leporide e cominciò a strofinare delicatamente, facendo attenzione a non ferire il piccolo mammifero, un lato del suo muso con quello della coniglietta.
Julia rimase scioccata, in senso positivo ovviamente, da quella reazione
"Beh ... non c'è di ... che" disse la coniglietta sorridendo. Il mostro, rassicurato da quella reazione positiva da parte del piccolo mammifero, passò al punto successivo: diede una sonora leccata alla coniglietta, ricoprendola di bava per la seconda volta
Una volta finito, Julia rivolse uno sguardo loquace alla creatura "Ok, io e te dobbiamo chiarire questo fatto della leccata. Non puoi ricoprirmi di bava quando ti pare e piace" disse togliendosi la bava in eccesso che le ricopriva il muso … di nuovo.
 
Finché la leporide, non si ricordò di una cosa molto importante "A proposito, non ci siamo ancora presentati. Io mi chiamo ...."
"J-U-L-I-A" disse il mostro con una voce grossa e profonda
La coniglietta rimase spiazzata da quella risposta "Come ?" chiese incredula "Come hai detto ?"
"J-U-L-I-A" ripeté semplicemente la creatura
La coniglietta rimase in silenzio, cercando di elaborare un pensiero logico
"Questo è ... una cosa .... FANTASTICA !" esclamò euforica Julia "tu sai parlare" disse continuando ad alzare e abbassare le zampe, mentre il mostro la teneva saldamente nella zampa
"E tu c'è l'hai un nome ?" chiese la leporide, quando si fu calmata
"J-U-L-I-A" ripeté il mostro
"No, quello è il mio nome. Il tuo qual' è ?"
"J-U-L-I-A"
"No. Quello è il mio di nome" disse la coniglietta indicando se stessa, stropicciandosi gli occhi
"IL - TUO - NOME" ripeté la leporide scandendo bene le parole
Il mostro rimase in silenzio per un paio di minuti, pensando a una risposta. Dopodiché disse
"J-U-L-I-A"
A quella risposta la coniglietta espirò profondamente passandosi una zampa sul muso
"Vuol dire che te lo darò io allora" disse la leporide "fammi pensare" aggiunse mettendosi una zampa sotto il mento.
 
Mentre era immersa nei suoi pensieri, la coniglietta venne attirata da una strana scritta bianca verticale posta sul collo della creatura, sul lato sinistro. Il carattere era piuttosto grosso e raffigurava tre lettere e un numero: CR -0C
"CR -0C ... CR-0C ... CROC ... sì … ti piace ?" chiese la leporide alla creatura che annuì velocemente
"Bene allora è deciso" disse la leporide sorridendo "Come ti chiami tu ?"
"J-U-L-I-A"
"Ah ... lasciamo perdere ..." disse la coniglietta alzando gli occhi al cielo "Piuttosto, hai un posto ..." Julia non riuscì a terminare la frase che il mostro alzò lo sguardo, segno che aveva sentito qualcosa o qualcuno. Posò a terra Julia e cominciò ad addentrarsi dentro la foresta a passo spedito
"CROC aspetta ! Dove stai andando ?" chiese la coniglietta, prendendo il suo zaino e seguendo il mostro che era sparito nel folto della boscaglia



Qualche ora prima, nella fitta boscaglia ...
 
"Allora avete capito il piano ?" chiese Eddy rivolgendosi alle due iene
"Oh avanti Eddy" esclamò Doppia D "non siamo ... anzi, mi correggo, non sono un idiota"
"Ed tu hai capito quello che devi fare. È molto semplice, giusto ?" disse Eddy rivolgendosi al diretto interessato che, per tutta risposta, cominciò a ridere istericamente
"Shhhh" lo ammonì Eddy "Bene, ricapitolando. Io mi nasconderò in quei cespugli" disse la iena indicando un paio di arbusti "voi dovrete solo attirare l’attenzione del prototipo. Non vi preoccupate. Ci sono io a coprirvi le spalle"
"È questo quello che mi preoccupa di più" disse sarcasticamente Doppia D
Per tutta risposta Eddy tirò uno scappellotto al suo simile
 
"Stavo dicendo ... vi coprirò le spalle. Voi dovete solo attirarlo qui" disse la iena indicando una piccola radura circolare, dove, esattamente al centro, vi era il vecchio ceppo di un albero abbattuto "in modo che io abbia una buona linea di tiro"
"E come dovremmo attirare la sua attenzione ? Vuoi farci indossare un gonnellino e ballare la Hula ?" chiese sarcasticamente Doppia D mentre Ed cominciava a ridere. Tuttavia il sorriso che si dipinse sul volto di Eddy, cancellò le espressioni divertite sul muso delle due iene


5 minuti dopo ...
 
"Guarda che non dicevo sul serio" disse Edd, rivolgendo uno sguardo molto loquace al suo simile
"Oh avanti. Siete bellissimi tutti e due" disse Eddy trattenendo una risatina nell'osservare i suoi due fratelli
Infatti Doppia D indossava un gonnellino hawaiano e una collana di fiori. Mentre Ed, disteso per terra, era travestito da maiale, con una mela in bocca
 
"Ah davvero ? A me sembra che siamo ... no, anzi, sono un idiota" disse infastidito Doppia D
"Su avanti non fare storie e procedi col diversivo" disse Eddy dirigendosi verso i cespugli, caricando un fucile a sedativi per animali di grossa taglia
“Almeno puoi spiegarmi perché siamo vesti così ?” chiese Doppia D indicando il suo travestimento e quello di Ed
“Semplice. Se io fossi un mostro affamato, vorrei mangiarmi un bel maiale, con sottofondo una bella musichetta. A chi non piacerebbe ? Rende il pasto più gradito e … divertente” disse la iena raggiungendo il cespuglio. Dopodiché fece cenno a Doppia D di cominciare
La iena con indosso il gonnellino hawaiano alzò gli occhi al cielo, mormorando qualcosa. Dopodiché cominciò a muovere le zampe, compiendo dei movimenti ondulati e cantando un motivetto a bassa voce.
"Più forte. Non ti sentirebbe neanche nostra nonna" lo incoraggiò Eddy a bassa voce
"No, sai ... è una cosa umiliante. Prima il vestito e adesso, come se non bastasse, mi costringi cantare una stupida canzone" disse Doppia D, rivolgendosi al fratello
"Andiamo ! Dove sono le tue tante decantate abilità canore di cui ti vanti ogni volta" disse Eddy cercando di ferire nell'orgoglio il suo simile
 
La sua provocazione ebbe successo
"Ah sì ? Ti faccio vedere io" disse Doppia D, mostrandosi offeso "Sei pronto Ed ?" disse Doppia D rivolgendosi alla iena travestita da maiale che annuì velocemente.
Doppia D si mise in posizione e cominciò a scuotere con energia il bacino, facendo ondulare le zampe


Se tu vuoi mangiare un po' di ciccia vieni qua
mangia questo amico che è proprio una bontà
buoni come lui proprio non ce n'è
se ti metti in fila tocca a te
Hai fame ?
dì pancetta
è un maiale


Arrivato a questa battuta Ed cominciò a ridere
"E piantala Ed !" esclamò Doppia D, tirando uno scapaccione al suino "ricorda che sei un maiale e poi mi hai fatto perdere il filo. Dov'ero arrivato ? Ah ... sì"


è un maiale
puoi mangiarlo anche tu
PUUH !


Terminata la canzoncina Doppia D, tirò in avanti il bacino e poi fece un inchino, accompagnato dagli applausi di Ed
“Hai visto ?” chiese Edd rivolgendosi a Eddy con tono di superiorità
"Un altra volta. Lo deve sentire" gli disse la iena a bassa voce, nascosta nel cespuglio
"Di nuovo ?"
"Su avanti non sei stato così male. Forse arriverà subito"



30 minuti dopo ...
 
"Anche tu ... anf anf ... PUUUUUH ...." concluse Doppia D accasciandosi a terra sfinito, a pancia all'aria. Mentre Ed si era addormentato
"Ancora una volta, su. Ci vuole pazienza e perseveranza in queste cose" lo incoraggiò Eddy
"Non sei tu quello mezzo nudo e che ha le corde vocali a pezzi" puntualizzò Doppia D alzando una zampa verso l'alto, mentre era per terra a prendere fiato
"Su, avanti. Non fare ..." la iena non riuscì a terminare la frase che un fruscio proveniente dalla boscaglia attirò l’attenzione dei tre predatori
“Forse è lui. Aspettate qui vado a controllare” disse Eddy dirigendosi verso la foresta, allontanandosi dai suoi due fratelli




Lo studio dell’autore
 
Ed ecco a voi il … a che capitolo siamo ? XD
Comunque, il capitolo del secondo incontro tra Julia e CROC (vi piace come nome ?)
Spero che l’incontro tra questi due vi abbia fatto sorridere, accompaganto dalla colonna sonora. Non dimentichiamoci che stiamo parlando dell’incontro tra un tenera e dolce coniglietta e una creatura mostruosa mai vista prima
 
E poi … il dinamico trio: EDDY, EDD e ED
Come vi sembrano come personaggi ? Uno più idiota dell’altro XD
 
Piccola curiosità: per questi 3 personaggi, mi sono ispirato alle tre iene che comparivano nel cartone animato Disney IL RE LEONE. Però si chiamavano Shenzi, Banzai e Ed, che nella mia storia sono diventati Eddy, Edd e Ed. Quest’ultimo, se avete avuto l’opportunità di vederlo nel RE LEONE è tale e quale alla mia storia. Non parla e ride come un pazzo. Perciò ho preferito mantenerlo così XD
Ho voluto utilizzarli perché, prima di tutto mi serviva un trio di idioti al completo e secondo mi servivano anche per la “canzoncina”, sempre utilizzata nel cartone animato, cantata però da Timon e Puumba
Spero che vi siano piaciuti. In caso contrario … boh, non so … XD
 
Piccola comunicazione: visto che le vacanze si stanno avvicinando e TUTTI abbiamo bisogno di ricaricarci, ho deciso che riprenderò con la storia l’8 di gennaio. Non mi volete male, ma sono distrutto e ho bisogno di riprendere fiato e riordinare le idee. Anche perchè da dicembre sto frequentando un corso post - diploma e ne avrò fino a luglio dell'anno prossimo.
Ma non vi preoccupate ... i capitoli usciranno sempre il lunedì POMERIGGIO, salvo imprevisti XD (dopo l' 8 gennaio. Così rimarrete con una suspence tale da farvi morire XD)

I ringraziamenti vanno a Mr Creepy, Plando, Redferne e EnZo89. Grazie per le vostre recensioni lasciate nel capitolo precedente e un grande grazie va anche a coloro che stanno continuando a leggere la mia storia
Buone vacanze e un salutone
Alla prossima

J. Conrard
   
 
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