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Autore: thrasherbayarea    07/01/2018    0 recensioni
[Scott Pilgrim]
[Scott Pilgrim][Scott Pilgrim][Scott Pilgrim][Scott Pilgrim]Ve lo ricordate Scott Pilgrim? Massi dai, i 7 malvagi ex, bassista dei sex-bob-omb e l'incredibile fidanzato della ninja a tinte alterne Ramona Flowers. Ancora nulla? Bha, mondo crudele. E se dicessi Kim pine?
Forse qualcuno se la ricorda. La rossa più cazzuta e miglior batterista di Toronto è la protagonista ( e finalmente ) di questa piccola storia, nell'universo di Scott Pilgrim. Vicende che si collegano poco dopo le gesta di Scott nel fumetto originale, con Kim, come protagonista, alle prese con la sua vita incredibilmente piatta, gli amici di tutti i giorni e un evento inaspettato che sconvolgerà i suoi dubbi e incertezze. O un tacos volante in cerca di messicani scappati.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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KIM PINE VS.EVERYTHING
 
No account VIDEO
Videonoleggio di Toronto
Fattore divertente: Ci lavora Kim pine. E lei odia questo posto
 
‘’Kim? Kim mi stai ascoltando?’’
La voce di Hollie sembrava attraversare un’altra dimensione rispetto all’attenzione che Kim aveva in quel momento. Cioè meno di zero. Non che gliene fregasse di star a sentire la sua collega e amica di lavoro, ma in quel momento pensava ad altro. Probabilmente se mangiare cinese a cena o fare le prove con Stephen Stills e il resto della band. I dilemmi che la sua mente non voleva affrontare, se non con un pugno dritto alla sua vita. Per sistemare subito i dubbi di quel pomeriggio di autunno, abbastanza freddo e dalle nuvole grigie, cariche di pioggia e fulmini.
‘’Uh? No Hollie, stavo solo testando quanto fossero efficienti le mie orecchie. E ho constatato che dovrei richiedere un rimborso per queste che ho.’’
‘’Sei sempre stata cosi?’’
Kim si girò verso lei, con la sua solita espressione indecifrabile.
‘’Cosi come?’’
‘’Cosi dannatamente stronza’’
Esclamò Hollie con un leggero sorriso, per smorzare quel pomeriggio di noia al negozio.
Kim non fece una piega, ammesso che sapesse farle. Forse avrebbe dovuto.
Insomma, non si scompose come al solito.
‘’Mi sento ferita Hollie. Davvero. Ora mi metterò a piangere finché non avrò avuto un tacos come forma di scusa.’’ Il sarcasmo non le mancava mai.
‘’Pensavo volessi cinese stasera. Hai già cambiato idea? E le prove?’’
‘’Hollie, non leggere tutto quello che vedi nei balloon sopra di noi. E comunque sono ancora indecisa. Non lo so.’’
‘’Che cosa c’è che non va Kim? Tanto sbaraccheremo fra un paio di ore. Di tempo ne abbiamo.’’
Il tempo di certo non mancava al No account Video, tranne forse una montagna di clienti desiderosi di riempirsi gli zaini di dvd a noleggio e schifezze varie, per passare il resto delle giornate nell’ozio più totale. Quello mancava eccome e Kim lo sapeva. Forse anche Hollie. E probabilmente anche tu.
‘’Non lo so Hollie.’’
Fece una leggera pausa.
‘’Stavo ripensando ai tempi delle superiori. Sai, quei posti pieni di studenti troppo palestrati che pensano solo al football, e alle sgualdrine con minigonne e fermaglio rosa nei loro capelli dorati. Più semplicemente chiamate ragazze pon pon.’’
Hollie si interrogò un secondo per poi chiedere:
‘’E ti manca quel periodo della tua noiosa vita? Ammesso che fosse un tantino divertente quel periodo delle superiori’’
‘’Oh Hollie. Altra frecciatina dritta al mio cuore, se ne avessi ancora uno.’’
Ella ribatté con un accenno della mano. Kim non si offendeva cosi facilmente.
A differenza di Stephen o Neil. Probabilmente anche Wallace. E forse stiamo dimenticando qualcuno che Kim non vuole ricordare.’’
‘’Esatto, per questo voglio evitare di pensarci’’ Disse Kim leggermente infastidita, mentre riponeva sugli scaffali alcuni DVD restituiti nel corso della mattinata. Una copia di Kung Fury, un pessimo horror di cui sia lei che Hollie ignoravano l’esistenza all’interno del negozio fino a stamattina, e una sottospecie di documentario sulla vita delle lontre. Affascinante con ogni probabilità.
‘’Dai Kim, lo so che non resisterai a lungo. Chi è il fortunato?’’
‘’Probabilmente il numero 16 che ha preso Stephen Stills alla lotteria ieri. Spero abbia perso.’’
Hollie si mise a preparare un paio di caffè alla panna e caramello. Di sicuro non era il preferito di Kim ma era l’unico caffè che avevano. Questa si che è una brutta notizia.
‘’Intendevo quel ragazzo che ti ballonzola in testa da quando hai messo piede in questo buco di negozio circa quattro ore fa.’’
‘’Okkey frena, cosa ti fa pensare che la mia mente sia attualmente occupata da un potenziale ragazzo di cui sono ancora innamorata? Perché credo di esserlo. Torniamo alle superiori che mi sembra più interessante.’’
Kim tentò di cambiare subito argomento e non era da lei. Importava solo cosa fare per annoiarsi il meno possibile e tornare a casa a fare cose di cui persino l’autore non ne è a conoscenza. Hollie ci aveva visto giusto. Dannazione.
‘’Oh oh qualcuna qui è innamorata eh? Perché per un minuto non smetti di fare la difficile e svuoti il sacco Pine?’’
Kim accennò quello che sembrava un mezzo sorrisetto o più semplicemente, Hollie era abbastanza fatta da non capirlo. Ragazzi voi non fumate.
‘’Se insisti. Ormai manca mezz’ora prima che andiamo via da questa discarica di dvd scadenti e a prezzi convenienti.’’ Disse pacamente Kim, mentre si sedette alla scrivania e contemplò gli ordini che doveva fare al computer.
Ma il cinese e le prove non erano stati ancora approvati.
‘’Vada per il cinese. Sarà il solito raviolo poco cotto nella solita cucina spoglia e bianca. Davvero esaltante, giuro.’’
La campanella della porta di entrata suonò, destando l’attenzione di Hollie e la totale e prevedibile diffidenza di Kim. Questa ragazza non sa cosa voglia dire l’allegria e forse sarebbe meglio. L’avrebbe salutata con un dito medio e uno sguardo né freddo ne triste. Uno sguardo alla Kim, come la sua solita espressione di tutti giorni, stato d’animo compreso.
‘’Ehhhm è tardi per prendere un dvd sul wrestling femminile o devo pregarvi che farò in fretta ma è come se ci metterò un’eternità? VI PREEEEGO RAGAZZEEE. Vedete come soffro senza il mio wrestling? Femminile ovviamente.’’
Hollie esclamò un po' divertita con un sorriso alla vista del primo e probabilmente ultimo cliente della giornata. Che tristezza onestamente.
‘’Guarda chi è arrivato dall’universo più stupido del cosmo. Scott Pilgrim. Dovrei ricordarti che tu e Stephen avete cinque arretrati da pagare?’’
Disse Kim, sorseggiando quel caffè alla panna e caramello che aveva preparato la sua collega. Come prevedibile, il sapore di quel fantastico caffè non la sorprese. Era difficile farlo.
Scott cominciò a sudare freddo e balbettare cose incomprensibili, agitando le mani come un mimo acrobata in modo insensato. Le pasticche fanno miracoli con gli idioti.
‘’Scott.’’
Kim lo guardò dritto negli occhi. Voleva ucciderlo con poteri telepatici non ancora sviluppati.
‘’S-si Kim? Ehh devo prendere il portafoglio o posso pregarti in ginocchio finché non cederai? Ahah ah ah..’’
Lei non rispose subito.
‘’Ci vediamo. Forse. Hollie chiudi tu il negozio. Io vado a prendere la mia cena e a pensare come deprimermi stasera.’’
‘’Ma come? E le prove Kim?’’ Ribatté Scott.
‘’Te lo hanno mai detto che è spoiler leggere le pagine successive prima di concludere quella corrente Pilgrim? Se la tua vita avesse una faccia la prenderei a pugni. Comunque, salutami quel paranoico di Stephen prima di tornare a casa di Ramona.’’ E se ne andò uscendo a passo svelto, con un cappotto grigio indosso e un’aria stanca di chi si è annoiato tutto il tempo. E lei sì che lo era.
Hollie e Scott si guardarono un secondo perplessi.
‘’Tu sai che le prende? Non l’avevo mai vista cosi..cosi..LEI INSOMMA.’’
Scott non era bravo a descrivere le persone. Benché sé stesso a malapena.
‘’Scott; la conosci Kim. È fatta così. Cerca di vivere la sua routine, o almeno credo. Stiamo parlando di lei in fondo ammettilo. Non potrai mai vedere Kim spensierata o piena di energia come se avesse fatto il cambio delle pile. O un carico di troppa Vitamina. Non so com’era alle superiori ma stavamo per addentrarci nell’argomento prima. Penso che dovresti parlarle Scott quando ne avrai l’occasione.’’
‘’Tu dici? Io..io non lo so. E se tentasse di uccidermi nel sonno ancor prima che progetti di parlarle? QUESTO BEL VISINO non può finire già sottoterra uee’’.
‘’Ohh Scott, non fare il bambino e vacci a parlare. Non sarà così terribile e poi suonate nei Sex-bo-bomb da anni. Un po' di affiatamento lo avrete no?’’
Piombò un silenzio impercettibile prima che Scott lo ruppe con uno starnuto da bagnare lo schermo del computer che aveva di fronte, con suo poco rammarico e parecchio divertimento al contrario. Ricordiamoci poi che Pilgrim è l’eroe del fumetto, del film e di questo meraviglioso libro d’autore.
Scott riprese subito dopo, con un sguardo rivolto verso il basso e dal tono stranamente più serio. Serietà e Scott Pilgrim non andavano a braccetto nella stessa frase. Al massimo Tacos o Sonic. Più Sonic che Tacos.
‘’Non so se lo sapevi. Ma Kim ed io, alle superiori, stavamo insieme, prima che mi trasferissi qua a Toronto nel giro di un paio di settimane. Fu breve. Credo anche intenso. Eravamo ragazzini, ora è acqua passata e siamo amici insieme a Stills, Il giovane Neil, Wallace e Ramona. Lei è sempre rimasta la solita, lo sai bene Hollie anche se, a volte è davvero difficile pensare cosa voglia quella ragazza, o a cosa stia pensando, tolto il suo odio per il genere umano che non siano gattini o la tequila.’’
‘’A proposito! E con Ramona come stanno andando le cose stallone? Sei sempre il suo innamorato perduto o sono spuntati altri ex dell’ultima ora pronti a farti il culo?’’
‘’Ahaahahh eheh…..’’ La sua risata isterica e leggermente da checca, non presagiva nulla di buono. L’influenza di Wallace era ben presente. Ma bisogna ammettere che Wallace Wells è dannatamente sexy.
Scott si asciugò le lacrime (?) mentre scrutava la sezione dolci zuccherosi e ad altro tasso glicemico. Avrebbe voluto sprofondare in una vasca di orsetti gommosi.
Lo voleva sul serio.
‘’Ramona mi ha cacciato di casa per stasera. Ho dimenticato di svuotare la lavastoviglie di nuovo. Bella andiamo, è solo una lavastoviglie. Ci penserà mia madre.’’
Hollie assunse un tono sarcastico e di totale disapprovazione.
‘’Tua madre è in Europa Scott.’’
‘’Davvero? Ah già..Bhe sono momentaneamente bloccato fuori casa. Faccio scorta di dolci e poi penso che andrò a dormire da Stephen Stills. Ammesso che voglia.
CERTO CHE VORRà.!’’
La situazione era diventata abbastanza tediosa. Vi risparmio l’imbarazzo di ascoltare il resto della conversazione.
Hollie salutò Scott, chiuse la ferrata del negozio e si avviò a casa. Il nostro eroe dai capelli ancora non tagliati, si diresse a casa di Stephen Stills, con lo zaino straripante di orsetti, lombrichi e morbidelle. Ma quando gli avrebbe presi?
Purtroppo Scott dovette constatare una terribile verità giunto davanti alla porta di casa di Stills. Era chiusa. Dunque cominciò a bussare diverse volte prima di stancarsi abbastanza velocemente e addormentarsi per cinque minuti buoni.
‘’Dannazione Stepheeen. Uhh…i miei dolci non possono essere mangiati da una sola persona! APRI LA PORTA! Uhh.. mhh…’’
Fissò la porta per un po'.
‘’Al diavolo bha’’
E la salutò non troppo gentilmente.
Pensò a diverse soluzioni per poter passare la notte al caldo ma Wallace doveva usare la loro topaia di appartamento come camera del sesso quella notte, Ramona era off-limits, e Stephen era un cazzone. Senza un apparente motivo.
‘’AHHHHHHHHHHHH’’
Urlò semplicemente. La sua rabbia si era sparsa negli echi di tutto il quartiere.
 
 
‘’Forse..Bhe mal che vada rischierò solo una porta in faccia. O forse un intero muro. Non ho molte alternative.’’ Sapeva benissimo a chi stava pensando.
 
5 minuti dopo un’interminabile camminata sfiancante
 
Dopo aver superato il terribile quartiere dei noodles a 2 dollari e dei postini notturni volanti, Scott arrivò di fronte alla porta che aveva pensato di andare fino a 10 minuti fa. Scott Pilgrim dunque pensa. Potrebbe essere un evento raro.
Bussò con piccoli tocchi e una mano parecchio tremante. Era un terremoto vivente in quel momento. La magica porta si apri, senza scintilli o coriandoli come ci si aspetterebbe da una porta magica. Le favole sono per poppanti.
‘’ Ma io sono un ADULTO! 23 anni sono più che sufficienti. O no? Dov’è Ramona a cercare il mio razionare in momenti come questi? Dannazione, mi servirebbe un burrito. Aspetta ma cosa..’’
La fame di Scott presto fu interrotta da ben altro che la ricerca dell’unico pezzetto di cervello che gli era rimasto. O di quel fantastico burrito ripieno.
Musica drammatica Dan dan DAAAN
‘Oh, donne non spingete. È solo quel fallito di Pilgrim. Non è tardi per fare jogging Scott? Dimenticavo che tu a malapena sai come camminare.’’
Kim pine si presentò davanti alla porta di casa sua in canottiera nera e dei semplici pantaloni grigi. Che Kim avesse iniziato a fare palestra? Il casting per il Wrestling femminile potrebbe ancora farlo. Vincerebbe senz’altro il primo posto.
‘’OH HEY KIM serata perfetta per fare due passi no? Ahahah.’’
Lei non disse nulla. L’imbarazzo di quella frase era alto.
‘’Cosa ti serve Scott? Hai dimenticato il plettro sopra la mia batteria o hai altre motivazioni stupide per aver interrotto la mia pausa noia di musica estremamente deprimente e macabra?’’
‘’Bhe uhh..insomma non esattamente. Ramona mi ha cacciato di casa, Stephen Stills è un cazzone e a Wallace serve il nostro appartamento per fare le sue cose da gay.’’
‘’Si chiama fare sesso Scott.’’ Replicò divertita Kim.
‘’AHHH quella parola. Comunque, so che è tardi e magari hai altro da fare, ma non è che potrei dormi..’’
‘’Entra Scott. Il tuo patetico culo si starà congelando la fuorì’’
È stato più facile del previsto.
Un calore a dir poco ardente investi Scott, sentendosi come quegli esploratori nel deserto alla ricerca di teschi di cristallo. Pensava che avessero anche delle sottospecie di liane che si allungano. La sua fantasia arrivava fin li.
‘’Grazie per uh.. avermi fatto entrare Kim. Altri 5 minuti là fuori e avresti trovato una stalattite di ghiaccio al mio posto ahah ehh.’’
Kim si apprestò a prendere un paio di coperte mentre rispose:
‘’Avrei fatto cadere quella stalattite. Almeno avrei avuto pezzi di ghiaccio con cui raffreddare il mio Thè. Tieni Scott. Immagino avrai freddo, suppongo.’’
‘’Ohh hei..ehm grazie Kim’’ Scott prese al volo la coperta e se la arrotolò attorno come un rotolino di salmone. Era quasi adorabile a vederlo. Quasi sottolineamo.
Stiamo parlando di Scott Pilgrim in fondo dai.
‘’Okkey bhe..immagino vorrai andare a letto. Quindi..Notte.’’
Una frase veloce e senza troppa enfasi, scaturì dalle labbra di Kim, la quale si avviò sulle scale, al piano di sopra, dove c’era la sua stanza da letto. Cioè solo un divano senza un cuscino. Le sue adorabili ex coinquiline avevano venduto il suo letto tempo fa. Il motivo non lo sa e a lei sta bene così.
‘’Kim aspetta.’’ Scott la fermò prima che andasse in stanza.
‘’Si?’’
‘’Oggi in negozio sei ehm.. Scappata no? Non so se quella era una fuga o stavi facendo le audizioni per un oscar come miglior attrice di Toronto, ma eri strana. Cosa c’è che non va Kim?’’
Ella lo guardò dalle scale per tre secondi, elaborando dapprima la domanda che gli aveva fatto, per poi pensarci su e rispondere. Era stancante rispondere a tutti.
Odiava questo.
‘’Tu dici? Non lo so Pilgrim. Sto cercando di capire cosa voglio. Non mi sembra complicato. Appena lo avrò scoperto lascerò un messaggio alla tua segreteria. O a Wallace.’’
‘’Wallace?’’
‘’Si, il tuo coinquilino gay. Non dormite insieme?’’
‘’Bhe si uhh. MA NON SONO GAY. È successo tutto a caso e senza preavviso.’’
‘’è una storia gay?’’
‘Abbastanza gay, si.’’
Kim sorrise, inarcando leggermente le fossette e spostandosi un ciuffo rosso bordeux da davanti al viso.
‘’Stavo ripensando alle superiori Scott. Hai presente di cosa parlo vero? Scuola. Studiare.’’
Scott impallidì. Era una domanda difficile quella. Avrebbe dovuto leggere le pagine successive per rispondere adeguatamente. Ma non lo fece.
‘’Lesbiche?’’
‘’No Scott. Hai sbagliato. Dannazione. Bhe comunque. Ripensavo a quei tempi.
Anche quando stavamo insieme.’’
‘’Oh bhe..si immagino di aver capito adesso’’. Ma non fu cosi.
‘’E ti manca quel periodo della vita?’’
Kim scese le scale e si avvicinò a lui, quel poco che serviva a tirargli un pungo ad altezza faccia. Lo avrebbe fatto senza pensarci su due volte.
‘’No affatto. Sai che odiavo tutti in quella scuola. Tranne lisa Miller.’’
‘’ahh ehh bhe, perché eri cosi TU oggi al videonoleggio?’’
Kim gli diede le spalle.
‘’Mi manca la vecchia band che avevamo formato all’inizio. I Sonic e Knuckles. Facevamo davvero pena per essere dei liceali. Ma…mi manchi tu, almeno credo.’’
Di nuovo Scott rimase senza risposte sensate nel taccuino delle cose intelligenti da dire. Di conseguenza, non disse nulla in un primo momento.
‘’Ma io sono qui Kim. A meno che non sia diventato un fantasma ahah. Siamo amici io e te.’’
‘’Non mi riferivo a quello Scott. Mi manchi come moroso. Non lo so. Ho la testa confusa. Ora tu hai Ramona, quindi mi pare anche inutile dirti ciò.’’
Scott la guardò come non la guardava da anni dopo quella rivelazione, che solo il finale di Braking Bad sa darti. Non poteva che non ripensare a quel periodo in cui era insieme a Kim. Un flashback continuo gli attraversa la mente. Fotogramma dopo fotogramma. Non si rese conto che Kim le era così vicino da sentire il suo respiro sulla punta del naso. Forse lo voleva. E forse lo voleva anche Kim.
Scott non capiva quello che sta scrivendo qualcuno che sa già come andrà a finire la storia. Era troppo immerso nei ricordi.
‘Scott..’’
Fu questa l’ultima parola di Kim. Una calda sensazione investi le sue labbra da bassista 23enne riportandolo alla realtà. Non sapeva cosa stesse succedendo.
Kim e lui. Si stavano baciando dopo tanti anni. Forse 5, 8? Non lo sapremo mai, per quello c’è Wikipedia. Kim si lasciò andare e le piaceva quella situazione.
Scott bhe, eri li e basta a ripiegare la lingua nella bocca di Kim.
‘’Scott non possiamo.’’
Ella si stacco dalla sua bocca.
‘’è stato uno sbaglio suppongo.’’
‘’Kim io..voglio te questa notte’’
Piombò di nuovo il silenzio.
 
I loro vestiti volarono per tutto l’appartamento di Kim, come lenzuoli trascinati da un vento impetuoso. Lo stesso vento che stava arieggiando in loro.
Fu una notte piena di ricordi. Risate. Pugni in faccia. Cioccolate calde rovesciate.
Frasi senza un nesso logico. E di una Kim Pine che aveva capito cosa le stesse occupando la mente da diverso tempo.
Lo stare bene con qualcuno.
Ovvero con quell’incompetente e fantastico Scott Pilgrim.
E lei era felice cosi.
   
 
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