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Autore: Mazie    04/01/2018    6 recensioni
GoChi ~ | momento quotidiano – poco dopo il matrimonio | 1192 parole ♥
Dal testo: Ciò che l'aveva spinto a tornare presto, non era la fame - come forse stava pensando Chichi - ma la voglia di vederla. La cosa aveva spiazzato anche lui, quando si rese conto di non voler continuare l'allenamento ma di voler tornare a casa, tornare da lei. [...]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note d'autore: Salve salvino! Ci ho lavorato per due giorni e finalmente l'ho pubblicata,
'sta bendetta One Shot sulla mia OTP di Dragon Ball.
Sono abbastanza soddisfatta del mio piccolo scarabocchio, un momento quotidiano
di questi due neo sposi. Era da tempo che volevo scrivere qualcosa e, finalmente,
ce l'ho fatta. Ovviamente, se avete critiche o suggerimenti, lasciatemi una recenesione
o un messaggio privato. :)
Volevo anche dirvi che non me la sono sentita di mettere la nota " OOC ", visto che
secondo me, sono abbastanza IC. Penso che all'inizio Chichi era meno severa
con il Saiyan e quest'ultimo... beh, dolce nella sua ""ignoranza"" XD
Ringrazio chiunque leggerà e mi lascerà una recenesione!

Ps: Il titolo significa : " E' un sentimento diverso ".

Un bacione!




Chichi canticchiava allegramente nella piccola cucina della sua neo casa tra i monti Paoz, camminando avanti e indietro.
Era intenta a preparare il pranzo, una cosa che col tempo era diventata una sua grande passione,
tutto perché voleva essere una moglie e, soprattutto, in futuro, una madre perfetta. 
Non si era accorta che, da qualche minuto, il suo sposo si era affacciato dalla finestra e,
con una mano a reggersi il mento, l'osservava con una dolce espressione sul volto.
Goku non era abituato a vivere con qualcuno, tanto meno una donna, anche perché solo da poco
aveva imparato certe differenze tra uomo e donna. Molto spesso non sapeva come comportarsi o cosa dire,
risultando goffo e impacciato, ma la sua Chichina lo rassicurava e gli diceva che insieme,
sarebbero cresciuti e avrebbero imparato.
«Chichina, sono tornato», esclamò ad un tratto, deciso a farle sapere della sua presenza. 
Chichi si voltò di scatto, non per lo spavento quanto per lo stupore di vederlo così presto a casa.
Si erano sposati da poco, ma, aveva potuto constatare che all'uomo piaceva allenarsi per ore
e quindi tornare piuttosto tardi verso il pomeriggio.
Motivo per cui era lei a raggiungerlo nella foresta con il pranzo già pronto,
approfittandone anche per osservarlo un po'. Le piaceva l'espressione concentrata
e seria sul volto del marito quando si allenava, la giovane donna addirittura assumeva un colorito
acceso e iniziava a sognare ad occhi aperti, fantasticando su chissà cosa.
Vizio che, col passare del tempo, non aveva perso
«Goku-san, sei tornato presto, oggi» affermò, infatti, andandogli incontro con un lieve sorriso ad
incurvare le sue labbra all'insù.
L'uomo fece un leggero salto ed entrò dalla finestra.
«Ti dispiace? » domandò, assumendo un espressione triste che, detto francamente,
avrebbe fatto concorrenza ad un cucciolo bastonato.
La corvina scosse il capo.
«Affatto, ma il pranzo non è ancora pronto, dovrai aspettare» rispose evidentemente dispiaciuta.
Si aspettava delle lamentele dal giovane sposo, oltre a vederlo uscire nuovamente per tornare alla sua precedente attività,
ma ciò non successe.
Goku scrollò le spalle come se la cosa non gli importasse granché, poi afferrò una sedia e la trascinò sul pavimento,
emettendo un rumore stridulo che fece rabbrividire entrambi.
Chichi lanciò uno sguardo severo al saiyan, e quest'ultimo in tutta risposta, alzò lievemente lo sguardo
e la guardò con un espressione tra l'imbarazzatoe il mortificato,
sussurrando un lieve «scusami, tesoro», salvo poi sedersi sulla sedia.
«Aspetterò qui» aggiunse, con quel tono di voce allegro e genuino che lo contraddistingueva.
Chichi annuì «va bene, come preferisci, Goku-san», poi tornò ai fornelli.
Era la prima volta, forse, che l'uomo l'osservava mentre cucinava e Chichi si sentiva un po' imbarazzata.
La sensazione di sentirsi osservati avrebbe fatto sentire a disagio e in soggezione chiunque,
ma Chichi no, non provava questo, poiché a non staccarle gli occhi di dosso, non era nient'altri che il suo uomo.
Goku, dal canto suo, era ignaro dei pensieri di lei, la osservava con attenzione in religioso silenzio,
lasciando che il canto degli uccelli e il rumore delle pentole e posate facessero da sotto fondo.
Ciò che l'aveva spinto a tornare presto, non era la fame - come forse stava pensando Chichi - ma la voglia di vederla.
La cosa aveva spiazzato anche lui, quando si rese conto di non voler continuare
l'allenamento ma di voler tornare a casa, tornare da lei.
Era strana la sensazione che provava quando era accanto alla corvina, strana ma piacevole.
Alzò ancora una volta gli occhi sulla esile figura della ragazza, e decise di spezzare il silenzio,
dando vita ai suoi pensieri. Forse, se le avrebbe raccontato tutto, lo avrebbe aiutato a capire cosa gli stava succedendo. 
«Sai, Chichina, da un po' di tempo mi sento strano in tua presenza.»
«I-in che senso?» aveva domandato, voltandosi allarmata verso il saiyan.
«Mmmh», Goku portò il pollice e l'indice sotto il mento e alzò gli occhi verso il soffitto,
assumendo un espressione meditabonda, poi rispose:
« Ad esempio, sento lo stomaco sotto sopra, come se ci fossero delle farfalle all'interno,
ma sono sicuro che è impossibile avere delle farfalle nello stomaco, non credi? E poi, ho voglia di parlare con te,
di stare con te. E anche se sei una donna, come Bulma, quando sono con te è tutto diverso. Perché? »
terminò quel discorso portando la sua attenzione sulla moglie, che ascoltando le sue parole,
si era commossa e gli occhi erano diventati lievemente lucidi.
Goku notò subito gli occhi della consorte e scattò in piedi, guardandola allarmato. 
«Chichi, stai bene? Ho detto qualcosa che non va?» domandò, preoccupato.
Si avvicinò a lei per poterla guardare dritta negli occhi, e quando ricevette un cenno di negazione con il capo,
sembrò rilassarsi e tranquillizzarsi un pochino. Gli sfuggì anche un sospiro di sollievo, che fece sorridere la ragazza. 
«È perché io sono tua moglie, Goku-san. È... è normale che tu ti senta così, quando sei con me» rispose, arrossendo. 
«E tu, Chichina? Anche tu ti senti così?» domandò allora, incuriosito dalla conversazione. 
Chichi annuì, tuttavia si sentì in dovere di spiegargli di più.
«Sì, ma è perché io ti amo» sussurrò flebilmente.
«Quindi, anche io ti amo?» domandò con una scintilla di curiosità negli occhi color del cielo notturno. 
«N-non lo so.. non è una cosa che posso dirti io, è una cosa che devi sentire tu», continuò,
e la lontananza tra i due, ora, era minima. Si potevano sfiorare col respiro.
Ed i loro cuori avevano preso a battere all'impazzata e all'unisono.
Goku afferrò con delicatezza la mano pallida e delicata di Chichi e la portò sul petto, all'altezza del cuore.
«Batte forte ogni volta che sono così vicino a te.»
Chichi chiuse gli occhi, beandosi del suono che emettevano i loro cuori e del calore della
grande e forte mano di Goku sulla sua. Avrebbe voluto rimanere così per sempre,
con quella sensazione di sicurezza e calore che la faceva sentire a casa,
ma sapeva che era impossibile, e che quel suo desiderio era egoista. 
«Quando ho detto che avremmo imparato a crescere insieme, intendevo anche questo.
Sai, queste sensazioni che provi, sono nuove anche per me.»
Goku strinse più forte la mano della sua consorte, e quando ella aprì gli occhi, lui sorrise raggiante.
Sapeva che ciò che provava stava cambiando, che ciò che li legava si stava fortificando pian piano,
perché non era solo una promessa a legarlo a lei, ne era sicuro
Avvicinò il viso a quello di Chichi e depositò un bacio sulla sua fronte, coperta dalla frangetta sbarazzina.
I suoi amici gli avevano spiegato che, una volta sposati, i baci e gli abbracci erano normali,
e nonostante sentisse la voglia di farlo, quei gesti espliciti lo imbarazzavano e irrigidivano ancora.
La giovane, però, non sembrava dello stesso avviso e, in un gesto istintivo, lo afferrò per la tuta e
lo attirò a sé, schioccandogli un bacio a fior di labbra. 
«Goku-san, tra marito e moglie sono cose normali» disse accigliata,
notando lo sguardo - oserei dire quasi sconvolto - del saiyan. 
«E ora va a sederti, è quasi pronto!» terminò con un sorrisetto divertito,
mentre il saiyan, ancora imbarazzato, la guardava strabuzzando gli occhi; senza proferire alcuna parola.

  
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