Le campane suonano sempre più forte, accompagnando la caduta di L a terra.
Fuori continua a piovere, mentre il suo cuore viene avvolto da una spirale di neve che lo congela, impedendogli di continuare a battere.
Inaspettatamente, si trova tra le braccia di Yagami, il suo acerrimo nemico – il suo unico amico. Occhi negli occhi, nero nel marrone, che pian piano diventa rosso, e allora L capisce di aver sempre avuto ragione.
Light Yagami è Kira.
Lo dimostra il suo ghigno abilmente nascosto dagli occhi degli altri poliziotti presenti nella stanza, il bagliore di gioia che scorge nel suo sguardo, che sembra gridare Vittoria!.
Eppure, L non riesce a odiarlo. Non ci riesce perché ha scorto la vera natura di quel ragazzo trasformatosi in mostro quando – e oramai ne è certo – aveva perso la memoria; non ci riesce perché continua a scorgere qualcosa di diverso nell’occhiata che il giovane gli sta rivolgendo, qualcosa di tremendamente simile al dolore. Forse, dopotutto, anche Yagami lo considerava un amico.
L sente che il suo tempo sta per scadere, ma ci sono così tante cose che ancora deve fare…
La morte non può essere sconfitta, di questo, purtroppo, è pienamente cosciente, però si riserva un ultimo lusso prima di sprofondare nell’oblio eterno.
Dice addio ai membri della squadra che hanno lavorato con lui negli ultimi mesi, sostenendolo e permettendogli di sentirsi parte di una vera famiglia.
Dice addio a Near, Mello, Matt e tutti gli altri ragazzi della Wammy’s House, sperando che sappiano trovare il loro cammino nel mondo.
Dice addio a Watari, colui che lo ha sempre trattato come un figlio, morendo per averlo seguito in questa sua ultima avventura.
Dice addio a Light, l’unica persona che è stata in grado di capirlo fino a fondo: in un’altra vita, si sarebbero potuti veramente definire amici.
L’ultima a cui dice addio è lei, Misa Amane, la ragazza che lo ha sorpreso più di tutti: col tempo, L ha compreso che in lei c’è molto più di quanto lasci trasparire. Gli sarebbe piaciuto conoscerla per davvero: allora, forse, il suo desiderio di capire cosa fosse l’amore si sarebbe finalmente esaudito.
Ma ora è troppo tardi per i rimpianti e i rimorsi, è troppo tardi per qualsiasi cosa.
Lentamente, L abbassa le palpebre, con l’immagine di Light sorridente fissa nella sua mente e i battiti del cuore che rallentano sempre di più, fino a fermarsi.
Le campane hanno smesso di suonare.

Angolo dell’autrice:
Salve a tutti! Ecco a voi l’ennesima storia riguardante la morte di uno dei miei personaggi preferiti di Death Note. Stavolta è toccato a L, e stranamente sono riuscita a rientrare nei limiti della flashfiction xD Come al solito, ho fatto accenni a una coppia che personalmente amo, la L/Misa, ma spero di non aver esagerato. Comunque, spero che questa fanfiction sia piaciuta a chiunque l’abbia letta e, anche se così non fosse, vi invito comunque a lasciarmi la vostra opinione sotto forma di recensione. ;) Nel frattempo, ringrazio di vero cuore i lettori. ;*
Baci da Fandoms_Are_Life.