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Autore: hinata93    04/01/2018    3 recensioni
Questa non è la solita ff. è una ruolata.
Cos'è una ruolata? Vienilo a scoprire leggendo questa strana storia.
Un sunto veloce. Cosa sarebbe successo se Krypton non fosse esploso e se Lena fosse la principessa di Daxam?
Come reagirà Kara? Come si intersecheranno i loro destini?
Angst? Fluff? Erotico? Questo lo potrete vedere solo se continuerete a seguire con noi questa fantastica avventura.
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor, Mon-El, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Lena: *Il mattino successivo Lena si svegliò stanca. Non aveva dormito così male da quando Eliza... Beh da quando era finito tutto. Stancamente si sollevò dal suo letto pronta ormai ad una nuova giornata.

Andò in bagno dove si diede una lavata prima di sistemarsi i capelli. Decise quel giorno di lasciarli lisci sulle spalle.

Optò per un vestito comodo rispetto agli altri più elaborati. Senza Kara ad aiutarla era difficile indossarli.

Non voleva farsi trovare in camera dalla ragazza e quindi, anche se era ancora mattino presto, decise di allontanarsi dalla stanza. Vagò per il castello prima di andare nelle stalle.

Trovò Nixx già sveglia. *Neanche tu riesci a dormire oggi? * Le accarezzò il muso. Pensò a ciò che poteva fare a palazzo. Avrebbe passato probabilmente la giornata ad evitare Kara. Consapevole di ciò si rivolse al suo Wlok. * Ti va una cavalcata? * Le chiese retoricamente prima di saltare sulla sua groppa. Non aveva bisogno realmente di una sella. Amava cavalcare il suo destriero senza costrizioni, sentendo i muscoli dell'animale tirare e flettersi sotto le sue gambe.

Cavalcò per quelle che le sembrarono ore finché non giunse in una casa di legno nei pressi dell'oasi. Era una casa piccola e silenziosa. Il luogo perfetto per pensare. Giocherellò con il legno del camino prima di sedersi a terra accanto ad esso e ripensò agli eventi della giornata precedente.

Era fuggita e lo stava facendo di nuovo. Non riusciva ad affrontare l'idea di provare qualcosa per Kara. Le piaceva? Tanto. Voleva qualcosa di più? Probabilmente. Ma non poteva rischiare di restare sola di nuovo. Dopo Eliza si era promessa che non sarebbe più accaduto. Aveva perso troppo con lei.

Non era più riuscita a legarsi a nessuno dopo quella giovane terrestre.

Era contenta di non avere più sentimenti, il divertimento era abbastanza per lei... Fino a Kara.

La ragazza era riuscita a smuoverle qualcosa dentro e non riusciva a capacitarsene.

Chiuse gli occhi e la sua mente, maledetta mente, la trascinò al momento del bacio. Era stato timido, dolce, imbarazzato. Era stato perfetto. Kara era stata perfetta e lei aveva rovinato tutto.* L'hai fatto per proteggerla Lena.* Disse a se stessa ma le sue parole non la fecero stare meglio.

Decisa a non pensarci più si alzò e decise di allenarsi. Forse l'attività fisica l'avrebbe ristorata. Si tolse il vestito e rimase solo con l'intimo notturno. Infondo quel luogo era isolato. Iniziò con degli esercizi di respirazione per calmarsi. Una volta abbastanza calma iniziò a flettere i suoi muscoli contro l'aria in movimenti leggiadri da sembrare quasi una danza.

Non pensò a Kara o a ciò che comportava quel bacio. Non pensò ad Eliza e a quanto le mancava. Non pensò a niente e nessuno. In quel momento c'erano solo lei, il rumore della natura, e la tranquillità nel suo animo. *

Kara: *si svegliò alle otto e se la prese un po' con calma. Nella sua stanza Vael aveva fatto mettere un piccolo armadio in modo da poterlo riempire con qualche vestito, cosa che Kara fece ieri notte di ritorno, prima di lasciare gli alloggi delle schiave. Ormai si era abituata a indossare camicia e pantaloni, non che lo facesse solo perché glielo aveva detto Lena, ma sicuramente apprezzava la comodità. Prima di andare a fare la sua solita routine, decise di svegliare Lena. Infondo era la sua schiava e aveva bisogno che le desse le sue direttive come faceva ogni giorno, vivendo nella speranza che si comportasse in modo normale e non freddo dopo quello che era successo.

Entrò nella sua stanza per svegliarla, ma non c'era, forse era in bagno?* Lena? *ma non arrivò nessuna voce e quando andò a controllare, non era neanche lì. Kara fece una piccola smorfia e sospirò. -Ottimo. Mi sta evitando.- pensò, rifacendo il letto e pulendo la stanza e il bagno. Ci mise un po' a finire, erano passate due ore e Lena non era ritornata. Presa dal lieve sconforto, decise di aspettare, leggendo l'ultimo capitolo del libro che Lena le aveva dato.

-Stupido scrittore daxamita- pensò dopo essere arrivata al finale e chiuse il libro. Lo posò sulla scrivania e prese un quaderno rovinato di Lena pieno di pagine strappate, usato di solito per scribacchiare e fare conti. Ne strappò una pagina pulita e scrisse a matita "Ho finito di leggere questo libro. Se per te l'amore significa abbandonare la propria donna e il proprio bambino per inseguire ciò che si è prefissati di essere o il ruolo che la vita ci ha dato, allora non sono d'accordo. Non è questo per cui vorrei lottare. So che ci sono sacrifici da compiere per un bene più grande, ma non per questo vorrei scappare da qualcosa di bello come te." Infilò il foglio a fine capitolo e lasciò che sporgesse un po' fuori dal libro. Lo riprese e decise di posarlo sul tavolino vicino alla sedia dove di solito usava sedersi per leggere. Non sapeva quando avrebbe letto quella nota, ma aveva comunque deciso di non lasciarla troppo in vista.

Lena non era ancora arrivata e Kara lasciò la sua stanza ormai ordinata, recandosi a fare colazione. Era un po' tardi, ma di certo Krex le aveva lasciato qualcosa* Ehi! *salutò il krogan appena entrò in cucina e gli sorrise con gentilezza* Non mi dire che è finita la tua scorta di cioccolata. * - * No, perché? Ti vengo a trovare sempre *rispose Kara, accigliandosi* Si vede da lontano che c'è qualcosa che non va. I Krogan risolvono i loro problemi con i pugni. Prendi i tuoi problemi a pugni. *Kara non poté evitare di iniziare a ridere* Quindi mi stai dicendo che per convincere una persona a fare il contrario di ciò che pensa, dovrei prenderla a pugni? * - * Esatto * - * Questo ragionamento non fa una piega. Ti farò sapere se riuscirò a risolvere con il tuo consiglio. *e prese un cornetto* in realtà sono qui per la colazione. Oggi ho fatto tardi con le pulizie *e Krex la guardò male* La prossima volta troverai i piatti da lavare allora. *a questa frase, Kara assunse un'espressione triste per impietosire il krogan, che grugnì, emettendo un basso ringhio infastidito.* Mangia quel cornetto e lasciami lavorare, piccolo parassita *e Kara non se lo fece ripetere due volte, mangiando quella deliziosa leccornia che raramente agli schiavi veniva concessa, prima di andare in cerca di Lys. Aveva come la sensazione che le colazioni con Lena non ci sarebbero più state e sospirò con tristezza, ripensando ai momenti di complicità quotidiana che avevano segnato quei giorni. Lys ovviamente stava lavorando ai vestiti della festa costantemente e Kara bussò prima di entrare nella stanza* Giorno Lys. *e Lys alzò il capo dalla stoffa del vestito. Sembrava che lo avesse quasi finito, era quello di Mon-El e solo per questo, Kara fece una smorfia di disgusto* Ehi ciao! Cos'è quella faccia, non mi dire che non ti piace la mia opera d'arte. *Scosse le mani in segno di negazione* No no, anzi Lys, sei bravissima. Stavo solo pensando alla persona che lo indosserà. * - * Eeewwww... non farmici pensare. Tutta questa buona stoffa indossata da una merdina come il principe. Che spreco.

*Kara si avvicinò a vedere il suo lavoro* Allora? *chiese Lys e Kara sbuffò* Mi sta evitando. Oggi non era in camera e ci sono rimasta per un po'. Sai, ho pulito, sistemato tutto, le solite cose da schiava. Ho addirittura finito di leggere il libro per perdere altro tempo, ma niente. Krex mi ha vista giù di morale e mi ha detto che dovrei risolvere i miei problemi con i pugni. Dici che semmai mi ripoterà a fare allenamento, dovrei farci a botte? *Lys si voltò a guardarla, facendo una faccia buffissima, sgranando gli occhi e Kara scoppiò a ridere* Stavo scherzando! Di certo non seguirò i consigli di un krogan. * - * Menomale! Non mi sembra il caso. *e ritornò a lavorare sul vestito* Stamattina volevo che mi facessi compagnia al mercato e tu invece stavi perdendo tempo in poche parole. Dovevo prendere degli aghi nuovi e alcuni fili da cucito e alla fine ci sono andata da sola. *Kara strofinò la mano contro la sua schiena per farsi perdonare* Sono andata a controllare anche se mi fosse arrivato qualcosa. E indovina un po'. *indicò una lettera posata sul tavolo, ancora chiusa* Oh! E' di?... * - * Non l'ho ancora aperta. Non voglio illudermi, ma potrebbe essere sua e stavo aspettando che venissi prima di farlo. *Kara prese la lettera e gliela porse in modo tale da poterla aprire e leggerla.* Allora... Ciao. So che non c'è il mittente, ma tu sai chi sono. Ho deciso di essere molto riservata per non rischiare. *la voce di Lys cambiò, il tono di felicità con cui continuò a leggere era palese* So anche che sono anni che non ricevi mie notizie specifiche e sappi che non potrò mai ringraziarti abbastanza per quello che hai fatto per me. Ti racconto brevemente cosa è accaduto in tutto questo tempo. La famiglia a cui mi hai affidata ormai è la mia famiglia. Ne sono talmente grata. Ed è da un po' che io e Sod. *Lys smise di leggere e fece un gridolino entusiasmato, allarmando Kara* Che è successo? *chiese, chinandosi a leggere la calligrafia elegante* Oh! Si è sposata! *esclamò con gioia* Sì! Sono contentissima! * - * Anche io! * - * Aspetta, ma tu neanche la conosci! * - * Giusto, ma almeno è occupata! No, cioè intendevo, è andata avaaanti *Kara cercò di giustificarsi, gesticolando, ma senza successo e Lys scoppiò in una sonora risata.* Non ho parole per te Kara. Ecco perché ieri avevi insistito. Sei talmente gelosa *e Kara arrossì di colpo* No, non lo sono... No! *negò con la testa, scuotendola* Ceeerto. * - * Comunque chi è Sod? * - * E' il diminutivo di Sodam, è il figlio del proprietario del ranch. Confesso, avevo una cotta per lui quando ero una dodicenne. *Lys ridacchiò* quando ero piccola vivevo con i miei fuori città, era un posto piccolo e mio padre aveva un branco di bramini. * - * E come sei finita qui? * - * Lunga e triste storia, ma non voglio rovinarmi la giornata raccontandotela ora. Magari un giorno verrai a conoscenza del passato della migliore sarta di Daxam. * Lys fece la vaga, muovendo la mano, poi continuò a leggere le ultime parole della lettera. Parlavano dell'insicurezza di Eliza perché non sapeva se sarebbe piuscita a dare un figlio a suo marito.* Ma gli esseri umani e i daxamiti penso che siano compatibili. Infondo sono molto simili. *disse Kara pensierosa. La notizia di Eliza l'aveva tranquillizzata parecchio e magari sarebbe stato più facile da raccontare a Lena. Infondo Eliza era andata veramente avanti e nella lettera non aveva chiesto di Lena, ma solo di Lys. Che non volesse rivangare il passato?

Arrivata l'ora di pranzo, Kara andò a vedere se Lena avesse fatto ritorno. La risposta era no, non c'era. Kara ormai rassegnata, ritornò da Lys per pranzare insieme. Era tutto così tranquillo, Lys parlava ancora di più degli altri giorni e Kara la lasciò fare, ascoltandola e apprezzando che riempisse il suo tempo così facilmente. La lettera l'aveva messa di buonumore e sprizzava gioia da tutti i pori. Invece Kara era ritornata a pensare a Lena, rinchiudendosi nel silenzio e annuendo di tanto in tanto, continuando a mangiare quello che aveva davanti.

Dopo pranzo, Lys ritornò a lavorare e Kara la salutò, dicendole che sarebbe andata a vedere come stava la ragazza dal medico. In effetti era un altro dei suoi pensieri. Entrata, salutò il medico e si sedette sulla sedia affianco al letto. La ragazza era seduta e si stava cibando con una ciotola di zuppa. Si accorse della sua presenza e la fissò senza dire una parola* Ciao *disse Kara* posso darti una mano? *le chiese perché aveva colto la sua difficoltà con i movimenti. Le sorrise gentilmente e allungò la mano, prendendo la ciotola e il cucchiaio. L'umana emise un piccolo mugugno di disapprovazione, ma alla fine si arrese all'idea di essere imboccata.* Sai, anche io non sono daxamita. *iniziò a parlare Kara, cercando di incuriosirla.* Ma non sono neanche umana. Sono di Krypton, un pianeta di questo sistema. E indovina un po', siamo in piena guerra con Daxam. Dovrei considerarmi fortunata ad essere ancora viva? Forse. *Continuò a darle da mangiare e si presentò alla ragazza, iniziando a raccontarle del suo pianeta. Sembrava interessata e con molta probabilità le dava il modo di non pensare. Quando le disse che sul suo pianeta il cibo non aveva sapore, fece una smorfia e Kara le sorrise* Ed è una delle cose positive di essere qui, la cucina. *la ragazza aprì la bocca per parlare* E-... n-non.. *aveva difficoltà a mettere qualche parola insieme, ma Kara aspettò pazientemente, finché non finì la frase* N-non hai mai mangiato un cheeseburger. Sul pianeta Terra si cucina molto meglio *Kara sbatté le palpebre confusa e fu così che iniziò a riempirla di domande sul pianeta Terra. Più andava avanti e più la ragazza iniziò a parlare fluentemente della cultura e delle tradizioni del posto da dove proveniva. Sembrava che avesse acquisito una certa fiducia nei suoi confronti. Si era fatto molto tardi e la ragazza per la prima volta le sorrise, cogliendo il movimento che Kara fece con la testa* Se devi andare, puoi farlo. Grazie per essere passata. *le disse e Kara le donò uno dei suoi sorrisi meravigliosi* Posso rimanere ancora per un po', anche perché non mi hai detto ancora il tuo nome. *Le rispose e la ragazza sgranò gli occhi, come se le fosse passato di mente. Era riuscita a parlare così tanto con Kara, ma non le aveva detto come si chiamava* Mi chiamo Jane e ora puoi andare. Sembri impaziente, come se dovessi andare a vedere qualcosa. *Kara si grattò il capo, alzando gli occhi al cielo* Be' in realtà sì, hai ragione. Devo andare a fare una cosa. Se riuscirò a liberarmi passo dopo cena o magari domani mattina, promesso. *si alzò, prendendo il cucchiaio e la ciotola per portarli in cucina* Ciao Jane! *la salutò e la ragazza le fece un cenno con la testa.

Lena: *Si inginocchiò a terra esausta. Era ormai pomeriggio inoltrato quando prese un secondo di pausa. Si era allenata tutto il giorno. Non aveva mangiato e neanche bevuto per tutto il giorno. Stancamente si diresse verso lo specchio d'acqua presente e si accasciò accanto ad esso. Prese l'acqua con le mani e ne bevve il contenuto avida sentendosi rinascere.

Chiuse gli occhi e si accasciò al suolo esausta. Grazie all'allenamento si sentiva più calma, quasi rilassata.

Rimase a pensare per qualche minuto finché il dolce viso di Kara non si fece strada nella sua memoria* DANNAZIONE! *Urlò al vento, unico testimone della sua caduta* Cosa devo fare? Perché Sta riaccadendo tutto come allora?* Diede un pugno alla sabbia sibilando per il dolore dei muscoli, ormai completamente affaticati.

Rimase qualche secondo in quella posizione prima di farsi forza ed alzarsi. Trovò i suoi abiti e li indossò velocemente, senza alcuna cura.

Tornò da Nixx e le coccolò il muso prima di salire sul suo dorso diretta verso il palazzo* Portami a casa* Disse crollando sul suo dorso.

Meno di un'ora dopo giunse a palazzo. Smontò dal dorso del suo animale consegnandolo allo stalliere dicendogli di cibarla. Si diresse direttamente nella sua stanza, non voleva parlare con nessuno. Non voleva vedere nessuno.

Non appena varcò la porta si diresse verso il bagno, pronta ad eliminare le prove della giornata agli occhi indagatori di Rhea e Mon-El. fece un bagno lungo e rigenerante, si lavò i capelli e il corpo. Si rilassò nella vasca dove vi rimase finché non sentì una delle schiave che venivano a chiamarla prima che Kara entrasse nella sua vita.

Si asciugò e si vestì, pronta per la cena. Entrò nella stanza dove Rhea l'attese in assoluto silenzio. 

Montò la maschera migliore che potesse avere. Era fredda, assolutamente fredda ed insensibile.* Madre.* Disse soltanto mentre si sedeva alla destra della regina.

Non fu molto di parole, si limitò a mangiare il tutto prima di alzarsi accampando una scusa veloce.

Sempre in assoluto silenzio si diresse nella sua stanza. Era esausta e voleva solo dormire.

Vide Kara fuori dalla sua stanza e non seppe cosa fare. Non l'aveva ancora notata. Poteva scappare e cambiare strada o poteva affrontarla. * Sei la principessa, Lena.* Si disse facendosi forza e andando dalla ragazza* Kara.* Disse fredda. La ragazza sobbalzò sorpresa. *Cosa ci fai qui?* Incrociò le braccia al petto restando fredda, cercando di non farsi vedere debole. Lei era la principessa di Daxam, non sarebbe bastato una ragazza per farla crollare*

Kara: *dopo aver lasciato Jane, si accorse purtroppo che era troppo tardi per accompagnare Lena alla cena e probabilmente non l'avrebbe trovata in tempo. Infatti si fermò davanti la porta della sua stanza, sapendo che sarebbe stato completamente inutile bussare, ma tentò lo stesso. Attese una risposta ma non sentì niente. Sospirò e stava per voltarsi, quando sentì la sua voce. Si pietrificò e deglutì, non era pronta. Non era pronta a ricevere quel tono così freddo. Si accigliò, ma decise comunque di tenere il tono da schiava, per quanto la sua facoltà di parlare avesse problemi.* E-ecco... *balbettò, gesticolando con le mani* Oggi non siete stata presente per tutto il giorno, quindi volevo sincerarmi delle vostre condizioni. Sono qui per fare il mio ruolo da schiava personale. E mi dispiace di non essere riuscita ad accompagnarvi a cena, ma ho subito un ritardo a causa di una paziente. Non che io sia un medico. *la guardia era presente in corridoio e non poteva evitare il tono formale*

Lena: *Ascoltò le parole di Kara sorprendendosi per il tono così formale. -La guardia, giusto- Pensò.

Annuì con il capo.* Non fa niente, sono riuscita a fare tutto senza la tua presenza. Sei congedata per la notte. Va a riposarti o a fare quello che ti pare per oggi. Non ho bisogno dei tuoi servigi.* La sorpassò non degnandole nemmeno di un secondo sguardo. Non voleva vedere il volto di Kara, conscia che l'aveva fatta soffrire. Si chiuse la porta dietro di se e una lacrima le scese lungo la guancia. Si stava comportando in maniera pessima ma forse questo era l'unico modo per allontanare Kara da sé. Non l'avrebbe trascinata nel buio con lei. Kara era troppo buona per farla sprofondare negli intrighi della corte Daxamita.

Esausta per la giornata, fisicamente ed emotivamente, Lena si lanciò senza riguardo sul letto. Affondò la faccia nel cuscino e urlò. Urlò forte per liberarsi dell'angoscia che le intrappolava il cuore. Come avrebbe potuto andare avanti ignorando Kara in questa maniera? Come poteva essere fredda con l'unica persona che le riscaldava il cuore?

Si addormentò mentre, ancora, una lacrima le solcava il volto*

Kara: *Con un'unica frase riuscì a farla sentire inutile. Ecco come si sentiva, non le serviva. Seguì i suoi movimenti con i suoi occhi, ma nemmeno per un istante fu in grado di cogliere i suoi. Non le rivolse neanche uno sguardo e chiuse la porta.

Avrebbe voluto ribussare alla porta e dirle tutto quello che continuava a tenersi dentro in quel momento, ma non lo fece. Decise di andare via e allontanarsi per cenare, anche se non aveva molta fame. Lys continuava ad essere di buonumore, finché non si accorse del perenne broncio di Kara, mentre giocava con il cibo senza mangiare* Kara? * - * Uhm? * - * Parla, l'hai vista * - * Vista sì. Mi ha congedata nel modo più professionale possibile, dicendomi che era riuscita a fare tutto da sola senza di me. * - * Auch... Quindi ha proprio deciso di ignorarti. Veramente immaturo da parte sua * - * Già. Scappare dai "problemi" non la rende una persona migliore, soprattutto ignorandoli. Non che io sia un problema. Non sono un problema, vero? *Lys mugugnò, pensandoci e restò per troppo tempo in silenzio* Lys?! *la richiamò spazientita* Ah no, certo, no. Non sei un problema! *si affrettò a dire* Bene... *le rispose Kara con tono minaccioso* E quindi, cara biondina, domani che intenzione hai? * - * Di comportarmi come una normale schiava. Anche se mi ignorerà di nuovo, cosa che temo. Sto valutando veramente di prendere il mio problema a pugni. * - * Tu non prendi niente a pugni. E' solo che Lena quando si mette una cosa in testa, può risultare testarda. Devi avere pazienza e vedrai che cede da sola. Penso che abbia paura di averti intorno perché potrebbe provare cose che non riuscirebbe più a gestire, ora che... sa che lo vuoi anche tu *Lys cercò di analizzare la situazione* Quindi dovrei aspettare e non fare nulla? * - *Non dico di non far nulla. Lei sta cercando di allontanarsi. Quindi dovresti comunque provare ad imporre la tua presenza, ma in modo più naturale possibile. Ovvero come se non fosse successo nulla per non farla sentire a disagio. * - * Quindi... capisco. Devo solo cercare di ristabilire il rapporto normale che avevamo prima. * - * Esatto

*Dopo aver cenato e dopo il discorso con Lys, Kara provò un po' di pessimismo. In effetti non è che le andasse proprio a genio quella situazione e non era tanto sicura di riuscire a fare quello che si era prestabilita. Uscita dagli alloggi degli schiavi, Kara passò dal medico e salutò Jane. Sembrava quasi che la stesse aspettando e il suo viso si illuminò, come se non ci credesse fino infondo che sarebbe ritornata per un'ultima chiacchierata. Parlarono ancora, ma questa volta di storie terrestri paranormali. Le disse che qualche anno prima, molti esseri umani non credevano ancora negli alieni e che c'erano moltissimi film di paura che parlavano di invasioni aliene sulla Terra e per molti gli alieni erano esserini bassi con la testa enorme e completamente grigi. Kara scoppiò a ridere di tali assurdità, fino a lacrimare e Jane non poté che rallegrarsi della sua reazione.

Dopo aver salutato Jane, si recò a fare delle ultime cose, finché non ritornò nella sua stanza per prepararsi per la notte e mettersi a dormire. Le cose che voleva fare il giorno dopo erano: riuscire a svegliarsi prima di Lena, in modo da non farla fuggire, e riuscire ad avviare la solita routine di sempre, ovvero ottima colazione di Krex e allenamenti. Di quest'ultima cosa ne aveva bisogno non solo perché doveva imparare a difendersi, ma anche per non rischiare di... aumentare la sua massa corporea in modo esponenziale.

Sospirò affranta e ripensò un attimo a tutto quello che era successo. Aveva fatto amicizia con Jane, mentre Lys aveva ricevuto buone notizie da Eliza. Non era stata propriamente una brutta giornata e con questo pensiero si addormentò tranquillamente.

Come aveva prestabilito, Kara riuscì a svegliarsi un'ora prima del solito. Si tolse la camicia da notte, vestendosi con il suo solito outfit, ovvero una camicia e un pantalone e uscì dalla sua stanza, pronta ad entrare in quella di Lena, per darle il buongiorno da buona schiava. Cioè l'idea era quella di non farle avere il tempo di scappare. Entrò nella sua stanza con passo felpato e la trovò ancora nel letto. Sospirò, osservandola dormire e si chiese se avesse trovato la sua lettera, ma quando guardò sulla scrivania, il libro era ancora lì.

Ormai decisa di fargliela pagare per averla ignorata per un'intera giornata, decise di solleticarle il viso con la punta delle dita, in modo da infastidire il suo sonno. Quando vide il tremore delle sue palpebre, si preparò per farle prendere uno spavento. Aperti gli occhi* BUH! *esclamò Kara con un sorriso maligno su quel viso d'angelo. *

Lena: *Aveva dormito male. Lena odiava dormire male, ma non poteva neanche riposare bene con tutti i pensieri che le affliggevano la mente. Quando il sole le toccò gli occhi si girò dall'altro lato stancamente, non ancora pronta a salutare il giorno.

Si sentì solleticare il viso da qualcosa e mugugnò stancamente.* Mhh* Esalò aprendo leggermente gli occhi. Saltò quando Kara urlò per farla spaventare* Dannazione, Kara!* Si mise una mano sul petto mettendosi seduta.* Hai intenzione di uccidermi?* Le chiese tentando di calmarsi.* Potrei farti fustigare pubblicamente per molto meno* Si ravvivò i capelli. Per un attimo i suoi pensieri furono sostituiti dalla voglia di fargliela pagare. Si alzò stancamente pronta a rivaleggiarla. Non poteva fare queste cose e pensare di uscirne indenne. Le si avvicinò con fare predatorio. Kara voleva giocare? Avrebbe giocato ma alle sue regole. Le prese il mento tra le mani notando come, senza i suoi tacchi, fosse leggermente più bassa della bionda* Dovrei punirti per questo.* La tenne ferma con la mano destra.* Dovrei fartela pagare pubblicamente, fustigare una Kryptoniana, chissà quanta gente ne sarebbe felice* Disse sussurrando. Notò poi lo sguardo della giovane e capì che non era lo scherzo giusto da fare* Ma non lo farò.* Si allontanò da lei e la guardò dalla spalla* Per questa volta.

*Si sentiva attratta ma non poteva cedere. Sarebbe stato davvero facile, ora che sapeva che anche Kara era d'accordo, prendersi quello che voleva ma non poteva rischiare.* Oggi ho bisogno che badi a Nixx. Si fida di te quindi lavala per bene e dalle da mangiare, se fai in fretta puoi prenderti il resto del pomeriggio libero per fare quello che vuoi.* Così dicendole corse in bagno chiudendosi la porta alle spalle. Si sentiva in trappola ma non poteva farsi di nuovo del male e farne a Kara. Avrebbe continuato ad evitarla finché l'attrazione che provava per lei non fosse svanita.*

Kara: *la bionda si rese conto di quanto Lena volesse spaventarla. Ma sapeva che non avrebbe mai compiuto un atto del genere. Era il suo unico modo per continuare a creare disparità tra i loro ruoli. La osservò negli occhi e deglutì non a causa delle parole che stava dicendo, ma unicamente per la sua vicinanza.

Ed ecco che optò per un'altra tattica di allontanamento: darle compiti distanti da lei. Non fece in tempo per aprire un dialogo con lei, che subito scappò in bagno. Decisa a non andare via senza neanche lasciarle una frase, si avvicinò alla porta in modo che la sentisse* Non mi hai neanche detto cosa mangiano i Wlok, ma suppongo che lo stalliere molto carino sia disponibile per aiutarmi. *le disse, calcando sull'aggettivo "disponibile". Non aspettò alcuna risposta e andò via, lasciando la stanza di Lena. *

Lena: *ascoltò le parole della ragazza sorpresa. Voleva forse farla ingelosire? Ridacchiò a questo stupido tentativo non essendo minimamente irritata dalla risposta di Kara.

Ormai in bagno si sciacquò, tanto da rendersi presentabile ed andò nelle stanze di Rhea. Era da molto che vi mancava e, quando fu scortata al suo cospetto si sedette al suo fianco. Giocherellò con una delle sue penne prima di essere fermata dalla donna* cosa ti affligge Lena?* le chiese.

Lena la guardò sconcertata* come hai fatto a scoprirlo madre? * Le chiese infatti sorpresa. *

È da molto che non vieni a trovarmi nelle mie stanze e il tuo sguardo parla chiaro. *

Lena sorrise, la conosceva troppo bene. * non è nulla, sono solo problemi. Forse avevo bisogno di stare con te oggi.* Le disse affranta, non poteva davvero dirle cosa le passava per la mente. *Vieni qui. *Rhea le fece segno e Lena si avvicinò alla donna godendosi l'abbraccio.* Sei nervosa per la festa? *Le domandò allora la donna. Lena sorrise e negò col capo. *Non è nulla madre, solo che... Mon-El si sta comportando da stronzo. So che è tuo figlio ed è l'unico erede legittimo ma... A volte mi chiedo come regnerà su daxam se continua a comportarsi... Così.* Le disse sinceramente preoccupata per le sorti del suo popolo.* Non è maturo madre, pensa solo a divertirsi e ho paura che il popolo si schiererà contro di lui se non cambia il suo modo di fare. *Le espresse parte delle sue preoccupazioni.

Rhea strinse la ragazza a se. *è ancora troppo giovane per capire Lena. Ma sono sicura che con te alle sue spalle sarà un ottimo regnante. Devi solo dargli fiducia. *

Lena annuì non contenta della risposta. Non poteva fare altro che annuire. Mon-El era l'erede e lei doveva governare dalle retrovie. *avete ragione madre mia.* Disse stancamente. Rhea le coccolò i capelli dandole un bacio sulla fronte.* Cosa ne pensi di venire con me oggi? Ho un paio di riunioni con i consiglieri e mi piacerebbe che tu fossi presente. *Le disse.

Lena ci pensò un attimo. Era una scusa perfetta per stare lontana da Kara. *sarebbe perfetto madre. *Le disse. Rhea sorrise alla sua figlioccia e si alzò. *Allora andiamo. La giornata è lunga e il popolo non si governa da solo. *Le disse e Lena annuì seguendola. *

Kara: *dopo aver fatto una veloce colazione, andò alla stalla dei wlok, almeno il lato positivo era che finalmente poteva giocare con tutti quei dolcissimi cuccioli e studiare il comportamento di Nixx senza di Lena. In effetti ne era intimorita e sperava che Nixx non avrebbe avuto qualche comportamento strano.

Entrata, fu subito circondata da qualche cucciolo e lo stalliere fu attirato dal movimento dei piccoli wlok e si accorse della kryptoniana.* Buongiorno! *la salutò con un sorriso cortese e gentile e Kara ricambiò il saluto* Buong-... auch. Mi stanno dando testate! *commentò Kara, mentre alcuni cuccioli strofinavano la testa contro le sue gambe e lo stalliere rise* E' raro che ai wlok piaccia qualcuno che non conoscono. Anche Nixx si è comportata bene con te. Io ci ho messo un po' prima di riuscire ad ottenere la sua fiducia. *Kara alzò le spalle* Non so perché. Però sono carinissimi *Si chinò a prendere un cucciolo piccolissimo in braccio e si avvicinò allo stalliere, mentre lo coccolava* Non tutti i Wlok sono adatti per essere cavalcati. *le disse a Kara e indicò il cucciolo che subito afferrò il suo indice per mordicchiarlo* che ci fai qui? Di solito non vieni mai senza la principessa. *Kara prese un grande sospiro, prima di rispondere* Mi ha ordinato di occuparmi di Nixx e... lavarla. *lo stalliere iniziò a ridere e Kara lo guardò male* allora ci sarà da divertirsi * - * Quindi non mi darai neanche una mano? *e lui scosse la testa, ma poi ci ripensò* dai, mi fai troppo pena ragazzina.* - * Ehi, non sono una ragazzina!

*Prima di lavarla, decisero di farla mangiare in modo che non si sporcasse di nuovo. Dopo averla fatta mangiare, fecero uscire Nixx dal suo box e la portarono fuori la stalla in modo da poterla lavare. Ovviamente lo stalliere la legò in modo che non scappasse appena avesse visto l'acqua. Sembrava terrorizzata e Kara la coccolò* Va tutto bene Nixx *accarezzò la sua folta criniera e lo stalliere portò il necessario per iniziare il lavaggio.

Volete sapere come è finita? Be', Kara aveva i vestiti completamente zuppi a causa di Nixx che si era scrollata di dosso tutta l'acqua* Perfetto direi... *commentò e il ragazzo iniziò a non fissarla più* Vado a prenderti qualcosa per farti cambiare almeno la camicia* le disse e Kara si guardò per la prima volta. Era diventata completamente trasparente -Magnifico- pensò. Quando lo stalliere ritornò, Kara prese la giacca che le aveva dato e andò a cambiarsi nella stalla per poi ritornare ad occuparsi del wlok.* Grazie per il gesto. Domani te la restituirò *e lui annuì. Finita di lavare Nixx con più calma, Kara iniziò ad occuparsi del suo pelo, strigliando quello raso, mentre per occuparsi della criniera, usò una spazzola diversa. Nixx sembrava così tranquilla, apprezzando finalmente quello che Kara stava facendo per lei e Kara si rese conto che i Wlok odiavano l'acqua. Mentre si occupava di lei, pensò a Lena e si chiese cosa stesse facendo. L'animale si accorse del cambiamento di umore di Kara e avvicinò il muso al suo capo, dandogli una piccola testata giocosa. Kara si strofinò la fronte e la fissò male* Nixx non sono un wlok o un krogan *si strofinò il capo. L'animale inclinò il capo confuso e leccò la sua mano, così Kara sorrise.

Quando Nixx fu rimessa nel box da lei e lo stalliere, sembrava restia nel voler lasciare andare Kara, tanto che iniziò a strofinare il viso contro il suo torso per avere altre coccole e Kara guardò lo stalliere* oh non guardare me, io non ho questi problemi con loro* e Kara sbuffò.

Si occupò di lei finché non arrivò di nuovo ora di pranzo e Nixx cambiò interesse, iniziando a mangiare, così Kara poté lasciare il suo box.* Visto che sei qui, perché non mi dai una mano con tutti questi wlok? Infondo ti ho aiutata *le disse lo stalliere e Kara annuì. Infondo Lena non aveva bisogno di lei.

Kara passò l'intera giornata con quel ragazzo. Era a tratti insopportabile perché la prendeva in giro, però allo stesso tempo era gentile, un po' un paradosso. Pranzò con lui e si occuparono di tutti gli altri Wlok, finché non fu pomeriggio e Kara si congedò, salutandolo* Ciao Khalid. * - * Ciao Kara, magari mi aiuterai anche la prossima volta! *e Kara sorrise* Vedremo. Sono veramente esausta * - * E pensa che io lo faccio quasi ogni giorno. E ricorda che dovrai ritornare per quella *indicò la giacca* ops, allora sarò costretta a ritornare. *gli fece un segno con la mano e ritornò al castello, sorridendo per la giornata, anche se stanca.

Andò a darsi una pulita agli alloggi degli schiavi, facendosi un lungo bagno e dopo andò a parlare con Lys* Ho la schiena a pezzi *le disse appena entrò in stanza* hai fatto a pugni con Lena come aveva detto Krex? *commentò Lys e alzò la testa dal vestito di cui si stava occupando, per sorriderle.* No. Mi ha mandata alla stalla. Ho dovuto occuparmi di quei piccoli esserini teneri e del suo Wlok personale. * - * Quindi non avete chiacchierato? * - * Non proprio. Sono entrata prima nella sua stanza per trovarla e niente, non è che ci siamo dette poi molto. Qualche minaccia velata perché l'ho fatta spaventare e poi mi ha mandata alla stalla. Mi ha aiutata lo stalliere e mi ha anche prestato la sua giacca *gliela mostrò, mentre la teneva piegata tra le sue braccia. Lys fissò l'indumento* Oh lo stalliere carino? Khalid se non sbaglio *e Kara annuì* Be' ti direi di provarci con lui se non fossi così occupata da Lena *e Kara sbuffò* Sinceramente non capisco più niente. Vorrei solo che con Lena ritornasse tutto normale, non mi importa di iniziare qualcosa con lo stalliere. Mi importa di lei. * - * Aaaawwww * commentò Lys* Oh smettila, stupida daxamita.

*passò qualche ora prima che Kara si decidesse a vedere se Lena era ritornata. Voleva parlare con lei, anche solo per raccontarle la sua giornata e dirle come Nixx si era comportata, magari sarebbe riuscita a risentire la sua risata. Le mancava terribilmente.

Posò alcune cose nella sua stanza, prima di andare a bussare alla sua porta*

Lena: *La riunione si era prolungata più del previsto. I consiglieri stavano attuando un piano per attaccare l'avanguardia Kryptoniana su un pianeta vicino.

Lena ascoltò le loro tattiche, azzardandosi a dare qualche consiglio di tanto in tanto. Era un'esperta tattica e i suoi uomini la tenevano in buona considerazione. Se avessero saputo che voleva liberare Kara per porre fine alla guerra probabilmente l'avrebbero uccisa. Doveva mantenere la facciata.* la mia proposta è quella di aggirarli con almeno venti navi veloci e di attaccarli alle spalle mentre si aspettano un attacco frontale dalle navi pesanti. In questa maniera entreremo nelle loro retroguardie senza farci notare e i nostri avversari saranno sorpresi. Calcolo che le nostre perdite saranno povere rispetto alle loro.* Disse professionale. I soldati parlottarono tra loro decidendo che si, questa tattica poteva essere usata. *Ma vi consiglio di farlo tra due mesi* Disse tentando di prendere del tempo per rimandare Kara su krypton* non si aspetteranno un attacco dopo due mesi di stallo e avremo ancora più effetto sorpresa. * Disse. Gli uomini annuirono soddisfatti.

La riunione continuò per qualche altra ora e Lena, con il supporto di Rhea, organizzò diverse tattiche da utilizzare in guerra.* Se abbiamo concluso vorrei allontanarmi* Disse ai suoi uomini.

Se ne andò con la testa alta, soddisfatta di ciò che era riuscita a fare. Mangiò insieme a sua madre, Mon-El era assente, e chiacchierò con lei di questioni più futili finché non arrivò la solita domanda su Kara.* La kryptoniana? È a pulire il mio wlok come le conviene. È quasi troppo stupida per fare qualcosa di più importante. A volte mi chiedo come fanno ad essere ottimi strateghi se non sanno fare le cose più stupide.* Bevve il suo vino soddisfatta.*

Rhea allora le chiese come stava andando e Lena sorrise dicendole che l'aveva zittita. *Posso persino farla strisciare a mio comando madre, è divertente avere una schiava come lei. * mentì per tenerla contenta. * ma madre, parlare di quella schiava è noioso. Perché non mi racconti come mai siamo in guerra con Krypton? Ho provato a cercare negli archivi ma le informazioni sono vaghe e distorte. * Disse tentando di cambiare discorso. Non voleva addentrarsi nel parlare di Kara per più tempo rispetto al necessario.* Questo è un discorso che non può essere fatto qui, figliola. * Le disse Rhea e Lena annuì comprendendola. Persino i muri avevano le orecchie nel palazzo reale.

A fine pranzo Lena decise di tornare nella sua stanza, il progetto era stato dimenticato per troppo tempo.

Intenta a studiare non si accorse del tempo che passava finché non sentì bussare alla sua porta.* Avanti* disse sovrappensiero masticando una matita*

Kara: *Non pensava di trovarla in camera sua e aprì la porta, entrando timidamente e la richiuse alle sue spalle, poggiando la schiena contro di essa. Ritrovando Lena intenta nel progetto, pensò a tutte le volte che aveva passato del tempo a leggere, mentre lei continuava a pensare e ad appuntare le proprie idee.* Disturbo? *Chiese impacciata* Volevo chiederti se potevo passare un po' di tempo con te, anche solo in silenzio *confessò e abbassò lo sguardo, giocando timidamente con le dita delle sue mani, aspettandosi una risposta negativa.*

Lena: *Alzò la testa sorprendendosi, come aveva potuto abbassare le difese e farsi trovare impreparata?* Hai deciso di diventare una brava schiava Kara?* Le chiese sarcastica.* Puoi farmi un po' di chay? *Le domandò tornando ai suoi appunti senza darle un secondo sguardo.

La vide affaccendarsi per svolgere il suo ruolo e la seguì silenziosamente con lo sguardo. Come doveva interpretare le sue parole? Voleva davvero stare con lei? Come doveva comportarsi? Decise di optare per la freddezza.

Quando Kara le servì la bevanda la ringraziò* Grazie, ne avevo bisogno.*Prese un sorso* Puoi prenderti un libro dalla libreria se vuoi* guardò un attimo sul tavolino vicino la sedia che di solito era occupata dalla ragazza e vide il libro che precedentemente le aveva regalato. *oppure puoi finire quello vecchio.* disse indicandolo. *Preferirei comunque non essere disturbata tranne che per cose urgenti. *Così dicendo ritornò a studiare il suo progetto cercando di non farle vedere che, silenziosamente, seguiva ogni suo movimento.

Dei, come poteva restare fredda davanti a lei quando l'unica cosa che pensava era quel bacio? Come poteva fingere di non interessarsi quando voleva solo appoggiare le proprie labbra sulle sue e amarla come meritava? *

Kara: *fu contenta della risposta che Lena le aveva dato e non se lo fece ripetere due volte, pronta già per prepararle il chay in completo silenzio, ma con un sorriso dolce sul volto. Si mise seduta ad aspettare con pazienza l'acqua, finché non la usò per preparare la bevanda e la servì a Lena.

Si avvicinò alla libreria con fare pensieroso dopo le parole di Lena e con certezza, Kara si rese conto che la principessa non aveva letto quello che aveva lasciato nel libro.

Accarezzò i bordi dei libri, cercando qualcosa sui Wlok perché incuriosita dal comportamento di Nixx* Lena? *la chiamò Kara in cerca della sua attenzione* So che non è importante, ma Nixx ti ha mai tenuta in ostaggio nel suo box, dopo averti dato una testata? *chiese, finché non trovò un libro generico sulla fauna locale e lo tirò dalla libreria per leggerlo.*

Lena: *sollevò il sopracciglio sorpresa* scusa cosa? *Le chiese sgranando gli occhi.* Nixx ha fatto cosa? È assolutamente senza senso.* Non si capacitava di cosa avesse fatto il suo animale. Neanche con lei si era comportata così.* Ti vede forse come un cucciolo? Perché questo atteggiamento di solito lo ha con loro. * sbatté gli occhi incredula dalla situazione. Scosse il capo tentando di immaginare la scena.* Comunque avevo detto di non voler essere disturbata. Se non devi fare niente puoi tranquillamente tornare nella tua stanza a leggere o a fare quello che ti pare.* Le fece segno con la mano * Nel caso avrò bisogno di te ti farò chiamare dalla guardia. * Le disse non dandole alcuna ulteriore attenzione.

Dannazione doveva evitarla ma le domande di Kara, e il suo faccino curioso facevano vacillare le sue scelte. *

Kara: *Afferrato il libro, andò a sedersi sulla sua solita sedia, mentre fissava Lena parlare. Era riuscita ad attirare la sua attenzione, finché Lena non ritornò di nuovo al suo stato di freddezza iniziale e Kara mise il broncio, cercando di silenziarsi il più possibile per potersi comunque beare della sua figura.

Aprì il libro e lo sfogliò, osservando le rappresentazioni delle creature di Daxam. Alcune erano veramente mostruose, tra cui rettili e vermi e Kara assunse un'espressione di disgusto per questi ultimi, i Kiuvet. Era riuscita a mangiarli l'altra volta in effetti, ma vederli vivi e striscianti era tutto un altro discorso. Andò più avanti fino a trovare i Wlok e iniziò a leggere, finché non trovò quello che le interessava. I Wlok erano molto aggressivi, ma raramente potevano riconoscere una persona come suo simile e comportarsi in modo giocoso. Considerati pari ormai, la persona vista come tale non poteva più diventare padrone di tale animale. -Oh bene, non potrò mai essere la padrona di un wlok. E io che ne volevo uno- pensò, continuando a leggere. Alla fine della lettura, l'ultimo pezzo diceva: attenzione, i wlok sono molto territoriali con i cuccioli.

Più tardi arrivò quasi ora di cena e Kara posò il libro della fauna, andando a sedersi sulla poltrona vicino alla finestra, osservando fuori il cielo rossastro. Ogni tanto lasciava cadere l'occhio su di Lena, seduta alla scrivania, mentre si concentrava. Chissà a che punto era con il progetto. Avrebbe voluto chiedere, ma non voleva disturbarla e sospirò piano, beandosi della lieve brezza che entrava*

Lena: *C'era quasi riuscita. 
Mancavano le ultime rifiniture ma il progetto era completo. Doveva solo procurarsi il materiale e la manodopera. Sorrise, orgogliosa di sé stessa ma esausta. Era ormai sera inoltrata e sicuramente la cena reale si era quasi conclusa. Valutò l'opzione di mangiare in camera e, mai come quella sera, le sembrò allettante l'idea.* Kara! * esclamò facendola alzare. * Vai nelle cucine e procurami la cena * Le disse perentoria.

Per una volta Kara parve ascoltarla e andò via a compiere i suoi ordini.

Rimasta ormai sola si girovagò nella stanza in attesa. Gli occhi si posarono sul tavolino accanto alla sedia dove la ragazza era seduta e ci vide il libro che le aveva regalato *non sa neanche mettere le sue cose a posto.* Disse prendendo il libro per metterlo insieme agli altri. Sembrava l'avesse finito. Quando lo sollevò un biglietto cadde per terra. Si chinò sorpresa e lo lesse. Rimase piacevolmente sorpresa delle sue parole. Sacrifici? Che cosa intendeva Kara con sacrifici.

Si morse il labbro pensierosa. Kara voleva stare davvero con lei? Era disposta a lottare per loro? Non era solo una tattica per restare in vita? Perché si sentiva emozionata grazie solo ad un biglietto?

Ne valeva la pena lottare? Avrebbe potuto aspirare alla felicità anche lei?

E, sopratutto, sarebbe riuscita a sacrificare se stessa per questi pochi momenti con la ragazza?

Persa in questi pensieri non si accorse che Kara era ormai tornata con il carrello della cena. Chiuse il libro rimettendolo sul tavolino e spinse il biglietto nella manica senza farsi notare.* Ce ne hai messo di tempo! *Le disse scherzosamente.

Forse... Forse avrebbe potuto sperare. Forse dopo Eliza avrebbe potuto innamorarsi ancora.*

Kara: *la kryptoniana scattò all'ordine di Lena e mentre percorreva la strada per andare in cucina, si chiese se dovesse prendere qualcosa anche per lei. Domanda che non ebbe risposta, perché quando incontrò Krex, abbondò come il suo solito e la mandò via. La cucina sembrava l'inferno in quelle ore di punta, quindi voleva farla smammare perché aveva altre cose di cui occuparsi.

Si ritrovò in fretta alla porta di Lena, non ci mise neanche cinque minuti. Fu talmente veloce ad arrivare che si dimenticò anche di bussare alla porta, trovandolo inutile in quei casi. Entrò di schiena nella stanza, trascinando il carrello con la mano, facendo attenzione a non urtare niente e dopo richiuse la porta.* Krex mi ha lasciato con questo. Ho come l'impressione che siano tutti gli avanzi della cena e mi ha cacciata via. Io non mangio così tanto... *concluse l'ultima frase con una voce da bambina* N-non che dovrei restare a cenare con te. *si corresse. Sicuramente non voleva imporsi, in effetti le aveva ordinato di prendere la "sua" cena e non qualcosa anche per lei*

Lena: *Era sinceramente confusa. Kara riusciva a confonderla molto spesso. Più di quanto volesse ammettere. Era entrata nella stanza blaterando sul cibo e dalle sue parole capì che non avrebbe cenato se non con lei.* Puoi mangiare con me, sembra troppo. Non riuscirei comunque a mangiare tutto questo.* Le disse sedendosi. Attese con calma che Kara preparasse il tavolo e le servisse il cibo. Non era di molte parole.

Mangiò silenziosamente immersa nei suoi pensieri, perché Kara le aveva scritto un biglietto del genere. Voleva davvero rischiare? Voleva davvero sacrificare qualcosa per lei?

Nessuno aveva mai ammesso di voler sacrificare qualcosa per lei. Nessuno le aveva mai scritto niente del genere. Si sentiva strana. Forse, pensò, forse valeva la pena rischiare per vedere quel sorriso, forse poteva lasciarsi andare. Forse... Forse poteva stringere Kara a se e condividere i suoi momenti di gioia e di dolore. Nessuno doveva sapere di loro, è vero, non poteva rischiare di fare lo stesso errore come con Eliza.

Bevve un sorso di vino e guardò la ragazza intenta a mangiare.

Era bella, dannatamente bella, e dolce. Immaginò di stringerla a se in quel letto dove avevano dormito, immaginò di svegliarsi con un suo bacio e di dormire dopo aver fatto l'amore con lei fino ad esaurire le sue forze. Immaginò di parlare con lei, di dirle le sue paure, di confidarsi, di lasciarsi andare.

Si sorprese nel pensare che voleva tutto questo.

Aveva sbagliato. Kara era degna della sua fiducia. Kara avrebbe potuto rendere le sue giornate vive.

Doveva farlo, voleva farlo.

Chiese a Valor di darle la forza di non baciarla ora, dal nulla. Doveva rendere le cose perfette. Si morse il labbro sovrappensiero e continuò a guardarla.* Come sta la schiava di Mon-El? * Le disse allora tentando di iniziare un discorso. *non guardarmi così. So che sei andata a trovarla. Hai parlato di pazienti e sospetto che lei sia l'unica dal medico in questi giorni. *

Kara: *Non si aspettò che Lena le dicesse che andava bene rimanere. Un sorriso nacque sulla sua bocca e la gioia che esprimeva era palpabile, come se il suo viso fosse illuminato di luce propria.

Preparato il tavolo, scoprì le varie pietanze incuriosita da quello che avrebbe trovato sotto ogni cloche. Riempì sia il piatto di Lena che il suo e si mise a sedere, prendendo la forchetta per iniziare a mangiare, ma si fermò. Si rese conto che i bicchieri erano ancora vuoti, così si premurò di riempire quello di Lena di vino rosso, mentre il suo con della semplice acqua. Non che lei non volesse provare il vino, ma l'ultima volta quel liquore le era andato subito alla testa e non voleva rischiare.

Finalmente iniziò a mangiare quella buona cucina e si sentiva abbastanza tranquilla, anche se non stavano parlando. Non che Lena fosse di tante parole, ma era più silenziosa del solito e Kara si chiese cosa stesse pensando.

Alla sua domanda, smise di mangiare e bevve un sorso d'acqua. Fu colta un po' alla sorpresa, ma in effetti era plausibile per come lo avesse dedotto* Sta meglio. Ieri ho passato l'intera giornata con lei e ci ha messo un po' per prendere confidenza e parlare. Mi ha parlato di tante cose del suo pianeta e... confesso che mi piacerebbe veramente poterla aiutare a tornare a casa. Se solo avessi dei superpoteri, sarebbe più facile aiutare le persone. Sto di nuovo blaterando troppo, non è vero? *alzò lo sguardo, trovando i suoi occhi limpidi ad osservarla*

Lena: *Si stupì delle sue parole. Kara era sempre così. Pronta ad aiutare gli altri.* Voglio fargliela pagare. Non può continuare a trattare le donne così. *Disse seriamente. Prese un pezzo della sua cena portandolo alle labbra. Lo masticò sovrappensiero. *È un maledetto. Prima non era così. Il potere gli ha dato alla testa. Invece di aiutare il suo popolo lo tartassa con tasse inutili per mantenere i suoi vizi. *ingoiò un sorso di vino.* Dovresti assaggiarlo, è delizioso* le disse versandone un po' nel suo bicchiere.

Non sapeva bene come comportarsi con la ragazza. Aveva ancora paura che Mon-El o altri scoprissero che cosa sentiva per la giovane e che la usassero per farle del male ma non riusciva a starle lontana.

Voleva rischiare, come una falena che incontra il fuoco. Sapeva che si sarebbe ferita ma continuava ad agognare il suo calore.

Sapeva che Kara l'avrebbe lasciata per tornare su Krypton ma forse, pensò, forse poteva aiutarla a instaurare la pace tra i due pianeti. Forse avrebbe potuto...

Si ridiscosse dai suoi pensieri. Stava correndo troppo velocemente.* Dopo cena va da lei. Potrebbe servirle un volto amico. Se come dici si è aperta con te, potresti rendere più facile il suo processo di guarigione

Kara: *la kryptoniana osservò Lena che parlava con tanta veemenza, come se volesse farle capire che quelle sue parole erano veritiere. Sospirò, sapendo che senza un piano ben architettato, era inutile continuare quel discorso, perché quelle parole gliele aveva già ripetute talmente tante altre volte e le aveva anche detto che non poteva farci niente. In più Lena continuava a bere vino e non le sembrava il caso di portare l'argomento ad un livello differente e pensare seriamente a cosa fare.

Rifiutò la sua offerta di vino, scuotendo la mano* Forse è meglio di no, soprattutto se devo lasciare la stanza. L'altra volta non ero in me e non vorrei dire cose davanti alla terrestre che possano sembrare strane o inconvenienti per il suo stato. Magari sarà per un'altra volta, quando potrai tenermi d'occhio. *le sorrise dolcemente con l'ultima frase* passerò sicuramente da lei, visto che dovrò portare tutte queste cose in cucina *indicò il carrello e dopo continuò a mangiare tranquillamente con Lena, prendendo un altro bicchiere pulito per riempirlo d'acqua.* Comunque parlando d'altro... *c'erano veramente tantissime cose di cui avrebbe voluto parlare con Lena, ma sembravano tutte così catastroficamente inadatte* ...la musica. Che ne dici se qualche volta suoniamo insieme qualcosa? Potrei stupirti con altri miei talenti nascosti. Tipo... *alzò gli occhi al cielo con fare pensieroso* il canto. Basta che non mi chiedi di ballare, ero negata e non ho più provato e mi imbarazza. *arricciò il naso al pensiero della figuraccia che fece, quando suo padre le chiese di danzare con lei e da brava ragazzina, continuava a pestare incondizionatamente i suoi piedi. A quel ricordo una sensazione di nostalgia la travolse irrimediabilmente ed emise un sospiro triste*

Lena: *Annuì alle sue parole, si effettivamente farla bere non era la scelta migliore.* va bene. *Le disse semplicemente chiudendosi nel suo mutismo finché non ricominciò a parlare. * Sai cantare? Mi sorprendi Kara. *Sollevò il sopracciglio.* magari più avanti. *Rise nell'immaginarsi la ragazza che ballava* magari potresti ballare con me. O forse potresti ballare per me, come le danzatrici del deserto* La guardò scettica ridacchiando nel vederla in difficoltà.

*Sai, ho quasi finito il progetto. Mi piacerebbe che tu ci dessi un' occhiata, mi fido delle tue capacità scientifiche. *Le fece segno. *Anzi. Visto che abbiamo finito metti questo a posto mentre io mi occupo di sistemarlo.* Le disse alzandosi e andando verso la scrivania dove dispiegò il foglio e pose il suo quaderno degli appunti*

Kara: *storse il naso a disagio e poi scoppiò a ridere quanto Lena iniziò a ridacchiare* Certo, se vuoi vedere una kryptoniana goffa poi non dire che non ti ho avvertito. Rideresti sicuramente di me.

*Alle parole del progetto, si alzò dalla sedia e iniziò a togliere le cose dalla tavola che avrebbe dovuto portare in cucina e quando finì, si avvicinò alla scrivania.

Osservò il progetto per esteso e si fece spiegare da Lena come collegare i suoi appunti al disegno. Il motore per quanto rozzo, era funzionale per ciò che doveva fare e la disposizione dei pannelli, anche essi in ornicrina, era su un punto abbastanza alto della zona. I fili anche dovevano essere coperti e osservò Lena, indicandoglieli* e se spostassimo i pannelli proprio sopra al motore? In modo da risparmiare altro materiale per da copertura del cablaggio? Formando una piattaforma che supporti il peso dei pannelli con il materiale con cui costruite i vostri edifici, proprio sopra al motore, così l'ombra può tenerlo ancora più freddo. Non so se l'ornicrina sia abbondante o meno, però a Daxam non manca mai Rao. Il sistema interno del motore invece funziona, la pompa quindi funzionerebbe perfettamente e... *si voltò a guardarla e le sorrise, mentre Lena sembrava pendere dalle sue labbra, ascoltandola con attenzione* sono fiera di te.

Lena: *Ascoltò sorpresa le parole della ragazza. Era rapita dal suo modo di parlare. Sembrava appassionata nelle cose che diceva, quasi fossero cose con cui veniva a contatto ogni giorno.

Avidamente prese appunti sulle sue idee che, riflettendoci, non erano proprio così errate.* Pensi che riusciranno a tenere il peso dell'intera struttura? *Chiese sorpresa. Fece qualche calcolo matematico e si, forse la cosa era fattibile.

Quando Kara le disse di essere fiera di lei arrossì. Perché si sentiva così in imbarazzo? Perché il suo parere era così dannatamente importante?* Grazie. Anche tu non sei male. *Le disse sotto voce tentando di nascondere l'imbarazzo.

Si schiarì la voce imbarazzata e si girò dandole le spalle.* Penso... Dovresti andare a portare queste cose nella cucina prima che Krex si arrabbi. E sei congedata per la notte. Puoi andare dalla schiava del principe o dormire, la scelta è tua.* si voltò mettendo poi una mano sulla spalla sorridendo affettuosamente* Mi sei stata molto utile oggi. Grazie. *Le disse mordicchiandosi il labbro nervosamente. *

Kara: *Colse l'espressione di Lena e il viso di Kara si addolcì ancora di più, intenerita dal suo modo di fare, finché non si voltò dandole le spalle. Sembrava volesse ritornare a cacciarla come faceva di solito, ma quando prese coraggio e si voltò, rivolgendosi di nuovo a lei, la ringraziò posandole una mano sulla spalla. Kara le sorrise di nuovo* Se è per una buona causa, mi fa piacere essere utile. Ed è estremamente soddisfacente sentirmi dire che "non sono male" *disse l'ultima cosa, muovendo le dita a formare virgolette* Allora, ci vediamo domani... *abbassò lo sguardo, cogliendo il movimento delle sue labbra, sentendo un impulso di desiderio fastidioso invadere la sua mente.* Buonanotte principessa. *Fece scivolare la mano che Lena teneva poggiata ancora sulla sua spalla e la catturò nella sua, stringendola con delicatezza, prima di lasciarla andare e abbandonare la stanza di Lena con il carrello da portare in cucina. Andò nella sua stanza e prese la barretta di cioccolata che teneva nascosta e la mise nella tasca larga dei pantaloni, per poi rimettersi in cammino con il carrello.

Si sentiva più leggera, come se con Lena fosse riuscita a raggiungere di nuovo quella tranquillità che le avvolgeva quando erano da sole. Non era molto tardi, ma probabilmente avrebbe trovato ancora Krex in cucina. Di solito restava a tarda ora per vedere se fosse tutto al suo posto.

Arrivata alla porta della cucina, sentì delle voci familiari. Krex non era da solo, aveva compagnia. Kara ovviamente entrò senza farsi troppi problemi e la scena che le si presentò davanti, la pietrificò* C-... *lasciò il carrello all'entrata, mentre indietreggiava nel verso opposto, sbattendo contro un bancone, poi fuggì a gambe levate, sperando di non incontrare nessuno -Oh Rao, oh Rao, Oh RAO!-

Si recò ancora completamente shockata verso la stanza da lavoro di Lys, che appena la vide, la afferrò, scuotendola* Kara! Parlami! Cosa è successo, stai bene?! Kara? *passò la mano davanti al suo viso per vedere se gli occhi seguivano il movimento, ma sembravano persi, mentre la bocca continuava a restare semiaperta. Appena si riprese, iniziò a balbettare cose in completa agitazione* H-ho appena visto una cosa che n-non... RAO! *Lys la fece sedere e le diede un po' d'acqua* cosa? *bevve l'acqua velocemente e posò il bicchiere, facendo gesti strani con le mani* Vael e Krex, Krex e Vael. Ho appena visto davanti ai miei occhi una scena di riproduzione sessuale interrazziale. Non riuscirò più a vedere Vael e Krex in un modo diverso. E la sua lingua... Eeeewwwww *Lys guardò Kara per un'istante e scoppiò a ridere sguaiatamente per la reazione di Kara* Ma come?! Lo sanno tutti a palazzo che Krex e Vael hanno le loro scappatelle. Anche te che entri in cucina come una scema dopo tutti quei rumori molesti, dai. Piuttosto non ho mai visto un krogan nudo, com'è? E' davvero ben accessoriato come dice sempre di essere? *Kara si coprì le orecchie con le mani per non sentirla* Lys! Ti odio! Questa immagine non mi uscirà più dalla testa e tu mi chiedi i dettagli?!

*Minuti più tardi, dopo che Lys continuò a prenderla in giro, Kara le parlò di Lena e di Jane e le disse che sarebbe andata a trovarla prima di andare a dormire* Quindi avete cenato romanticamente in camera con vino e carrellino pieno di ottimo cibo cucinato da Krex e voleva farti bere? Bene. Potresti... non lo so. Darle la buonanotte come si deve, entrando in camera sua e dicendole che ti serve qualcosa di forte per dimenticare quello che hai appena visto? *suggerì Lys con la sua solita faccia maliziosa e Kara la guardò malissimo, ricordandosi di nuovo della scena.* Ma dimmi ancora perché parlo con te. *disse Kara e Lys le rispose* be'... ovvio. Mi vuoi bene *e l'abbracciò, incurante del viso incattivito della kryptoniana e le tirò le guance* su, fammi un sorriso * - * Ti odio *mugugnò altre cose senza senso, indispettita dal comportamento della daxamita, finché non si alzò e le diede una pacca sulla fronte, salutandola dispettosamente.

Arrivò in infermeria e salutò il medico che se ne stava assonnato sulla sua sedia a scrivere alcune cose. Sarebbe andato presto a dormire, quindi non poteva restare poi molto. Si avvicinò a Jane che subito cercò di mettersi seduta appena la vide arrivare e Kara la aiutò a sistemare i cuscini dietro la sua schiena e si sorrisero a vicenda* Ancora così vigile? Non mi dire che mi stavi aspettando. *Disse Kara e Jane abbassò la testa, come se fosse stata beccata e Kara si diede della stupida per non essere passata prima da lei.* Scusami se sono passata tardi oggi. *le confessò, frugando nella tasca* ma ho portato qualcosa per farmi perdonare. Spero che ti piaccia, anche se ne è rimasta poca *e le fece vedere la piccola barretta a cui mancavano molti pezzi, però c'era e gli occhi di Jane le si illuminarono.* Cioccolato? Oh dove l'hai trovato?! *e Kara sorrise nel vederla così entusiasmata* credo che i daxamiti abbiano importato cose dagli altri pianeti, oltre che persone. Quindi è della Terra? *e Jane annuì, mentre aveva già preso un piccolo pezzettino e lo stava assaporando, facendolo sciogliere tra il palato e la lingua. Sospirò grossolanamente e guardò Kara negli occhi con luccichio emozionato. Molto probabilmente stava ricordando quanto le mancasse il proprio pianeta e le persone che amava. Kara si sporse per prenderle la mano nella sua e la strinse in segno di conforto, accarezzando con il pollice il dorso e le raccontò una storia kryptoniana che sua madre le raccontava quando era piccola per farla addormentare. Le diede un ultimo pezzettino di cioccolato e la fece stendere di nuovo, essendosi accorta della sonnolenza che iniziò ad accompagnare il viso della terrestre. Finita la storia, si era ormai addormentata e Kara si alzò per andare via. Dovette addirittura svegliare il dottore che si era appisolato sulla sedia.

Ormai era abbastanza tardi e tornò in camera sua, valutando se ripassare da Lena per un ultimo saluto. La voglia di rivederla per poterle parlare era sempre più forte, mentre la paura che il giorno dopo sarebbe ritornata a comportarsi in modo freddo, la stava attanagliando. Ma non lo fece perché doveva resistere. Si era appena riavvicinata e non poteva comportarsi in quel modo immaturo. Lena aveva i suoi tempi e non era il momento giusto per fare qualcosa del genere.

Entrò in camera sua, pronta a sistemarsi per dormire e ricominciare una nuova giornata, con la speranza che contrastava l'incertezza di quello che sarebbe potuto accadere. *

Lena: *Kara parlò e Lena si sentiva così felice. Quando Kara le afferrò la mano arrossì imbarazzata. Si stava comportando come una ragazzina alla prima cotta e, infondo, forse era così. Aveva amato Eliza ma le cose con lei erano state più rapide e con meno pensieri.

Era molto più giovane e non pensava alle conseguenze quando si buttò in una relazione con lei. Le piaceva solo essere amata e coccolata ed Eliza era stata perfetta.

Kara invece... beh con Kara era diverso.* Buonanotte Kara* Le disse vedendola uscire dalla sua stanza.

Con Kara era tutto diverso. Era più adulta e responsabile, sapeva cosa aveva da perdere se le cose fossero andate male, sapeva che un eventuale errore sarebbe costato la vita a lei e alla ragazza.

Per non contare il fatto che Kara apparteneva ad una delle casate principali di Krypton. Sicuramente i suoi genitori sarebbero venuti a cercarla. Sapeva che si sarebbe dovuta separare da lei, prima o poi. Questo pensiero non l'abbandonava mai ma, sarebbe stata un'ipocrita a non realizzarlo, tra lei e la giovane Kryptoniana c'era un'intesa che non aveva raggiunto con nessuno, neanche con Eliza.

Avrebbe davvero voluto prendere Kara e scappare via da Daxam o Krypton, via dai loro genitori, via da tutti. Voleva prenderla e scappare. Solo loro due, senza nessuno. Ma non poteva, il suo popolo aveva bisogno di Lei e quello di Kara necessitava di una guida. L'avrebbe rimandata su krypton e con lei avrebbe costruito la pace.

Se fosse riuscita a non legarsi sarebbe stato meglio.

Con questi pensieri si addormentò nel suo letto, passando una notte senza sogni.*




  
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