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Autore: Deceptia_Tenebris    18/12/2017    2 recensioni
"Oh pensieri, glaciali come scorze d'arancia marcia,
fate si' che il vostro amaro gusto
che mi fermenta in bocca,
possa condizionare
ciò che il mio corpo,
indisciplinato desiderio,
non riesce a controllare."
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è una premessa per avvisarvi che è una sottospecie di dialogo/poetico, un pò lungo, scritto sempre come sfogo e che ho desiderato modificare in minima parte. Spero che scorgiate oltre alla forma, e vi pongo una sfida, miei cari lettori: riuscite a scorgermi dentro queste parole? 
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Ecco bambini, su su, venite, venite!
Non abbiate paura, fatevi avanti,
levate quella patina di orrore,
non fatevi spaventare da queste occhiaie vampiresche,
da questi occhi stravolti ma luminosi,
da questo pallore livido,
non mi nutro mica di sangue io!
Suvvia, eccovi un bel sorriso,
siete contenti?
Oh bene, vedo che ricambiate!
Bene bene, allora, possiamo incominciare!
Su bambini, volete fare un bel gioco?
Quante testoline tenere che annuiscono
convinti e speranzosi, 
anche se certi spezzano l'armonia 
con il loro sospetto,
quegli sgardi freddi e indagatori,
troppo seri per far parte del gioco.
Ma proviamoci!
Signorini e signorine, 
vi va di giocare
alla veglia funebre della vostra infanzia?
Ma come, non sapete cos'è'^
Oh, ahi ahi.
Male, maluccio, ma ahimé,
quanta pazienza, quanta speranza,
vi dovrò spiegare come si gioca.
Oh, vedo per caso qualche mano alzata?
Ah sì, eccola una lì, che si tende verso l'alto
come il becco acuminato di un corvo affamato.
Dimmi tutto, bella bambina dagli occhi cerulei,
come fai a conoscerlo?
Ma attenta però, non svelare le regole del gioco!
Mi stai dicendo che hai visto in faccia
la violenza della tua famiglia,
di uno schiaffo che vibrava nel tuo volto,
di urla che trappassavano i tuoi sensibili timpani?
Oh beh, sì capisco, capisco...
in questo caso allora, allontanati dal gruppo,
supongo che la tua veglia l'hai vissuta tanto tempo fa.
Vedo nasini carini, piccini picciò, 
che si abbassano, sguardi che si allontano
da questo posto ormai dimenticato.
Beh, i bambini che hanno vissuto queste esperienze
hanno bisogno di essere compatiti (o forse no?),
e allontanati,
non sia mai che rovini tutto il divertimento agli altri!
Quindi sciò sciò e ritornate a capire la realtà amara,
ma ricordatevi,
aggiungetici almeno un pò di zucchero!
Bene, dove eravamo rimasti? Ah sì, a voi!
Oh non fate appassire i vostri occhi con quelle lacrime, 
troppa acqua può fargli male a quei boccioli.
Suvvia, un altro sorriso vi regalo e in omaggio
anche una carezza o un abbraccio.
Bene, state meglio ora, perfetto!
E ora si gioca, bambini!
Non saprei dirvi se per voi ci sono regole
se non quelle della società
e di quelle che mi verranno in mente al momento, 
ma non pensiamoci! 
Questo gioco viene donato dall'aria tossica
di questa terra corrotta,  che vi dirà di non giocarci
ma che essenzialmente voglia che facciate
perché si deve fare, parlare agire!
E voi sarete i protagonisti, di questo spettacolo, di questo teatro!
Dovrete abbandonare le vostre illusioni, ingerirne altre
forse ci starete un pò male, ma si va avanti
perché ci sono cose peggiori nella vita!
Fa paura questo gioco?
Devi farvi paura. 
Perchè ci sono regole, inganni e voi rimarrete ugualmente
quasi tutti fregati. 
Quindi state attenti e giocate alla veglia funebre della vostra infanzia.

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