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Autore: Wolfgirl93    14/01/2018    0 recensioni
Settima ed ultima fic per la Promdyn week (Ardyn x Prompto)
Il prompt di oggi era libero quindi mi sono dedicata ad una AU
I personaggi sono OOC rispetto all’opera originale, soprattutto Ardyn
Dal testo: “Prompto entrò nella biblioteca in silenzio, era sfuggito per l’ennesima volta dai suoi “compagni” di classe che non facevano altro che prenderlo in giro: “secchione”, “topo di biblioteca” ormai non ricordava nemmeno più tutti i nomi con cui lo deridevano.
Poggiò lo zaino su una delle panche libere e lentamente si avvicinò allo scaffale di Zoologia, adorava gli animali e anche se i suoi genitori, troppo assenti, non gli avevano permesso di prendere un cane o un gatto, lui dedicava sempre qualche ora al giorno ai trovatelli del canile….”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ardyn Izunia, Prompto Argentum
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prompto entrò nella biblioteca in silenzio, era sfuggito per l’ennesima volta dai suoi “compagni” di classe che non facevano altro che prenderlo in giro: “secchione”, “topo di biblioteca” ormai non ricordava nemmeno più tutti i nomi con cui lo deridevano.
Poggiò lo zaino su una delle panche libere e lentamente si avvicinò allo scaffale di Zoologia, adorava gli animali e anche se i suoi genitori, troppo assenti, non gli avevano permesso di prendere un cane o un gatto, lui dedicava sempre qualche ora al giorno ai trovatelli del canile.
Afferrò un libro sui cani e se lo strinse al petto, le lacrime iniziarono a scendere senza controllo, il biondo si strofinò gli occhi con la manica della felpa e quando alzò lo sguardo trovò una mano che gli stava allungando un fazzoletto.
Prompto sobbalzò e cercò di ricomporsi subito “M… Mi scusi… Non so cosa mi sia preso, dev’essere stata la polvere.” Balbettò cercando di darsi un contegno.
L’uomo di fronte a lui gli sorrise teneramente senza abbassare la mano “Lo so, la polvere gioca brutti scherzi.”
Il ragazzo lo guardò sorpreso, non aveva usato un tono denigratorio, lo aveva semplicemente assecondato; accennò un sorriso quando prese quel fazzoletto e mormorò un “grazie” prima di asciugarsi gli occhi ancora umidi.
“Ti piacciono i cani, vedo.” Disse l’uomo indicando il grosso libro che teneva in mano.
Il biondo annuì, si sentiva un po’ imbarazzato per essere stato scoperto a piangere ma quell’uomo sembrava così gentile mentre si rivolgeva a lui. “Sono i miei animali preferiti, sono così sinceri e così leali.”
“Hai perfettamente ragione, io ho 3 cani a casa e posso assicurarti che sono molto meglio di molte persone.”
Prompto annuì, lo sapeva bene, sapeva bene come potevano essere cattive le persone, ma sapeva altrettanto bene che un cane non gli avrebbe mai fatto del male come facevano i suoi compagni di classe.
“Il mio nome è Ardyn, lavoro qui in biblioteca.” Spiegò Ardyn allungando una mano verso il ragazzo.
“Prompto… Piacere.” Il ragazzo gli strinse la mano e l’uomo gli sorrise dolcemente.
“Ora scusami ma devo andare, sono pur sempre sul luogo di lavoro e se qualcuno mi vedesse battere la fiacca passerei dei guai. Tu però rimani quanto vuoi e se vuoi trovare altri libri sui cani ti consiglio di passare dallo scaffale di psicologia, ci sono alcuni libri sul comportamento canino che sono davvero interessanti.”
Detto questo l’uomo se ne andò lasciando Prompto piacevolmente sorpreso da quell’incontro, il ragazzo strinse il fazzoletto contro il petto e sorrise, per la prima volta qualcuno era stato gentile con lui.

I giorni passavano sempre uguali, Prompto odiava le lezioni, i suoi compagni non facevano altro che deriderlo per qualunque cosa ma stranamente lui non ci stava facendo più caso, aspettava solo il momento in cui sarebbe potuto andare in biblioteca e incontrare Ardyn.
Si sentiva stupido, ogni volta che pensava all’uomo sentiva un calore irradiarsi nel suo petto e il sorriso gli nasceva sulla labbra senza che lui potesse fermarlo, non si era mai sentito così felice di vedere qualcuno.
Quando andava in biblioteca poteva essere se stesso, poteva parlare anche per un ora di quanto amava i cani e Ardyn lo ascoltava sorridendo, poteva persino parlare dei suoi genitori, raccontare di quanto fossero assenti nella sua vita e soprattutto poteva raccontare dei suoi odiosi compagni di classe.
“Non darci peso, sono solo degli stupidi e se tu li ignorerai loro perderanno ogni interesse.” Così gli aveva detto Ardyn un giorno e così lui aveva iniziato a fare, stranamente le parole dell’uomo erano veritiere: i ragazzi della sua classe avevano smesso di tartassarlo quando lui li aveva ignorati per diversi giorni.
“Tu quanti anni hai?” Chiese Prompto sfogliando l’ennesimo libro sul comportamento canino che l’uomo gli aveva suggerito.
“37.” Fu la risposta di Ardyn che subito lo guardò curioso “Perché questa domanda?”
Il viso di Prompto divenne bollente, non poteva certo dirgli che dopo quasi tre mesi di quella strana amicizia si stava sentendo strano. Non poteva certo dire ad Ardyn che probabilmente si stava innamorando di lui, lui era solo un ragazzo di ventuno anni e l’uomo avrebbe visto quel sentimento come uno strano scherzo dei suoi ormoni.
“Prompto, non vuoi dirmelo?” Insistette Ardyn sorridendogli dolcemente.
“E’… E’ solo una stupidaggine.” Borbottò il ragazzo stringendosi nelle spalle, non voleva perdere quell’amicizia, non voleva dover dire addio anche a quei momenti felici.
“Qualunque cosa sarà, anche la più stupida, prometto che non riderò.” Disse l’uomo.
“Prometti anche che non te ne andrai?” Chiese incerto Prompto alzando lo sguardo verso Ardyn che leggermente sorpreso annuì. “C...Credo di avere una cotta… Per te...” Non sapeva da dove avesse preso tutto quel coraggio ma alla fine lo aveva detto, alla fine si era completamente esposto e ora era troppo spaventato anche solo per sapere la risposta, Prompto chiuse gli occhi e si strinse le braccia attorno al corpo come a proteggersi da qualunque cosa fosse uscita dalla bocca di Ardyn.
L’uomo era sorpreso, mai si sarebbe aspettato quelle parole, ok anche lui si era affezionato molto a quel ragazzo così timido ed impacciato ma pensava che quel sentimento fosse solo passeggero e soprattutto che fosse sbagliato, eppure ora che Prompto si era dichiarato lui si sentiva il più stupido del mondo.
Ardyn allungò una mano fino a sfiorare il mento del biondo, lo alzò delicatamente “Apri gli occhi.” Mormorò aspettando di vedere quelle pozze azzurre.
Prompto tremò a quel contatto e quando sentì quelle parole non potè fare altro se non aprire gli occhi e prepararsi ad un rifiuto.
“Credo di provare lo stesso.”
Il biondo rimase senza parole, portò una mano alla bocca e trattenne quasi le lacrime per quelle parole, Ardyn lo ricambiava? Ardyn era innamorato di lui? Prompto sentì il cuore così felice che non ascoltò più il suo cervello, abbracciò di slancio Ardyn e lo strinse forte sorridendo.
Quell’abbraccio sorprese l’uomo che dopo un attimo di sorpresa ricambiò dolcemente, forse quello che stavano provando era sbagliato eppure in quel momento nulla gli sembrò più perfetto.


“Amore oggi è il nostro anniversario, mi dispiace lasciarti solo per quasi tutto il giorno ma prometto che stasera cucinerò per te.” Disse Prompto sorridendo mentre guardava suo marito ancora mezzo addormentato sotto le coperte.
Ardyn trattenne uno sbadiglio e gli sorrise pigramente “L’unico regalo che voglio è averti qui con me, ma accetto molto volentieri anche la cena.” Ammise divertito mentre si alzava lentamente dal letto, si avvicinò a Prompto e lo baciò dolcemente prima che l’altro uscisse di casa.
Erano passati sette anni da quel fatidico giorno in cui finalmente avevano aperto il cuore e il biondo si era impegnato così tanto nello studio e finalmente il suo sogno si era avverato, era diventato un veterinario e Ardyn non potè che essere felice che il suo piccolo raggio di sole avesse realizzato quel grande desiderio.
Dopo due anni di fidanzamento si erano trasferiti a casa dell’uomo e avevano convissuto insieme a 3 cani il loro amore fino a che Ardyn un giorno non gli chiede, finalmente, di sposarlo.

Quella sera Ardyn sorrise fra se mentre accarezzava un cucciolotto di labrador, quello sarebbe stato il regalo per il loro anniversario e sapeva bene che Prompto lo avrebbe apprezzato; quando sentì la porta aprirsi poggiò il coperchio forato sulla scatola dove aveva posato il cucciolo. “Amore sbrigati c’è un regalo che ti aspetta.”
Prompto entrò tutto contento nel salotto e guardò sorpreso quella scatola regalo, si sedette per terra e con lentezza alzò il coperchio; i suoi occhi si inumidirono quando vide quella piccola palla di peli che lo guardava con occhioni curiosi, prese il cucciolo in braccio e guardò Ardyn con le lacrime agli occhi. “Tu sei pazzo. E’… E’ meraviglioso… Non so che dire...”
L’uomo gli sorrise dando un dolce bacio al suo compagno “Un cane tutto tuo, era il tuo sogno fin da piccolo e finalmente l’ho realizzato.” Spiegò prima di dare una tenera carezza al cucciolo.
Le lacrime iniziarono a rigare il viso di Prompto che subito tentò in tutti i modi di asciugare.
“La polvere gioca brutti scherzi, eh?” Chiese Ardyn ricordando il loro primo incontro, il biondo annuì e non servirono altre parole, si abbracciarono dolcemente felici e con un membro in più in famiglia.

   
 
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