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Autore: kamy    28/12/2017    4 recensioni
Un Natale a Baker Street.
Scritta come regalo di Natale a M.L..
Successivo alla IV° stagione.
Fluff, romantico, triste, slice-of-life, sentimentale.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Mr Holmes
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.

Scritta come regalo di Natale a M.L..

Successivo alla IV° stagione.

Fluff, romantico, triste, slice-of-life, sentimentale, leggermente angst.

 

‘Spirito Natalizio’

 

Sherlock appoggiò una mano sulla parete, sulla carta da parati spiccava uno smile dipinto con la vernice gialla. Osservò Watson seduto sulla poltrona, intento a far ondeggiare un palloncino rosso, su cui era dipinto un albero di Natale con la pittura dorata.

“John, perché sei ancora sveglio a quest’ora?” domandò.

Watson osservò Holmes, aveva gli occhi arrossati e il cuore gli doleva.

“Oggi ho dovuto spiegare a mia figlia perché non poteva festeggiare il compleanno con sua madre. Non mi sembrava sensato portarla al cimitero, soprattutto non dopo essermi accorto che non ho perso l’abitudine di parlare con le tombe” ammise. Lasciò volare il palloncino fino al soffitto e si piegò in avanti, prese una tazza di the con le dita tremanti dal tavolinetto.

Holmes schioccò la lingua sul palato e indicò l’albero di Natale nell’angolo della camera.

“Caro John, credo sia più difficile spiegare perché per ricordare un palestinese utilizziamo degli abeti. O perché mai delle palline dovrebbero avere un qualche legame con la cristianità. Perché il consumismo è diventato il simbolo di qualcuno che è nato in una mangiatoia esaltando la povertà.

Perché il simbolo di questa festa è un pancione costruito a tavolino dalla Coca-cola. Lo sai che il vero San Nicola è santo perché ha risolto un caso di omicidio? Ha scoperto che tre bambini erano stati fatti a pezzi dal macellaio. Un po’ come me, magari non aveva il mio genio, ma ha potuto resuscitare le vittime. Sarebbe interessante poter resuscitare le vittime per sentirsi dare ragione sulla risoluzione del caso.

Anche se dev’essere noioso essere poi ridotti, nella memoria deformata dai secoli, a una macchietta che lavora una volta sola all’anno” disse.

John inarcò un sopracciglio.

“Per quanto io rispetti il tuo genio incredibile, lasciati dire che a consolare non sei esattamente un granché” borbottò.

Holmes si massaggiò il mento.

“Tua figlia è sveglia ed infatti, dubbi o non dubbi, si è divertita. Non so come ci sia riuscita, ma ha apprezzato la mia versione piratesca di Babbo Natale” ribatté.

John fece un sorriso tirato.

“Si è divertita solo perché ti adora. Non so come faccia ad apprezzare uno psicopatico…”. Iniziò a dire.

“Sociopatico, al massimo” lo interruppe Sherlock.

“… ecco, appunto. Non so perché ti adora” brontolò John.

Sherlock ghignò.

“Sarà perché Rosie ha capito che io sono il papà e tu la mamma” disse, facendogli l’occhiolino.

John ridacchiò isterico.

“Signore e signori, ecco il Natale con Sherlock Holmes” gemette.

“Preparati. Appena la bambina si sveglia, ti suonerò un assolo di violino che ti farà ricredere. Il mio spirito Natalizio sarà in grado di rendere lieto te, come ha reso felice ‘nostra’ figlia” disse Holmes.

John posò la tazzina e si sporse, afferrandolo per un braccio.

“E se iniziassi a farmelo sentire adesso?” chiese.

Holmes si sedette sulle sue gambe e gli baciò il collo.

“Meno male che non eri ‘omosessuale’” gli sussurrò all’orecchio.

“Non è colpa mia se il mio coinquilino mi porta sulla ‘cattiva strada’” sussurrò John. Chiuse gli occhi e lo baciò.

< Nonostante tutto, non vorrei trascorrere il Natale con nessun altro > pensò.

  
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