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Autore: _Corin    31/12/2017    4 recensioni
[Coco]
“Scusami” la prega, ma non si muove, non emette un suono.
Entrambi in piedi si abbracciano stretti come in una notte d’amore, e, senza carne e senza sangue a scaldarli, bruciano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Manos





Le mani di uno scheletro sono deboli, o forse solo le mani di Hector.
Si porta nelle ossa il freddo di una strada buia in cui morire da solo, il tremolio di una vecchiaia che non lo ha mai raggiunto. È un brivido che lo percorre tutto e lo suona come le nacchere di un mariachi.
Ci sono cose che le mani, però, non dimenticano.
Non è Hector, non proprio. Ci sono giorni, infiniti giorni, in cui non riesce a indugiare nel pensiero di ciò che ha perduto senza sentire il cuore sgretolarsi, la gola che gli brucia di tequila che gli scende giù come veleno.
Ma le sue mani, oh!, loro attendono sempre di pizzicare corde, suonano melodie inesistenti, rammentano la consistenza di una chitarra fra le braccia. Conoscono ancora il peso di Coco che se ne sta appoggiata al suo cuore. Ci sono cose per cui le mani non sono mai abbastanza deboli.
Stringere i fianchi di Imelda è una di queste.
Hector avanza con passo claudicante fino a che non li separa nulla più di un respiro. Le sue articolazioni sono leggere e fragili come quelle di un uccello, e sembra quasi che si possa rompere, quando cade sulle vecchie ginocchia e posa la fronte sul ventre vuoto di Imelda, come in un tempo in cui il suo ventre non era riempito solo della sua carne e del suo sangue, ma persino gonfio, fecondo, amato.
Ora sono tutti morti, sono tutti vuoti, sono tutti nulla. Ma quando Hector posa la sua fronte sul suo ventre, uno scintillio di vita gli brucia ancora sulla punta dei polpastrelli, placa il brivido.
“Scusami” la prega, ma non si muove, non emette un suono.
Entrambi in piedi si abbracciano stretti come in una notte d’amore, e, senza carne e senza sangue a scaldarli, bruciano.
“Non so quanto tempo mi resta” dice Hector, ma non lo dice. Sono le sue mani a dirlo per lui, quando si muovono nei capelli di Imelda e ne sciolgono la stretta, nella fretta in cui la bacia nell’imitazione di un bacio che ha niente di ciò che serve a un bacio e tutto, tutto ciò che serve a loro.
Imelda lo stringe forte, e ciò che pronuncia è «sono ancora arrabbiata con te», ma è solo un mormorio affannato e nel frattempo gli stringe affettuosamente una ciocca di capelli, e ancora una volta è quello che dicono le sue mani ciò che è davvero importante.




Note Autrice

Coco conquista senza dubbi il podio dei cartoni più belli di sempre. Spero che non ve lo siate spoilerati leggendendo questo piccolo sfogo di mezzanotte per i miei feels impazziti per Imelda e Hector. Comunque, mi auguro che la storia vi sia piaciuta, perché di feels ne ho in abbondanza e temo che finchè non troverò la mia prossima ossessione riempirò il non ancora nato Fandom con tutto ciò che mi passa per la testa. Il 2018 è l'anno giusto ragazzi! Quindi, alla prossima (se vorrete) e buon anno!

Corin

 
   
 
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