"E'
convinto... di essere tanto sveglio! Gli ho detto che sono uno stregone. Non
vuole vedere!!"
"A
volte è difficile vedere."
"Dovrei
girare con un cappello a punta?!"
"Non
ne troveresti uno grande abbastanza."
[Merlino
e Gaius - Puntata 1x03]
*****
CAPPELLO A
PUNTA
Sebbene
Merlino fosse ormai conosciuto per la sua stupidità, ingenuità e intraprendenza
che spesso e volentieri lo spedivano dritto dritto alla gogna, quando si metteva
in testa una cosa doveva farla, a qualunque costo.
E nessuno
l'avrebbe fermato stavolta, nemmeno il re di Camelot in persona, anche riunendo
contro di lui tutti i cavalieri del regno.
Perciò, dopo
aver passato al setaccio tutte le abitazioni tra i rimproveri esasperati del suo
vecchio mentore, le svariate urla degli abitanti - soprattutto dei mercanti - e
le occhiate sbigottite del suo padrone Artù, che si sforzava veramente di
capirlo in tutte le sue - scarse - capacità mentali, era riuscito nel suo
intento.
Già... dopo
tre giorni di ricerca intensa e faticosa aveva trovato un grande cappello a
punta blu. Con le stelline!
Con
espressione tronfia e vittoriosa se lo mise in testa e, come se nulla fosse,
fischiettando per le viuzze e la strada principale di Camelot, se ne camminava
canticchiando ai poveri passanti che lui - proprio lui, sì! - era uno
stregone.
Un potente
stregone.
"Per la
miseria! Così vediamo se l'asino reale ci arriva... altrimenti ci rinuncio per
sempre, mando il mio destino a quel paese e trascorro il resto della mia vita da
eremita dei boschi!" pensò nel frattempo, agitando allegramente una mano per
salutare un bambino che lo scrutava curioso e con la bocca
spalancata.
Arrivato
allo sbocco di un vicolo si sentì improvvisamente e rapidamente strattonare
lontano da occhi indiscreti, trovandosi davanti all'espressione più furiosa che
avesse mai visto negli occhi di Artù.
"Razza di
idiota, che cosa stai combinando?" tuonò infatti il
principe.
"Mostro a
tutti la pura e sacrosanta verità." spiegò Merlino, mantenendo la calma
nonostante fosse stretto contro al muro, impossibilitato a qualunque movimento,
il cappello volato chissà dove.
"Verità?! Tu
sei completamente pazzo… Pur di salvare Gwen, sei entrato in consiglio gridando
di essere stato tu; io ti giustifico e-"
Merlino
ridacchiò, risentito.
"Giustificarmi?!
Se mi avete fatto passare per malato mentale!"
"Infatti è
quello che sei, se continui a girare con quel ridicolo cappello! Vuoi farti
arrestare, per caso? Vuoi finire i tuoi giorni decapitato da un'ascia affilata?"
"Sono uno
stregone!" insisté, testardo.
Perché non
lo voleva capire? Perché fingeva cecità di fronte all'evidenza dei
fatti?
Anche se...
pensandoci bene non aveva ancora operato nessuna magia davanti a
lui.
Almeno non
direttamente.
Artù sbuffò,
allentando la presa ferrea.
"Va bene.
Sei uno stregone." disse apatico.
"Davvero?"
"Certo! Come
è vero che io sono un dio" rispose sarcastico.
"Spiritoso!
Adesso aggiungeremo anche questo aggettivo a babbeo, asino
real-"
"Piantala!"
lo interruppe. "Vieni. Devo accompagnarti in un posto"
"Dove?!"
Merlino deglutì. Quella luce furba negli occhi azzurri come il cielo del biondo
poteva significare solo...
"Oh il tuo
posto preferito, qui a Camelot!" ghignò l'altro.
Tutto quello
che vide dopo furono solo le spalle larghe del principe che lo scortava, la
gente che lo derideva e la frutta in faccia, tra le vesti e sui capelli
neri.
Splendido!
Davvero una
splendida giornata.
(500
parole, titolo escluso)
*-*-*-*-*
Ok, questo è un tentativo di flashfic
comica. Rileggendola non la trovo tanto divertente ma spero vi abbia
strappato ugualmente un sorriso. XD
Tanti auguri, cara
Sloth!
^O^
Per il tuo compleanno avrei voluto dedicarti il prossimo capitolo
della longfic "Prenditi cura di lui" ma l'ispirazione ha dettato questo
pensierino ^^ che ne pensi?
Diciamo che un pizzico di slash si può
intravedere, leggendo attentamente.
E ne approfitto per dire - ancora una volta
- a _BellaBlack_ e a shurei una cosa: spaccateli tutti all'esame di maturità! E buona
fortuna, vi sono vicina con il pensiero. ^O^
Un bacione
Rinalamisteriosa