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Autore: Il corsaro nero    01/01/2018    3 recensioni
Il waraizome è una tradizione giapponese che sta a indicare il primo sorriso dell'anno.
Un sorriso, anche per i ragazzi goffi, timidi e soli, è sempre un buon modo per iniziare l'anno... soprattutto se a sorridere è un'affascinante e misteriosa ragazza incontrata per caso...
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Crilin, Muten | Coppie: 18/Crilin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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WARAIZOME


Finalmente, era arrivato.

Il 31 Dicembre, ovvero l'ultimo giorno dell'anno.

Nel tempio buddista, tuttavia, nessuno si riposava.

Tutto doveva essere in ordine e perfetto per Hatsumode, ovvero la visita al tempio della gente per esprimere desideri.

Tra i lavoratori, vi era un giovane ragazzo di nome Crilin.

Era basso, pelato e che vestiva un abito da monaco.

Gli altri ragazzi lo prendevano in giro, in quanto era più brutto e goffo, ma il giovane lavorava sempre con impegno.

Lavorava al tempio da quando aveva tredici anni, assieme ai suoi compagni e amici Goku e Yamcha.

Anche se lavorare al tempio lo entusiasmava, e molto, il ragazzo aveva un desiderio dentro di sé.

Desiderava trovare una ragazza.

Purtroppo, a causa del suo aspetto fisico, il suo desiderio non veniva esaudito e Crilin cominciava a pensare di chiedere a Muten, il sacerdote del tempio, di addestrarlo a diventare il prossimo custode del tempio.

mentre Crilin puliva assieme ai suoi compagni, Muten gli si avvicinò a lui e gli propose: “Crilin, se quest'anno suonassi tu i 108 rintocchi per Joyanokane?”

Crilin alzò la testa, emozionato.

Suonare i 108 rintocchi delle campane del tempio, in modo da allontanare i 108 desideri mondani nascosti nei cuori dei cittadini, era un grande onore.

Davvero, maestro?” domandò, eccitato, Crilin e Muten annuì: “Ma certo, ragazzo.”

Crilin era così emozionato all'idea di suonare le campane che combinò pasticci per tutto il resto del giorno.

Finalmente, per la gran gioia di tutti, mancò un quarto d'ora a mezzanotte.

Pensi di farcela, Crilin?” gli domandò, dubbioso, Muten e Crilin annuì: “Certo, maestro.” “Ricordati che non è una cosa da poco suonare la campane. Il loro suono, infatti, serve per perdonare i peccati che la gente ha compiuto nel corso dell'anno. E' un compito molto delicato e importante e, perciò, non tollererò se il suono sarà fatto tanto per finire prima. Se accadrà, scordati il banchetto a base di soba che ci sarà dopo, intesi?”

Alla parola banchetto, Goku, che fino a quel momento, stava dormendo come un ghiro, alzò la testa di scatto, leccandosi i baffi.

Si fidi di me, maestro. Non la deluderò.” lo rassicurò Crilin e Muten gli indicò la corda per suonare le campane, dicendogli: “Bene, allora, preparati. Fra dieci minuti devi suonare.”

Mentre i minuti passavano lenti, Crilin era sempre più agitato.

La paura di non essere all'altezza del suo compito lo opprimeva...

Ora!” gli gridò, ad un tratto, Muten e Crilin cominciò a tirare le corde delle campane più forti che poteva.

Mentre continuava a suonare, le braccia e le mani, a causa dello sforzo, gli facevano sempre più male ma non si sarebbe mai arreso!

Il suo maestro gli aveva affidato un compito molto importante e lui l'avrebbe portato a compimento!

Finalmente, il ragazzo suonò l'ultimo rintocco.

Ottimo lavoro, Crilin.” si complimentò Muten “Sei stato molto bravo. Ti darò una borsa per il ghiaccio per le mani e una bella crema e, poi, ti aspetta un bel banchetto al piano di sotto.”

Una volta che il suo maestro ebbe finito di medicarlo, lo accompagnò giù, dove c'erano tutti i suoi amici ad aspettarlo.

Nonostante Crilin facesse molta fatica a mangiare con le bacchette, a causa delle bende, l'atmosfera era delle più felici.

C'erano tutti i suoi amici, i suoi tre colleghi al tempio, ma anche Chichi e Gohan, rispettivamente la moglie e il figlio di Goku, Bulma, una giovane donna con suo figlio Trunks, Umigame, la vecchia tartaruga marina di Muten, e tanti altri...

Tuttavia, solo Muten mancava all'appello, in quanto doveva occuparsi delle persone che visitavano il tempio.

Tra una parola e un'altra, arrivarono le cinque del mattina.

Mancavano poche ore all'alba.

Meglio sbrigarsi.” disse Goku, alzandosi “O perderemo Hatsuhinode, la prima aurora dell'anno... e non è una bella cosa iniziare così l'anno.”

Tutti i presenti uscirono dal tempio e si diressero verso le alture del tempio, in modo da vedere meglio l'alba, tranne Crilin il quale, approfittando delle tenebre, scese dall'immensa scalinata del tempio e si diresse verso la spiaggia.

Non sapeva perché volesse stare da solo... forse perché, da solo, poteva riflettere meglio su sé stesso.

Era un uomo abbastanza brutto e insignificante... lo sapeva fin da quando era piccolo... eppure, aveva sempre sognato di trovare una ragazza.

Aveva, persino, cominciato a frequentare le arti marziali con la speranza di fare colpo... ma era stato inutile.

Le donne non amano gli uomini con quell'aspetto...

Quando fu in spiaggia, si tolse le scarpe e, nonostante indossasse ancora il Kimono, entrò.

La spiaggia, di solito così affollata, era vuota, non c'era anima viva.

Ad un tratto, si fermò, incredulo.

In quella spiaggia c'era qualcuno.

Una bella ragazza, con i capelli a caschetto biondi, mossi in maniera aggraziata dalla brezza marina, e con indosso un lungo Kimono se ne stava lì, ferma davanti alla riva a fissare il mare.

Crilin non poté fare a meno di arrossire.

Era così bella...

Ad un tratto, la ragazza si voltò e Crilin abbassò lo sguardo.

Che tremenda figura...

Ciao.” lo salutò, inaspettatamente, la ragazza.

Crilin, un po' timidamente, ricambiò il saluto: “C-ciao...”

La ragazza si avvicinò a lui.

Il Kimono rosso si muoveva con grazia ed eleganza tra la sabbia, tanto che sembrava più una fata che una donna reale.

Si fermò davanti a lui, prima di chiedergli: “Come ti chiami?” “Crilin.” “Sei venuto qui a vedere l'aurora?” “Sì...” “Che combinazione. Anch'io.”

Crilin arrossì.

Non solo era bella... ma era anche incredibilmente sensuale...

La giovane donna si fermò davanti a lui e gli domandò: “Sei un po' timido con le donne, vero?”

Crilin abbassò lo sguardo.

In effetti, un altro dei suoi mille problemi legati al non piacere alle donne era anche il fatto che fosse molto timido.

Ma, almeno, quella ragazza aveva notato solo quel difetto e non il fatto che non fosse un uomo piacente.

Sei un monaco?” chiese la ragazza e Crilin le rispose: “No... ma lavoro in un tempio.” “Davvero?” “Sì... tanto per guadagnare qualche cosa... ma non penso che diventare il sacerdote del tempio sia il mio destino...” “E secondo te, qual'è il tuo destino?” “Non lo so... sto ancora cercando di capire...” “Beh... io vorrei diventare ricca.” “Sono sicuro che ci riuscirà...” “Però mi piacerebbe vivere in un'isola.” “Davvero?” “Sì... vedere il mare azzurro, il cielo che si confonde con il mare e i bellissimi tramonti da film... non ti piacerebbe?” “Moltissimo... ma mi piacerebbe molto di più se ci fosse la donna della mia vita...” “E come dovrebbe essere la donna della tua vita?”

Crilin avrebbe voluto rispondere che la donna della sua vita era, in tutto e per tutto, identica a lei, ma non ebbe il coraggio di dirlo.

Tuttavia, fu l'arrivo dell'aurora a salvarlo.

Guardi! Sta per sorgere il sole!” esclamò, indicando il sole rosso che, timidamente, stava facendo capolino in mezzo al mare.

Il cielo, da blu, cominciò a diventare di un bel arancione caldo mentre il mare da nero diventava blu.

Era uno spettacolo stupendo.

Non trova che è molto bello? Questo spettacolo ti fa sentire così in pace con te stesso...” disse Crilin, estasiato, e la ragazza annuì: “Già...”

SMACK

Crilin diventò rosso come un peperone.

Quella ragazza... gli aveva appena dato un bacio... sulla guancia...

Ci vediamo.” lo salutò la ragazza e, prima di allontanarsi, si voltò un'altra volta verso di lui e, sorridendo, gli disse: “Ciao.”

Crilin rimase in silenzio, incredulo.

Quella ragazza così bella... non solo gli aveva dato un bacio... ma gli aveva pure sorriso...

Il suo primo sorriso dell'anno...

Il Waraizome...

Era uno dei gesti, secondo la tradizione giapponese, che portavano fortuna... il primo sorriso dell'anno portava fortuna...

Fino ad allora, era Goku quello che gli sorrideva per primo... eppure, quell'anno, era stata un'affascinante e misteriosa signorina a sorridergli per prima...

Ancora rosso, guardò quella bella e leggiadra ragazza, vestita con Kimono rosso, e sperò, con tutto il cuore, che l'augurio della giovane, ossia di rivedersi di nuovo, si avverasse veramente.

   
 
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