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Autore: aleale00    02/01/2018    2 recensioni
Rilassati, prendi un respiro, chiudi gli occhi e ti assicuro che non sentirai più nessuna disarmonia...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Robert??? Cosa diavolo ci fai tu qui???-

Davanti a lei c’era l’uomo da cui pensava di essere amata incondizionatamente,  l’uomo che avrebbe dovuto starle vicino, sostenerla,  e invece l’aveva moralmente tradita e abbandonata. Il cuore le era andato in gola, ma stavolta non si sarebbe fatta sopraffare , aveva avuto il tempo di pensarci tutta la notte.

-Vicky dovevo vederti, ti prego fammi entrare dammi dieci minuti, ho bisogno di parlarti…- Rob era perfetto esattamente come se lo ricordava,  nella sua t shirt modaiola e a lei veniva da ridere istericamente. Erano passati otto fottutissimi mesi in cui Victoria aveva cercato di dimenticare lui e ogni singolo particolare di quella sera senza che Robert sentisse l’esigenza di cercarla per dirle anche una sola parola e ora di colpo…

-Non se ne parla ! – Se Ronson metteva un solo piede in casa sua, la nonna era pronta a prendere a sberle lei e a calci in culo il suo ex per non dire di peggio.

-Vic ti prego cinque minuti...non penso ad altro da ieri sera…- l’aria da cane bastonato non funzionava più, una rabbia incontenibile le divorava inaspettatamente le viscere

-Vieni..- si era avviata decisa nello stesso angolo di giardino in cui l’aveva trascinata Matt solo qualche sera prima piantonandosi in fronte a lui, aria di sfida, guance rosse e braccia incrociate.

-Che cosa vuoi? – gli aveva chiesto senza preamboli puntandogli gli occhi blu in faccia

-Chiederti scusa, non l’ho mai fatto hai ragione sono stato un codardo, ma se credi che per me sia sia stato facile…-

-Stai scherzando spero??? – Lo interruppe lei bruscamente – Non sei stato tu mi pare quello

stuprato e fatto passare per pazzo!!! – Stupro era una parola che non riusciva a pronunciare e che le creava disagio solo a sentirla, ma l’atteggiamento del suo ex fidanzato la stava letteralmente mandando fuori di testa, non pensava seriamente che venire a chiederle scusa bastasse per ripulirsi la coscienza!?

Lui ingoiò la saliva a vuoto – Vicky ti prego tu non hai idea di quanto mi è costato fare tutto questo… far soffrire la persona che amo…l’idea di perderti…- sembrava sinceramente contrito ma lei aveva sofferto troppo era impermeabile alle sue ragioni

-Troppo comodo!!! Se tu mi avessi amata anche solo un briciolo mi avresti difesa, non mi avresti lasciata sola e fatta passare per pazza! Non avresti coperto quei vermi per compiacere il tuo club…l’unica cosa che ti interessa sono i soldi!! – gli stava vomitando addosso otto mesi di rabbia trattenuta, pensava non ci sarebbe mai stata l’occasione per guardarsi ancora in faccia e invece…

-IO NON AVEVO SCELTA!!!- lui spalancò le braccia mentre lei lo guardava letteralmente a bocca aperta

-SCELTA??? Come fai a dire una cosa del genere??? Tu non hai una coscienza, non ti importa nulla di nessuno!!!– La biondina aveva le guance arrossate, i toni si stavano decisamente scaldando

-Vic ma come fai a non capire che mi hanno ricattato, mi hanno detto che non mi avrebbero più fatto giocare e avrebbero fatto in modo che io non avessi più un futuro se sollevavo uno scandalo di quelle proporzioni, cos’altro avrei dovuto fare???Hai un’idea di quanto potente sia quella gente? - il fatto che sembrasse in qualche modo in buona fede non lo rendeva meno egoista o moralmente giustificabile

-Come fai a non capire che hai distrutto la mia vita, come se non fosse bastato quello che era successo! Tu che ne sai di che vuol dire convivere con la paura, avere gli incubi di notte, perdere la stima di se stessi, non riuscire più ad uscire di casa??? Ho lasciato la Royal Albert Hall, non ho toccato il pianoforte per quattro mesi… tutto questo per te non conta???L’unica cosa a cui pensi è la tua carriera!!!- Lei urlava incurante del fatto che sua nonna poteva sentirla ed uscire da un momento all’altro

-Mio Dio Vic mi vergogno così tanto! Non avrei mai voluto…– lui si era passato una mano tra i capelli curatissimi con un gesto disperato facendo un paio di passi per avvicinarsi mentre lei faceva due passi indietro, inorridendo alla sola idea di un contatto casuale con il suo ex.

- Non è vero niente, come fai a dire che ti dispiace quando hai deciso di sacrificarmi senza scrupoli…- Victoria lo aveva detto sottovoce, tristemente, come se stesse facendo una considerazione tra se e se, le faceva così male al cuore, quanto poco lo conosceva prima se non si era mai resa conto che Rob poteva essere così opportunista ed incosciente da fare una cosa del genere relativamente a cuor leggero.

-Io ti amo ancora Vicky, ho cercato in tutti i modi di non pensare a te in questi mesi, mi sei mancata così tanto, ho cercato di dimenticarti con tutte quelle ragazze, ma…ieri sera quando ti ho vista con lui…mi è caduto tutto addosso , vorrei una bacchetta magica per rimettere tutto a posto …- non era riuscito a guardarla in faccia con l’ultima frase, ma lei aveva messo le mani avanti per metterlo in guardia di non avvicinarla.

Lo guardava incredula gli occhi sbarrati, il fiato sospeso, non riusciva a crederci, come poteva dire delle cose del genere??? Come poteva parlare di amore quando l’aveva lasciata sola a macerare nel dolore, nella delusione a lottare con paure che nemmeno sapeva si potessero provare.

-Sei innamorata di Bellamy? Da quanto lo frequenti? Hai lavorato per i MUSE? Lo so quanto ti piacciono, quanto lo stimi… – la domanda le era caduta addosso a bruciapelo con che coraggio le chiedeva una cosa del genere? Non aveva nessun diritto di essere geloso!

-Non sono affari tuoi!!! – quasi ringhiò Victoria

Matt, Mio Dio, sarebbe stato lì a momenti e lei desiderava così tanto averlo vicino in quel momento, ma contemporaneamente non voleva che lui e Robert si incontrassero di nuovo

-Vattene!!! – sussurrò stringendosi le braccia addosso, sentiva freddo nonostante i trenta gradi

-Vicky lo so che non puoi perdonarmi, ma vorrei che tu ci pensassi…- aveva continuato lui incurante del turbamento evidente della ragazza – Voglio che tu sappia una cosa,sono otto mesi che mi porto questo in tasca…te lo avrei dato se…non fosse successo…ti avrei chiesto di sposarmi… – aveva detto imbarazzato tirando fuori un piccolo astuccio rosso – non ho avuto il coraggio di restituirlo, ho passato ore a guardarlo pensando a noi chiedendomi quello che  ho perso, a come sarebbe stata la nostra vita insieme,  vorrei lo tenessi tu indipendentemente da come sono andate le cose …vorrei ci fosse un modo per tornare indietro - la biondina teneva gli occhi bassi, i pugni stretti, non voleva guardarlo, non voleva ascoltarlo un secondo di più un senso di nausea le divorava lo stomaco, faceva troppo male! La mano del calciatore rimase tesa senza che lei allungasse la sua per prendere l’astuccio, non voleva assolutamente sapere cosa c’era lì dentro.

-Vattene…- sussurrò di nuovo aveva già sofferto troppo

Robert annuì visibilmente turbato, al momento non aveva alternative, lasciando la preziosa scatoletta sul tavolo da giardino lì accanto prima di girare i tacchi ed avviarsi l’auto sportiva parcheggiata poco distante.

 

-Sapevo che eri impaziente di rivedermi, ma non mi aspettavo di trovarti sui gradini di casa! – il leader dei Muse, sorriso un po’ storto e canzonatorio, aveva intuito che qualcosa non andava solo dopo averle sfiorato le labbra con le sue sedendosi sui gradini accanto a lei. Vicky sembrava di ghiaccio eppure aveva immediatamente nascosto il viso sulla sua spalla  sorprendendolo non solo per il profumo floreale a cui ancora non aveva fatto l’abitudine.

L’aveva chiusa in un abbraccio baciandola di nuovo, avvertendo la stessa precaria fragilità della sera prima.

Quello impaziente in realtà era lui, camminava sulle piume da quando aveva chiuso la conversazione telefonica meno di un’ora prima. Corrugò la fronte davanti al sorriso tirato che aleggiava sul visetto di lei, sembrava assente.

-Tutto a posto? –

Victoria strinse i denti cercando di non far trasparire il tumulto che aveva dentro, si doveva focalizzare sul fatto che per colpa di Rob non doveva andarci di mezzo ulteriormente il suo rapporto con Matthew

-Si, si, certo – si era alzata con un sorriso e un entusiasmo eccessivo afferrando la mano del cantante per tirarlo in piedi a sua volta – Andiamo muoviti sto morendo di fame! – era stata lei a baciarlo, era una bugia  e lui era troppo sgamato per non accorgersene, ma per ora l’avrebbe assecondata

 

-Mr Bellamy , mi ha chiamato Mr. Howard per prenotare un tavolo per lei…prego seguitemi - il cameriere fin troppo ossequioso li aveva scortati verso un tavolo appartato su una terrazza immersa nella vegetazione mediterranea

il cantante qualche passo avanti a Vicky teneva stretta la sua mano come se avesse avuto paura di perderla anche solo facendo quei pochi passi e non era certo per gli occhi ammirati che si erano posati sulla ragazza al loro passaggio

-Il posto l’ha consigliato Dom- aveva chiarito guardandosi attorno soddisfatto come se solo quello fosse una garanzia. Un locale semplice ma molto curato, i prezzi indicati sul menù non erano certo alla portata dei comuni mortali, sembrava abbastanza fuori mano per sperare di non essere importunati da nessuno, otre che affacciato su un panorama davvero incantevole. Non si poteva certo dar torto a Dominic che d’estate passava tutto il suo tempo libero in quell’angolo di Francia!

Vicky aveva riso spudoratamente seminascosta dal menù davanti al cameriere, che invece aveva cercato stoicamente di restare serio mentre prendeva l’ordinazione, per il francese davvero discutibile del leader dei Muse, del resto Mr. Rockstar, aveva insistito per fare da solo…

-Sei imbarazzante! – gli aveva detto senza mezze misure continuando a ridere, lui aveva aggrottato la fronte con aria offesa

-Come prego? -

-Il tuo batterista se la cava molto meglio di te col francese! – giusto per provocalo ancora un po’ e vedere quella rughetta in mezzo alla fronte che si accentuava

-Non la pensavi così qualche giorno fa al bistrot …- La biondina continuava a ridere

-Primo al bistrot non ti sei mai sforzato di dire  una sola parola in francese, secondo ti sbagli carissimo Mr. Bellamy!  L’ho pensato dalla prima volta che hai ordinato due fette di torta di mele per tormentare quell’anima buona di Dom… semplicemente  non te lo potevo dire, come non te lo poteva dire quel poveretto due minuti fa! E poi uno che ti fa gli agguati nella cantina del locale dove lavori non può essere una persona seria! – lui incassò ridacchiando. La ragazzina si stava “allargando”! In realtà il moro si stava divertendo molto più di quello che voleva dar a vedere

- Attenta a quello che dici…- La minacciò semiserio alzando l’indice  

Vic invece si stava divertendo da morire ad attaccare la vanità del moro,  che come aveva già avuto modo di verificare era uno dei suoi punti deboli.

-Uuh…La famosa collera di Matthew Bellamy!!! – lei aveva sbattuto le ciglia provocante davanti all’aria melodrammatica del chitarrista giusto per chiarire che non si sarebbe fatta intimidire dalle minacce verbali.

Tra i famosi superpoteri aveva quello di distrarla dai suoi pensieri, purtroppo il  peso specifico dell’incontro con Robert era un po’ troppo alto per le spalle esili di Victoria. Il tempo che Matt si era preso per rispondere ad un messaggio le era bastato per ripiombare nei suoi pensieri tortuosi

-Dove sei? – Il cantante aveva cercato di riportarla alla realtà ,la domanda “cos’è successo?”, perché era chiaro che qualcosa doveva essere successo tra la telefonata e  quando l’aveva raggiunta a casa, esigeva urgentemente una risposta, ma lui oramai sapeva benissimo che farle pressione era il modo migliore per farla chiudere come un riccio.

-Ho l’impressione che tu sia rimasta seduta sui gradini di casa…- sorrise incoraggiante mentre le versava un dito di vino fresco e frizzante. Lei sorrise di rimando, come faceva con così poco a trasmetterle una strana sensazione di calore che si spandeva nel petto? O magari era il vino…

Annuì giocherellando col bicchiere prendendo tempo guardandolo di sottecchi. Aveva ragione Jack Matthew meritava la sua onestà  e aveva ragione anche sua nonna, meritava anche una possibilità,  ma questo non cambiava pressoché nulla.

-Robert è venuto a cercarmi, pochi istanti prima che arrivassi tu! – Occhi negli occhi, lo stretto spazio del tavolo sembrava si fosse dilatato all’improvviso e lei aveva avuto modo di vedere un lampo di  sorpresa sprizzare in quelli azzurrissimi del cantante.

Matt si sentì investito da una doccia di acqua gelata,  la stessa  rabbia cieca della sera prima gli risalì le caviglie, tutto pensava fuorchè Ronson avesse il coraggio di presentarsi da lei!

Ebbe tutto il tempo di morsicarsi il sottile labbro inferiore prima che la ragazza parlasse di nuovo

-Voleva … chiedermi scusa! – precisò lentamente,  da qualche parte doveva incominciare

-Io lo so che non hai idea di cosa sto parlando e… e vorrei potertelo spiegare…anzi te lo spiegherò, lo prometto, ma quando ti ho detto che non so da che parte incominciare non ti dicevo una bugia – aveva incontrato i suoi occhi solo per una frazione di secondo, erano troppo limpidi alla luce del sole e non la aiutavano per nulla in quel tentativo di confessione raffazzonata

-Credo di averti detto che per te ho tutto il tempo che vuoi! – l’aveva incoraggiata lui con quel tono sicuro , protettivo e un po’ sbruffone che assumeva a volte e che all’inizio la infastidiva, ma ora che lo conosceva non faceva che aumentare il suo imbarazzo.

-Dei Potenti Bellamy!!! Vorrei tu fossi veramente un alieno e potessi leggermi nel pensiero così potrei evitarmi…evitarmi…tutto questo…e la faremmo finita una volta per tutte!!!- la biondina sbuffò arrabbiata con sé stessa e le sue debolezze

Lui rise di gusto, nonostante l’argomento spinoso quella ragazza era semplicemente disarmante, la spontaneità un po’ infantile che aveva a volte lo faceva impazzire.    Si lasciò incantare dalle guance che si erano tinte di rosso, era uno di quei momenti in cui era sicuro di non aver mai visto niente di più bello e delicato in tutta la sua vita e…Dio sì l’avrebbe avuta vinta lui, perché la desiderava da morire!

- Dei Potenti!!! – le fece scherzosamente il verso - Un alieno??? Good! Hai letto anche tu il libro di quella tipa che mi ha trasformato in un principe alieno dai gusti un po’ trash? – chiese serissimo, beccandosi un’occhiataccia e un pugno su un braccio

- Cosa? Ma no!!! Scemo! E comunque la tipa ha ragione… sui gusti un po’ trash!!! – rilanciò lei con le guance sempre più bollenti – Sii serio per una volta! Sto cercando, sto provando a dirti che…ti racconterò tutto, voglio farlo, ma devi avere pazienza, non so come… non so nemmeno se riuscirò a farlo prima che tu risalga su un areo e… sparisca…- l’ultima parola l’aveva solo sussurrata ad occhi bassi. Si arrabbiò con se stessa per il fastidio che provava all’idea che quella vacanza finisse, non potevano rimanere in quel limbo indefinito per sempre?

-Hey! Non ho nessuna intenzione di sparire! – le alzò delicatamente il viso verso il suo - Io ci sarò tutte le volte che vorrai parlarne stai sicura e tu devi  ancora suonare il violino per me!  – ancora una volta le parole erano scappate dalla pancia del cantante contrò il buon senso e la sua volontà. Era fottuto!! Fottuto per una ragazzina con gli occhi blu, le stava anche accarezzando il dorso della mano sul tavolo tanto per enfatizzare la cosa . Lei era l’aliena che aveva il potere di manipolare la sua mente!!! Non avrebbe mai confessato neppure a Dom che la sola idea di vederla suonare il violino lo eccitava da morire!

-Io non suono per te! – sottolineò lei per l’ennesima volta vagamente immusonita

-Ok…-la assecondò davvero poco convinto

-Matthew…- Qualcosa gli si era mosso nello stomaco! lo aveva chiamato Matthew in modo solenne, non Matt, Bells, Mr. Bellamy o qualsiasi cosa le venisse in mente per flirtare con lui o deriderlo e qualcosa nello sguardo di lei lo aveva messo in allarme su quello che stava per dire

-Tu… sei mai stato innamorato? Voglio dire..hai mai amato qualcuno seriamente? – era la prima volta che lei si azzardava a chiedergli qualcosa di veramente personale che andasse oltre i presupposti di quel gioco estivo. Aveva strizzato gli occhi più volte pinzandosi il naso con quel tic nervoso che non aveva mai imparato a controllare completamente

-L’unica relazione seria che ho da più di vent’anni è quella con il mio batterista! – ridacchiò semiserio ingoiando un sorso di vino, era una battuta scontata, ma meglio berci sopra perché anche lì qualche colpa ce l’aveva eccome!

Il sorriso che affiorò sulle labbra di  Matt era cinico quanto il tono che aveva usato pensando a quanto disastrosa fosse la sua vita sentimentale, amare qualcuno non ti garantisce il lieto fine lo aveva imparato bene, con Gaia si erano lasciati ad un passo dall’altare, ma non gli andava di parlarne…non aveva nessuna intenzione di mostrargli che anche lui era umano e vulnerabile.

Lei aveva annuito sorridendo per la battuta gli occhi blu cercavano conferme in quelli di lui che invece era fuggito, improvvisamente quello sotto pressione era lui

- Vuoi una risposta da cantastorie o una risposta vera? – provò a rilanciare conscio che la “ragazzina” lo stava testando

-Devo cercare su google anche quella…oppure sono più attendibili i testi delle tue canzoni?-

Lei alzò le spalle inclinando il visino abbronzato , lui rise a disagio. Assurdo!

-Non credo di essere mai stato molto innamorato di Kate se è questo che  vuoi sapere, forse ero solo infatuato. Lei è bella, famosa, disinibita e… incredibilmente coinvolgente …mi sono lasciato incantare, non lo so…- avrebbe voluto aggiungere che all’inizio gli era sembrato  impossibile che una Kate potesse volere proprio lui.

- ed è successo tutto così’ in fretta…- riprese  - Forse sono rimasto lì perché ero innamorato dell’idea di avere una famiglia, lei ha una famiglia stupenda sai..- la pausa di Matt aveva dato tutto il tempo a Vicky di sentirsi una nullità in confronto -  pensavo di poterla amare nonostante le divergenze, ho provato a costruire qualcosa, lo trovi stupido o sorpassato? Bing è mio figlio e puoi pensarla come vuoi, ma non sono un irresponsabile!  – Aveva sottolineato.

Tutte le volte che si era innamorato in modo irrazionale si era fatto un male cane perché sarebbe dovuta andare meglio stavolta?

Victoria scosse il capo violentemente, certo che non lo pensava!  “Onestà” le aveva ripetuto la testa.

Davvero Matt le stava facendo una domanda del genere? Sicuramente era onesto in quel momento  e tutto ciò non faceva che confermare le teorie di sua nonna

-Tu invece…Sei… ancora innamorata di lui? – chiese il moro lentamente . Uno strano puzzle si era composto nella sua testa, mentre una forma di ansia ingiustificata gli assaliva la bocca dello stomaco, dopo tutto quella tra lui e Vicky non poteva neppure definirsi una relazione vera e propria. Era geloso come un pazzo, non l’avrebbe mai ammesso! Ebbene sì era diventata una questione personale, lui ce la stava mettendo tutta e un verme come Ronson non se la meritava Vicky!

-Tu saresti ancora innamorato di una  persona che ti ha pugnalato alle spalle e poi ti ha lasciato da sola a morire per terra? – soffio fuori concentrata nel pasticciare con un pezzetto di pane con un astio che lui non avrebbe mai pensato potesse abitare in una creatura del genere.

Rob le aveva fatto la stessa domanda al contrario meno di un’ora prima e lei aveva provato una rabbia sorda e incontrollabile, non gli avrebbe permesso di rovinare di nuovo la sua vita era colpevole quanto quei degenerati dei suoi compagni di squadra e forse più

Il cantante annuì lentamente, capiva perfettamente cosa doveva provare Vic, aveva bisogno di un contatto fisico, ma qualcosa lo bloccava si sentiva in qualche modo intimorito

-Ha detto che mi ama ancora e non ha fatto altro che pensare a me! E’ così assurdo… io credo che amare qualcuno sia una cosa completamente diversa, io…ero convinta ci fosse qualcosa di vero tre me e lui…ma poi…– Victoria non aveva avuto il coraggio di guardarlo in faccia mentre lo diceva, mentre rifletteva per l’ennesima volta sull’assurdità di quella affermazione, ma ancora una volta aveva compiuto uno di quei gesti irrazionali che Matt la spingeva inconsciamente a compiere, aveva bisogno di parlarne con qualcuno che non fosse la nonna o Sarah

Davanti al piatto del musicista c’era una scatoletta rossa…lui deglutì a vuoto era in difficoltà, non se lo aspettava! Non si aspettava che Ronson facesse una cosa del genere otto mesi dopo e nemmeno si aspettava che Vic avesse voglia di parlarne con lui

-Che cosa…Ti ha chiesto di…voglio dire… l’hai aperta? – corresse il tiro mentre formulava la frase passandosi una mano tra i capelli incrociando timidamente gli occhi di lei. Gli era preso letteralmente un colpo in più si sentiva terribilmente stupido mentre una assurdissima paura che il suo antagonista in qualche modo se la riprendesse faceva capolino.

-No!!! Non voglio sapere cosa c’è dentro!!! – lui annuì di nuovo pensieroso, cosa stava cercando di fare Ronson? Era completamente pazzo!!!

-A volte siamo noi che attribuiamo un significato eccessivo a…cose che sono solo un oggetto…un anello è solo…un anello ad esempio- provò a dire pensando ai suoi errori

Lei bevve un sorso di vino riflettendo su quell’affermazione, gli occhi di entrambi fissi sulla scatoletta al centro del tavolo, cosa le era sfuggito…a parte il fatto che probabilmente lei e Robert avevano un concetto di amore abissalmente diverso?!

Kate aveva sventolato l’anello del leader dei Muse davanti al mondo intero chiarendo subito che non l’avrebbe sposato, chi dei due aveva frainteso il valore simbolico di quell’oggetto

-E tu l’hai mai fatto? Hai mai frainteso il valore di un…oggetto? – Bellamy saltò sulla sedia, quella conversazione si stava facendo spinosa! Cosa diavolo voleva sapere Vic, se lui era uno che regala anelli di fidanzamento alla leggera o se era mai stato fregato???

-Si! Probabilmente si! – aveva risposto suo malgrado, con un tono che lasciava intuire qualche bruciatura,  lui era sempre stato in buona fede dopo tutto

Lei aveva annuito pensierosa, la sedia aveva strisciato rumorosamente sul pavimento mentre si alzava, sulla terrazza c’erano solo altre due coppie,

-Facciamola finita…- aveva sussurrato mentre Matt aveva seguiva con lo sguardo la figuretta fasciata in uno dei suoi vestitini a fiori senza capire bene che intenzioni aveva

Victoria si era avvicinata alla ringhiera e con una determinazione imprevedibile aveva gettato la scatoletta in mare senza nessun preavviso, lasciando il Cantante a dir poco disorientato!

Voleva solo potersi lasciare tutto dietro le spalle una volta per sempre!

  

- Certo mio caro Prince  of Kalesstria …- Vicky sguardo divertito e ammaliante giocherellava con la cannuccia colorata del suo drink, più che seduti fianco a fianco erano praticamente appiccicati, Matt tutto sorrisini non riusciva a toglierle le mani di dosso.

Lei era tutta sera che lo tormentava con quel nomignolo,  dopo aver letto un pezzo della famosa storia che il suo cantante le aveva nominato per caso

- Non dovresti avere un pochino più di rispetto per un principe alieno? – Lui era troppo su di giri per non assecondarla, il cervello vagamente annebbiato dall’alcol gli dava una percezione ancor più accattivante della giovane musicista, e la parte del principe delle stelle gli piaceva eccome!

Dall’incontro con Robert la ragazza non gli aveva raccontato quasi nulla, diciamo che avevano ignorato l’argomento entrambi eppure le cose sembravano radicalmente cambiate.

Victoria aveva notevolmente abbassato le difese e lui si era fatto stregare dal suo ingenuo entusiasmo, aveva pazientemente tirato i remi in barca ogni volta che l’aveva sentita irrigidirsi quando le sue carezze si erano fatte un pochino più ardite, ma gli era bastato il modo in cui lei lo guardava per sentirsi sicuro di quello che stava facendo.

Da parte sua Vicky si era sforzata di tenere a bada il più possibile la testa in situazioni che la imbarazzavano. Matt continuava ad essere il maschio più anomalo del pianeta, era contemporaneamente di una “normalità” sorprendente per essere una rockstar e assolutamente fuori di testa in tutto quello che diceva o faceva. Visti insieme sembravano una coppia vera,lui la ricopriva di attenzioni e questo le faceva quasi paura

-Confesso che mi è piaciuta di più quella storia dove tu sei l’agente MB7 al servizio di sua Maestà! – aveva proclamato solenne  mentre lui si pavoneggiava pensando a quale ruolo potesse essere più accattivante per lui! I suoi fans a volte erano veramente raccapriccianti!

-I’m Bellamy…Matthew James Bellamy! – recitò con lo sguardo assassino, il pollice e l’indice posizionati come una pistola che puntava alla testa di Dom e un tono teatrale che avrebbe fatto invidia a Daniel Craig

-Che ne dite?-

Dom aveva alzato gli occhi al cielo, serviva altro alcol, lui sapeva  fin troppo bene a che livello riusciva a regredire il cantante della sua band, mezzo ubriaco pur di fare colpo su una ragazza!!!

-Jesus Christ… Bells risparmiaci…- era stato il suo commento melodrammaticamente british

Vic rideva fino alle lacrime, Bellamy un po’ brillo era palesemente più scemo del solito, ma non gliene fregava niente doveva aver bevuto un cocktail di troppo anche lei visto che lo trovava più affascinante del solito e non per merito della camicia bianca di Armani fatta su misura.

-No No No…Prova a dirlo di nuovo…bisogna assolutamente fare un video e postarlo su istaura, impazziranno tutti!!! - lo provocò lei guance rosse e occhi brillanti con entusiasmo eccessivo, lanciando uno sguardo di intesa al batterista che scuoteva eloquentemente la testa, prima di  lisciare la famosa camicia del suo compagno di band col gesto suadente che avrebbe usato per accarezzare un gatto.

Inutile dire che il moro in quel momento avrebbe fatto di tutto per compiacerla

-I’m Bellamy…Matthew James Bellamy! – la accontentò lui più tronfio di prima

-Okkey… provino superato la parte è tua, voi che dite? – la biondina cercava consensi nel gruppo di amici che rideva strafottente.

- Seee… gli piacerebbe!!! – Fece eco ironico Dominic . Matt con quello sguardo indignato era proprio idiota- Girami il video e posto dall’account di Muse…-al biondo veniva da ridere solo a pensare alla reazione dei fans

Vic appoggiò il suo drink sul tavolo del club dove avevano deciso di passare la serata con tutto il gruppo, armeggiando col telefono,  poi  passò le braccia intorno al collo del suo cantante accarezzandogli la guancia perfettamente rasata con il fare più seducente che gli era riuscito visto che le veniva ancora da ridere,  recitando fedelmente la parte della Bond girl per accaparrarsi totalmente la sua attenzione e lo baciò come se nella stanza non ci fosse nessun altro

-Tu pensi che se inscenassi un entrata alla James Bond sul palco i fans si divertirebbero? – soffiò nell’orecchio alla biondina tra un bacio e l’altro!

Non poteva essere serio! Vicky stava provando a sedurlo,  almeno per finta,  e lui pensava a come giocare a 007 sul palco !!  Era proprio un po’ sconnesso a volte…

-Io penso che tu sei fuori di testa! Non distrarti Prince of Kalesstria! – Lei l’aveva preso per il colletto della camicia ed era tornata a baciarlo, mani nei capelli, i corpi appiccicati ed era esattamente il tipo di lusinga e di atteggiamento che faceva impazzire il cantante!

Al momento erano attorcigliati al limite dell’indecente considerato il luogo…

-Wow! Hai capito!!!–Dom stava trattenendo il fiato. Lui e Jack avevano seguito la scena a cinquanta centimetri di distanza e il batterista era letteralmente senza fiato davanti all’irruenza inaspettata della ragazza, non che per lui ci fosse nulla di nuovo, ma Matt era realmente molto preso.

-Secondo me questa sera se la porta a casa !!!- il biondo dei Muse aveva tirato una sorsata dal suo drink senza smettere di fissare la coppietta che aveva di fronte affascinato

- Seeee! – Jack gli aveva praticamente sfasciato la spalla con una pacca - Se Bellamy si  porta a casa Vicky , giuro che pago da bere a tutti fino a quando nessuno di noi saprà più come si chiama! – aveva commentato  l’amico di Victoria, non che al momento mancasse molto al punto di perdizione assoluta nell’oblio dell’alcol…

-Hey bello…mi spiace per te ma questa sera niente bionde esplosive…- Jack aveva girato il viso di Dominic verso il suo con due dita, distogliendolo dal siparietto amoroso,  piantando gli occhi in quelli grigi del biondo senza un minimo di pudore

-Sicuro che io ne senta la mancanza???- Il batterista era scoppiato a ridere scioccamente…in assenza della sua bionda era ubriachissimo su quello non c’era ombra di dubbio

-Jack! Ti confiderò un segreto…- aveva detto sotto voce avvicinandosi all’orecchio del bel medico

-Bellamy fa tanto il figo ma saranno due mesi che non tromba!!! Scccch… – l’aveva detto come se si trattasse di una questione di vita o di morte e l’altro era scoppiato a ridere a sua volta scrollando il capo incredulo

-Ma figurati!!! -

-Lo trovi così strano? – gli aveva chiesto Dom mettendogli un braccio al collo la testa praticamente contro la sua, il giovane medico a quel punto aveva faticato davvero a non mostrare il suo disagio, ma non si era spostato di un millimetro , il ciuffo biondo che praticamente sfiorava il naso del batterista, il fiato alcolico e dolciastro sulle sue labbra e lui che non capiva che a che gioco stava giocando realmente l’altro, ma sembrava un gioco dannatamente divertente.

-Diciamo che è in fase di denial ! Vedi Matt è un fottuto illuso romantico, non fa che pensare ad avere una relazione stabile, una donna di cui innamorarsi , le sposerebbe tutte,  ma alla fine non è capace di tenerselo nelle mutande e poi piange se regolarmente le cose vanno a puttane!!!-

Vicky intanto aveva trascinato il suddetto cantante a ballare un pezzo latino americano, la situazione a parere del batterista stava decisamente scappando di mano ad entrambi, le mani del moro  erano scivolate ovunque la biondina gli aveva concesso

Dominic rideva scuotendo il capo perplesso valutando la situazione

-Vedi…- stava riflettendo a voce alta, i gomiti sul tavolo incollati a quelli dell’altro ragazzo

 – Kate adora ballare e ti posso assicurare che è fottutamente sexy, credo tu abbia avuto modo di vederlo – lo provocò  con aria di intesa facendolo quasi sussultare -  Matt con lei  nella stessa situazione sarebbe stato l’imbarazzo totale, erano continuamente in competizione …ora guardalo, sculetta come una puttana!!!- Il batterista alzò il dito verso il barman ordinando l’ennesimo shot che scivolò in gola fin troppo facilmente …i due ragazzi ridevano fino alle lacrime, quando non c’era Sarah Dominic sembrava decisamente più spontaneo e l’atmosfera più rilassata.

 

Bellamy a quel punto era coinvolto anima e corpo, francamente avrebbe fatto qualsiasi cosa e quando  Victoria piena di energia lo aveva trascinato fuori dalla pista per mano, l’aveva seguita senza esitazione

-Dove vai? – perché doveva trovarsi sempre per le mani donne iperattive

-Andiamo a  vedere le stelle cadenti! -  lei era corsa via ridendo sfilandosi i sandali prima di scappare lungo la stretta riga di spiaggia.

-Vic…dove corri …aspettami…- il chitarrista l’aveva inseguita a fatica, i riflessi un po’rallentati dal cibo, dall’alcol e dai baci di lei

-Muoviti…con tutti i soldi che dai al personal trainer sei già senza fiato?! –

Si era lasciata cadere a pancia in su sulla sabbia, lui l’aveva imitata col fiatone buttandosi letteralmente a terra sfinito, incurante della sabbia che si infilava tra i vestiti ed erano rimasti lì così, qualche attimo l’uno accanto all’altra ansanti a riprendere fiato.

-Perdi colpi Bells…sarà l’età!? – gli aveva fatto notare lei bonariamente con una leggera spallata

-Sarà l’alcol vorrai dire! Parlando di alcol… io sono come il vino invecchiando miglioro! – Scemo e presuntuoso! Ridevano ancora entrambi.

  Matt non si ricordava da quando non si sentiva così leggero. Con Vicky non avvertiva nessun tipo di pressione, non doveva sforzarsi di essere all’altezza di nessuno,  lei non  pretendeva nulla, lo ascoltava seriamente interessata,non gli faceva notare continuamente tutte le sue mancanze grandi o piccole che fossero. Non gli chiedeva di essere quello che lui non era, non cercava di cambiarlo, non gli imponeva di infilarsi in abiti che lo mettevano a disagio per accompagnarla in qualche posto modaiolo dove era indispensabile far presenza, ed era ancora convinta che lui fosse dotato di chissà che poteri paranormali il che lo divertiva da morire! Poi c’era quella strana faccenda dell’intesa dal punto di vista  musicale a volte quando parlavano di musica aveva l’impressione che lei sapesse esattamente come la pensava, o la prossima frase che avrebbe detto. Era destabilizzante . Tradotto in termini pratici era libertà per la mente e il cuore, e per lui che aveva vissuto gli ultimi quattro anni compresso in una dorata gabbia virtuale era come respirare ossigeno puro, dava un filino alla testa.

-Principe delle stelle stai cercando il tuo pianeta personale lassù? – Vic lo aveva scosso dai suoi pensieri, incantandolo col suo sorriso da ragazzina, per non parlare del fatto che si stava arrotolando una ciocca di quei capelli lunghissimi e biondi al dito.

La musica lì arrivava come un sotto fondo lontano e nella semioscurità i lineamenti del cantante sembravano più affilati. Vic si era  girata su un lato puntellandosi sul gomito concedendosi il lusso di accarezzare con un dito quegli spigoli che ormai le piacevano da morire. Dieci giorni prima tutto quello le sarebbe sembrato surreale, non avrebbe mai immaginato chi era l’uomo che si celava dietro la chitarra. Invece ora poteva baciarlo, accarezzarlo, baciarlo ancora…

-Non ho bisogno di cercare lassù la mia stella…ce l’ho qui davanti, mi sta baciando…- aveva risposto lusinghiero attirandola verso il basso per l’ennesimo bacio breve e dolcissimo.

La battuta era così scontata e lui l’aveva recitata con un’enfasi tale che lei era scoppiata a ridere sonoramente

-Bellamy!!! Non cominciare nemmeno ti prego!!! Con me non funziona! – che idiota quando faceva la rockstar “piaciona”.

-Cosa? - lui si era dipinto in faccia un’espressione così delusa e rammaricata da sembrare vera. Dei del cielo a volte Vicky davvero non capiva se peccava di eccesso di ingenuità ed era seriamente in buona fede o la stava solo prendendo in giro

-Sono serio, serissimo!!! – si era anche messo una mano sul cuore…non era umanamente possibile resistere a quell’uomo!!!

-  Hai riciclato quella canzone troppe volte anche per un ecologista…fidanzate, ex fidanzate, amici parenti, compleanni…  sai che sforzo!! Sono sicura che puoi fare di meglio!!- A questo punto Matt era seduto con la faccetta più indignata che era riuscito a sfoderare

-Ma io canterei solo per te! – aveva rilanciato accorato con un’ingenuità disarmante canticchiandole il ritornello di Starlight

-Per me ed altre cinquantamila persone mentre fai il bagno di folla…ovvio!  – lui spalancò le braccia offeso. Che bugiardo, affabulatore professionista! In realtà quella che stava mentendo era Lei,  Matt la emozionava canticchiando sulla spiaggia, la sola idea che potesse cantare realmente per lei davanti a 50.000 persone la mandava in panico totale, non aveva la minima importanza se era Starlight o l’elenco del telefono.

- Ok farò uno sforzo ! – sospirò il moro lasciandosi cadere di nuovo sulla sabbia con le mani dietro la nuca cominciando a canticchiare sommessamente una melodia

-Che cos’è? – quello era uno dei lati del leader dei Muse che la affascinava oltre misura, avrebbe dato qualsiasi cosa per essere nella testa di Matthew Fucking Bellamy e sapere come nasceva la sua musica

Lui l’aveva ignorata ed aveva continuato a canticchiare ad occhi chiusi

-E’ così che nasce la musica? – osò, ora poteva chiederglielo

-Come? – Matt spalancò gli occhi colto di sorpresa dalla domanda e dall’adorazione con cui lo stavano guardando quegli occhioni blu, al punto da costringerlo a ridacchiare nervosamente,lei non lo conosceva affatto lui non meritava tutta quella considerazione.

-Nella tua testa voglio dire? Come fai? – lui scosse il capo incredulo

-Io… no…non lo so…non c’è un come…-

-Tu non hai idea di quanto ti invidio… di quanto sei fortunato, io non riesco a farlo, non ho quel dono e vorrei così tanto! – il moro si era sentito in imbarazzo totale, ancora una volta avrebbe fatto carte false per sapere che lei lo stava guardando così per “lui” non perché era Matt Bellamy o per la sua musica.

-Non è vero …puoi farlo anche tu ….devi solo ascoltare..dentro di te… – dopo tutto lo aveva fatto inconsciamente  qualche sera prima suonando con lui – Basta trovare l’armonia giusta… Feel me Vic… - le aveva sussurrato con la passione di chi ci crede davvero a un millimetro dalle labbra di lei . Vicky si era lasciata andare letteralmente incantata mentre lui la schienava delicatamente sulla sabbia – Feel me…- le aveva ripetuto sfiorandole appassionatamente  il collo con le labbra e sapevano benissimo entrambi che non stavano parlando solo di musica.

Victoria si era persa, la memoria momentaneamente cancellata! Nel mondo della fantasia  aveva lasciato che fossero l’istinto e i sentimenti a guidarla mentre si piegava completamente alla volontà del cantante e Matt per la prima volta aveva perso completamente il controllo.

Non era un Santo ed era tutto troppo perfetto in quel momento, le sue mani , le sue labbra, il suo profumo, il calore del corpo snello ed abbronzato contro il suo.

Perfetto come le mani del cantante che esploravano il suo corpo, come la sintonia che si stava creando con lui, Vic per un attimo aveva avuto la presunzione di essersi lasciata tutto alla spalle, l’illusione che con Matt fosse possibile qualsiasi cosa. Era tutto perfetto fino a quando un flash le aveva attraversato la mente, improvviso, inaspettato, un gesto, un odore, un suono chi lo sa, avevano scatenato il terrore più nero ed irrazionale .

-Matt, Matt fermati..io non posso!! – Victoria lo aveva spinto via di colpo divincolandosi dal suo abbraccio, e ora lo guardava ansante col terrore negli occhi. Non poteva, non ci riusciva non importa cosa provava per lui, quanto lo desiderava , la sua mente era uno schermo nero, c’era un assurdo blocco totale, un limite invalicabile…

Lui ci mise un attimo per riprendersi e riconnettersi alla realtà…cosa aveva sbagliato? Di colpo erano seduti entrambi col fiato corto a guardarsi in faccia, anzi Matt aveva l’impressione che lei non lo vedesse affatto

-Vicky guardami tesoro, è tutto ok, sono io! –

-So perfettamente chi sei! – urlò cercando di alzarsi mentre lui la bloccava per le spalle, non avrebbe potuto fare mossa più sbagliata

Il terrore era diventato panico totale

-Non toccarmi…- lo respinse di nuovo, governata solo dalla paura

Matt non sapeva cosa fare, Vicky per lui era la creatura più dolce ed irrazionale dell’universo e mai e poi mai avrebbe voluto spaventarla, voleva solo amarla…non poteva non sentirlo erano collegati sulla stessa frequenza fino ad un secondo prima

-Vicky  mi stai facendo diventare matto! Non posso continuare così – urlò più duro di quello che

 Voleva mentre si passava le mani tra i capelli

Lei si era alzata cercando di incamminarsi, scalza, scarmigliata e terrorizzata

-Non devi continuare…nessuno ti trattiene! Credi che per me sia facile? Credi che lo faccia apposta, che mi diverta a renderti difficile la vita? Che io non ti desideri? Che io non pensi che non ti meriti tutto questo? – era esplosa, non ci riusciva, non poteva, aveva ragione sua madre era una specie di mela bacata…nessuno l’avrebbe mai voluta

-Ho fatto di tutto per tenerti lontano da me! Per evitare…tutto questo!– si vergognava così tanto  

-Vic aspetta fermati..ho il diritto di sapere il perche! – lui le trotterellava appresso,  aveva cercato di nuovo di prenderla per le spalle provocando una reazione inaspettata

Il diritto??? Il diritto di cosa??? Le veniva quasi da ridere…

-Anch’io avevo il diritto di vivere la mia vita! – urlò in preda alla disperazione più nera, la vista offuscata dalle lacrime

-COSA VUOI SAPERE??? SONO STATA STUPRATA ORA SEI CONTENTO??? TI  BASTA???–

L’aveva detto, anzi l’aveva urlato prima che un silenzio irreale ricadesse tra loro! Non sarebbe certo stata lì a vedere la reazione di lui un secondo di più, non gliene fregava nulla di cosa pensava doveva chiudere quella faccenda in quel momento Aveva il cuore in gola, il cervello in acqua, le tremavano  le mani, le gambe, il cuore…

Matt si era bloccato, non se lo aspettava non così, non in una situazione del genere, non così di colpo, andava tutto benissimo e in un secondo si era ribaltata la situazione,  forse si era lasciato un filino andare, forse le aveva infilato le mani nelle mutandine, ma chi non lo avrebbe fatto a quel punto!? lo stupore lo aveva bloccato un secondo di troppo non c’era stato il tempo per tutti i discorsi che si era più  o meno preparato “just in case…” . Aveva perso pochi preziosi secondi mentre lei si allontanava

-Vic aspettami… dobbiamo parlarne! – Parlare di cosa??? L’umiliazione era troppo grande, lei voleva solo che gli abissi la ingoiassero, non si sarebbe girata..

Il cantante aveva cercato di infilarsi goffamente i costosi mocassini di Gucci pieni di sabbia  per inseguirla. Merda! La scelta era o lei o le scarpe…era pure inciampato nella sabbia… sembrava una sit com… alla fine era scappato via scalzo, col fiatone, cercando di dribblare la gente all’interno del locale, ignorando Dominic che lo chiamava,lanciato a mille in uno slalom surreale,  doveva assolutamente raggiungerla!

Nulla era valso ogni sforzo aveva varcato la soglia nel preciso istante in cui Victoria saliva su un taxi. Era rimasto lì impalato, deluso,  ansante, piegato in due a riprendere fiato per poi abbandonarsi allo sconforto seduto sul marciapiede, l’ultimo pensiero era che un fotografo, fans curiosi o chiunque potessero immortalarlo seduto in terra, scalzo, con i pantaloni arrotolati in malo modo e la testa tra le mani.

Il cuore faceva malissimo, in bocca aveva un sapore amaro e maledizione era innamorato di quella meravigliosa ragazzina con gli occhi blu, triste momento per ammetterlo a sé stesso!!!

Meno male che lei era convinta che lui fosse pressoché onnipotente, invece  non era d’aiuto nemmeno nello sconfiggere una maledetta paura.

-Matt che succede? – neppure si era accorto che il suo batterista era seduto accanto a lui

-Stai bene? Dov’è Vicky? –  ecco l’atteggiamento di mamma chioccia a volte persino lo infastidiva! Dominic pensava di avere il dovere di fargli da balia a vita, lui personalmente era una testa di cazzo della peggior specie, eppure si sentiva sempre in dovere di proteggerlo non si sa bene da cosa! Aveva solo voglia di urlare un ‘faculo’ gigatesco!

- Io non lo so…- aveva ammesso tristemente

Si era girato di colpo al tocco di una mano che gli stringeva l’altra spalla

-Serve un drink amico! – Jacques gli sorrideva amichevole, ma lui si sentiva così demoralizzato che aveva persino rifiutato la mano del batterista per alzarsi! Poteva farcela da solo!

Non aveva detto una sola parola mentre rientravano nel locale e come dal nulla una delle ragazze del personale gli aveva fatto riavere le sue scarpe con un sorriso  a cui il cantante aveva risposto con un grazie gentile e disorientato.

Andy e sua moglie lo conoscevano abbastanza da sapere che non era il caso di fare domande.

Matthew buttò giù tutto d’un fiato il drink che aveva davanti, si sentiva malissimo voleva solo evadere dai suoi amici, stare solo per capire cosa fare, il pensiero di come doveva sentirsi lei quando perdeva il controllo lo uccideva, due secondi prima era la ragazza più dolce dell’universo…

-Matt che è successo? – Dom aveva bisogno di capire di che entità era il danno

.Niente!!! – gli aveva risposto l’altro asciutto

-Forse ci sei andato giù pesante…-

- Andato giù pesante??? –il cantante stava per esplodere ma che diavolo si aspettavano sempre tutti da lui? Perché diamine aveva il dovere di essere perfetto e non sbagliare mai? Lui non era affatto perfetto e se lo dovevano ficcare bene tutti in testa, Kate, Dom, Tom e chi altro…

-E’ chiaro che sono io che sono sbagliato come al solito! Ti pareva!!-

-Matt ti prego…

- A te queste cose non capitano … ti piace vincere facile! – ritorse velenoso sul suo batterista

- Non sono certo io che ti ho detto di insistere con una ragazza con cui sapevi in partenza che poteva non funzionare!!! –

-Hey , Hey…calma…- si intromise Jacques, ormai la serata era rovinata per tutti ci mancava solo una lite in diretta tra i due amici

-Matt senti…hai impegni per sabato? – Jack un po’ esitante lo guardava con un’espressione indefinibile

-Perchè…- sussurrò appena il moro, la delusione si era sommata all’aggressività

-Allora potresti prenotare un volo per Londra- Ancora una volta Jacques era stato costretto a prendere una decisione che Victoria non avrebbe gradito, per il suo bene. Francamente ormai conosceva Bellamy abbastanza bene da essere dispiaciuto nel vedergli quell’espressione disperata sul viso, dopo tutto aveva contribuito anche lui a metterlo in quella situazione 

Il cantante sgranò gli occhi disorientato, troppe cose nella stessa serata

-Vicky ha un concerto con  la London Simphony Orchestra, Primo violino solista…- il biondo valutò attentamente la reazione disorientata del cantante prima di continuare

-Non te l’ha detto lo immaginavo- sospirò -  domani riparte ha la prova generale, sono tre mesi che si prepara…- Matt era di nuovo spaesato, Vichy non  aveva neppure fatto cenno al concerto, non sapeva come prenderla, ancora una volta lei aveva fatto di tutto per tenerlo fuori dalla sua vita, si passò una mano sul mento pensieroso, forse doveva lasciar perdere veramente, forse non ci poteva fare niente  o non c’era realmente nulla da fare, forse si era illuso che essere Matt Bellamy from Muse gli desse il potere taumaturgico di passare sopra a certe cose

- Non sono sicuro le farebbe piacere … e non sono nemmeno sicuro sia una cosa giusta… -

-Lo so cosa stai pensando…è complicata Matt, ha molta paura, ma tu hai fatto miracoli credimi e … quello che prova per te va ben oltre quello che è disposta ad ammettere e al suo controllo…non credo di averla mai vista così nemmeno prima di Robert…- il cantante annuì pensieroso

-Ho bisogno di dormire! –era solo una scusa per giustificare la sua necessità di stare solo

- Vengo con te…- Dominic al solito era pronto a fare da spalla su cui piangere o tira bersaglio a seconda delle necessità del suo migliore amico, sicuramente non lo aspettava un fine serata facile

   
 
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