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Autore: daffodil_damask    19/12/2017    4 recensioni
We're too young to give up.

Riflessioni ispirate dalla notizia della morte di Jonghyun, leader degli SHINee.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Namjoon/ RapMonster, Min Yoongi/ Suga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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note iniziali
Riflessioni ispirate dalla notizia della morte di Jonghyun, leader degli SHINee. Senza beta reading, siete stati avvisati.








Upon the living and the dead





《Hai sentito?》

Yoongi alza gli occhi dal cellulare, il dito che scorreva pigramente sullo schermo si ferma. 《Cosa?》

Namjoon indica con un cenno del capo la televisione. Non sembra rilassato né euforico né arrabbiato. Quella sul suo volto è malcelata compassione.
Al suo fianco, Hoseok si avvolge nella giacca che gli fa da scudo, ogni muscolo viene scosso da un brivido nonostante la temperatura sia più che mite.

《Kim Jonghyun.》

Yoongi ci mette un attimo a capire bene di chi stessero parlando, ma quando vede la foto in televisione capisce al volo. Deglutisce.
I media riprendono le stanze di quello che sembra essere il luogo del suicidio mentre una voce fuori campo descrive a grandi linee le dinamiche. Suicidio.
Non è una novità, non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo. Non aveva neanche 30 anni, hanno detto.

Yoongi ripensa alle volte in cui ci è andato pericolosamente vicino, alle volte in cui aveva risolto i suoi problemi in altro modo e alle volte in cui non gli sembrava esserci altra alternativa che lo scomparire. Ora è diventato un uomo più forte, non è più così semplice avvicinarsi a quel precipizio, anche se sa bene che è tutt'altro che scomparso. Ora che il denaro non è più un problema i problemi non sono diminuiti, sono semplicemente differenti da prima.
Almeno non è da solo. Namjoon, Seokjin, Jungkook, Taehyung, Jimin, Hoseok. Da sconosciuti a compagni di vita in meno di cinque anni.
...Sarebbe potuto capitare ad uno di loro.

Il dubbio, un volta formato, è impossibile da mandare via. Comincia a corrodere la sicurezza che Yoongi si è costruito attorno, la mangia pezzo per pezzo, si divora le convinzioni. Le immagini che sta vedendo sullo schermo improvvisamente si trasportano nella sua mente: l'appartamento inquadrato è il loro dormitorio, la vista dalla finestra è lo scorcio di Seoul che hanno guardato più volte prima di coricarsi. Ogni pezzo va al suo posto, così fottutamente preciso da mettere paura. La professione è la stessa. Quasi non c'é differenza.

I suoi occhi corrono immediatamente su Hoseok, che sta ancora guardando il televisore come se fosse in trance. A Yoongi sembra che il rischio sia sempre lì, a zanne scoperte, pronto ad affondarle nei muscoli del ballerino e a spezzare il suo fragile corpo.
Lui, Jimin e Jungkook sono i più a rischio. La pressione è costante, lo sforzo continuo, la richiesta sempre più alta. Yoongi ricorda di aver messo gli integratori nell'astuccio sul comodino di Hoseok, perché sa che prima o poi serviranno. Sente il bisogno di andarli a prendere e di farglieli bere, ora che sembra così smunto a guardarlo bene. O forse ha solo bisogno di qualcuno che lo abbracci.
Yoongi non fa nessuna delle due cose.

《Terribile》, si limita a commentare, quando il servizio termina per fare spazio a notizie più leggere. È durato poco più di un minuto, ma sulla schiena di Yoongi sembra essersi depositata una preoccupazione accumulata in mesi interi.

《Già, davvero orribile》, conferma Namjoon, scuotendo piano la testa. Sembra inquieto quanto Yoongi, ma probabilmente lo è di più. È leader anche lui, come era stato Jonghyun, quindi forse è naturale che la notizia pesi di più sulle sue spalle. 《Penso che parlerò con PD-nim per mandare le nostre condoglianze alla SM. Non abbattiamoci, ok?》 Conclude con un piccolo sorriso, cercando di alleggerire l'atmosfera.
In effetti ci riesce, perché Hoseok gli sorride di rimando. 《Non ci abbatteremo》, lo tranquillizza.

Quando Namjoon si allontana, Yoongi ed Hoseok rimangono soli. Siedono vicini ma in posizioni diverse, Yoongi semisdraiato su una poltrona singola e Hoseok a gambe incrociate sul divanetto che fino ad un attimo prima condivideva con il leader.
Yoongi ha l'impulso di riprendere ciò che aveva interrotto prima, ma prima di riuscire a riabbassare gli occhi incrocia lo sguardo di Hoseok. Entrambi immobili, si muovono soltanto per respirare.
Riescono a leggere nel viso dell'altro lo specchio dei propri pensieri. Sono entrambi convinti di avere ciascuno l'espressione che ha l'altro, con le labbra leggermente contratte e le sopracciglia appena aggrottate. Vedono come i timori e le insicurezze siano simili, come probabilmente le loro riflessioni siano state guidate dalle stesse premesse.

Yoongi ha la gola secca quando appoggia una mano sul dorso di quella di Hoseok. Non sa se sia la cosa giusta da fare, o se ci sia una cosa giusta da fare, ma vuole scuotere Hoseok da quel contatto visivo pericoloso che rischia soltanto di promettere come reali le sue paure, le loro paure.

Hoseok sembra sollevato, quando intreccia le loro dita. Un nuovo sorriso, stavolta più sincero, prende posto sulle sue labbra e presto contagia anche Yoongi. Sembra volergli promettere che ce la faranno, sembra volergli ricordare che c'è anche un'alternativa ad una fine così tragica. O forse è Yoongi a volerlo ricordare ad Hoseok.

《Andrà tutto bene》, sussurra Hoseok, e per quanto fragili quelle parole fanno ancora bene all'anima di Yoongi. Gli ricordano che ciò in cui hanno creduto ha dato i suoi frutti, che i giorni passati a dormire in sette in una camera non sono trascorsi invano.
《Andrà tutto bene》, ripete Yoongi, stringendo di più la presa.



Siamo troppo giovani per morire.












author's notes
È tutto nato dall'impeto di un momento, in cui ho buttato giù l'idea di Yoongi che alza gli occhi per venire a conoscenza della morte di Jonghyun, ed è finita citando Nevermind. In sostanza, nonostante le rassicurazioni reciproche, Hoseok e Yoongi sanno che ciò che li minaccia non è qualcosa di lontano e sconosciuto. Scoprono di condividere le stesse paure, e cercano di confortarsi a vicenda. Inoltre sono certa che nel mondo degli idol qualche riflessione qualcuno se la sia fatta, dato che fanno tutti lo stesso lavoro. Spero che Joyce non si rivolti nella tomba perchè ho preso in prestito le ultime parole di The Dead per il titolo della fanfiction, speravo di usarle per chiudere il testo ma sarebbero state un po' forzate quindi mi sono limitata al titolo. Penso di aver detto tutto quello che ho pensato (e fin troppo), se ci sono errori chiedo scusa (la correggerò appena accederò da pc) e spero vi sia piaciuta ♡ Grazie in anticipo per chi vorrà recensire, a presto! (Potete insultarmi anche su twitter ☆)
- daffodil_damask
Post scriptum: bless the Rapline (e chiedo scusa per l'hint molto poco velato di Yoonseok che non ho resistito ad inserire perché li adoro in ogni contesto anche non prettamente romantico, sì sono un caso perso (ma felice))
   
 
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