Frangenti d’attesa.
Lo sguardo fisso,
perso
nel mondo vuoto.
Occhi spalancati,
attenti
ad ogni piccola cosa.
Dita bianche,
affusolate,
pronte
ad aprire la porta.
Denti non più bianchi,
poco splendenti,
nascosti
dietro un sorriso nervoso.
Capelli sporchi,
spettinati,
che stanno cambiando
colore.
Un posto
vuoto,
freddo
e non caldo.
Ricordi lontani,
ma vividi
e accesi
di speranza.
Il telefono
accanto
alla sua figura
fragile.
Un balzo
al minimo squillo.
Le mani,
tremanti,
strette
all’unico appiglio.
Parole inutili,
prive di significato
e conforto.
Lacrime
silenziose,
dolorose.
Occhi non più alti,
ma bassi.
perso
nel mondo vuoto.
Occhi spalancati,
attenti
ad ogni piccola cosa.
Dita bianche,
affusolate,
pronte
ad aprire la porta.
Denti non più bianchi,
poco splendenti,
nascosti
dietro un sorriso nervoso.
Capelli sporchi,
spettinati,
che stanno cambiando
colore.
Un posto
vuoto,
freddo
e non caldo.
Ricordi lontani,
ma vividi
e accesi
di speranza.
Il telefono
accanto
alla sua figura
fragile.
Un balzo
al minimo squillo.
Le mani,
tremanti,
strette
all’unico appiglio.
Parole inutili,
prive di significato
e conforto.
Lacrime
silenziose,
dolorose.
Occhi non più alti,
ma bassi.