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Autore: Ella_Sella_Lella    25/06/2009    2 recensioni
Yuri Ivanov, era sempre stato un ragazzo freddo e vuoto, un autentico cyborg, ma un giorno Takao aveva vanificato questa teoria, prendendo come esempio Zeno. Da allora nessuno lo paragonò più ad una macchina, ne ha lui, ne ha nessun’altro dei russi. Ma in fin dei conti, lui, rimaneva sempre un freddo ragazzo, che metteva il gelo, solo con uno sguardo, ma un giorno come un altro, Julia sorridendoli disse: “Vuoi scoprire cos’è il calore?”.
Una JuliaXYuri,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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esprimi un desiderio

Esprimi un desiderio

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Yuri Ivanov, era sempre stato un ragazzo freddo e vuoto, un autentico cyborg, ma un giorno Takao aveva vanificato questa teoria, prendendo come esempio Zeno. Da allora nessuno lo paragonò più ad una macchina, ne ha lui, ne ha nessun’altro dei russi. Ma in fin dei conti, lui, rimaneva sempre un freddo ragazzo, che metteva il gelo, solo con uno sguardo, ma un giorno come un altro, Julia sorridendoli disse: “Vuoi scoprire cos’è il calore?”.

Erano allungati su un letto, genere europeo, di un albero di Tokyo, non era svestiti e non avevano intenzioni lussuriose, erano lì giusto, per la curiosità … Curiosità di cosa? Se lo avessero saputo, non sarebbero stati, li a fissarsi negli occhi.

“Chiudi gli occhi …” sussurrò Julia quasi in un sospiro,  il ragazzo chiuse gli occhi, “Che devo fare?” domandò lui, dopo che ebbe eseguito gli ordini di lei. Julia sorrise, dando due baci sulle palpebre del ragazzo, “Julia, che devi fare?” domandò lui,sorrideva. Aveva avvertito del calore.

“Fidati di me … Yuri!” disse Julia, falsamente irritata, il ragazzo allora scosse la testa, “Farò tutto quello che mi dirai!” disse  Yuri, sincero, “Tutto?” domandò Julia, felicissima, il ragazzo annui, allora Julia, sarcastica disse: “Io non l’avrei mai detto … Ma ormai …”, Yuri scoppiò a ridere, è già si era scavato la fosse da solo, ma chi sa perché aveva deciso di fidarsi di qualcun altro, almeno per quella volta, quell’ unica volta.

“Materializza un luogo felice!” sussurrò Julia, posando le dita, sulle palpebre di lui, assicurandosi che visivamente, non avesse alcuna influenza, Yuri, tentò di allungare una mano verso di lei, ma Julia la fermò, “Niente scherzi, ti ho detto di toccarmi?” domandò lei, lievemente irritata, “No!” rispose Yuri, privo di qualunque emozione, Julia riprese un tono dolce e domando: “Hai pensato il luogo felice?”, Yuri, mosse la bocca poi rispose: “No … Non ho capito in che senso …” era confuso, cosa significava pensare ad un luogo felice, Julia ridacchiò, poi disse: “Materializza nella tua testa, qualcosa  che ti porti serenità!”  poi mise le mani sulla fronte di lui, guardava il suo volto rilassarsi, poi sussurrò: “Hai pensato ad un luogo?”, il ragazzo, scosse il capo e stranamente felice, rispose: “Non è un luogo, quello che mi porta serenità!”.

Julia gli accarezzò, “Vuoi che ti dica a cosa sto pensando?” domandò Yuri, mentre si lasciava andare nella serenità. “No, non ci serve. Continua a pensare …” rispose lei, alzandosi dal letto, Yuri, tanto avvolto in quel pensiero, non si accorse che Julia non era più accanto a lui, solo quando stese la mano di fronte a lui, sentì il letto vuoto, stava per aprire gli occhi e dire Julia, ma una voce lo richiamò all’ordine: “Ti ho detto di aprire gli occhi?” era stata Julia, ancora nella stanza, Yuri rise, sollevato, lei era ancora lì, quanta gioia nel solo sentire quella voce.

“Che altro devo fare?” sussurrò Yuri, poi sentì uno strano fruscio,come qualcosa di stoffa che scivolava sulla pelle. “Esprimi un desiderio!” disse lei, mentre accuratamente cercava qualcosa, Yuri lo fece, espresse il desiderio di poter avere la stessa cosa che aveva materializzato nella sua testa, “Conta fino a tre!” sussurrò lei, avvicinandosi a lui, dandoli un bacio a fior di labbra, poi si allontanò, aggiunse, accarezzandoli il viso: “Ad alta voce …” un sospiro anche questo, cercava una coperta, visto che era immacolata, come era venuta al mondo, senza nulla che coprisse il suo corpo.

“Uno … Due … Tre …” mormorò il ragazzo, Julia rise, allora Yuri disse: “Si realizzerà?”, era curioso, la ragazza ridacchiò, poi disse: “Bu, dipende!!”, poi trovò finalmente quello che cercava, rimasero in silenzio,  ma non si formò un muro di ghiaccio, quello dei silenzi glaciali, era un silenzio dolce e benevolo, Yuri sorrise, era ora e lo sapeva, doveva abbandonare il suo pensiero felice, per accogliere la realtà, che magari non era troppo diversa dal suo desiderio, “Ora?” mormorò, lui.

“Puoi aprire gli occhi … Se vuoi!” sussurrò Julia, mentre si avvolgeva un coperta di seta bianca attorno, Yuri aprì i suoi grandi occhi ed incrociò Julia, vestita come un divinità greca, “Wow!” disse Yuri estasiato, mettendosi seduto, “Assomiglia vagamente al tuo desiderio ?” disse Julia in maniera sensuale, “Em … Più o me …” disse Yuri vago, mentre si alzava dal letto, avvicinandosi alla ragazza, la prese per la vita, stringendola a se. Quando aveva pensato a qualcosa di sereno, aveva pensato a Julia, come desiderio aveva espresso, di poterla avere anche solo per una notte.

Julia, chiuse gli occhi e lo baciò, un tenero bacio, lui invece gli e ne diede uno passionale, si abbracciarono, si strinsero, finché lei si staccò, Yuri la guardo sconfortato, non capiva perché lei si era interrotta, ma quando sentì la pressione delle fragili mani di Julia, ributtarlo sul letto capì. La ragazza lo guardò dal’alto in basso e disse: “Sei pronto ad avere il tuo desiderio? Perché io il mio lo voglio in grande style!”

   
 
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