Pensavo fosse normale, tutto ciò.
Eppure, quel giorno, sommersi da mille domande e pensieri, il tuo miraculous si scaricò, insieme al mio. 
Entrambi eravamo accasciati al suolo, stanchi da quella battaglia distruttiva.
Risuona ancora in me, il ghigno terrificante di quell'uomo che ci guardava dall'alto, attendendo la nostra fine e cosa successe dopo, rimane ancora avvolto dal misterio.
Ricordo solo che tu ed io ci guardammo, sorpresi e spaventati e mai potrò scordare l'espressione che assunse il tuo viso in quella scomoda situazione.
Solo un secondo dopo, ci avvicinammo l'una all'altro, strisciando le gambe ferite contro le fredde pietre che riempivano il cortile del nostro ignoto luogo d'incontro; lo stesso da cui loro ci guardavano smarriti e perplessi dopo aver visto ciò che le nostre maschere nascondevano.
Per un attimo, dopo quel tenero sorriso che mi regalasti, pensai di essere finita già in un altro mondo; subito dopo le nostre labbra si incontrarono, generando qualcosa che persino noi ignoravamo. Un potere talmente grande da sconfiggere qualunque ombra senza usufruire del sole, quello che molti sono incapaci di percepire e provare, quello che ci ha uniti fin ora: solo e soltanto noi e il nostro amore.