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Autore: Fandoms_Are_Life    25/12/2017    5 recensioni
In fondo, si vede che era destino che finisse così: lei, in piedi sulla cima di un grattacielo, pronta a dire addio al mondo conosciuto una volta per tutte. Oramai non c’è più nulla che la tenga legata a quell’esistenza terrena: tutte le persone che amava se ne sono andate, lasciandola sola.
{Misa!Centric ~ death!fiction ~ angst, introspettivo, malinconico}
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora una volta, Misa Amane si ritrova a guardare il mondo dall’alto, come una dea. Solo che adesso è pienamente cosciente di non esserlo affatto.
Sembra una bambola di porcellana, con quei vestiti addosso e la pelle pallidissima, quasi cadaverica. Teoricamente, sta per morire: praticamente, se n’è già andata più di un anno fa.
Il vento fa ondeggiare la sua chioma, sospingendola delicatamente verso il bordo di quel tetto, la sua fine definitiva. Non è spaventata – in fondo, non ha nessuna ragione di esserlo. La morte l’ha sempre sfiorata durante gli ultimi anni, assistendo al suo inesorabile declino, e adesso lei è pronta ad essere accolta a braccia aperte dalla mietitrice: che importa se finirà nel MU? È sempre stata a conoscenza dei rischi che comportava l’uso del Death Note. In fondo, si vede che era destino che finisse così: lei, in piedi sulla cima di un grattacielo, pronta a dire addio al mondo conosciuto una volta per tutte. Oramai non c’è più nulla che la tenga legata a quell’esistenza terrena: tutte le persone che amava se ne sono andate, lasciandola sola.
Chiude gli occhi, Misa, e ripensa a ognuna di loro: vuole dire addio a modo suo, e questo nessuno potrà impedirglielo.
Gli uomini del quartier generale, che di sicuro rimarranno sconvolti quando apprenderanno della sua fine: Matsuda più di tutti si era prodigato, in quegli ultimi dodici mesi, per permetterle di andare avanti e non lasciarsi annichilire dal ricordo di un amore oramai scomparso.
Rem, così buona con lei, sempre pronta ad aiutarla; Rem, che si è sacrificata per salvarle la vita: le dispiace ripagarla in questo modo, ma non c’è più nulla per lei in questo mondo.
I suoi genitori, che sono stati per anni il suo punto di riferimento prima che una mano crudele li spazzasse via, privandola dei suoi affetti più cari: Misa si chiede se la stiano osservando dal Paradiso – perché è certa che loro siano lì – e se abbiano compreso le ragioni che l’hanno spinta fin lassù.
Per qualche strano motivo, le torna in mente anche quel Mello di cui le hanno tanto parlato Aizawa e gli altri, dicendole che era stato anche per merito suo se Kira era stato finalmente catturato: Misa avrebbe dovuto odiarlo, ma quando aveva visto il suo ritratto non c’era riuscita. Raffigurava un ragazzino sorridente, già provato dalle esperienze della vita: anche a lui avevano strappato la sua famiglia. In fondo, erano più simili di quanto potesse pensare.
E poi c’è L, Ryuzaki, Ryuga: quel ragazzo tanto strambo che l’aveva irritata con la sua presenza inopportuna, ma per il quale aveva pianto di nascosto, una volta venuta a conoscenza della sua morte. Dopotutto, in un’altra vita, forse le cose tra di loro non sarebbero andate così.
E l’ultimo è lui, il suo dio: non Kira, la divinità spietata, ma Light, il giovane che aveva avuto modo di conoscere durante il periodo della perdita della memoria, quello che si preoccupava sempre per il suo benessere e non voleva esporla a rischi inutili. Misa sa che Kira non l’ha mai amata, ma si è semplicemente servito di lei per i suoi occhi, eppure è convinta che Light, il vero Light, la parte di quel ragazzo soggiogato dal potere del Death Note che era ancora rimasta pura, l’avesse amata almeno un po’, quel tanto che bastava per permetterle di definire gli anni al suo fianco come i più belli della sua vita, una lunga estate finita brutalmente quando le era stata comunicata la notizia della sua morte.
Da quel giorno, il calore estivo che aveva sempre provato al suo fianco era scomparso: Misa non era stata più la stessa. Quindi, cos’altro le era rimasto da fare se non raggiungerlo nel Nulla?
Con questi pensieri compie gli ultimi passi prima del baratro, chiedendo perdono a tutti per ciò che è diventata.
Un sorriso le increspa le labbra e lacrime di gioia le colano giù per le guance mentre si lancia nel vuoto: sì, finalmente è libera.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:
Salve a tutti, e buon Natale! Ecco a voi una cortissima OS riguardante la morte del mio secondo personaggio preferito di Death Note, Misa, pubblicata proprio il giorno del suo compleanno (sarebbe stato più corretto farlo il 14 febbraio, data effettiva del suo suicidio, ma oramai era pronta da tempo e ho preferito non aspettare oltre). Misa è, a mio parere, uno dei più tragici di tutto il manga/anime, e spesso è troppo bistrattata dal fandom (certo, è facile sbrigarsela con uno “stupida” e ignorare del tutto ciò che l’ha portata a porsi al servizio di Kira). Ci sono velatissimi accenni Mello/Misa, L/Misa e Light/Misa, ma spero di non aver calcato troppo la mano su di essi. So che aveva anche una sorella, ma nell’anime non viene mai nominata e nel manga viene citata solo una volta, per cui ho pensato che non avessero un rapporto profondo, anzi, e non l’ho inclusa nei suoi pensieri ante-mortem. Spero comunque che la storia vi sia piaciuta, e anche se così non fosse vi invito a lasciarmi una recensione con il vostro parere. ;) Ringrazio di vero cuore chiunque abbia anche solo letto fin qui. ;*
Baci da Fandoms_Are_Life.

   
 
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