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Autore: Elcchan    31/12/2017    0 recensioni
Questa storia e la continuazione di "You and I ... we are so different."
Un grave incidente si abbatte sulla vita di Roxy e Jonghyun, riusciranno quei due a risistemare il loro rapporto?
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jonghyun, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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5-I will do everything for getting you back


Roxy spalancò gli occhi: “Chi?” lui le sorrise: “La ragazza di Jonghyun, quella che ha cantato The reason, quella a cui ho fatto i capelli, tu sei lei.” Roxy lo guardò confusa, poi rifletté: effettivamente dava un senso a tutto quello che le era accaduto, Jonghyun tra i piedi, perché un idol dovrebbe interessarsi a unaragazzacosì?, Sarah che sta con Taemin, la parrucca, le pulizie, le frasi di Jonghyun, Jojo, Key…. Tutto.
Guardò il ragazzo, non le venivano le parole. Lui le sorrise, accese il pc e andò su Youtube mise a caricare un video: “Aspetta, vorrei mostrati una cosa.” Le sue gambe tremavano, non sapeva cosa dire. Il video si era caricato. Dal momento in cui Kyung-woo lo avesse fatto partire sarebbe stato tutto reale. Ma forse lo era già. Il ragazzo lo fece partire. Roxy apparì, era incapucciata, si mise a cantare una dolce melodia. La ragazza era confusa, ricordò qualcosa ma non molto. Alla fine della canzone vide Jonghyun apparire sul palco e affermare: “Vi voglio presentare la mia ragazza, Roxy!” La ragazza arrossì: “ Sono una stupida. Lui.. chissà cosa ha provato per tutto questo tempo. Sono una stronza” Kyung-woo le sorrise: “Torna da lui?”
“Mi piacerebbe tanto tornare da lui ma…. Non ricordo niente e non lo amo…” lui le sorrise, era palese che provava qualcosa per lui: “Dai del tempo al tempo.” Lei sorrise. Prese il cellulare e scrisse un messaggio:


“Io e te. Questa sera. Al bar vicino al  centro commerciale. Alle 8:00.”
  
Inviò il messaggio a Jonghyun e attese una risposta.
Il ragazzo era seduto sul suo letto. Ricordava le parole di Sarah e Taemin ma non ce la  faceva. Non sapeva nemmeno come avvicinarla di nuovo. Sblocco il telefono e  vide le foto di lui e lei assieme.
“Roxy.”
Arrivò la notifica di un messaggio da Roxy. Non poteva crederci. Gli dava appuntamento. Sorride e saltò per tutta la camera. Si calmò e rispose:
“Okay J.”
Roxy guardò l’amico. Non dovei insegnarmi come si mettono quei cosi? Lui le sorrise, e la fece sedere: “Questa e cipria si mette sulla faccia per coprire le imperfezioni.” Gliene spalmò un po’ su tutta la faccia, lei sembrava inquietata ma non oppose resistenza: “Questo è ombretto si mette sulle palpebre, vediamo: direi che il bianco ci sta.” Gliene mise un po’ e passò alla matita. Le insegnò a mettere tutto. Poi le sorrise: “Ti va se ti pettino?” Lei lo guardò poi annuì.
Erano le 19:30, Roxy sorrise a Kyung-woo poi disse: “è maglio che passi per casa prima di andare.” Lui le sorrise: “Suppongo che tu non abiti qui vicino?” lei scosse la testa: “Abito in un hotel in centro.” Lui le sorrise: “Ti accompagno dai, prendiamo la metrò.” Lei annuì e sorrise riconoscente.
Ci misero mezzora per arrivare, fortunatamente il centro commerciale non era lontano. Roxy si cambiò: una gonna rossa e una maglietta nera dei Guns and roses, un paio di anfibi. Guardò Sarah che la fissa e chiese: “Che c’è?” lei guardò altrove: “Niente.” Roxy sorrise: “Sì, esco con Jonghyun.” Sarah sorrise: “Davvero?” Roxy sorrise e uscì.
Jonghyun era fuori dal locale da un’ora, non riusciva a stare a casa. Batteva il piede nervoso e guardava la neve scendere. Chissà se anche Roxy vedeva la stessa neve. Notò tra quella foschia la figura chiara di Roxy.  Ancora quel ragazzo. Strinse i pugni. Le aveva appena dato un bacio sulla guancia e Roxy non gli chiedeva le misure per la bara?

La ragazza davanti al bar, salutò Kyung-woo e lo ringraziò per il pomeriggio passato assieme. Kyung-woo la salutò e le fece segno di andare con un sorriso complice: “Qualcuno ti sta aspettando.” Lei sorrise, e lui le diede un bacio sulla guancia. Con un ultimo saluto lei andò verso Jonghyun. Noto che il ragazzo era coperto di neve: “Da quanto sei qui? Sembri un pupazzo di neve.”
Lui la guardò dolcemente, era di buon umore: “Da un’ora circa.”
“Hai appena avuto la febbre. Scemo.”
“Allora andiamo dentro.”
Entrarono e si sedettero a un tavolo lei chiese: “Chi era quella ragazza?” lui alzò lo sguardo: “L’ho incontrata fuori dal Karaoke, anche lei è stata abbandonata lì. Ma perché non sei venuta?” lei guardò basso, e i pensieri di qualche ora prima tornarono con il senso di colpa: “Vedi…” la cameriera li interruppe: “Cosa posso portarvi?” Roxy sorrise: “Per me dei toast e una coca-cola grazie.” Jonghyun le sorrise: “Anche per me.” La cameriera si allontanò, Roxy riprese il discorso: “Oggi kyung-woo mi ha detto che hai la ragazza e avevo paura mi stessi prendendo in giro, poi oggi ti ho visto con quella ragazza e ne ho avuto la conferma.” Jonghyun sorrise: “Come mai allora mi hai chiesto di vederci?”
“Kyung-woo mi ha anche detto che sono io la ragazza di Jonghyun.” Jonghyun sbarrò gli occhi, la sua bocca si asciugò e il suo cuore inizò a battere forte. Articolò qualche parola a stento: “Quindi adesso tu…” Roxy scosse la testa: “No. Io, scusami, non sono innamorata di te.” Stava mentendo a lui o a se stessa? Lei provava qualcosa per lui: “Io non mi ricordo di te… scusami tanto Jonghyun.” Il ragazzo annuì: “Allora manterrò la mia promessa.” Le si avvicinò a cica venti centimetri dal suo viso: “Ti farò innamorare di me!” Roxy arrossì: “Ok. Ma dovrai sudare parecchio.” Lui sorrise: “Voglio che ricordi il prima possibile, e per farlo ti va di venire a stare da noi?” Roxy arrossì: “Vedi, mi sentirei fuori posto.” Lui sorrise: “E pensare che abbiamo dormito una settimana e mezza nello stesso letto.” Roxy spalancò gli occhi: “Come scusa?” Jonghyun spiegò: “Ti ricordi che la preside aveva una sorpresa? Beh eravamo noi, siamo andati per come dire: in vacanza in una cittadina Giapponese poco affollata di fan e la vostra preside ci ha ospitato, varie conoscenze con la SMtown. Però non c’erano camere disponibili così, visto che tu hai quella più grande ci ha messo con te. Solo che ovviamente sono finito a dormire con te.” Le pupille di Roxy erano diventate due bottoni: “Cosa?” arrivò la cena, Roxy non se ne accorse nemmeno. Jonghyun ridacchiò: “Ammettilo che non ti è dispiaciuto.” “Stronzo.” Il ragazzo era molto divertito: “Posso dirti una cosa?” Roxy annuì: “Sì certo.” le fece un sorriso da parte a parte: “Ti amo.” Roxy divenne completamente rossa: “Baka!!”
Passarono la serata assieme. Il ragazzo la fissava con due occhi dolcissimi e per tutta risposta lei cercava di non guardarlo. Jonghyun era così felice. C’era stato solo un momento in cui era stato più felice: quando aveva visto la sua Roxy cantare per lui.
Roxy non capiva bene in che situazione si trovava. Jonghyun le piaceva, su quello non c’era dubbio, non ora. La sua vita era cambiata radicalmente nel giro di poche settimene. Ora viveva in un altro stato, aveva uno pseudo ragazzo e doveva indossare una parrucca per andare a scuola. Decise di buttarsi a capofitto in questa situazione e di parlare con le amiche del eventuale idea di andare a viere con loro. Verso le 22:00 Jonghyun la riaccompagnò a casa.
“Ciao.” Lo salutò Roxy, lui le sorrise: “Ti passo a prendere domani mattina.” Lei annuì, poi si girò e stava per entrare quando Jonghyun le prese il polso e lei si girò a guardarlo: “Ti amo Roxy.” Lei sorrise, doveva farci l’abitudine: “Forse un giorno anche io.” E forse quel giorno non era lontano. Poi entrò.
Jonghyun tornò a casa tutto contento. Aprì la porta e disse a gran voce: “Buona sera gente!” Onew si rigirò sul divano: “Devi fare tutto questo casino?” il ragazzo gli si avvicinò: “Roxy sa di essere la mia ragazza!” Onew si rigirò: “Buon per te!” Key scese le scale, era in pigiama. Si diresse in cucina e prese un bicchiere d’acqua: “Cosa c’è Jonghyun?” il ragazzo sorrise e gli si avvicinò, si sedette sul ripiano della cucina e disse: “Roxy sa di essere la mia ragazza, non si ricorda ancora di me e quindi non vuole stare con me ma lei lo sa. Sa che siamo stati assieme. E prima o poi torneremo assieme.” Key gli sorrise: “Bravo Jonghyun, ora però vai a letto che è meglio.” Lui sorrise e andò verso la camera.
 
Il mattino seguente Roxy si alzò, guardò il cellulare, c’era un messaggio:

Non fare colazione, passo venti minuti prima oggi.

Sorrise e andò a vestirsi. Guardò il calendario: Martedì. Domenica sarebbe stato Natale.
Si infilò le scarpe e lasciò un biglietto sopra il tavolo dove diceva a Sarah e Jojo che sarebbe uscita.
Jonghyun la stava aspettando, nevicava così la coprì con l’ombrello, Roxy protestò: “Vado a prendere il mio…” Jonghyun scosse la testa e le sistemò la sciarpa causando il rossore della ragazza: “Non ti azzardare, ci stiamo.” Roxy sembrava scocciata. Per strada si fermarono in un bar e fecero colazione. Una brioche al cioccolato e una tisana per Roxy e una brioche  vuota e un cappuccino per Jonghyun. Roxy lo guardò qualcosa le attraversò la mente. Lo stesso momento solo era il bar della scuola. Guardò il ragazzo: “Abbiamo già fatto colazione al bar vero?” lui le sorrise: “Lo ricordi?” Lei sembrava confusa: “Vagamente.” Jonghyun disse: “Eravamo al bar della scuola, era il giorno prima di partire per la Corea e abbiamo fatto colazione assieme. Abbiamo parlato delle materie che avevamo quel giorno e non ricordo…” “Tu mi hai detto che sembravo triste io ho negato e poi siamo andati in classe…”
“È vero! Roxy… i tuoi ricordi stanno tornando?” lei annuì: “Alcuni, prima li ignoravo ma ora voglio ricordare quello che ho fatto.” Lui le sorrise. Lei lo guardò ed accennò alla brioche: “Vuota?”
“Mmmh. Non è scritto nel mio contratto ma ultimamente ho mangiato molto male.”
“Un tramezzino ieri sera. Sai che roba.”
“Non è così semplice.” Lei sorrise: “Invece sì. A m- alle tue fan piace la tua voce, il tuo carattere.”
“Stavi per dire a me?”
“Smettila e mangia.”
La giornata scuola passo tranquilla, quel giorno non c’era la Danfort ma due ore di inglese con  Simon e Martina. A ricreazione kyung-woo le chiese com’era andata con Jonghyun, lei le raccontò tutto e lui ne fu contento. “Sai… oggi… ho un appuntamento.” Disse Kyung-woo completamente rosso, lei sorrise: “Davvero? Che bello. Domani mi racconti com’è andata.”


Il giorno dopo Roxy si alzò, c’era già un messaggio sul suo telefono:
“Buongiorno amo—Roxy. ^^ Come stai oggi? J”
Alza gli occhi poi sorride, quante faccine metteva?:
“Bene.”
poi si alzò e andò a cambiarsi.
“Potresti essere più escpansiva.”
Roxy sorrise: “Con piacere.” Poi rispose:
“Bene grazie.”
Si pettino:
“Sei simpaticissima.”
“Lo so.”
“Dai scendi ti sto aspettando.”
Jonghyun era fuori. Lei gli fece un piccolo sorriso ironico a cui, lui, rispose con uno a 32 denti. “Buongiorno, come va?” “Ti ho già risposto no?” “Ahahahah si si. Bene grazie.” Roxy lo guardo, poi sorrise. Si incamminarono. Ad un certo punto Jonghyun affermò: “Voglio farti vedere una cosa?” lei lo guardò: “Cioè?” lui aprì una borsa e ne tirò fuori una piccola bambola: “La ricordi?” “Come pensi che possa ricordarla?” Poi  la prese in mano e in quel istante:
Jonghyun fece un sospiro profondo poi disse: ”Io vorrei poter avere una ragazza che accetti di rimanere segreta per non farmi perdere delle fan! E tu Roxy?” Roxy non si aspettava la domanda il suo sguardo si intristì per qualche secondo poi però rispose acidamente :”Non dover fare da balia a 5 bambini!”
Jonghyun guardò Roxy e le chiese: “Perché una bambola?” Roxy lo guardò con una faccia divertita poi rispose: ”Trovo che sia la ragazza ideale !” tutti si misero a ridere tranne Jonghyun che rimase confuso, poi  si misero a mangiare.
Roxy tenne lo sguardo perso nel vuoto per tutto il tempo poi guardo il ragazzo che chiese preoccupato: “Tutto ok?” Lei annui: “Te l’ho regalata io per caso?” “Esattamente.” “Non è possibile.” Poi annuì piano: “Ero simpatica e avevo un bel senso del umorismo.” “Sì, lo so.” Poi gli restituì la bambola e riprese a camminare. Fecero colazione insieme anche quel giorno. Poi Roxy andò a scuola.
Kyung-woo la guardò e le sorrise: “Come è andata?” “Bene dai, abbiamo discusso, accetto il fatto e gli ho dato una settimana di tempo.” “UNA SETTIMANA?!?!?” “Sì, penso possa bastare.” “Come credi.” Poi si sedettero e suonò la campanella che annunciava l’inizio delle lezioni.

Quando la scuola finì, fuori c’era Jonghyun su una moto.
Roxy uscì, era molto solare e Jonghyun la vide sorridere a Kyung-woo. In primo luogo fu geloso poi rimase incantato da quel sorriso che lui si era guadagnato con fatica. Roxy lo notò, voleva sprofondare, non si capiva che era Jonghyun ma comunque era molto imbarazzata. Saluto kyung-woo, penso di fare ingelosire Jonghyun, così gli diede un bacio sulla guancia causando l’imbarazzo del ragazzo. Poi si avvicinò a Jonghyun che le porse un caso. Montò in sella e lui la accompagno al lavoro. Scese e ridacchiò, lui la guardava e sembrava offeso: “Ti sei offeso?” “Si.” “Sei uno stupido sai? E poi sono libera di fare ciò che voglio no?” “No. Per una settimana no.” “Come credi. Dai mangiamo assieme.” Lui le sorrise e entrarono nel centro commerciale.
Mangiarono assieme. Non parlarono molto. Il ragazzo si limitava a fissarla e lei a distogliere lo sguardo. Jonghyun chiese: “Quando hai finito il turno ti va di andare al karaoke?” Lei ci pensò su, o fece finta, poi rispose: “Mah… non so… va bene per questa volta.” Lui sorrise contento. “Non hai prove oggi?” “In realtà sì, ma aspetto volentieri che tu inizi il turno. Lei fece un sorriso imbarazzato ma senza farlo troppo notare. “Beh non manca molto, è questione di minuti.” Lui annuì: “Vai tranquilla pago io.” Lei lo squadrò: “Chi ti credi di essere?” poi si alzo e lascio 29.000 won sulla tavola: “Non ti azzardare ho detto che pago io.” “Non mi va proprio che paghi tu.” “Mah… volevo offrirtelo io il pranzo.” “Ok tanto meglio per me. Comunque mi devi un manga l’ultimo si è bagnato quando cercavo di rianimarti.” Jonghyun annuì: “Ok. Però lo prendiamo assieme.” “Come credi.” Così dicendo andò a cambiarsi.
Mise i suoi pattini e il lavoro iniziò. Jonghyun la guardò per un po’, così sorridente con gli altri e poi teneva una facciata cupa e distaccata con lui. Perché? Rimase così incantato che non si accorse dell’ora. Si svegliò solo quando gli arrivò un messaggio: “Hyung dove sei?” era di Taemin. Si mise a correre e arrivò alle prove un po’ in ritardo. Stavano provando una nuova canzone.

Il pomeriggio fu sfiancante per tutti. Jonghyun si trascinò fino alla doccia e si rinfresco un poco, poi andò a prendere Roxy. La ragazza era stanca e non aveva nemmeno la forza di fare la cinica con Jonghyun: “Mi puoi portare prima a casa?” “Ok come preferisci.” La portò a casa e lei salì, poi lo guardò: “Dai sali anche tu.” Lui la seguì pimpante. Nella stanza d’hotel c’erano Sarah e Taemin sdraiati sul divano che si guardavano un film sotto delle coperte. Roxy andò in camera sua e Jonghyun si fermò a parlare un po’ con loro. Roxy si fece la doccia, ripensò ai momenti che le erano venuti in mente e ebbe l’idea di scriverli. Uscì dalla doccia si vestì e butto giù qualche riga. Ad un certo punto qualcuno busso, era Jonghyun: “Che fai? Studi? Io pensavo che avremmo potuto…”  si fermò avendo notato che la ragazza non lo ascoltava, quella situazione gli ricordò qualcosa così si avvicinò e l’abbracciò da dietro: ”Preferisci un libro a me?” Decise di mettersi d’impegno per farle rivivere ogni momento. Roxy rispose senza staccare gli occhi dal libro: ”Non ora Jonghyun… sto scrivendo! Sì comunque.” Il ragazzo non demorse: ”Dai è noioso studiare! Io non sono noioso … andiamo al karaoke” “Dacci un taglio, non adesso!” Il ragazzo libero la ragazza dalla sua presa, e si buttò sul letto, con uno sguardo molto triste e imbronciato. Roxy sbuffò si alzò e si sedette vicino al ragazzo “Cosa c’è? Cosa vuoi?” Sembrava un cane che c’ercava attenzioni. Jonghyun si mise seduto e la guardò, la abbracciò forte e la face cadere sul letto. Roxy divenne rossa e il ragazzo le stava sopra, e sorrideva, Roxy articolò o cercò di articolare  una frase :”CHE.. che … che fai?“ Il ragazzo le si sdraiò accanto: ”Cerco farti sorridere.“ Roxy sbuffò :”Sei incorreggibile , torno a scrivere!” poi si alzò dal letto ma fu afferrata per un braccio che la bloccò: ”Per favore resta qui … non mi piaci mentre scrivi, sembri triste!“ poi venne tirata verso il letto: “Jonghyun!” guardò in viso il ragazzo, la guardava con uno sguardo misto tra supplica e tenerezza, sbuffò nuovamente: ”Ok ma non per molto, dieci minuti al massimo !” Lui sorrise poi la abbracciò forte, lei si divincolò: ”Non ti ho dato il permesso di abbracciarmi!” Lui la strinse forte e chiuse gli occhi, lei sbuffò, tanto era inutile.
Roxy pensò a ciò che era appena accaduto, le venne un déjà-vu che scoprì essere un pezzettino del suo passato. Forse però di mezzo c’era la Geografia. Lo guardò: “Non volevi andare al karaoke tu?” Jonghyun si alzò in un batter d’occhio causando il riso di lei.
“Cosa fai ancora lì, andiamo muoviti!” Roxy annuì e si alzò più lentamente.
I due andarono in salotto e Jonghyun si rivolse ai due ragazzi sul divano: “Noi andiamo al Karaoke.” Taemin si girò e fece segno di fare silenzio al ragazzo: Sarah stava dormendo.
Roxy sorrise poi uscì seguita da Jonghyun.
Giù c’era la moto nera di Jonghyun, luccicava persino, lui si avviò verso di essa ma Roxy rimase ferma a guardarlo con le mani suoi fianchi. Jonghyun, accortosi che la ragazza non lo stava seguendo si girò: “Perché non vieni?” Roxy sorrise: “Semplice perché il Karaoke non è distante e possiamo andarci a piedi così possiamo parlare di più non trovi?” Jonghyun annuì sorridendo poi si avviarono a piedi. Lui le sfiorò la mano, o meglio provò a prendergliela ma lei la nascose nella giacca in pelle. Lui ci rimase molto male.
Lei non lo guardò ma chiese: “Com’è accaduto?”
“Cosa?” chiese lui non capendo.
“L’incidente. Come ho perso la memoria?”
“Beh… eravamo andati ad una festa organizzata da un mio amico e tornando a casa, con la mia moto stiamo stati travolti e hai sbattuto la testa, tutto qui.”
Lei non lo guardò: “Capisco… e come mai non me ne hai parlato?”
“Come avresti reagito?”
“Ok.”
Discussero ancora un po’ poi finalmente arrivarono al Karaoke. Entrarono in una stanza: un divano, un tavolo, una televisione e dei microfoni.
Jonghyun chiuse la porta e si sedette sul divano: “Bene chi inizia?”
“Ci si può sfidare?”
“Mah, penso di sì ti va una sfida?”
“Perché no?”
Incominciarono a scorrere i titoli delle canzoni. Jonghyun vide un titolo che poteva andare bene: RING DING DONG. Sorrise e lo selezionò, Roxy non fece nemmeno in tempo a protestare che la canzone era iniziata e un microfono le era finito tra le mani.  Non aveva idea del perché, o forse l’aveva ma non voleva pensarci, ma sapeva il ritmo  a memoria quasi.
Riusciva quasi a tenere testa al Main vocalist il problema sorse quando fu ora del ritornello perché dalla sua bocca le parole non uscirono e il suo sguardo divenne perso e fisso sulla tv.
Quella canzone, quella faccia che sorrideva, le urla delle fan in quel piccolo Auditorium e quei cinque ragazzi su quel palco che si muovevano sincronizzati al millesimo. L’imbarazzo di quello che accadde in seguito e l’annuncio della preside: “Cari ragazzi, siccome  Roxy è l’unica a cui non piacciono questi formidabili ragazzi, il che è strano, sarà lei a ospitarli nella sua stanza e Sarah verrà trasferita in un’altra stanza, tanto ci sono tre letti a due piazze e voi siete in sei…” e la rabbia che ne seguì.
Jonghyun smise di cantare e si girò verso Roxy: “Hey tutto bene.” Lei si scantò: “Sì sì. Scusa mi sono distratta proviamo con qualcosa di diverso?”
“Ok, come preferisci.”
Scelse un'altra canzone: Lucifer.
Anche di questa Roxy conosceva il ritmo e anche in questa canzone tenne testa a Jonghyun che si perse nel rep. Roxy guadagnò punti finché non accadde nuovamente: occhi persi e sguardo fisso.
Delle ballerine che ballavano, una si era storta la caviglia e lei stava ballando al posto suo sul palco dell’Auditorium con la febbre. Non era possibile, non poteva essere lei. La testa le girava e svenne.
Jonghyun le toccò il braccio: “Ci sei?”
“Mi siedo un attimo non sto bene.”
“Vuoi che ti porti qualcosa da bere?” lei annui grata con sguardo stanco.
Il ragazzo uscì e Roxy estrasse il diario dalla borsa. Annotò quello che aveva ricordato, la testa le faceva male ma era contenta dei ricordi recuperati.
Jonghyun tornò con dei tramezzini e una bibita gassata. Roxy lo guardò indifferente: “Grazie.” Lui le sorrise e le porse dell’aranciata: “Ti va?” “Si grazie.” Mangiarono ciò che il ragazzo aveva comprato e a un certo punto Roxy chiese: “Voglio che mi dici una cosa: cosa è successo dopo che la preside mi ha detto che dovevo vivere con voi?” “Sei scappata.” Rispose Jonghyun come fosse la cosa più ovvia del mondo. Qualche istante dopo comprese e chiese: “Cosa? Te lo ricordi?” Roxy annuì con il volto basso che fissava il bicchiere di aranciata tenuto con entrambe le mani e poggiato sulle gambe. Jonghyun le sorrise felice.
“Io ti ho inseguita fino al giardino e abbiamo parlato. Ti ho raccontato di una mia amica che…” “Era stata rapita no?” “Esatto. Sono felice di vedere che ricordi poi sono arrivati gli altri e sei scappata, Minho ti ha trovata e la preside ti ha ordinato di farci fare il girò turistico della scuola.”
Roxy sorrise annuendo: “Vi ho fatto conoscere la cuoca e la mia insegnante di disegno vero?” “Esatto.”
 
Cantarono ancora un poco: Hello, Juliet.  Jonghyun, infine le fece cantare una canzone  importante: The Reason.
Roxy si immobilizzò e cadde quasi a terra lo sguardo era fisso: lei, il palco, le luci, la paura, la tensione, la melodia, gli occhi puntati su di lei, il cappuccio per nascondere la sua figura… Jonghyun e le sue parole. Lui la sostenne, aveva esagerato? Forse. Ma forse ne valeva la pena. Se aveva ricordato anche solo un momento allora era servito a qualcosa. La fece sedere: “Non dovevo?” lei lo guardò: “No tranquillo va bene così.”
* * *
Uscirono dal Karaoke e presero la strada per tornare a casa: “Cosa hai provato vedendomi su quel palco?” “Gioia, una gioia infinita. Ti amo.” “E quando sono svenuta per la febbre?” “Paura e rabbia… mi hai fatto arrabbiare non avresti dovuto.”  “Capisco… ti va di raccontarmi qualcosa?”
“Beh diciamo che mi hai insegnato ad andare in bicicletta.” Roxy scoppiò a ridere: “Tu non sapevi andare in bici! Ahahahah.” Si asciugò le lacrime e Jonghyun sorrise contento di vederla ridere: “è così strano?” “Sì.” “Non tutti nascono maestri.” “Ahahahah.”
Arrivarono a un vicolo e svoltarono. Roxy fu percorsa da brividi non le piaceva quel luogo. Sentì dei passi alle spalle e si girò di colpo. Un uomo armato di pistola la stava mirando: “Piccola stronza ti abbiamo trovata finalmente.”  Poi sparò il colpo, Jonghyun, che aveva i riflessi pronti, scansò la ragazza salvandola. Le sorrise: “Stai bene?” lei annuì sembrava un agnellino spaventato. Il ragazzo si alzò e la prese per un braccio cercando di scappare. Ancora loro. Gli avevano seguiti fino a qui, forse avevano visto Roxy alla tv. Furono circondati così non vedendo via d’uscita prese un pezzo di ferro e si alzò dirigendosi contro l’uomo ma Roxy lo fece cadere, appositamente, e gli rubò il pezzo di ferro: “Non posso permettere tu ti faccia del male.” Guardò l’uomo diritto negli occhi: “Non so che ti ho fatto ma nessuno mi spara addosso capito?” l’uomo sparò nuovamente. Roxy schivò il colpo e corse verso l’uomo che non era pronto a ricevere il colpo: una bastonata diritta alle gambe e un osso che si spezzava. Cadde a terra urlando.  Lei si girò verso gli altri che scapparono. Jonghyun chiamò la polizia che fu presto sul luogo.
Roxy sorrise a Jonghyun: “Grazie per aver tentato di salvarmi.”
“Che discorsi proverò sempre a salvarti… io ti amo.” Lei arrossì poi notò il braccio dell’uomo, vi era un tatuaggio: un serpente.
In un istante ricordò: La lotta, il sangue, il dolore, la fatica. Jonghyun l’aveva protetta anche in quell’occasione. Guardò il ragazzo e gli sorrise. Lui non capì perché ma ne fu contento. 
  
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