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Autore: the beast02    26/12/2017    0 recensioni
L'essere si accorse presto di essere osservato. Cominciò lentamente a camminare verso il terrorizzato Lorenzo. La mascella slogata faceva si che la bocca fosse aperta in maniera mostruosa, a voler divorare il mondo.
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bullo

 

"Ti ho detto di darmi i soldi!" Marco indietreggiò spaventato, i soldi gli servivano per le medicine, non poteva darglieli

"Cos'è? Sei duro d'orecchi?

"N-non posso" rispose con un filo di voce,

"Cosa?" Lorenzo si infuriò, lì dentro lui era il re, nessuno gli poteva mancare di rispetto.

"Ehi! Lascialo stare!" Una ragazza della loro età accorse in aiuto del povero Marco, che approfittò della confusione per svicolare via e arrivare dalla ragazza.

"Erica non ti ci mettere anche tu, lo sai che non picchio le ragazze."

"Oh, ma che pensiero gentile, ora smamma"

Lorenzo guardò marco negli occhi per un tempo che parve infinito, poi disse:

"Stavolta ti sei salvato, ma ucciderò sia te che quella stupida puttanella che ti protegge."

 

"Erica ti volevo ringraziare per stamattina..."
"Non ti preoccupare, siamo fidanzati, se non ci si aiuta tra di noi..."

Il ragazzo la guardò, com'era bella, lunghi capelli castani le scendevano sulle spalle con una grazia infinita, due bei occhi verde lucente la rendevano ancor più bella.

I due arrivarono sotto un portone, continuarono a parlare per un po' fino a che Erica non chiese:

"Non ti va di salire da me? Sono sola in casa..."

Marco arrossì, non pensava certo a quello, certo, Erica gli piaceva, e pure tanto, ma non sapeva se fino a quel punto.

Erica, anch'ella arrossita, disse:

"Scusa, forse è troppo presto, la prossima volta, Ok?"

"S-si"

Marco la salutò e sia avviò verso un vicolo per ragginugere casa sua.

Una figura sbucò fuori dalle ombre del vicolo, era Lorenzo, il bullo che da anni lo tormentava.

"Siete proprio carini voi due insieme..."
"Che vuoi? I soldi non li ho, e anche fosse non li darei di certo ad uno come te"

Lorenzo strinse i pugni rabbioso

"Attento, se non mi vuoi vedere arrabbiato, ti consiglio di non fare così"
"No, sono stanco di te e di dovermi comportare da codardo!"

Il bullo partì verso il ragazzo, stavolta non si fermò fino a che il corpo che aveva davanti non smettè di muoversi.

"Forse ho esagerato" Pensò Lorenzo guradando il corpo:

Pieno di tagli, provocati dalle pietre del vicolo, sangunante, con la mascella rotta e ora penzolante, le braccia spezzate e innaturalmente piegate.

Il ragazzo si sbrigò ad andarsene, il corpo lo lasciò lì, non poteva rischiare che qualcuno lo vedesse.

 

Si respirava una pesante atmofera di morte in classe, il sommesso singhiozzare di Erica, l'imbarazzo dei professori, il sincero dispiacere dei compagni.

Lorenzo si sentiva strano, sentiva che qualcosa non andava, squadrò lentamente tutta la classe, guardando attentamente ogni occupante, poi lo vide.

Stava in piedi vicino a Erica, una "mano" o quel che ne restava, era poggiata sulla nuca della ragazza, ne accarazzava i capelli.

L'essere si accorse presto di essere osservato. Cominciò lentamente a camminare verso il terrorizzato Lorenzo. La mascella slogata faceva si che la bocca fosse aperta in maniera mostruosa, a voler divorare il mondo.
"N-no" Il morto gli era ormai davanti, nulla si frapponeva tra lui e la sua vittima.

"N-no non è possibile, sei morto, ti ho ucciso!" Lorenzo urlò queste parole, tutti si girarono, compresa Erica, che sfoggiava però uno speranzoso sorriso nella direzione di Marco, la ragazza prese le forbici dall'astuccio e, con quel dannato sorriso in mano e le urla dei pochi che la guardavano in sottofondo, si piantò le stesse nella gola, morendo dopo poco.

Marco continuava a guardare il suo ex-aguzzino con un beffardo sorriso sulla "bocca", il sorriso di chi vede la propria vendetta realizzarsi.

Nessuno lo guardava, nesuno se ne curava, ora, insieme a Marco si era aggiunta anche Erica, con quelle forbici nella gola, la stessa squarciata in più punti.

Lorenzo impazzì, venne processato per l'omicidio di Marco e l'istigazione al suicidio di Erica, venne assolto causa infermità psichiatrica, ancora oggi è tormentato dagli spettri di Marco e Erica, spettri desiderosi di vendetta, una vendetta che si compierà molto presto.

Lascio un'avvertimento, citando le parole della bibbia: Non fare ad altri ciò che non vuoi sia fatto a te. Quasi ironico, una vittima che terrorizza il suo assalitore, ma, ironia a parte, vi consiglio di fare attenzione, la vendetta e l'amore sono due sentimenti molto potenti: se si uniscono Dio solo sa cosa ne potrebbe uscire fuori.

Potreste finire come Marco... Come me.

 

   
 
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