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Autore: _armida    04/01/2018    9 recensioni
Quando la Forza connette, connette. Lei non guarda se quello è il momento giusto o meno.
Se i poveretti che devono subire quella connessione sono presentabili o meno.
Lei connette. E basta.
E poi l’imbarazzo del momento lo devono subire loro.
[Reylo ♥︎, POSSIBILI SPOILER]
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kylo Ren, Rey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mannaggia alla Forza
 
Quando la Forza connette, connette. Lei non guarda se quello è il momento giusto o meno. 
Se i poveretti che devono subire quella connessione sono presentabili o meno. 
Lei connette. E basta.
E poi l’imbarazzo del momento lo devono subire loro. 
Come l’altro giorno, quando Rey era stata costretta a subire un Kylo Ren a torso nudo, forse appena uscito dalla doccia dal momento che l’ampio petto scolpito era ancora ricoperto di minuscole goccioline d’acqua che creavano interessanti percorsi tra gli addominali perfetti. 
Una vera tortura. 
Specialmente per gli occhi: tutta quella bellezza, tutti quei muscoli così in bella vista. 
Sì, la Forza era davvero stata spietata con Rey. 
E se fosse successo a lei, magari in un momento di particolare esposizione come quello in cui si sarebbe trovata a momenti? Prese un lungo respiro, osservando con gli occhi ridotti a due fessure la piccola cascata davanti ai suoi occhi. 
‘A noi due’, pensò riferendosi alla Forza. Ma ben consapevole che ovviamente quell’entità misteriosa l’avrebbe avuta vinta, se avesse voluto. 
Se fosse stata una persona, l’avrebbe presa a calci nel posteriore senza nemmeno esitare un secondo. Mannaggia a Lei e ai propri troppo numerosi midichlorian! 
Sbuffò. 
Skywalker non poteva decidere di isolarsi in una di quelle belle ville dotate di tutti i confort, magari a Naboo? No, ovviamente no: lui aveva deciso di ritirarsi a vita privata su Ahch-To, di fare l’eremita su di un’isola sperduta senza acqua corrente e servizi igienici, circondato da inquietanti sottospecie di suore che parevano un incrocio tra un barile di birra e un pesce. 
Inquietanti suore che provavano un odio viscerale per lei. 
Va bene che aveva quasi rischiato di ucciderne un paio con un colpo di blaster - ma la colpa non era sua, erano sempre Kylo Ren e la Forza che ci mettevano lo zampino! - e quasi travolto altre due con un masso - ok, magari questa volta era stata leggermente colpa: la storia del Jedi cazzuto che taglia tutto con la propria spada laser le era sfuggita di mano -, ma era davvero necessario tutto quell’odio? 
Tornò a guardare l’acqua che scorreva incessantemente davanti a sé: se lo aspettava, se lo aspettava uno scherzetto della Forza un giorno o l’altro. Doveva solo sperare che quel ‘giorno o l’altro’ non fosse proprio quello. 
Poteva smettere di lavarsi soltanto perché temeva che la Forza li connettesse proprio in quel momento? No che non poteva: che avrebbe detto Kylo nella prossima connessione se se la fosse ritrovata davanti sporca e puzzolente? Proprio lui che nella connessione precedente aveva avuto addosso quel buon odore di pulito e di costoso profumo da uomo. Le era arrivato alle narici proprio come una vampata e lei non aveva saputo resistergli, prendendone un ampio respiro.
Una vera tortura.
Infatti gli aveva chiesto all’istante se non avesse avuto nulla con cui coprirsi. 
Tentennò sul da farsi ma poi si decise a spogliarsi: tolse lentamente le bende che le coprivano le braccia, slacciò la cintura in vita con agganciata la spada laser e la ripose con cura su di una roccia e tolse anche la stola blu lunga e gli stivali sempre con le stessa lentezza. Rimase con solamente i pantaloni a pinocchietto e la canottiera bianca. 
Tornò a guardare l’acqua che sotto alla cascata si raccoglieva in una pozza poco profonda, per poi continuare la propria discesa verso il mare. Ce ne erano molti di luoghi così sull’isola. 
E lei ovviamente aveva scelto quello più isolato di tutti, disperso nel bel mezzo della foresta.
Si sfilò in fretta anche gli ultimi indumenti e nuda, specchiata nella pozza decise: quello non sarebbe stato il giorno e il momento di un’imbarazzante connessione con Kylo Ren. 
Ma non era lei a decidere, era la Forza a farlo. E la Forza aveva già dato prova di non guardare in faccia nessuno. O forse sì, ma non nel modo in cui intendeva Rey. 
Aveva appena iniziato a rilassarsi, a non pensare a quei bei addominali scolpiti che giorni prima erano stati proprio davanti al suo viso, a concentrarsi solo sul rumore dell’acqua che scorreva, al piacere di sentirla scendere fredda sul proprio viso, per poi scivolare sulla sua schiena nuda, quando avvertì qualcosa, come una vibrazione fin troppo conosciuta. 
“È solo suggestione, Rey. Piantala di fare la paranoica”, si disse. 
“Parli anche da sola, ora?”
Quella voce…
Aprì di scatto gli occhi e si voltò nella direzione da cui la voce proveniva: Kylo Ren, sulla riva, che la osservava con un sorrisetto sfrontato, che indugiava con lo sguardo sul suo corpo. 
Le scappò un urlo di sorpresa e si affrettò a coprire le proprie nudità con le mani per poi voltarsi di scatto di spalle. 
“Vattene via!”, gli intimò. 
“Non posso farlo, lo sai anche tu”, ribatté lui con tono annoiato. “È la Forza che comanda, non io”
“Beh? Fai comunque qualcosa!”
Tornò ad osservarla, a studiare attentamente le sue forme: la schiena lunga e longilinea, la pelle liscia… aveva persino le fossette di Venere, constatò. Scese anche più in basso, confermando le proprie prime impressioni: la sua nemica non era proprio niente male. “Con molto piacere”, sussurrò. 
Ciò che Rey avvertì fu un frusciare di abiti a terra. Tornò a voltare la testa giusto il tempo necessario per vederlo stare per entrare in acqua. Nudo. 
“Che. Cosa. Stai. Facendo?”
“Faccio come mi hai chiesto: faccio qualcosa”, rispose divertito, avanzando con il livello dell’acqua che saliva sempre di più fino ad assestarsi a poco sotto l’ombelico. 
“Io non intendevo questo!”, ribattè contrariata, arretrando. 
“Avresti dovuto essere più precisa”. Ma quanto si stava divertendo? Lui, Kylo Ren, Maestro dei Cavalieri di Ren, Capitano del Primo Ordine, allievo del Leader Supremo Snoke e aspirante Sith, lui si stava divertendo, stava provando emozioni differenti dalla solita rabbia e frustrazione. E gli stava anche piacendo. 
Ma sì, pensò, per una volta poteva anche lasciarsi andare al Lato Chiaro. Osservò il corpo di Rey:  e che Lato Chiaro! 
Per una volta si sarebbe sacrificato per la causa. Solo per questa volta.
Forse.
Avanzò deciso nell’acqua osservandola allo stesso modo in cui un predatore osserverebbe la propria preda, per poi scattare verso di essa ed afferrarla, facendola finire dritta tra le proprie braccia, che si chiusero in una morsa intorno alla sua vita stretta. 
Rey poggiò le mani sul suo petto come a respingerlo, ma nemmeno lei sembrava convinta del proprio gesto, che infatti apparve troppo debole per sortire un qualche effetto. Lo studiò con un’espressione contrariata, indispettita quasi. “Pensi di lasciarmi andare, ora?”
“Mmm… no”. Aveva anche fatto finta di pensarci, Kylo Ren, anche se la risposta era alquanto scontata. Strinse la presa su di lei, per sicurezza. 
Rey sbuffò, o fece finta di farlo, giusto per sviarlo un istante prima di baciarlo di sorpresa. 
Il predatore era diventato la preda? Al Cavaliere di Ren in quel momento davvero poco importava. Gli scappò un gemito di sorpresa quando si ritrovò in pieno sotto il getto d’acqua fredda della cascata: nemmeno si era accorto di stare arretrando, Rey doveva invece averlo previsto…
Per la sorpresa, aveva mollato la presa sulla sua vita stretta ed ora lei lo stata osservando a qualche passo di distanza con il sorriso sulle labbra.
Scosse indietro i ricci scuri che gli erano finiti sugli occhi, che con l’acqua sembravano essersi allungati, e le lanciò un’occhiata intimidatoria… prima di avventarsi su di lei e riportarla di peso sotto al getto d’acqua, riprendendo il lavoro che aveva iniziato. 
Rey aveva ancora voglia di prendere la Forza a scarpate nel posteriore? No, certo che no. Ora, con le mani di Kylo Ren che vagavano libere sul suo corpo e la sua lingua e i suoi denti a solleticarle il collo, alla Forza avrebbe eretto una statua per la buona idea che aveva avuto. 
Chiuse gli occhi e sospirò pesantemente, completamente rilassata. 
Un morso, sul seno, di quelli che avrebbero lasciato il segno. 
“Kylo!”
Quell’urlo aveva il suono di una minaccia di morte? No, ma lo avrebbe avuto se avesse smesso di fare qualsiasi cosa stesse facendo sul suo corpo. 
Non si sarebbe più lamentata di quelle connessioni, non più. Forse avrebbe anche fatto un pensierino sul passare al Lato Oscuro…
 
***
 
Nel frattempo, in un a zona rialzata da cui la cascata era ben visibile…
 
Luke Skywalker sbattè per l’ennesima volta la testa contro l’albero a lui più vicino. Il colpo non lo stordì abbastanza dal momento che quando riaprì gli occhi i corpi nudi e avvinghiati della sua padawan e di suo nipote balzarono subito allo sguardo. 
Un altro colpo, questa volta più forte. Perché non era ancora svenuto? 
“La corteccia dell’albero ammaccata finirà, mio non più giovane padawan”. Il fantasma del suo vecchio Maestro, Yoda, lì. 
Non c’era limite al peggio per quella giornata. 
Lo guardò chiedendogli tacitamente di lasciarlo al proprio dolore. 
“Ottima padawan tu scelto hai”. E dal suo tono di voce si capiva che non si stesse riferendo alle sue capacità di utilizzare la Forza…
“Anche il piccolo Ben è cresciuto bene”. No, anche Obi-Wan Kenobi no. 
Diede altri colpi con la testa contro l’albero. 
“Idea di connettere i ragazzi con la Forza ottima è stata”
Obi-Wan Kenobi e Yoda si diedero il cinque sotto lo sguardo incredulo del povero Luke. Mancava qualcuno a quel pietoso quadretto? Sperò tanto di no. 
“Quella sì che è una simbiosi degna dei migliori midichlorian!”. Il fantasma di Qui-Gon Jinn compare affianco agli altri due e dal suo sguardo pareva apprezzare la scena sotto alla cascata. 
Luke avrebbe avuto molte domande da fare loro e anche parecchi insulti - al diavolo l’isola sacra per una volta! -, ma la vera domanda era: si può strozzare un fantasma?
Mannaggia alla Forza!


Nda
Tre... due... uno... vi prego andateci piano con gli insulti. Va bene che sono costruttivi anche loro, ma niente di troppo forte. 
Ok, dopo i miei funesti pensieri da pessimista cosmica del genere "Leopardi, fatti da parte", vi auguro una buona lettura. Spero di avervi strappato almeno un sorriso (e di non aver fatto fischiare troppo le orecchie a Lucas con questo delirio).
   
 
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