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Autore: krys    29/12/2017    2 recensioni
Spin-off di NOTTI MAGICHE, dove ritroveremo nuovi personaggi che già conoscete ed anche altri, ma non temete anche se non parleremo esattamente di loro Tsubasa, Sanae e gli altri verranno a trovarci ogni tanto. Se siete un po' curiosi di vedere di che si tratta, fermatevi a leggere
Dal 1° capitolo
“Kazuki …”
“Sì … Atsushi?”
“Ora che ci penso … tu sei bella sempre, non solo quando sei imbarazzata!”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Nakazawa, Daichi Ozora, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina seguente Kazuki si svegliò di soprassalto, aveva fatto uno strano sogno, lei ed Atsushi che si confrontavano e litigavano pesantemente, poi arrivava Daichi all’inizio discutevano anche loro due ma poi il giovane Ozora diventava tutto sorridente, in quel sogno Hui non era stranamente contemplato, neanche un accenno, com’era possibile?

La sua meraviglia fu ancora più grande quando realizzò di essere non più a terra ma sul letto, vestita come la sera precedente, ma senza scarpe e sotto le coperte, di Daichi e del disordine del loro pigiama party però non c’era più traccia.

Scattò giù dal letto, mise al volo le scarpe e si precipitò di corsa in cucina dove trovò i coniugi Ozora.

“Oh Buongiorno Kazuki, vado a preparati subito la colazione, proprio come piace a te!” Disse Sanae

“Oh Buongiorno Kazuki! Dormito bene?” Chiese Tsubasa

“Buongiorno Sanae ti ringrazio, Buongiorno Tsubasa si ho dormito benissimo grazie!”

“Ecco a te! Una fetta della mia torta al cioccolato che ti piace tanto, del the ed un bicchiere di spremuta d’arancia!”

“Grazie Sanae, sei mitica! Scusate ma dove sono i gemelli e Daichi?! Dov’è Daichi?” Chiese la ragazza abbassando lo sguardo

“I gemelli sono al campus estivo del Barcellona li ha accompagnati  Agnes questa mattina e poi vado a prenderli io stasera quando finisco l’allenamento, visto che le abbiamo lasciato qualche gioranta libera, infondo loro si divertono molto lì!” Disse il Capitano

“E beh immagino, quei discoletti sono due vulcani!” Rispose la ragazza sorridendo, poi il suo viso ritornò subito serio.

“Mentre Daichi, si scusa per non averti salutata, ma si è svegliato presto e l’ho accompagnato in stazione, è dovuto tornare a Madrid! Ricordi? Oggi pomeriggio aveva gli allenamenti e doveva necessariamente essere lì subito dopo pranzo, anche se l’allenatore gli aveva fatto capire che prima rientrava e meglio era!”

Continuò Tsubasa, mentre sia lui, che Sanae non si perdevano nessuna delle espressioni della ragazza a cui ora era scomparso nuovamente il sorriso.

“Certo mi ricordo, mi è dispiaciuto solo non salutarlo, magari stasera gli mando un messaggio! Ora vado a fare una doccia, sistemo i bagagli e la stanza” Rispose lei, cercando di apparire il più rilassata possibile

“Tranquilla Kazuki, tu puoi fare quello che vuoi e se lo desideri poi facciamo una bella passeggiata io e te, Tsubasa ora esce per andare agli allenamenti e quindi rimaniamo sole, solette” Le disse Sanae sorridendole

“Certo Sanae con piacere! A stasera Tsubasa, buona giornata!”

“Grazie Kazuki, anche a voi, divertitevi!” Rispose il Capitano, che dopo aver dato un bacio alla moglie uscì.

Una volta arrivata in camera, si fece subito una doccia rigenerante, disfò la valigia e sistemò tutte le sue cose nell’armadio che le avevano preparato, poi iniziò a rassettare il letto, fu in quel momento che scorse un bigliettino sotto il cuscino.

<< Buongiorno Piccoletta! Ho pensato che il letto potesse essere più comodo del pavimento!  (Lo sapevo, è stato lui, sussurrò la ragazza) Spero che il tuo risveglio sarà più sereno del tuo dormiveglia! Quando ci rivediamo ho qualche domandina da porti, fai discorsi davvero interessanti anche se parecchio incomprensibili quando dormi lo sapevi?  (in che senso faccio discorsi davvero interessanti mentre dormo?! Per tutti i Kami che cosa gli ho raccontato mentre dormivo?! Si disse nella mente, preoccupata Kazuki mentre arrossiva vistosamente)
Scusami se non ti ho salutata come si deve, ma dormivi così bene che mi dispiaceva svegliarti, sembravi davvero un angioletto  e mi raccomando vedi di non  diventare un peperone come al tuo solito adesso (Stupido di un Ozora io non divento rossa come un peperone, specialmente per te! Ma nel momento stesso in cui lo disse si toccò le guance ed erano calde, sintomo ch’era davvero rossa come un peperone, possibile che l’amico la conoscesse così bene?) ci sentiamo presto, un abbraccio Daichi >>

Ripiegò il bigliettino dell’amico con cura e lo mise all’interno del suo beautycase, poi raggiunse Sanae in soggiorno.

“Allora Kazuki sei pronta?!”

“Prontissima Sanae!” Disse facendole il saluto militare ed uscirono.

Girarono tutta Barcellona e dintorni.

Iniziarono dal Porto Antico, poi, proseguendo lungo la Rambla, giunsero fino a Plaça de Catalunya, fecero una breve sosta per il pranzo e proseguirono verso Casa Milà per giungere infine alla Sagrada Família, Kazuki l’aveva vista già due volte, ma ogni volta che rivedeva quella cattedrale le sembrava di scorgere un nuovo dettaglio, una nuova luce, ne rimaneva sempre ammaliata. Dopo una breve sosta per un gelato a Parco Plaça De Gaudì, presero la metro e si recarono nel meraviglioso Parco Güell.

Barcellona è enorme e ricca di cose da vedere, quindi non si meravigliò quando Sanae le disse ch’era ora di rientrare a casa, anche perché l’indomani ci sarebbe stata una sorpresa per lei.

Fu mentre stavano camminando in una vietta un po’ decentrata che accadde l’impensabile …

Sei uomini dal volto coperto le accerchiarono.

Inizialmente Sanae pensò si trattasse di ladri, ma fu subito chiaro a Kazuki che non era così, questi erano armati di: Bàng (randello), Sān jié gùn (bastone a tre pezzi) e Lù jiǎo dāo (lame incrociate).

“Sanae cerca di stare dietro di me e vedrai che non ti accadrà nulla, questi non sono ladri normali l’avrai capito anche tu, lascia fare a me!” Le sussurrò in modo che solo lei potesse sentire

Neanche il tempo di risponderle che subito gli uomini iniziarono ad attaccare, Kazuki non si fece cogliere impreparata e rispose agli attacchi, ma senza mai perdere di vista Sanae, ma mentre lei stendeva due avversari con un calcio rotante, uno aveva afferrato la moglie del Capitano da dietro, mentre un altro cercava di farle paura mostrandole un pugnale davanti al viso, Kazuki continuava a combattere, ma venne ferita di striscio, si era distratta guardando Sanae, che per tutta risposta non si fece intimorire e sferrò un sonoro calcio nelle parti basse del uomo con il pugnale, Kazuki sorrise “Bel Colpo Brava!”

Lanciò un haito uchi (colpo con il taglio interno della mano) e si liberò dell’ultimo aggressore, poi con un balzo la raggiunse.

La scena era surreale, l’aggressore tentava di tenere stretta nella sua morsa Sanae, che però non gli rendeva per nulla il compito facile, continuava a divincolarsi e a lanciare calci beccando gli stinchi di quell’uomo, che le lanciava insulti ingiuriosi

“Ei tu si può sapere con chi credi di parlare?! Soprattutto come ti permetti di insultarmi? Tirami via le tue sudice mani di dosso! ARGHHH Ora assaggerai la furia di Anegooo!” e detto ciò riuscì a liberare un braccio dalla forte presa e mollo un sonoro pugno al suo aggressore.

“Wow Bentornata Anego!” Le disse ridacchiando

“Grazie Kazuki!” sorrise di rimando, compiaciuta

Intanto l’aggressore si era sbilanciato, questo era il momento giusto …

“Sanae giù!!”

La cantante non se lo fece ripetere due volte, aveva capito che la giovane Kanda aveva qualcosa in mente e in effetti la vide correre a tutta velocità nella sua direzione e poi la sentì urlare

“MAE-GERIIII!” assestando un calcio frontale all’avversario che crollò rovinosamente a terra.

Sanae rimase sbalordita da tanta forza, aveva visto combattere Kazuki prima e ne era rimasta piacevolmente colpita era elegante e letale allo stesso tempo, ma il suo stupore toccò il culmine quando la ragazza parlò …

“Io sono in vacanza! Dite al vostro capo di non rompere e di prendersi una vacanza anche lui! Direi che conviene a tutti specialmente a lui se non vuole dare troppo nell’occhio. Se qualcuno delle persone da cui sono ospite si facesse accidentalmente male avrebbe addosso polizia e media e non credo che la cosa gli piacerebbe molto, inoltre, non può neanche contare sulla discrezione di voi idioti, sembrate degli elefanti dentro una cristalleria. Rassicuratelo, quando tornerò in Giappone ci batteremo come e dove vorrà! Sempre che abbia il fegato di affrontarmi direttamente senza mandare avanti voi nullità!”

Inutile dire che quelli annuirono e se la diedero a gambe.

Sanae si riprese subito “Kazuki si è fatto tardi, andiamo a casa?”

“Si certo, andiamo!” rispose la ragazza che ora si era nuovamente rabbuiata.

La cantante non le chiese nulla, non era tempo di domande, ma non avrebbe lasciato correre, quello no, due di quei brutti ceffi li aveva riconosciuti, avevano perso la maschera durante il combattimento con la giovane Kanda e lei aveva avuto modo di studiare bene la loro fisionomia, quei delinquenti avevano partecipato al suo rapimento e a quello di Hayate anni prima, Kazuki avrebbe dovuto spiegarle tante cose.

La sera a cena si concentrarono sui gemellini, Kazuki giocò con loro per tutto il tempo, ma Tsubasa aveva notato il viso tirato della ragazza e quello preoccupato di sua moglie, quelle due nascondevano qualcosa, avrebbe parlato con Sanae più tardi, tra loro non c’erano segreti e sapeva che avrebbe avuto da lei le risposte che cercava.

Si fece tardi Hayate e Daibu si addormentarono solo dopo che Kazuki gli lesse la favola della buona notte.

La ragazza salutò i coniugi Ozora e andò a letto, poi prese il cellulare …

"Ciao Daichi, com’è andato l’allenamento? Spero tu non fossi troppo stanco. Scusa se ti scrivo solo adesso, ma sono andata in giro con Sanae ed abbiamo avuto la giornata un po’ piena. Volevo ringraziarti per ieri sera, di tutto. A proposito si può sapere cos’ho detto di così assurdo mentre dormivo? Buona notte Kazuki"

La risposta non tardò ad arrivare

"Ciao Piccoletta, preoccupata eh? :P Non te lo dirò mai ti lascerò macerare nel tuo brodo finché non ci rivedremo. :P ti sei divertita con Sanae?"

"Sei il solito antipatico Ozora! Comunque si, mi sono divertita molto con lei"

Decise di omettere all’amico il “piccolo” dettaglio dell’aggressione, era inutile farlo preoccupare, magari gliene avrebbe parlato di persona.

"E tu la solita permalosa Kanda! Sicura che sia tutto ok?"

"Certo perché me lo chiedi?" Chiese lei insospettita, che Sanae avesse parlato con lui dell’aggressione? No, non ce n’era stato il tempo

"Nulla è che ieri notte ho fatto un sogno un po’ strano che ti vedeva protagonista, ti eri ritrasformata nella mia Chuck Norris in gonnella ed avevi pestato un po’ di gente e nel mio sogno c’erano anche la mia cognatina ed i miei nipotini."

"Di un po’ Ozora per caso sei un veggente ed io non lo so? E comunque anch’io ho fatto un sogno che ti riguardava  e c’era anche Atsushi nel sogno"

"Oh per tutti i Kami cos’hai sognato su noi tre Kazuki?!"

"Stavamo litigando, o meglio io e Atsushi ci stavamo chiarendo e poi abbiamo iniziato a litigare, poi sei arrivato tu ed inizialmente anche tu e Atsushi stavate litigando, poi di punto in bianco non so perché mi hai guardata e ti sei messo a ridere"

"Ti manca molto e vuoi vederlo non è così?"

"Sì, anche se so benissimo che ormai non potrà mai succedere nulla tra noi, ma almeno vorrei chiarire con lui e restare amici e sinceramente mi piacerebbe che anche voi due facciate la pace, non esiste Daichi senza Atsushi e viceversa, un rapporto come il vostro non può finire così, non per una donna, chiunque ella sia"

"Sai cosa facciamo? Tra tre giorni finiamo il ritiro estivo, poi abbiamo due settimane di vacanza, potremmo fare un viaggio io e te!"

"Dai sarebbe bellissimo e dove hai intenzione di andare?"

"Potremmo andare a Parigi a trovare Taro e Azumi e casualmente andare a casa Nakazawa / LeBlanc che ne dici? Poi dopo aver passato una settimana li potremmo andare in Germania da Genzo e Kumiko, così passiamo anche da zio Fred nel caso ti servisse parlare con lui."

"Che mi sembra un ottima idea, sei geniale Ozora!"

"Grazie Kanda, grazie! Ahahah Ehi aspetta un attimo, perché mi hai detto che sono un veggente? Cos’è successo oggi Kazuki?"

"Non te lo dirò mai ti lascerò macerare nel tuo brodo finché non ci rivedremo. :P Buona notte Daichi!"

"Buona notte un corno Kazuki, ho diritto di sapere se state bene!"

"Non fare il permaloso Daichi, stiamo entrambe benissimo, Hayate e Daibu non erano con noi e comunque io e Anego ci sappiamo difendere, te ne parlerò quando ci vediamo, vai a dormire altrimenti domani all’allenamento sarai rimbabito!"

"Voglio fidarmi, ma guai a te se non mi racconti tutto quando ci vediamo!"

"Si papà, come vuoi tu!"

"Smettila Kazuki dico sul serio! Buona notte Piccoletta!"

"Ok Buona notte Daichi"

Intanto in camera degli Ozora

“Sanae tu e Kazuki siete strane, cos’è successo oggi?”

“Tsubasa non allarmarti ok, forse è solo una coincidenza ma oggi ….” Ed iniziò a raccontare.

“Perché dici che non erano aggressori normali, perché visto la ferita di Kazuki non siete andati in ospedale per un controllo e poi alla Polizia”

“Come hai fatto ad accorgertene?”

“Sanae mi hai medicato tante di quelle volte, riconosco le tue fasciature”

Lei per tutta risposta gli si avvicinò ed appoggiò la sua testa sul suo petto, faceva sempre così quando non era tranquilla, Tsubasa la conosceva troppo bene, per cui prese ad accarezzarle i capelli e a depositarle piccoli baci sulla fronte.

“Tsubasa, due di loro durante il combattimento con Kazuki hanno perso la maschera, erano presenti nel mio luogo di prigionia, quando hanno rapito me ed Hayate ne sono sicura!”

Sanae poté sentire il petto del marito contrarsi a quella rivelazione.

“A maggior ragione dovevate andare alla polizia se si dovesse ripetere potreste non essere così fortunate” Disse lui preoccupato

“Non si è trattato di fortuna, se tu l’avessi vista combattere Tsubasa è qualcosa d’incredibile credimi, soprattutto se avessi sentito cosa gli ha detto dopo. Tranquillo sono sicura che non risuccederà, non finché sarà qui con noi per lo meno, ma sono preoccupata per quando rientrerà in Giappone! Forse dovremmo parlarle”

“Ora riposa amore mio, le parleremo domani, per oggi avete già avuto entrambe troppe emozioni!”

Si diedero un bacio carico di significato e si addormentarono l’una tra le braccia dell’altro.

NOTE DELL'AUTRICE

Ed eccomi qui! Scusate l'enorme ritardo ma solo oggi sono riuscita ad accedere per la prima volta dopo un sacco di tempo in EFP , spero in questi giorni di festa di poterlo fare più spesso e riuscire così ad aggiornare con più frequenza.
A quanto pare la mafia cinese non lascia in pace la nostra amica neanche in vacanza, ma lei sa il fatto suo, anche se in effetti non ho ancora capito quanto delle sue azioni è dettato dal coraggio e quanto invece dall'incoscienza. Ovviamente voi direte se non lo sai tu che sei l'autrice :D. 
Alla fine Kazuki accenna qualcosa a Daichi e lui da buon amico si preoccupa e le fa la paternale, mentre assistiamo ad un momento molto intimo tra Tsubasa e Sanae che loro malgrado si ritrovano a dover fare i conti con dei brutti ricordi del passato.
Grazie a chi leggerà, via auguro di passare delle Buone Feste
A presto 
Krys
  
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