Kylo Ren aprì gli occhi e non riconobbe ciò che lo circondava. Le pareti bianche, la porta di legno e un letto insolitamente scomodo. Cercò di alzarsi ma senza risultati, accorgendosi di essere legando con una spessa corda. Sbuffò e rise allo stesso tempo, notando una figura che lo fissava.
-Dove sono?- chiese, con uno strano ghigno.
-Sei mio ospite- e questa volta scoppiò a ridere.
-Ho già vissuto questa scena- disse –ma quella legata eri tu-. Rey lo squadrò e arrossì, data l’allusione non troppo velata, poi sorrise anche lei, sedendosi su una sedia accanto al letto.
-Vuoi ancora uccidermi- disse la ragazza, decidendo di continuare il gioco iniziato da Ren. Quindi si aspettava una determinata risposta, magari sempre data tra una risatina e l’altra, ma quello che Kylo rispose la spiazzò.
-Non ho mai voluto ucciderti- disse, troppo serio anche per lui –Seriamente, cosa ci faccio qui?- chiese poi, continuando a guardarsi intorno.
-Tu hai provato a convincermi a passare al lato oscuro, ora è il mio turno- rispose Rey.
-Io ti ho offerto il potere, che deriva dal lato oscuro, cosa mi può offrire la luce? Cosa può offrirmi tornare? Liberami da queste corde-.
- Solo se mi lascerai parlare- decise Rey, e il ragazzo fu costretto ad annuire.
Quando fu libero si mise seduto sul lette, davanti alla ragazza.
-Allora?- chiese.
-Vuoi sapere cosa avresti?- disse Rey –potresti avere una famiglia, degli amici … - disse, preferendo non continuare.
Ren la fissò, le sopracciglia incurvate –Mi pare che tu non abbia finito, dove è tutta la sicurezza di prima?-, Rey continuò a non rispondere.
-Bene- concluse Ren, alzandosi e andando verso la porta.
-Potresti avere me- si decise a dire Rey, alzandosi e guardandolo. Gli occhi brillavano di una luce strana.
Ren la fissò a sua volta, poi con due ampie falcate le si parò davanti, sovrastandola.
-Non ci voleva molto- disse, poi l’attirò a sé.
Quando appoggiò le labbra sulle sue, Rey pensò di essere morta. Non aveva mai baciato nessuno e Ren era stato una sorpresa. Le sue labbra erano morbide e calde, come non si sarebbe mai aspettata.
Rimasero così per interi minuti, quando si staccarono avevano entrambi il fiatone e Rey era completamente rossa d’imbarazzo.
-Forse dovresti andare dal Generale Organa- sussurrò la ragazza.
-Lo penso anche io- ma prima di uscire dalla stanza rubò un altro bacio alla ragazza.