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Autore: evnychibi    26/06/2009    3 recensioni
“No Tom Kaulitz la tua tortura deve ancora cominciare”
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1°

Capitolo 1°

 

-Partenza-

 

Dopo interminabile silenzio lei finalmente si decise a parlare, la voce rauca e fredda risuonò come uno spettrale sussurro.

-Sono stanca della vostra mania di comandare sempre tutto- alzò il viso guardando i suoi genitori davanti a lei –Non mi volete aiutare?- alzò le spalle con indifferenza –Andrò avanti come ho sempre fatto- e così dicendo se ne andò in camera sua sbattendo la porta e chiudendola a chiave.

Guardò la sua stanza, con violenza diede un calcio al cestino, tutta la carta cadde sul pavimento.

Si lasciò andare in ginocchio stringendo i denti per il troppo nervoso, all’improvviso qualcosa catturò la sua attenzione, fra i rifiuti di carta vide un foglio che aveva solo delle lievi pieghe, lo riconobbe era la prenotazione del volo per New York di suo padre.

Cosa ci faceva ne suo cestino?Poco le importava, quella era la sua occasione, prese in mano il telefono digitando il numero dell’aeroporto di Bergamo.

-Salve, volevo sapere se il volo per New York di domani mattina alle otto era stato annullato-

No, il volo con destinazione New York non è stato annullato, partirà come previsto” le rispose gentilmente l’uomo dall’altra parte della cornetta.

-La ringrazio- chiuse la comunicazione sorridendo,l’occasione era caduta a pennello, se ne sarebbe andata da quella dannata prigione.

Si portò spontaneamente la mano al ventre piatto, sulla scrivania c’era ancora il test, quel test che le aveva cambiato la vita in un secondo –Io e te ce la faremo scriciolo- una lacrima le rigò il candido viso.

 

 

-Come sarebbe a dire ANNULLATO????- portò le mani al cielo il ragazzo fuori di se.

-Mi dispiace Bill- sospirò David il manager dei quattro ragazzi che lo guardavano con sguardo assassino.

-Fammi capire Dav… Dobbiamo aspettare ben 14 ore in sto cazzo di aeroporto?- spalancò la bocca Tom il chitarrista nonché fratello gemello di Bill il cantante della Band.

I due ragazzi di viso erano molto simili, ma in quanto al vestire completamente diversi, Bill avevo uno stile Dark, mentre Tom vestiva il doppio di lui, aveva lunghi rasta biondo scuro che fuoriuscivano dall’apertura del cappellino da rapper.

-David toglimi una curiosità- disse Gustav il batterista –Cosa facciamo per 14 ore in sto posto?-

-Già, se le fan lo vengono a sapere siamo tutti nella merda- annuì Georg il bassista.

-Lo so ragazzi- si grattò nervosamente la guancia –Ma abbiamo poco da fare-

-Su questo siamo tutti d’accordo- gracchiò il cantante.

Tom si stiracchiò –Vado a fumarmi una sigaretta- e uscì.

-David non ti uccido perché grazie a te registriamo il nuovo album a New York- grugnì Gustav giocando pericolosamente con le bacchette di legno –Sappi che non appena avremmo finito di registrare ti aspetta un giro turistico per il cimitero-

-Grazie sei veramente un tesoro- rispose ghignando.

 

 

3:00 Am

 

La valigia era pronta, si mise a tracolla la sua borsa e con l’altra mano alzò la valigia appoggiandola sulla scrivania.

Aprì la finestra il più piano possibile, salì sulla scrivania anche lei e uscì, si voltò rimanendo a guardare la sua camera illuminata dai raggi lunari.

Si accese una sigaretta, una delle poche che poteva concedersi, andò alla fermata dell’autobus che l’avrebbe portata alla stazione di Brescia, da li avrebbe preso il treno per Bergamo dove da li avrebbe preso la navetta-bus che l’avrebbe portata all’aeroporto.

Il pullman arrivò, quello era l’unico che passava di li a quell’ora, anche perché era stato organizzato per quelli che tornavano dalle discoteche, ma l’autista era abituato a vederla salire.

Non appena mise piede sulla vettura ricevette fischi e apprezzamenti poco fini da ogni singolo ragazzo, erano tutti ubriachi e sballati, o ancora peggio alcuni erano in via di collasso.

L’unica cosa che ricevettero da lei fu un ghigno divertito, si sedette ai primi posti appoggiando la testa al freddo finestrino, si mise l’I-pod alle orecchie isolandosi da tutto il resto intorno a lei.

Dopo circa quaranta minuti arrivò in stazione, prese la sua valigia e la sua borsa scendendo, corse come un fulmine alla stazione dei treni prendendo il biglietto, fortunatamente il treno era già li, cercò uno scompartimento vuoto e non appena lo trovò si sedette mettendo a posto le sue cose.

Passò un’ora, arrivò a Bergamo svegliandosi di colpo, il treno aveva frenato in modo brusco –Autista del cavolo- sibilò irritata, scese dal treno stiracchiandosi.

Guardò gli orari della navetta-bus, avrebbe dovuto aspettare mezzora, guardò il suo cellulare che segnava le 5 e mezza, ce l’avrebbe fatta benissimo.

All’improvviso il suo telefono cominciò a squillare, guardò il display e un sorriso malinconico le dipinse le labbra, dopo alcuni secondi decise di rispondere –Pronto-

Dimmi dove cazzo sei” urlò furiosa la persona dall’altra parte del telefono.

-Meglio che non te lo dica Stefano- sospirò con gli occhi lucidi, le sarebbe mancato non sentire più la sua voce.

“Tranquilla, non cercherò di fermarti, tanto alla fine fai sempre di testa tua”  sbottò irritato.

-Sono alla stazione di Bergamo, aspetto la navetta che mi porta all’aeroporto- rispose stancamente.

E dove te ne vai di bello?”  le chiese sarcastico e con una punta di amarezza nella voce.

La ragazza si mordicchiò nervosamente il piercing alla lingua –New York-

Silenzio.

-Ste?Sei ancora vivo?-

“NEW YORK????” urlò talmente forte che la ragazza dovette allontanare il cellulare dal suo povero orecchio ormai mezzo sordo.

“Un posto un po’ più lontano non esisteva?” rognò il ragazzo fuori di se.

-No- rispose lei sarcastica.

“Cazzo Niki tu mi farai morire giovane” sospirò esasperato “Comunque…Sei sicura di quello che stai facendo?”

-Si Ste…è la cosa giusta, sia per me che per lo scriciolo- all’ultima parola sorrise portandosi la mano al ventre.

“Se lo dici tu” borbottò “Chiamami quando sei a New York”

-Ok-

Ah Niki… Senti ma come te la vedi con Diego?”

La ragazza sentì una lieve fitta allo stomaco –Non… Non dirgli niente… a nessuno devi dire niente-

“Ok come vuoi tu” sospirò rassegnato.

-Grazie Ste… Ti voglio bene-

“Si anch’io, fai la brava mi raccomando”

-Ah Ste…- fece un sospiro per trattenere le lacrime –Mi mancherai-

Il ragazzo rise con dolcezza Anche tu scriciola” e così dicendo chiuse la conversazione.

Dopo pochi minuti la navetta-bus arrivò salì e il pullman partì.

Non appena scese dalla navetta ispirò a pieni polmoni l’aria frizzante del mattino, si avviò verso l’entrata dell’aeroporto, le porte scorrevoli si aprirono e lei entrò, tante persone dormivano sulle sedie, ma tutto sommato non era neanche troppo pieno, andò alla reception a dare la sua valigia.

Riuscì per fumarsi una sigaretta, mancavano ancora 20 minuti e poi tutta la sua vita sarebbe cambiata.

-Te lo giuro Gustav è stata la nottata più brutta e noiosa della mia vita- sospirò un ragazzo poco più lontano da lei.

-Già- annuì il biondo in parte a lui –Questa notte caro Tom ce la ricorderemo per sempre – ghignò.

Il rasta fece una smorfia –Che palle-

Niki cercò il suo accendino, ma non lo trovò, si voltò verso i due ragazzi, da quello che aveva sentito erano tedeschi, ringraziò per la prima volta in 17 anni di vita suo padre di essere tedesco.

-Scusate ragazzi- si avvicinò a loro –Avete per caso un accendino?-

Tom le porse il suo guardandola da capo a piedi, la ragazza si sentì di colpo nuda sotto il suo sguardo e questa cosa la innervosì.

-Grazie- li ridiede l’accendino andandosene.

-Ci si vede dolcezza- le urlò Tom ghignando.

Lei senza voltarsi alzò il braccio facendoli “Ok” con il pollice.

Gustav rise –All’inizio pensavo che fosse una fan-

-Secondo me non ci conosce neanche- alzò le spalle il chitarrista –Dai entriamo, 15 minuti e questa dannata tortura sarà finita-

 

“No Tom Kaulitz la tua tortura deve ancora cominciare”

 

 

 

Spero vi sia piaciuto come inizio…

Aspetto commenti e posterò il 2 capitolo appena posso

 

Ciao a tutti

Niki

 

 

 

  
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