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Autore: Khailea    29/12/2017    1 recensioni
[][Star vs. the Forces of Evil]Una cieca ossessione può dar modo di continuare il proprio viaggio, attraverso infiniti dolori la speranza di trovare qualcosa o qualcuno è tutto ciò che può far resistere alcuni. Chi ha ormai perso tutto ciò che aveva, il suo spirito e la propria mente, non riesce a trovare altro conforto che in quel miraggio che ogni sera compare nella propria mente. Una vita distrutto nel grande massacro dei mostri, una mente spezzata, trova il proprio scopo solo nelle parole del proprio salvatore.
(Storia riguardante un mio OC, la parte precedente è Carnivore)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il sole cocente non smette di colpirmi la schiena nemmeno per un istante.
Cammino da ormai quattro giorni senza una meta precisa, non mi sono fermata né per bere né per mangiare ma non importa.
Non molte ore fa ho finalmente notato nelle vicinanze di una montagna l'entrata di una grotta nascosta tra gli alberi, potrebbe essere il luogo adatto in cui finalmente fermarmi.
I vestiti che indosso fortunatamente non mi fanno patire più di tanto in freddo, la lunga gonna viola che porto intralcia solamente alcuni miei passi mentre la camicia nera ed il mantello blu sono abbastanza leggeri da non infastidirmi.
Tengo il cappuccio calato sul viso in modo da evitare che qualche mewmans in lontananza possa capire subito che sono un mostro, togliendo la coda ed il viso ho fattezze molto simili alle loro e posso sembrare una semplice donna indifesa.
Sono passati ormai undici anni dal giorno in cui mi hanno portato via tutto ed il mio astio nei loro confronti è solamente aumentato, non ho mai trovato qualcuno capace di dimostrarmi non avessero solamente del marcio dentro.
Spostandomi tra le rocce riesco finalmente a raggiungere il mio obbiettivo, l'entrata è molto più grande di quanto m'aspettassi, questo spiega anche il perché l'abbia notata così facilmente, ma  non importa, non necessito di fermarmi a lungo.
Inspirando profondamente allungo una mano verso l'oscurità che la ricopre ed una piccola sfera di fuoco esce dal mio palmo.
Soddisfatta del risultato inizio ad ispezionare l'interno del mio nuovo rifugio, all'interno non si espande per tutta la montagna come potrebbe far credere ma è abbastanza grande da contenere almeno un centinaio di persone.
Varie stalagmiti e stalattiti decorano il tutto assieme ad alcune pozze d'acqua, cercando tra i punti più infondo si sistemò dietro una di esse, sperando d'aver almeno cinque minuti per riposare.
Osservo la sfera che mi consente di vedere ad almeno due metri da dove mi trovavo, avevo appreso la magia all'incirca tre anni dopo aver perso casa.
Alla ricerca del mio salvatore mi ero spinta molto lontano dalle mie campagne d'origine, arrivando così un giorno ad una gigantesca foresta dagli alberi ormai morenti, qui conobbu una donna uccello che come me stava scappando dai mewmans.
Il suo corpo era completamente coperto di piume, fatta eccezione per il becco nero e gli occhi azzurri, ed i corti capelli grigi le arrivavano pressappoco alle spalle, il viso era segnato da profonde rughe che segnava la sua avanzata età.
Si era rifugiata in un grosso tronco cavo e per sopravvivere attirava piccole prede con la magia, è stato così che l'ho trovata.
Da molto prima che arrivassi aveva rinunciato ad uscire da quel nascondiglio, soprattutto a causa delle gambe ormai inutilizzabili, vedendo ciò di cui era capace la supplicai d'insegnarmi tutto ciò che sapeva e dopo giorni interi finalmente cedette.
Sono partita dall'utilizzare la natura attorno a me, modificando rami d'alberi o cambiando la direzione del vento, arrivando infine a creare qualcosa dal nulla, come il fuoco.
Rimasi assieme a lei fino alla sua morte, poco dopo un anno dal nostro incontro, non riuscì ad insegnarmi quanto avrei desiderato ma non importava, lei aveva comunque bisogno d'aiuto e ricordandola spero d'esser riuscita in quest'intento.
Dopo ciò ho ripreso nella mia ricerca cercando tuttavia altre fonti di magia che mi permettessero d'accrescere il mio potere, riuscì a farlo conoscendo altri maghi o trovando potenti amuleti da cui succhiai tutta l'essenza, ho perfino assistito a degli spettacoli dei mewmans per imparare.
Ho messo alla prova la mia resistenza in varie occasioni al solo scopo di aumentare la mia resistenza, ho bisogno d'esser forte abbastanza per il giorno in cui incontrerò lui.
Ogni volta che chiudo gli occhi lo rivedo e ciò mi spinge ad andare avanti, alcuni potrebbero dire è un'ossessione ma la mia mente è stata spezzata molti anni fa, è l'unico appiglio che mi è rimasto.
Lentamente inizio a risentire della fatica fatta in questi giorni ed i miei occhi iniziano a chiudersi, non passa però molto tempo prima che un rumore attiri la mia attenzione.
Rapidamente annullo la mia magia nascondendomi dietro ad una grande stalagmite, cercando di capire solo dai suoni chi sia arrivato.
-Ci sono sfuggiti, a scappare sono sempre bravi.-
-Una volta che avremo tagliato le gambe a quei mostri non potranno più far nulla.-
-Hahah hai ragione.-
Bastò questo a farmi capire che erano dei mewmans, ed a giudicare dai loro passi accompagnati da suoni metallici devono essere dei cavalieri.
-Per il momento fermiamoci qui. Vado a riempire le borracce con quest'acqua nel frattempo.-
Appiattendomi contro la roccia mi porto una mano alla bocca, anche il mio solo respiro potrebbe farmi scoprire, cerco di capire di quale pozza stia parlando per evitare che mi veda ma non è semplice con gli altri a far fracasso.
Il mio cuore si rilassa solamente quando sento l'acqua venir mossa in un punto distante, non lo riesco ancora a vedere e questo dovrebbe voler dire che nemmeno lui può farlo.
Rimango comunque perfettamente immobile per varie ore, non posso uscire allo scoperto almeno fino a quando loro sono svegli, ma a giudicare dai loro discorsi dovrebbero presto riposare.
-Sono almeno sette giorni che li rincorriamo, non potrebbe essere una trappola?-
-I mostri sono troppo stupidi per pensare a delle strategie, per loro c'è solo un combattimento senza senso.-
Stringo i denti sentendo crescere la rabbia dentro di me, prima del loro arrivo abbiamo portato avanti questa terra con le nostre sole forze, siamo stati capaci di costruire una società di tutto rispetto, seppur semplice, non hanno alcun diritto di parlare in questo modo.
-Forse hai ragione, ma per affrontarli avremo bisogno di riposare, iniziamo tutti ad esser stanchi.-
-Questo è vero, possiamo approfittare di questo posto per qualche ora. Difficilmente non sentiremmo qualcuno entrare.-
Gli altri annuirono a quella proposta, mentre sul mio viso si forma un sorriso colmo di soddisfazione.
Non ho intenzione di lasciarli uscire da questo posto, soprattutto sapendo che sono dei cavalieri, per togliermi ogni dubbio sposto leggermente la testa cercando di vederne almeno uno.
Grazie ad alcune torce che hanno acceso riesco a vedere che indossa una pesante armatura che gli copre tutto il corpo e sul petto porta lo stemma della famiglia Butterfly riconoscibile ormai ovunque.
Noto anche che quello che ha riempito le borracce ha fatto in modo cadessero una serie di gocce d'acqua che dalla pozza d'acqua arrivavano fino a loro, inoltre bevendo alcuni si erano bagnati l'armatura.
Non appena sono certa abbiano abbassato la guardia chiamo a me tutta l'energia magica che riesco ad immagazzinare, sento le mani formicolarmi e la testa svuotarsi del tutto.
Gli occhi probabilmente sono già diventati completamente bianchi ma non me ne preoccupo, individuando la pozza nella quale hanno raccolto l'acqua scaglio in quel punto un incantesimo d'elettricità che passa da ogni goccia sul terreno arrivando così con ancora più potenza contro i soldati.
In un attimo sento le loro urla riempire la grotta ma non posso muovermi per assicurarmi che l'incantesimo stia funzionando a dovere, mi sto concentrando con tutta me stessa e la minima distrazione potrebbe rovinare tutto.
Sento le mie vene iniziare a farmi male e la gola bruciare, il petto sembra poi essere sul punto di esplodermi ma non mi importa, inizio a sentire l'odore della carne bruciata ed i mewmans che cadono a terra in preda al dolore.
Sto spingendo il corpo oltre il limite ma se moriranno ne varrà la pena.
Mi fermo solamente quando tutte le energie vengono a mancarmi, lasciandomi cadere a terra quasi priva di sensi, la mia caduta però ha fatto anche in modo potessi avere una visuale completa di quei soldati.
I loro occhi sciogliendosi nell'orbita erano ormai ridotti a poltiglia, la pelle era quasi completamente bruciata ed ancora delle piccole scosse si muovevano sulle armature.
Sorridendo socchiudo gli occhi, il dolore provato aumenta sempre di più ma sono felice d'esser riuscita ad ucciderli.
Avrò bisogno d'almeno un paio d'ore per riprendermi ma ho tutto il tempo che mi serve adesso.
O almeno così credo.
Non passa nemmeno mezz'ora che sento altri passi arrivare nei pressi della grotta, non ho minimamente pensato potessero esserci dei rinforzi e questo mi agita, forse potrebbero scambiarmi per un cadavere e lasciarmi dove sono ma in ogni caso non posso difendermi in alcun modo.
A giudicare dai passi sono almeno cinque ma non sento alcun suono metallico, presto il gruppo arrivò nei pressi dei soldati ma a causa della debolezza non riesco a distinguere nulla oltre le figure.
-Che cosa è successo qui?-
-Sono già morti tutti...-
-Hey c'è qualcuno lì!-
Respirando a fatica vedo quasi tutto il gruppo avanzare verso di me, cerco di trattenere ogni sospiro ma quando uno di loro appoggia una mano sul mio collo non posso evitare senta il mio battito.
-E' viva, portiamola all'accampamento.-
-Che ne facciamo dei cadaveri?-
-A meno che non abbiano qualcosa d'importate lasciateli lì.-
Sento qualcuno sollevarmi e portarmi sulle spalle, dalle loro frasi inizio a sperar non siano cavalieri ma non so quanto la sorte possa essermi favorevole. Ad ogni passo la testa è sul punto d'esplodermi mentre il sole è ancora più accecante di prima.
Quando uso una grande quantità d'energia è normale mi riduca così, ma devo fare molta attenzione a non superare il limite.
L'arrivo al loro accampamento sta impiegando però più tempo di quanto credessi, a giudicare dalle mie condizioni è passata almeno un'ora, non riesco ancora a muovermi del tutto ma i miei occhi si sono finalmente tornati a vedere chiaramente ed il dolore è in parte scomparso.
Con grande gioia vedo che le persone attorno a me sono mostri, anche se ne vedo solamente due, il mostro che mi sta trasportando è un Septarian proprio come me, ma al contrario mio la sua pelle è completamente verde e sulle spalle sono presenti una serie di spuntoni che per puro miracolo non mi stanno ferendo. E' vestito con solamente dei pantaloni blu ed una cintura, a giudicare dalla sua stazza è molto muscoloso.
L'altro mostro invece é una donna, assomiglia leggermente alla mia prima insegnante di magia, anche lei ha le sembianze d'un uccello ed il suo corpo è completamente coperto da piume verdi, ma il becco è marrone e le gambe più simili a quelle di un mewmans, indossa dei pantaloni marroni ed una maglia blu scuro con delle spalline di metallo ricoperte da spuntoni. All'occhio destro ha una profonda cicatrice.
-Sembra si sia svegliata.-
-Mh?-
Il Septarian mi muove leggermente per vedere se effettivamente la ragazza aveva ragione, ma tutto ciò che riesco ad emettere è una sottospecie di colpo di tosse.
Il terreno sotto i nostri piedi è arido e privo di vita, da ciò che riesco a vedere gli alberi sono molto distanti lasciando così il luogo completamente allo scoperto, le loro verdi figure immerse nel rosato cielo pomeridiano hanno l'effetto di tranquillizzarmi.
Inizio a sentire non molto distante un gran numero di voci borbottare tra di loro, ben presto mi rendo conto siamo arrivati nel loro accampamento.
Da quel che capisco i contorni di questo sono delimitati da una serie di lance ed asce arrugginite conficcate nel terreno, solamente alcune aperture, tra cui quella che abbiamo appena superato, permettono d'entrare.
A seguire ci sono immediatamente dei piccoli agglomerati di tendoni, ciascuno tuttavia diverso dagli altri, alcuni dai tessuti arancioni hanno al loro interno delle intere armerie e degli strumenti per costruirne di nuove. Molti tendoni sono chiusi ed hanno sui soffitti accumuli di frecce, forse arrivate dopo un attacco nemico.
In mezzo alle varie strutture riesco perfino a notare parti di gigantesche catapulte di legno.
La maggior parte dei mostri si trovano comunque fuori da esse ed appena passiamo loro vicino si voltano guardandomi, sia uomini che donne sono ben armati ma al contrario dei soldati le loro vesti sono più semplici ed i visi scoperti.
E' la prima volta mi ritrovo in un accampamento simile, è così strano essere a contatto con così tanti simili allo stesso tempo, anche se non sono tutti della mia razza.
Un uomo scimmia vestito con pettorale azzurro e dei pantaloni viola ferma il gruppo che avanza e che mi sta portando con sé.
-Rastior che ne è stato dei soldati?-
-Tutti morti, assieme a loro c'era questa ragazza semi svenuta.-
Probabilmente vorranno sapere cosa sia successo, non sono in grado di dare una spiegazione diversa da quello che è successo veramente, ma sono pur sempre miei simili, penso però di non aver motivo di nascondere nulla. Sono pur sempre miei simili.
-Mh vedo...se stai cercando il generale non è ancora tornato.-
-Prima dobbiamo portarla in infermeria, poi potremmo anche sentire cos'ha da dire.-
Risponde la donna uccello guardandomi, per come la vedo io al momento non è necessario dire la mia, inoltre se hanno veramente un'infermeria potrei riposare l'ultima mezz'ora necessaria a riprendermi.
-Arwen credi veramente sia il caso?Potrebbe essere una spia dei mewmans.-
I miei occhi si spalancano immediatamente, senza pensare alle conseguenze spingo entrambe le mani sulla schiena del Septarian che mi sta reggendo, che da quanto ho capito si chiama Rasticore, e spingendo con tutte le mie forze mi sollevo voltando il capo verso lo scimmione che ha appena parlato.
-Piuttosto morirei!-
Non sarò mai dalla parte di quegli esseri e non accetto che qualcuno lo possa anche solo pensare, non mi importa se è un mostro, anche se non ho mai ferito i miei simili non vuol dire non mi farò valere.
Il mio tono di voce doveva essere più alto di ciò che pensavo visto che molti si sono voltati a guardarmi.
A causa della mia debolezza presto le braccia non mi reggono più e sono costretta a cadere nuovamente sulla schiena di Rasticor, stavolta gli spuntoni sulle sue spalle mi colpiscono, seppur non gravemente, al fianco.
La gola riprende a bruciarmi e sento un filo di sangue uscire dalle mie labbra, non pensavo d'aver usato così tanta energia da rischiare di ridurmi a questo solo per aver parlato. Nel mio sguardo però si può leggere chiaramente il mio disappunto per quella faccenda.
-Credi che ci fidiamo del primo che passa?Soprattutto se era con dei cavalieri?-
Non mi importa se si fidano o no, vorrei replicare ma ho consumato l'ultima possibilità di farlo in questo tempo, ora posso solamente aspettare.
Sento un braccio piumato appoggiarsi sulla mia testa, coprendomi la visuale sull'uomo.
-Non c'è bisogno di fare così, soprattutto con una signora.-
-Basta perdere tempo, appena arriverà il generale gli diremo ciò che è successo.-
Così dicendo Rasticor, dopo avermi dato una seconda scrollata, procede a muoversi superando lo scimmione, mi porta così all'interno di uno dei tendoni, questo di colore giallo ha al suo interno numerose barelle bianche. A causa del sottile tessuto si riesce a vedere chiaramente i contorni delle figure dall'altra parte quindi non è difficile pensare si possa fare lo stesso anche da fuori.
Al momento sembro l'unica che ha bisogno di stare qui.
Appoggiandomi su una delle barelle Rasticor e Arwen si guardano per qualche secondo, non riesco a muovermi ancora del tutto quindi faccio fatica a vedere le loro figure intere.
-Riesci ad alzarti?-
Riesco a rispondere solamente scuotendo il capo, ancora poco tempo e tornerò normale ma per il momento non ho fretta, è passato molto tempo dall'ultima volta che ho riposato su un letto al riparo sotto un tetto.
Sembra però che il mio riposo non sia destinato a durare a lungo, sento infatti un paio di braccia sollevarmi rudemente per il collo, ormai però mancano solo due minuti prima di recuperare completamente le mie energie, quindi non ho difficoltà a capire che si tratta di un cavaliere.
La sua armatura è coperta di sangue rappreso, il viso coperto da numerose ferite e sembra avere solamente una spada con sé, la stessa che sta puntando alla mia gola.
-Muoviti e ti stacco la testa mostro. Ho faticato per entrare in questo accampamento e non me ne andrò senza la testa del tuo generale. Anche a costo di usarti come scudo l'avrò!-
Sembra completamente impazzito, forse le ferite e le lotte l'hanno danneggiato più di come sembra, ma non mi interessa. Non appartengo a questo accampamento quindi le sue azioni sono completamente inutili, tutto ciò a cui penso è al fatto d'avere un soldato che mi sta insudiciando con le proprie mani.
Sento molte voci avvicinarsi alla tenda e forse qualcuno è anche entrato, ma per il momento riesco solo a pensare al tempo che è passato, ed al fatto che ormai posso nuovamente muovermi a piacere.
Per tutto il tempo ho tenuto lo sguardo rivolto sul mewmans, ed anche in questo momento in cui delle radici gli stanno salendo lungo il collo, perforandogli la carne facendosi strada dentro di lui, non ho intenzione di smettere.
Le radici arrivano fino al viso conficcandosi prima negli occhi e scavandogli nel cranio, ovviamente mi sono premurata di bloccargli il braccio, non ho intenzione di farmi uccidere.
L'uso di questa magia non è così forte da farmi perdere tutte le mie energie, per questo motivo riesco facilmente a liberarmi dalla presa dell'uomo prima che questo cada a terra in una pozza di sangue.
E' nell'attimo in cui rivolgo gli occhi davanti a me che sento il mondo crollare.
Fermo nella sua splendida figura c'è il mostro che ho cercato per tutti questi anni, perfetto proprio come undici anni fa, nulla in lui sembra essere cambiato.
Spalancando gli occhi non riesco più a muovermi, ho sognato questo momento per anni, immaginandomi ogni scenario possibile ma ora che sta accadendo non riesco a fare nulla.
Posso solo guardare la sua espressione leggermente sorpresa, quasi non noto Rasticor accanto a lui, che mi guarda allo stesso modo.
Quando il mio salvatore fa un passo verso di me sento la terra tremare.
-Come siete stata in grado di farlo?-
La sua voce è melodiosa ed avvolgente, i brividi percorrono il mio corpo mentre ancora metabolizzo ciò che sta accadendo.
-I-io...ho imparato la magia...per incontrarvi.-
La sua espressione si fa ancora più sorpresa, ma non muta particolarmente dall'originale seria, percepisco però il fare minaccioso di Rasticor farsi vicino.
-Ti hanno mandata i mewmans?-
-Non penso avrebbe ucciso uno di loro in questo caso. Qual'é il tuo nome?-
-Syrh.-
E' incredibile sia riuscita a parlare, il solo fatto che sappia il mio nome mi onora, non mi interessa delle parole di Rasticor, le mie orecchie sentono solo quelle del mostro immortale. Avrei dovuto sospettare potesse essere il generale di questi mostri, la fortuna finalmente ha spinto il mio cammino nella giusta direzione.
-Vorrei parlarti in privato Syrh, ti dispiacerebbe?-
Mi chiede spostando la mano verso l'entrata della tenda.
-Ne sarei onorata.-
Rispondo io tutto d'un fiato seguendolo nel momento in cui si sposta, sto camminando lungo il suo stesso terreno ed il mio cuore quasi sussulta ad ogni movimento, non penso d'essere mai stata così felice prima d'ora.
L'ho trovato!
Con molta calma ci spostiamo sempre più all'interno dell'accampamento arrivando fino a quella che presumo sia la sua tenda, il soffitto è strappato in vari punti ai lati ed  composto da un colore più chiaro rispetto a quello delle pareti esterne, sono presenti inoltre dei giganteschi artigli giganti a forarlo.
Incastrati nel terreno ci sono almeno due torce per lato, queste molto lunghe sono accese alla cima da dei vivaci fuochi, assieme a queste vicino all'entrata ci sono una serie di corni bianchi giganteschi.
Ciò che rende quella tenda più visibile delle altre è l'ingresso, formato unicamente da almeno un centinaio di scheletri sistemati come una tenda.
Senz'alta preoccupazione se non quella d'infastidirlo entro assieme a lui, incapace di descrivere l'emozione, è come se il mio corpo fosse percorso da pura energia viva.
L'interno della tenda è molto ampio, dopo qualche metro si arriva ad un ampia scrivania di legno su cui sono sistemate varie carte, probabilmente utilizzate per sapere la posizione dei nemici e studiare altre tattiche, assieme a questa ci sono solo due sedie ciascuna ai lati opposti.
Dietro alla scrivania c'è un ampio lenzuolo che separa la tenda, non mi è possibile per questo vedere ciò che c'è dall'altra parte, ad illuminare il tutto ci sono alcune torce sistemate ai lati.
Il generale sedendosi mi invita con un gesto della mano a fare lo stesso.
-Allora, Syrh, dove hai imparato la magia?-
-Poco dopo aver perso la casa ho incontrato una donna-uccello che la praticava. Fino alla sua morte mi ha insegnato tutto quello che poteva, dopo di che ho cercato di migliorarmi da sola.-
-Capisco, hai detto che l'hai imparata per incontrarmi, potresti spiegarti?-
Annuendo cerco di formare nella mia mente una risposta chiara e non troppo lunga.
-Undici anni fa quando è iniziata la guerra contro i mewmans il mio villaggio è stato distrutto, ero riuscita ad arrivare oltre la foresta che lo circondava quando un soldato è riuscito a raggiungermi. In quel momento...siete arrivato voi e l'avete ucciso. Non mi importava se l'avermi salvato fosse una cosa voluta o meno, volevo solamente ringraziarvi ed ho continuato a cercarvi.-
Il suo viso rimane impassibile, tuttavia è semplice notare il suo interesse verso i miei poteri.
-Ed ora che mi hai trovato cosa intendi fare?-
-Desidero solamente poterla seguire. Farò qualsiasi cosa mi dirà, perfino andarmene.-
Non ho alcun pensiero riguardo al mio futuro, voglio solamente essergli utile in qualcosa, anche se il mio corpo ha continuato a muoversi la mia vita è stata spezzata molti anni fa e non potrò mai più averla.
Nonostante la sua posizione di generale e le voci sulla sua forza in battaglia mi guarda con fare comprensivo.
-E' veramente questo ciò che vuoi?Questo mondo è molto duro, non posso assicurarti d'arrivare al domani se dovrai combattere, potresti soffrire molto più di ciò che pensi. Io posso cercare di limitare le perdite nel campo di battaglia, se non azzerarle, ed un giorno arrivare con quanti più mostri possibili alla fine di questa guerra, vittoriosi. -
-Se mi dirà di non morire non morirò, non mi interessa cosa possa accadere al mio corpo. E' per questo che ho cercato d'aumentare sempre di più il mio potere.-
Rimane nuovamente in silenzio per qualche minuto, sembra che i suoi occhi non stiano più guardando ciò che lo circonda ma qualcosa di molto più distante, non solo fisicamente ma anche nel tempo, forse nemmeno nota più il mio guardarlo incessantemente.
-Molto bene, non intendo obbligarti ad andare, non conosco bene le tue capacità nella lotta ma le scopriremo e miglioreremo. Per il momento ti porterò ad una delle tende in cui potrai riposare.-
Così dicendo si alza sorridendo leggermente ed io faccio lo stesso.
-La ringrazio generale.-
Dico cercando di trattenere lacrime di gioia, da molto tempo queste erano scomparse dai miei occhi, sostituite da quelle del dolore e della paura.
-Puoi chiamarmi Toffee.-
Sorrido felice per la scoperta del suo nome, in nessuna delle storie che avevo sentito ero mai riuscita a scoprirlo e questo in qualche modo mi fa sentire in parte più vicina a lui, anche se temo d'esagerare in questo.
Una volta usciti dalla sua tenda noto finalmente che molti mostri si sono fermati proprio qui vicino, forse in attesa di scoprire cosa fosse successo.
-Signori, lei è Syrh, si unirà a noi in questa battaglia. Confido che in caso di necessità saprà rendersi più utile di ciò che i nemici possono immaginare visto il suo aspetto grazioso. Sono certo che come avete fatto tra di voi saprete aiutarla per migliorarsi nelle tecniche di combattimento.-
Mi sento imbarazzata ma allo stesso tempo molto felice per il fatto abbia detto sono graziosa, ma certamente farò del mio meglio per dimostrare posso essergli utile, non mi pare guardandomi intorno ci siano sguardi ostili, perfino Rasticore sembra essere più calmo rispetto a prima.
-E' vero che sai usare la magia?-
Ad aver parlato è stata Arwen, incuriosita come gli altri ha fatto un passo avanti prima di parlare, come prima non sento i bisogno di nascondere nulla a ciascuno di loro.
-Si.-
-Non è pericoloso?-
Non riesco ad individuare la voce che ha parlato ma non tardo a rispondere.
-Solamente per me. In otto anni non ho mai rischiato di distruggere più di ciò che volevo.-
Inizia a formarsi un forte bisbigliare subito interrotto quando Toffee alza la mano ad intimare il silenzio, è incredibile del potere che è in grado di esercitare.
-Arwen vorrei condividessi la tenda con lei, al momento non ne abbiamo altre a disposizione.-
-Certo generale.-
La ragazza fortunatamente non mi pare infastidita da questo, sorrido leggermente sollevata scattando quando Toffee posa una mano sulla mia spalla, rivolgendosi a tutti noi.
-Vogliate scusarmi ma ora devo sistemare alcune faccende.-
Così dicendo sparì una seconda volta nella propria tenda, nel frattempo Arwen si è avvicinata a me squadrandomi da capo a piedi.
-Mmmh, oltre alla magia sai fare anche altro?-
-Se intendi lottare con delle armi allora no.-
Rispondo io sinceramente, non che non le abbia usate ma non ho alcun tipo di tecnica.
-Se hai imparato quella roba non vedo perché tu non possa imparare a lottare. Come hai fatto a proposito?-
-Mi è stato spiegato che dovevo raccogliere dentro di me tutto ciò che avevo, da quel momento ho seguito solo questo percorso.-
Non è semplice in effetti spiegarlo, non posso dire più di così ma mi ci sono voluti parecchi mesi anche solo per ottenere dei risultati decenti.
-Per il momento ti farò vedere la tenda, almeno non ti dovresti perdere se non ci sarò. Non ho però un morbido letto, spero non sia un problema.-
-Mi avete trovata a terra in una grotta, direi di no.-
Sorridendo leggermente per la mia risposta la ragazza m'accompagna alla nostra tenda, piccola rispetto alle altre non ha però alcun foro lungo il tessuto arancione, una volta entrata vedo solamente un lenzuolo ed un cuscino sistemati a terra, assieme ad alcune armi.
-Vedrò di trovarti almeno una coperta, nel frattempo se hai bisogno di qualcosa chiedi pure in giro.-
-Vorrei subito allenarmi nella lotta.-
Sorpresa per la mia risposta Arwen mi guarda per qualche secondo, come a pensare a chi potesse aiutarmi.
-Puoi provare a chiedere a Rasticore, non dovrebbe aver nulla da fare al momento.-
-Grazie.-
Non so bene dove possa essere ma non importa, ho molto tempo per trovarlo.
-Io ora devo andare a sistemare queste armi, ci vediamo dopo.-
Raccogliendone la maggior parte s'allontana così dalla tenda, ed io rapidamente faccio lo stesso.
E' molto insolito per me guardarmi intorno ed esser circondata da mostri, era da troppi anni non mi sentivo estranea a questo mondo, nessuno di loro mi guarda in malo modo, percepisco solo il dubbio  che possa esser troppo debole per quel luogo ma posso capire.
Finalmente dopo non molto tempo vedo il Septarian, è fermo a parlare con alcuni suoi compagni, mi chiedo se sarò capace d'approcciarmi con loro.
-Scusami, tu sei Rasticore?-
Zittendosi tutti si girano nella mia direzione, gli altri uomini sono un alligatore vestito con dei pantaloni marroni, un lupo con indosso una gonna di foglie ed una cintura con una spada legata ad essa, ed una tartaruga dalla corazza coperta da spuntoni.
-Cosa vuoi?-
-Mi hanno detto che se avevo bisogno di imparare a combattere avrei potuto provare a chiedere a te.-
Rispondo brevemente, gli altri tre alle sue spalle sembrano essere quasi sul punto di ridere.
-Ascolta non penso faccia per te al momento. Magari qualcuno potrà insegnarti le basi senza il rischio che ti faccia male.-
-Non sono qui per non farmi male.-
Alcuni sembrano sorpresi per la mia risposta, ma Rasticore è ancora impassibile.
-Tu sei della mia stessa razza, quindi anche se perdessi un braccio sapresti rigenerarlo, ma non sono sicuro tu sia in grado di sopportare il dolore. Non intendo assumermi la responsabilità di qualcuno che non potrebbe superare certi allenamenti.-
-Come fai a dire non sono in grado d'affrontare il dolore?-
Forse non conosco ciò che loro sopportano ogni giorno, ma anche loro non sanno ciò che io ho dovuto passare.
-Magari quando sarai in grado di perdere un braccio senza emettere un fiato ti accontenterà fiorellino.-
Mi risponde il lupo ridacchiando. E' veramente un braccio ciò che serve?
In quel momento mi rendo nuovamente conto che sono molte le persone attorno a me, e che anche loro sembrano divertiti da questa sfida. Non avverto lo scherno dei mewmans ma non apprezzo mi credano così debole.
-Dammi la spada allora.-
Qualsiasi risata si ferma, anche gli altri attorno si sono ammutoliti, forse non pensavano avrei accettato questa richiesta.
-Con una spada è troppo semplice, un cavaliere potrebbe tranciarti in un secondo senza farti provare troppo dolore. Se veramente vuoi fare questa cosa allora te lo devi far strappare.-
Interviene stavolta il coccodrillo.
-Benissimo allora.-
-Hey dateci un taglio, è venuta per chiedere a me di imparare a combattere. Chi vi ha detto per cosa sarei stato disposto ad insegnarglielo?-
Stavolta Rasticore si mette in mezzo a me ed a loro, sembra seccato dalla piega che sta prendendo questo discorso ma sinceramente non mi interessa. Voltando leggermente il capo mi guarda sospirando.
-Forza andiamo, non pensare però posso starti dietro tutto il tempo.-
Sono felice abbia accettato ma non per questo sono soddisfatta d'andarmene, superandolo infatti alzo il mio braccio verso il coccodrillo.
-Coraggio, strappami il braccio.-
-Non fare la sciocca!-
Rasticor prendendomi il braccio fa per portarmi via ma io facilmente mi sciolgo dalla presa.
-Pensate tutti sia debole, ed avete ragione, ma questo non centra con quanto dolore posso sopportare. Farmelo togliere proverà qualcosa?Bene fate pure, se servirà a smettere di farvi ridere ne varrà la pena, tanto ricrescerà.-
Nuovamente guardo il coccodrillo mostrandogli il braccio.
-Se non lo fai tu lo faccio io.-
L'aria sembra essersi definitivamente raggelata, nemmeno il Septarian parla ma la gente attorno a noi è aumentata, tutti sembrano voler vedere questa mia prova di coraggio, ma perfino il mostro davanti a me sembra titubare.
Non ci fu però bisogno di dire altro, nel momento in cui i suoi denti iniziano a perforare carne sento un forte dolore arrivare fino in fondo alla spina dorsale, ma il mio sguardo rimane impassibile mentre lo guardo. I lembi di pelle vengono lacerati mentre la carne si stacca, ed il sangue scorre rapidamente fuori dalla ferita, non intendo usare nessuna magia per fermarlo.
Appena il braccio si stacca completamente osservo la parte del corpo mancante, non è la prima volta sono costretta a farlo, anche se stavolta non è per nutrirmi.
Finalmente però sento che non riceverò più quelli sguardi certi della mia debolezza. Il sangue rapidamente smette di scorrere ed avverto il braccio rigenerarsi, non posso fare lo stesso per la manica della camicia ma non importa.
Avvicinando la mano all'arto ancora nella bocca del coccodrillo lo riprendo guardandolo solo per qualche istante, canalizzando poi la mia magia su di esso gli lascio prendere fuoco bruciandolo all'istante. In silenzio mi volto verso Rasticor seguendolo per allenarmi, solo in quel momento mi rendo conto che tra la folla c'era anche Toffee ed inizio a pentirmi di tutto ciò che ho fatto. Forse sarà scontento per il mio comportamento, oppure mi reputerà infantile?
I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Rasticore.
-Lo sai vero che non ne avevi bisogno?-
-In quel momento non la pensavo così...-
-Non importa, almeno ora non devo aver paura di farti troppo male.-
-Grazie, era da tanto non avevo contatti simili con altri mostri, mi spiace se ho esagerato.-
-Hah quello non è esagerare.-
Dopo aver preso un paio di spade da una piccola armeria ci spostiamo all'esterno del perimetro dell'accampamento.
-Bene, come prima cosa devi imparare a non distogliere mai lo sguardo, anche solo un secondo basterebbe per farti perdere la testa.-
Così dicendo mi porge la spada più grande, sembra fin troppo pesante per me ed infatti sto facendo fatica anche solo a tenerla sollevata.
-Se riuscirai a lottare con quella non avrai problemi con armi più leggere.-
-Capisco.-
Dopo avermi mostrato le prime posizioni di base inizia il vero allenamento, apparentemente senza trattenersi fa iniziare il mio primo scontro effettivo con una spada, i suoi fendenti sono molto forti e sembra sapere dove mirare. Io spesso riesco a schivare solo spostando tutto il corpo e trascinando la spada, ma non per questo mi fermo, tentando anche di imitare i suoi passi provo a colpirlo ma sono così lenta che gli basta poco per fermarmi.
L'allenamento va avanti per quelle che mi sembrano diverse ore, le braccia iniziano a bruciarmi ed il fiato s'accorcia sempre di più.
Con l'ultimo suo colpo l'arma mi cade per l'ennesima volta dalle mani ormai rosse per la fatica di reggerla.
-Almeno non ti sei lamentata, per oggi basta così.-
Dice raccogliendo la spada da terra dirigendosi verso l'accampamento.
-Va...bene...-
Avrei voluto continuare ma non posso certo obbligarlo, ma anche mentre lui si allontana sempre di più io non mi muovo, forse l'allenamento fisico è terminato ma non è l'unico che devo portare avanti.
Inginocchiandomi a terra poso la mano sul suolo concentrandomi e socchiudendo gli occhi, molto lentamente inizio a vedere una serie di percorsi che partono da sotto di me, ognuno di essi si sposta in una posizione diversa ma molti sono vicini tra loro. All'estremità opposta di questi sentieri ci sono molte figure ma nessuna di queste mi è abbastanza chiara, forse anche a causa di tutte le energie che ho perso oggi.
Con il corpo che sembra essersi fatto ancora più pesante mi alzo, grazie a questa magia posso esser capace di muovermi anche senza bisogno di vedere, i miei occhi possono percepire l'energia di ciò che mi circonda.
Ho intenzione di provare a tornare alla mia tenda in questo modo, anche se avrò gli occhi completamente bianchi, ho imparato che quando si usa la magia senza l'utilizzo di oggetti come le bacchette avviene spesso, io però non sono fatta per quelle cose.
Ritornando all'interno dell'accampamento mi muovo cercando d'evitare di scontrarmi con qualsiasi cosa, non posso vedere con chiarezza gli oggetti quindi devo fare attenzione, è una sensazione strana camminare così.
Abbassando lo sguardo sulle mie mani noto che i palmi risplendono come i sentieri e le figure che vedo, ma solo io posso vedere queste cose.
Sento che ormai manca poco ma un colpo alla schiena mi deconcentra facendomi ritornare come prima.
-Hey ho sentito che oggi hai dato spettacolo, non credevo fossi disposta a tanto pur d'allenarti.-
Arwen sorridendo mi ha colto alla sprovvista, ma anche se sono stata interrotta ero ormai vicina alla nostra tenda.
-Ah si, hai visto anche tu?-
-No ma le voci girano rapidamente. Come te la sei cavata allora con Rasticore?-
-Sinceramente penso d'esser ad un livello molto basso.-
Dico cercando di sorridere, non me la sento di dire d'esser andata bene perché so che non è così.
-Dai non preoccuparti, so io poi ciò che ti serve, stasera verrai con me al falò.-
-Falò?-
-Si, è divertente e dopo una dura giornata ci vuole un po' di riposo.-
A parlarle così sembra una ragazza molto gentile ed espansiva, è incredibile pensare che anche lei è una guerriera.
Felice dell'invito resto a parlare con lei nella tenda fino a sera, scoprendo che anche lei ha passato molti pericoli a causa della guerra. Viveva con la sua famiglia in un piccolo villaggio tra gli alberi ma quando i mewmans arrivarono distrussero ogni cosa per poter avere i materiali per costruire le loro case. La sua gente ha cercato di cacciarli attaccandoli ma non hanno potuto fare nulla contro le loro armi così sono fuggiti.
Lei e la sua famiglia hanno vissuto per molti anni dentro le grotte, i più spaventati si sono spinti sempre più in profondità senza più vedere la luce del sole, un giorno lei spinta dal desiderio di riottenere la propria casa è uscita senza dire nulla a nessuno ed ha voltato per settimane alla ricerca di qualche aiuto. Aveva solo tredici anni allora ma fortunatamente ha trovato alcuni guerrieri che l'hanno condotta a questo stesso accampamento, situato però in un luogo diverso.
Rimase con loro per imparare a combattere e decise di chiamare anche gli altri membri della sua famiglia per unirsi a quel gruppo, quando però tornò alla grotta di loro non c'era più traccia.
Dopo averle raccontato anche la mia storia siamo entrambe uscite sotto l'immenso cielo stellato di Mewni, stasera incredibilmente sembra ancora più bello del solito, le infinite stelle risplendono nell'oscurità della notte mentre alcuni degli asteroidi che fluttuano sopra le nostre teste si muovono leggeri attorno al pianeta più vicino.
Uno spiraglio di luce è ancora visibile nei dintorni del gigantesco castello Butterfly, illuminando il contorno di basse tonalità rosate e giallognole, ma rapidamente questa luce viene completamente inghiottita dal profilo delle mura svanendo completamente.
Ovunque io sia andata quel luogo era sempre impossibile da non vedere.
I miei occhi però vengono attirati da un vivace fuoco che danza circondato da una fila di ciocchi di legno, attorno a questi sembra che quasi tutti i mostri presenti in questo accampamento vi siano riuniti.
-Bello vero?Anche nelle notti più gelide qui si sta sempre bene.-
-Lo fate ogni sera?-
-Non proprio, solo quando serve. Dobbiamo comunque stare sempre all'erta in caso ci siano dei mewmans.-
-Immagino, però...sembra quasi che non siano mai arrivati.-
Dico sorridendo, mi ricorda quando da bambina camminavo per le strade del villaggio assieme a mia madre, nei lunghi mesi invernali lungo le case venivano accese una serie di torce per permettere a tutti di scaldarsi.
Prendendomi la mano Arwen mi fa sedere accanto a lei molto vicino al fuoco.
-Largo gente!Un po' di spazio per le nuova arrivata!-
-Hey senza fretta c'è posto per tutti.-
Risponde qualcuno ridendo agitando la mano in aria.
-E così tu sei quella nuova, dicono che questo pomeriggio hai fatto vedere di che pasta sei fatta hahah.-
Mi dice uno dei mostri che mi circondano, questo dalla pelle violacea ha due teste attaccate su un unico corpo, entrambe ridono divertite forse pensando a ciò che può esser successo.
-Ha fatto benissimo haha, vorrei vedere io qualche soldato fare qualcosa di simile, ma non sia mai gli si spezzi un unghia sotto quelle corazze.-
-Da dove vieni a proposito?-
Mi chiede un'altro mostro, stavolta una donna dalla pelle rosa con dei tentacoli al posto delle mani.
-Vivevo in un villaggio molto lontano da qui, era circondato da una foresta ma adesso lì c'è solo un gigantesco campo di grano.-
-Ah mi dispiace, posso capirti ragazza. La mia casa era sott'acqua in un grande lago, a causa però di tutti i lavori che sono stati fatti al terreno ora lì c'è solo fango.-
-Non deprimiamoci con questi argomenti però, un giorno riavremo le nostre case!-
-Si!-
Altre voci in coro levarono un grido di gioia per quell'incitamento, sento il cuore scaldarsi nel petto e la gioia aumentare, sono stata così a lungo sola che avevo dimenticato la speranza per un giorno migliore.
-Posso sedermi?-
Una voce vellutata mi fa però scordare qualsiasi altra cosa, voltandomi vedo Toffee in piedi davanti a me che indica con la mano il posto vicino. Rapidamente mi sposto evitando che la mia coda l'intralci lasciandolo sedere.
Non posso credere d'essergli così vicino ancora una volta, le nostre braccia quasi si toccano.
Mordendomi le labbra per l'emozione fisso la brace davanti a me, ma quel calore è nulla in confronto a quello che sto provando.
-Sono lieto di vedere che nessuno di voi ha intenzione d'arrendersi nonostante le difficoltà. Sono venuto a sapere durante la mia missione che i mewmans stanno espandendo il loro territorio ma che comunque noi siamo riusciti con il nostro intervento qui a limitare i danni.-
-E' tutto merito delle sue strategie generale!-
-Con lei riusciremo a cacciarli un giorno!-
Altre grida di battaglia s'alzano nell'aria incoraggiando le gesta dell'uomo.
-Sono certo che un giorno ce la faremo. Per il momento però possiamo goderci questa serata.-
E' impossibile non sentirsi ispirati e più forti con lui vicino, è una sensazione che non riesco a descrivere, è perfino più grande della magia.
-Come è stato il tuo primo giorno all'accampamento Syrh?-
-Incredibile, ancora non riesco a crederci d'averla trovata e di aver incontrato altri mostri.-
-Per tutto questo tempo non ne avevi trovati?-
-Non proprio, alcuni sì ma non ci sono rimasta in contatto per più di un paio d'ore, ed erano decisamente meno rispetto a tutti voi.-
-Ti farà allora piacere sapere che noi siamo solo una parte della resistenza contro i mewmans.-
Sono veramente felice nel sapere che ci sono così tante persone a combattere, ma l'unica cosa che mi interessa è lui.
-Grazie per tutto questo.-
Per avermi fatto continuare a vivere, per avermi dato uno scopo quando non avevo nient'altro, ed ora per avermi dato un luogo in cui stare. Senza dire nulla Toffee sorride leggermente accarezzandomi la schiena, non è solo un generale forte ed intelligente, è anche in grado di rapportarsi in modo perfetto con i suoi soldati infondendo loro l'energia necessaria per mandarli avanti.
Qualcosa però mi blocca sul posto, non molto distante dal luogo in cui ho praticato la mia ultima magia avverto qualcosa di strano, non sono ancora abbastanza forte da evitare che i miei incantesimi possano lasciare delle tracce ma questo si rivela utile quando un intruso si avvicina in quel raggio d'azione.
Corrugando lo sguardo appoggio nuovamente la mano a terra ripercorrendo nella mia mente tutto il sentiero fatto, rivedendo tutti i fili che sono andati a spostarsi nel punto in cui mi trovo, ma ce n'è uno molto distante da noi, nascosto tra gli alberi...
-C'è un mewmans!-
Dico alzandomi, gli occhi bianchi sono puntati esattamente su di lui, lo vedo intento ad armeggiare con qualcosa ma non capisco cosa sia.
Tutti i mostri preoccupati scattano in piedi andando a raggiungere le armi, Toffee accanto a me cerca d'individuarlo ma penso gli sia impossibile visto il buio e la distanza.
-Dove si trova?-
-Nella foresta, poco dentro il margine. Lo vedo con la magia, sta usando qualcosa ma non riesco a vederlo.-
Uno dei mostri mi s'avvicina tenendo tra le mani quella che pare una gigantesca balestra.
-Tu sistemami ed io lo colpisco.-
Una volta averlo fatto inginocchiare l'aiuto a spostare la mira, parlando di ogni spostamento del soldato e concentrandomi con quanta più forza possibile, lentamente riesco addirittura a vedere con più chiarezza i contorni e vedo cosa sta facendo.
-Anche lui sta preparando una...-
Spalancando gli occhi e rompendo la concentrazione mi sistemo all'istante davanti al generale, in quel preciso secondo una freccia si conficca nel mio stomaco trapassandomi quasi del tutto.
-Syrh!-
E' la voce di Arwen  a chiamarmi, la vedo tenere tra le mani una lancia, probabilmente stava per andare a combattere prima di vedermi, ma non ha nulla di cui preoccuparsi, devo solo riuscire a togliere la freccia.
Il mostro che ho aiutato accende con delle pietre la punta della propria freccia in modo che tutti possano vedere dove è diretta.
-Prendiamolo!-
Tutti quanti corrono in quella esatta posizione, non sono più in grado di vedere dove sia ma non penso sarà un problema.
Sento però il braccio di Toffee circondarmi il petto tenendomi ferma, mentre con l'altra mano afferra quel che sporge della freccia estraendola con un colpo secco.
Il dolore sembra esser ridotto dal contatto con il suo corpo, inavvertitamente le mie mani si sono aggrappate al suo braccio ma lo lascio subito andare guardandolo.
-Sei sicura fosse solo uno?-
Mi chiede serio, certamente sa che non sono ferita gravemente, annuisco con la testa più volte mentre ancora lui non mi lascia.
-Inseguitelo cercando di capire se c'è un accampamento vicino!-
Urla ai suoi uomini mentre si sposta nella direzione opposta, più precisamente mi rendo conto che mi sta portando nuovamente dentro la sua tenta, solo in quel momento mi lascia andare.
-Come facevi a sapere che era lì?-
-Dopo essermi allenata con Rasticore per esercitarmi nella magia ho fatto un incantesimo che mi permette di vedere l'energia di qualsiasi figura. C'era rimasta qualche traccia ed il soldato era abbastanza vicino da percepirlo.-
-Capisco...molto bene, almeno per il momento sei riuscita ad evitare danni ben peggiori. Ma non avevi bisogno di metterti davanti a me.-
-So perfettamente delle vostre capacità di rigenerazione ma qualsiasi cosa possa accadere io agirò sempre così, a meno che non mi ordiniate il contrario.-
-Tutto questo perché ho evitato venissi uccisa?-
-Si.-
Rispondo sinceramente, la mia ossessione nei suoi confronti è stata la mia unica ancora di salvezza per tutti questi anni.
-Lo capisci che così facendo potresti morire?-
-Mi sta bene, io...-
Non ho paura di morire, ho paura solamente di non poterlo rivedere mai più. Sono ormai arrivata alla follia, non mi importa nulla di me dopo tutto ciò che ho passato, la mia anima si è rotta e non potrò  mai più ripararla, non dopo tutto ciò che ho fatto. Ho ucciso, mangiato parti del mio corpo, sopportato incredibili dolori, il freddo, la pioggia, ed in quei momenti di puro dolore insieme alla pazzia avevo solo la sua immagine.
-Se ti avessi veramente salvata non ti avrei fatto arrivare fino a questo punto Syrh, ricordo bene lo sguardo della bambina che eri. Ti avevano già uccisa ben prima che arrivassi.-
-Per questo non ho altro scopo, se respiro, se mi muovo, è solamente per poter seguire i tuoi ordini, voglio essere la tua spada, il tuo scudo, il tuo burattino. Sono un guscio vuoto che non prova altro che cieca fedeltà per te, non importa quali io seguirò qualsiasi tuo ordine. Ti prego, è l'unica ragione che mi resta per vivere.-
Mostrando ogni lato di me lo guardo supplicandolo, non provo amore né ammirazione, è ossessione causata dalla follia di questa guerra, la mia mente non riesce a pensare ad altro e sono sicura che non potrei avere nessun'altra vita oltre a questa.
Guardandomi per qualche secondo sembra riflettere sul significato delle mie parole, nuovamente vedo quello sguardo mirato ad un luogo ben più lontano di questo, ed a rallentatore osservo le sue labbra muoversi.
-D'accordo.-





   
 
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