Ciao!!!!!!!!!!!!!!Come ve la passate?Adesso male xè state x leggere una mia
nuova FF!!!!!!!Tristezza...dolore...povero Kanata!!!!!
Devo ringraziare la mia amicissima Cri-chan che mi ha dato l'idea x il titolo!!!
Devo anche ringraziare il mio prof. di fisica che non si è accorto che invece di
seguire la lezione buttavo giù la trama!!
Per vostra fortuna saranno solo due capitoli (volevo farne 1 solo ma viene
troppo lungo!)!!! Fate finta che subito dopo il 7° volume Miyu sia partita per
l'America. Devo tagliare l'ottavo volume di UfoBaby perchè lì Kanata è troppo
gentile e non va bene per quello che sto scrivendo.
Questa FF riprende anche degli eventi reali ed è ambientata, almeno all'inizio,
nel 12 ottobre 2002. Sapete, non pensavo di essere così tragica!!Come faccio a
scrivere sta storia...comunque ho fatto attenzione a mettere un giorno già
passato...non che poi si avvera ancora...ci manca solo quello!Ah...lasciate
perdere fusi orari, linea del cambiamento di data e robe simili...non ho voglia
di impazzire per quello! Fate finta che Giappone e USA abbiano la stessa ora.
UfoBaby e tutti i suoi personaggi sono (c) di Mika Kawamura
Hermy-chan
UN TRAGICO INCIDENTE
Capitolo 1
Correva. Correva in quel labirinto di corridoi. I suoi lunghi capelli biondi
ondeggiavano mentre le sue gambe non si fermavano un attimo. Alla fine si fermò
e bussò ad una porta.
Su una targhetta lì appesa c'era scritto: M.Kozuki.
-Avanti, avanti!!!!!-
La ragazza dai lunghi capelli biondi aprì la porta.
-Ah Miyu, sei tu!-
-Sì mamma...mi volevi?-
-Sì..ti dovrei parlare-
-Allora?-
-Be..fra un paio di giorni avrò una settimana di vacanza...vorresti tornare in
Giappone?-
-Davvero?Non ne posso più di tutti sti americani, voglio un po' di giapponesi..poi
voglio rivedere Cristine, Aya e...-
-E...-
-E basta-
-Come "e basta"? E Kanata, non lo vuoi rivedere?-
-..N...o..no, certo che no!Perchè dovrei?- Miyu era diventata rossa come un
pomodoro
-Secondo me...lo sai!-
-Cosa dovrei sapere?-
-Che a te lui piace...-
-Figuriamoci...-
-..e che tu piaci a lui...-
-Questa poi!!!!E' assolutamente impossibile!! Lui non mi sopporta!!!- Miyu
diceva queste parole con leggerezza ma in realtà sapeva che era vero. Purtroppo.
Lui non aveva mai manifestato sentimenti verso di lei. Non era mai gentile.
Quasi mai... Quanto le mancava, non ce la faceva più. Erano solo due mesi che
non lo vedeva ma le sembrava di morire.
Quando lei se ne era andata lui l'aveva appena salutata. Nulla di più. E lei che
aveva sperato qualcosa...
"Mi mancano, Kami-sama quanto mi mancano!!!!!Lou, Baumiau...Kanata, la mia
famiglia. Quando mamma è venuta a prendermi per passare un po' di tempo con lei
ero felice. Mi dispiaceva lasciare Lou ma si trattava di due settimane. Poi gli
impegni di lavoro...le gite da fare con me rimandate...e da due settimane sono
diventati due mesi. Voglio tornare in Giappone, non ce la faccio più!!! E poi...Kanata,
da solo con Lou e Baumiau. Certo, ci sono Cris e Kurita...ma...io manco a Lou?
Probabilmente sì.
Manco a Kanata? Probabilmente no"
-Miyu...-
-Ah..sì mamma, cosa c'è?-
-A cosa pensavi?-
-Nulla-
-E' impossibile pensare a nulla-
-E invece sì-
-A cosa pensavi?-
-A niente!-
-A CHI pensavi?-
-Mamma...mamma...tu non puoi capire...-
"Oh no...ecco che sto di nuovo per piangere...no, non davanti a mia mamma!!!!"
-Mamma..tu non sai come mi trattava, com'era freddo, come non era mai gentile
con me-
-E ti sei chiesta il perchè?-
-Perchè???Perchè???Perchè lui mi odia, non mi sopporta!!- Miyu quasi urlava tra
i singhiozzi, le lacrime le rigavano il volto
-Secondo me...è perchè è timido. Sai, tuo padre da giovani quasi mi ignorava per
paura che io scoprissi i suoi sentimenti...-
-Ma lui di sicuro non mi ignora per quello!!-
-Dai Miyu...vieni qua...- Miyu si avvicinò alla madre che l'abbracciò come solo
una madre sa fare. La fece sedere sulle sue gambe e le tirò su il volto,
guardandola negli occhi
-Miyu, sono sicura che quando tornerai in Giappone si sistemerà tutto, tutto
quanto. Io ho capito che lui prova qualcosa per te...tu puoi non crederci ma è
così-
-Mamma...-
Miyu nascose il viso tra le braccia di sua madre, erano così unite in quel
momento,. forse non lo erano mai state così tanto. Miki era contenta di quello,
e anche Miyu.
Mentre Miyu smetteva pian piano di singhiozzare si sentì un forte boato.
-Mamma..cosa è stato?-
La sirena dell'allarme anti incendio iniziò a suonare fortissimo, quasi
spaccandole i timpani, un rumore di crolli, urli di persone
-Mamma ho paura!!!!-
-Tranquilla Miyu, vedrai che riusciremo a uscire da qui!-
Si alzarono velocemente e corsero verso la porta.
Uno scricchiolio.
Qualcosa che cadeva.
Le luci al neon si avvicinavano pericolosamente a loro.
Buio.
Poi nulla.
-DLIN DLON DLAN- la campanella era suonata
-Anche oggi è finita...-
-Meno male...-
-E' un periodo che non la sopporto più la scuola...-
-Un periodo??? Diciamo due mesi?-
-Cosa vuoi insinuare Santa?-
-Due mesi...mi ricorda qualcosa...parole sfuggite nel sonno...-
-Cosa avresti sentito stanotte? Lo sapevo che non avrei dovuto lasciarti a
dormire a casa mia!!-
-Dai Kanata...era da un anno che non venivo...Un anno, anche sta parola mi dice
qualcosa...qualcuno da un anno a casa tua...-
-Basta Santa!!!Non voglio più sentirne parlare...-
-Eh sì..da due settimane a due mesi...ce ne passa di tempo!!Chissà cosa è
successo...-
-La vuoi smettere?????-
-Va bene va bene...-
Una ragazza dai lungi capelli rossi si avvicinò a loro ancheggiando leggermente
(le armi di seduzione di Cris!!!)
-Oh salve ragazzi!-
-Ciao Cristine-
-Ciao-
-Saionji, mi accompagni a casa?- cinguettò la ragazza dai capelli rossi
-Comè che andate sempre a casa insieme voi due?-
-Così...- Kanata era in difficoltà, mica poteva rispondergli "Viene a casa mia
per stare un po' con Lou"
-Cosa vuol dire così?-
-Così...-Non che a Cris venisse in mente una buona scusa
-Cristine, dobbiamo andare!!!-
-Oh, è vero, si è fatto tardi! Non è bello attraversare al buio un quartiere
così malfamato. Peccato che io debba proprio passare di lì per andare a casa...e
così Kanata mi accompagna, per proteggermi!!!-
-Capisco...secondo me c'è sotto qualcos'altro, ma non mi sembra normale. Kanata,
io e te dobbiamo parlare..-
-Ciao Santa-
-Ciao...-
Santa non capiva...se a Kanata piace Miyu perchè va in giro con Cristine? Cioè,
non che Kanata glielo avesse detto ma si capiva...quando parlavano di lei..o
quella notte, continuava a mormorare il suo nome...
Kanata e Cristine camminavano in silenzio sul marciapiede, era da cinque minuti
che avevano lasciato la scuola e nessuno dei due proferiva parola. Kanata era
tesissimo, aveva una specie di presentimento ma non capiva ne da cosa ne da dove
provenisse. Cercava di non pensare a nulla ma continuava a vedere, nella sua
mente, dei lunghi capelli biondi, dei grandi ed espressivi occhi verdi. E lui
sapeva benissimo a chi appartenevano, perchè vedeva anche il suo sorriso. Un
sorriso che sarebbe rimasto impresso in lui per l'eternità.
"Come mai mi manca? Perchè mi dovrebbe mancare una ragazza così capricciosa e
antipatica? Perche? Perchè te ne sai andata via? Perchè sei in America e non qua
di fianco a me? Perchè dovevi tornare dopo due settimane e invece sono passati
due mesi? Perchè, quando mi hai telefonato per avvertirmi del ritardo non mi hai
spiegato il motivo?Chi hai incontrato in America? Oddio, sto diventando pure
geloso adesso...eppure potrebbe trovarne di ragazzi una ragazza carina come
lei...ma cosa sto pensando!!! Lei non è affatto carina...per niente,
assolutamente no. Di sicuro. Niente affatto, non è affatto carina perchè...perchè
è proprio bella non è solo carina. Ma tanto è inutile disperarmi, lei è là, io
sono qua. Qualche milione di chilometri fra me e lei...che problema vuoi che
sia!!! Voglio sapere dov'è, come sta, se sta bene. Lo voglio sapere perchè ho un
brutto presentimento. E lei c'entra qualcosa. Proprio così. Mi manca."
-Saionji...tutto bene?- Cristine aveva notato la sua espressione completamente
assente, quella che aveva sul volto da due mesi, anzi la situazione era
peggiorata un mese e mezzo fa quando era arrivata la notizia che Lei sarebbe
tornata molto dopo la data prefissata.
-Sì..tutto a posto Cristine...tutto a posto...-
"Ma cosa stavo pensando? Carina quella racchia? Devo avere la febbre..."
Cristine s'era fatta rigida, aveva capito a chi stava pensando Kanata, a Miyu.
Cris poteva intervenire sui fatti, ma non sui pensieri. Se una ragazza si fosse
avvicinata troppo a Kanata lei le faceva assolutamente passare la voglia di
riprovarci. Ma se Kanata pensava a Miyu non ci poteva fare niente. Tutti si
erano accorti che Kanata passava le giornate a pensare a lei. Quelli che lo
conoscevano sapevano praticamente tutto. Quelli, e soprattutto quelle, che non
lo conoscevano avevano capito che la cosa c'entrava con quella ragazza bionda
che era sempre con lui..Kozuki, sì proprio lei. Tutte le ragazze della scuola la
invidiavano e molti ragazzi invidiavano Kanata, perchè tutti, tranne quell'ingenuo
di Santa e Cristine, che non voleva arrendersi all'evidenza, li consideravano
una coppia. Era vero che tra quei due manifestazioni di affetto quasi non se ne
vedevano ma comunque si capiva benissimo quanto si volessero bene.
Finalmente erano arrivati al tempio, una bambina seguita da un esserino biondo e
paffutello corse da Cristine.
-Cris!!!!Meno male che sei arrivata!!!Baumiau non ce la fa più!!!!!Oggi Lou sta
facendo un sacco di capricci, non smette di piangere un attimo, non riusciamo a
capire cosa abbia!Forse tu riesci a calmarlo!-
-Adesso sembra tranquillo...-
Lou guardò Kanata e Cris, quest'ultima la squadrò da capo a piedi e si rimise a
piangere, Cris non l'aveva mai sentito strillare in quel modo.
Kanata, per quanto assorto nei suoi pensieri, era molto preoccupato. Lui ci
teneva moltissimo a Lou e sapeva che Miyu gli era affezionata anche più di lui.
E Kanata voleva occuparsi di Lou anche da parte sua. Perchè Miyu...perchè lei
glielo aveva chiesto o almeno fatto capire...quelle parole..."Vorrei che
qualcuno si prendesse cura di Lou al posto mio...quando io non ci sarò" mentre
mormorava quelle parole Miyu stava fissando intensamente gli occhi di Kanata, da
quello sguardo si capiva che lei voleva che fosse lui quella persona. Ma Kanata
non rispose. Ma non le aveva risposto non perchè non voleva prendersi cura di
Lou, ma perchè voleva che non ci fosse bisogno di qualcuno che si prendesse cura
del bambino al posto di Miyu. Perchè lui avrebbe voluto che lei stesse lì, che
non se ne andasse via. Ma Miyu aveva mal interpretato quel silenzio e, la
mattina dopo, si era recata da Cristine per chiedergli la stessa cosa. Poi era
partita...erano passati due mesi...
-Piange...nello stesso modo di quando se n'è andata Miyu...ormai dovrebbe
essersi abituato al fatto che lei non c'è!- queste parole, uscite dalla bocca di
Cristine, riscossero Kanata dai suoi pensieri che acquistò un'espressione molto
triste.
"Non è che forse anche Lou...sente quello che sento io...un brutto
presentimento...ma no!!!!!Cosa vado a pensare!!!!Hei Kanata...torna qua...sul
pianeta terra!!Perchè penso certe cose?Non devo essere pessimista!Tra un paio di
giorni lei tornerà qui e sarà tutto a posto!!!Ma perchè continuo a pensare a
lei?Quella racchia antipatica..."
Kanata andò in camera sua, si sedette perterra e accese il televisore
-Ma non c'è Yu degli spettri oggi?Quanta pubblicità fanno?-
Le immagini pubblicitarie scorrevano sullo schermo
"Caramelle al peperoncino che mettono energia a ogni bambino"
"Cammomilla della mamma mette ogni gagnetto a nanna"
"Barba la bambola parlante, di cose ne dice tante!(Ma così tante e insensate che
è una barba...da qui il nome)"
Ad un tratto diventò tutto nero
-Finalmente inizia...-
Ma invece della sigla di Yu degli spettri(bella!!!!!!) c'era quella del
telegiornale, sullo schermo apparve la scritta "Edizione speciale", cosa poteva
essere successo? L'ultima volta che c'era stata un'edizione speciale era stato
più di un anno prima quando c'era stato il crollo delle Torri Gemelle.
La voce dello Speaker iniziò a parlare, sullo schermo c'era l'immagine di un
palazzo molto largo, una parte di questo era completamente in fiamme e i
pompieri si davano da fare intorno all'incendio.
-Sembra che un nuovo attacco terroristico abbia colpito gli U.S.A., un aereo con
131 passeggeri a bordo si è schiantato sull'ala nord della Nasa. Non si sa chi
era a bordo dell'aereo e quindi non possiamo ancora essere certi che si tratti
di un nuovo attacco terroristico anche se tutto lo fa pensare. Sul radar che
controlla la zona intorno alla Nasa l'aereo non s'è visto e ciò fa pensare a un
qualche infiltrato che lo ha manomesso. Non appena l'incendio, di proporzioni
enormi, sarà controllato alcuni esperti andranno a verificare quest'ipotesi.-
A Kanata sudavano le mani " No...non è possibile...proprio la Nasa..e se Miyu
era lì?Devo saperlo!!!Ma non ho il suo numero..come faccio?Però non è detto che
lei fosse lì quando è successo...lo spero..."
La voce dello speaker continuava a parlare -Se non si tratta di un attacco
terroristico questa è veramente una strana coincidenza, esattamente un anno, un
mese e un giorno fa si è verificato l'attacco alle torri gemelle. Questo è un
altro fattore che fa pensare a un attacco terorristico. -
Kanata non ce la faceva più, continuava a guardare le immagini sperando di
scorgere Miyu, lei aveva i capelli biondi, cosa poco comune quindi...ma adesso
non era in Giappone! Era in America dove c'erano un sacco di persone con i
capelli biondi...
-Abbiamo appena avuto notizie dell'astronauta giapponese Miki Kozuki, è stata
ricoverata all'ospedale per una ferita alle gambe ma sembra che si riprenderà in
breve tempo. Probabilmente, se l'operazione a cui dovrà sottoporsi avrà
successo, potrà riprendere perfettamente la sua carriera da astronauta. Sembra
che anche la sua famiglia stia bene ma ci è giunta voce che uno di loro si
trovava proprio dove si è schiantato l'aereo. Si ipotizza che questa sfortuna
sia toccata alla figlia, visto che nell'ala nord si trovano le sale riservate ai
familiari, ma le autorità non vogliono rilasciare dichiarazioni su questo-
Kanata non riusciva a crederci...non poteva essere...Miyu non poteva...le
lacrime erano iniziate a sgorgargli dagli occhi ma lui neanche se ne rendeva
conto, continuavano a venirgli in mente parole, immagini, tutte le volte che si
era comportato male con lei, tutte le volte che non era stato gentile, tutte le
volte che l'aveva presa in giro, tutto. Gli ritornava in mente tutto. Tutto
tranne i momenti belli, perchè a lui sembrava solo di essersi comportato male
con lei ed era convinto che lei lo odiasse. E adesso non avrebbe neanche più
potuto chiedergli scusa.
Kanata continuava a piangere, a singhiozzare incessantemente, aveva il viso
completamente bagnato, non riusciva a ricordare quale fosse stata l'ultima volta
che aveva pianto. Forse...sì, forse quando era morta sua madre, ma non se lo
ricordava bene, non ricordava neanche tanto bene sua madre.
Le lacrime cadevano incessantemente, inginocchiato davanti al televisore le
lacrime iniziavano a bagnare il pavimento. Non vedeva più nulla, aveva la vista
offuscata. Non sentiva più nulla, sentiva solo la voce di Miyu...si sentiva
urlare nelle orecchie "Pervertito" e poi "Baka!". Voleva sentirle davvero quelle
parole, quanto avrebbe dato per sentirle ancore, le avrebbe ascoltate
all'infinito, pur di sapere che colei che gliele stava dicendo fosse lì accanto
a lui. Viva.
Poi un pensiero più razionale si fece strada in mezzo agli altri, era un
pensiero insicuro. Era lì, da solo, l'unico che sosteneva qualcosa di diverso
dagli altri. Non sapeva cosa fare, aveva paura a mostrarsi, magari gli altri lo
avrebbero aggredito. Però doveva rischiare. Avrebbe potuto dare una goccia,
seppur in mezzo a un mare di disperazione, una goccia di speranza a colui che
l'aveva formulato quel pensiero.
Il pensiero speranzoso si fece allora strada, incontrò anche altri pensieri che
come lui erano controcorrente rispetto agli altri, ma quelli erano meno
importanti, riguardavano momenti felici e allegri che forse avrebbero potuto
distruggere ancora di più Kanata. Forse era meglio che stessero dov'erano. Ma
lui, il pensiero di speranza avrebbe dovuto farsi avanti. E così arrvò a Kanata
e si intrufolò fra i suoi pensieri tristi e nostalgici, solo cinque parole,
cinque come le dita di una mano
"Forse è morto il padre" era questo quel pensiero. Certo, non era un pensiero
felice, ma secondo Kanata era meglio che fosse morto il padre e non Miyu.
Naturalmente sperava che non fosse morto nessuno dei due ma se proprio doveva
scegliere.
Le lacrime smisero di scendere e con quella speranza in cuore Kanata si
addormentò stremato.
Mattina, una bella mattina di primavera. Gli uccellini cinguettano felici, i
gatti si rincorrono nei giardini e i cani si rotolano nella terra. Tutti sono
felici, tutti ranne che nel tempio Saionji.
Un bambino piange, i vicini non ce la fanno più, ha pianto e urlato per tutta la
notte, continuava a urlare mamma, chissà cosa era successo...eppure Lou non
aveva visto il telegiornale, forse...poteva percepire le emozioni di Kanata? Che
fosse un altro dei suoi poteri?
Quella mattina Kanata si era svegliato, aveva dormito poco e male, si sentiva
stanco, depresso, triste ma non capiva come mai.
Poi gli tornò in mente quello che era successo il giorno prima, era terrorizzato
da quello che era successo. O che probabilmente era successo. Certo, non voleva
illudersi, ma preferiva sperare che lei fosse ancora viva là in America. E non
gli importava nemmeno se adesso stava piangendo tra le braccia di un altro
ragazzo che le voleva bene e glielo dimostrava apertamente. A lui bastava che
lei fosse viva. Ma non lo sapeva ed era quello che lo tormentava e gli scavava
dentro privandolo di ogni pizzico di allegria e felicità. Sarebbero potuti
arrivare Aldo Giovanni e Giacomo con un nuovo spettacolino comico a casa sua ma
le sue labbra non si sarebbero nemmeno leggermente inclinate per simulare un
sorriso.
Scacciando quei pensieri si alzò dal futon ma dovette risedersi, si accorse che
tremava, era scosso da un tremito che poteva corrispondere a una sola emozione:
terrore, puro e profondo terrore.
Si alzò di nuovo, stavolta i tremiti si erano fatti più deboli, e andò a lavarsi
la faccia.
Si guardò allo specchio e si accorse di avere gli occhi rossi come non li aveva
mai avuti, aveva veramente una faccia da far paura, sembrava uno zombie.
Tornò in camera e indossò la divisa della scuola...la scuola..la scuola a cui
era iscritta anche Miyu.
Kanata uscì, salutò frettolosamente Baumiau e Lou, non voleva farsi vedere
distrutto a quel modo, soprattutto da Lou. Se già il piccolino stava male era
inutile e dannoso che vedesse anche lui ridotto a quello stato
-Ma non fai colazione?-
-No, non ho molta fame, e poi sono in ritardo-
-Aspetta, ti sei dimenticato l'obento!-
Kanata acchiappò al volo l'obento, senza neanche girarsi, e corse giù dalle
scale del tempio.
Baumiau guardò l'orologio, segnava le otto meno venti.
"Non può essere in ritardo..la scuola inizia alle otto e cinque (ho messo così
perchè alle medie io entravo a quell'oraNdHermy-chan) che abbia una riunione?"
Kanata era arrivato a scuola, aveva una faccia da funerale ma cercava di non
darlo troppo a vedere.
-Ciao Kanata!Come va? Tutto bene? Cos'è quella faccia? Che cosa è successo?-
-Niente...è solo che Lou mi ha tenuto sveglio tuta la notte...-
-Certo che hai una bella sfiga, vi hanno lasciato un bambino così piccolo...però
è vero, non poteva stare certo alla Nasa....-
-............-
-Certo che avere suo fratello in casa e non lei...dev'essere terr...-
Santa aveva smesso di parlare, Kanata aveva assunto un espressione che non gli
aveva mai visto sul volto prima sembrava...
"Sembra che stia per piangere...possibile?" pensò Santa
A Kanata bruciavano gli occhi, non poteva mettersi a piangere davanti a tutta la
scuola, non poteva...
Per dissimulare quella strana espressione simulò uno starnuto.
Bene, sembrava che l'espediente avesse funzionato, Santa aveva smesso di
guardarlo come se fosse un alieno, ora poteva andare tranquillamente in classe,
e così fece.
Si avvicinò al suo banco e si lasciò cadere sulla sedia, Cristine lo guardava
con aria interrogativa, non lo aveva mai visto distrutto a quel modo...
Mentre Kanata guardava il vuoto con aria assente entrò il professore di lettere
che, dopo aver azzittito i soliti casinisti prese la parola:
-Come ben saprete, ieri, purtroppo, c'è stato un nuovo attentato in America.
Vorrei quindi che voi leggiate l'articolo che appare sul giornale di oggi per
poi commentarlo in classe. Come tutti i giorni ci sonio stati recapitati
quotidiani in numero sufficiente per tutti, percui prendetene uno a testa.
L'articolo inizia sulla facciata principale per poi continuare a pagina due.
Avete 10 minuti.-
Kanata iniziò a leggere l'articolo. Le vittime erano state 168, non si
conoscevano ancora le cause del disastro.
Poco sotto erano riportati i nomi delle vittime, erano scritti molto in piccolo,
non si notavano quasi.
Gli occhi di Kanata però si diressero proprio lì.
Iniziò, quasi senza volerlo a scorrere la lista, tutti nomi americani...
Alexander Carter... Mary Wilbourne... Richard Campbell... Mark Fox... Danielle
Shire...
In mezzo a tanti nomi stranieri ce n'era uno che sembrava c'entrare niente.
Che non doveva c'entrare niente.
Miyu Kozuki
Kanata rilesse di nuovo quelle lettere
Miyu Kozuki
Non poteva essere...
Miyu Kozuki
No...di sicuro aveva letto male...
Miyu Kozuki
Eppure...
Miyu Kozuki
C'era proprio scritto così, niente da fare.
Kanata venne scosso da un tremito, gli sembrava quasi di svenire. Eppure
continuava a non volerci credere.
Lesse un'altra volta quel nome. Non si era sbagliato, c'era proprio scritto
così, Miyu Kozuki
Kanata non voleva, non poteva crederci. Gli occhi iniziarono a bruciargli
tremendamente, ma non poteva essere così. Non poteva essere vero. Un'altro
tremito lo scosse e le prime lacrime iniziarono a spuntargli dagli occhi. Tentò
di ricacciarle indietro ma era impossibile. Non riusciva a fermarle. La prima
lacrima scese lungo la sua guancia, nessuno la notò.
Non poteva essere vero. Tra tante persone perchè proprio lei? Lei? No, lei no.
Lei doveva essere lì accanto a lui.
Lei deve essere accanto a me!!!Non può essere là. Non può. Non può
assolutamente!!!!Lei è qui, nel banco di fianco al mio. No lei non è la...lei è
qui...lei deve essere qui con me!!!!C'è stata per così tanto tempo, come può
adesso non esserci???Lei deve essere qui!
No...sto piangendo...non devo piangere, non davanti a tutti..che figura...
Però...non riesco a smettere. Devo smettere!!!!! Non importa quello che è
successo devo smettere!! Quello che è successo...chissenefrega della figura che
faccio. Sono veramente un insensibile. Aveva ragione, lei aveva ragione. Sono
uno stupido insensibile pervertito.
Un insensibile....
Kanata si era messo a singhiozzare, tutti si erano accorti che stava piangendo.
Cristine era preoccupata da morire, cosa poteva essere successo a Kanata?
-Saionji...cosa ti è successo? Saionji!!!! Kanata Saionji rispondi!- disse il
professore.
Ma Kanata non lo ascoltava, non lo sentiva nemmeno lontanamente.
-Kurosu, accompagna Saionji in infermeria perfavore-
-Subito professore!- rispose prontamente Santa
Santa si avvicinò a Kanata, tentò di alzarlo in piedi ma lui non intendeva
muoversi. Provo a tirarlo su di peso ma era troppo pesante...
-Hikarigaoka, va ad aiutare Kurosu!-
Il ragazzo tanto ammirato dalle studenti di quella scuola si avvicinò anch'egli
a Kanata che non dava segni di presenza mentale. Riuscirono a tirarlo su di peso
e lo trascinarono fuori dalla classe.
Kanata iniziò a camminare inconsapevolmente e rese più facile il compito ai suoi
accompagnatori, appena furono usciti dalla classe la maggior parte dei maschi
scoppiò in una fragorosa risata
-Avete visto come frignava????-
-Sembrava un bambino piccolo!!!!!-
-Adesso che lo sapranno tutti gli altri...-
-Non si muoveva neanche!!!!-
-Che stupido!!!!-
-Mai vista una cosa del genere!!!-
Intanto Cristine si era alzata, e si era avvicinata al banco di Kanata, aveva
cercato qualcosa che potesse aver causato quella crisi.
Vide il giornale, era bagnato, le lacrime aveva cancellato le parole in un
punto, facevano parte dell'articolo sull'attentato.
Cris provò a decifrare quelle parole ma non ne ricavò nulla. Strappò da sotto le
mani di un vicino di banco il suo giornale. Lì confronto e individuò l'articolo
cancellato. Iniziò a leggerlo sulla copia sana. Le vittime..i nomi delle
vittime...no.
Non poteva essere. Se era così allora...Non poteva!
-Chissà cosa gli è successo...-provò a intervenire una delle spasimanti di
Kanata
-Avrà visto l'uomo nero!!!!-
-Uhhhh!!Che paura!!!-
-Aiuto mamma!!!!-
-ZITTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!COME OSATE?????????????VOI NON
SAPETE NIENTE!!!!!!!!!- a Cris scintillavano gli occhi, aveva sollevato la
cattedra, il prof. impaurito si era rifugiato in un angolo.
-NON SAPETE ASSOLUTAMENTE NULLA!!!!!!NON SAPETE quello che è successo- Cris si
era accasciata, le mani in grembo, sembrava una qualsiasi ragazza distrutta da
qualcosa di terribile
-Voi...non sapete quello che gli è successo, quello che mi è successo, quello
che ci è successo....-
Cris scoppiò in un pianto senza lacrime, per quasi 10 minuti andò avantia quel
modo, tutti che la fissavano e non avevano il coraggio di dire nulla.
Poi tutte le lacrime che erano state nascoste fino a quel momento sembrarono
uscire tutte in una volta, Cris aveva il viso completamente bagnato.
Il professore finalmente chiese a qualcuno di accompagnarla in infermeria. Aya
si alzò, prese per mano Cristine e la fece uscire dalla porta.
Fine capitolo 1