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Autore: summer_moon    19/01/2018    10 recensioni
| seconda classificata al contest “Piangere è difficile, ma ridere lo è ancora di più: il contest della risata” indetto da eleCorti sul forum di efp |
Ciao a tutti.
Come ben sanno i fan di DB, Goku, durante il viaggio verso Namecc, si è sottoposto a diversi allenamenti nella propria navicella.
La mia storia parte più o meno nel momento in cui il saiyan prende il volo verso lo spazio, mostrandolo poi alle prese con un allenamento diverso dal solito, se così si può dire...
Dal testo:
Se solo ci fosse stata una qualsiasi possibilità di assistere alla scena, probabilmente la stessa si sarebbe potuta definire piuttosto surreale: all'interno della navicella infatti, naturalmente a ritmo di musica, si poteva osservare Son Goku nell'atto di salire e scendere di continuo dalla piattaforma dello step, e come se non bastasse il Saiyan sembrava anche averci preso gusto nell'eseguire simili esercizi, visto il sorrisino da ebete presente in maniera praticamente perenne sulla sua stessa faccia!
Buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Seconda classificata al contest “Piangere è difficile, ma ridere lo è ancora di più: il contest della risata” indetto da eleCorti sul forum di efp


 

Allenamenti speciali







Goku aveva appena raggiunto la Capsule Corporation, luogo dove avrebbe trovato un mezzo di trasporto che gli avrebbe permesso di raggiungere i propri amici, i quali avevano bisogno del suo aiuto il più presto possibile, sul pianeta Namecc.
Il Saiyan sarebbe partito anche subito, ma purtroppo qualcosa guastò i suoi piani proprio sul nascere: il Dr. Brief, a suo dire, non aveva ancora ultimato i lavori sulla navicella.




"Come sarebbe a dire che non è ancora pronta?" domandò stupito il giovane, una volta saputa la notizia,
"Ecco, vedi... non so dove posizionare le casse dello stereo... è importante avere una buona acustica..." spiegò in risposta l'uomo,
"Le metta dove diavolo le pare, basta che si dia una mossa; io devo partire per Namecc, E SUBITO ANCHE!" urlò l'altro esasperato.
"Ok, ok, non ti arrabbiare..." rispose conciliante lo scienziato, il quale -ovviamente per fare prima- nell'ultimare i lavori decise infine di sistemare una delle suddette casse al posto del pannello necessario per spegnere la gravità artificiale del mezzo; tanto Goku, essendo ignorante in materia di tecnologia, non si sarebbe mai accorto della differenza, poco ma sicuro...
Senza contare, si diceva nel mentre, che il ragazzo gli aveva sì chiesto di preparare una navicella spaziale capace di arrivare a riprodurre una gravità fino a cento volte superiore a quella terrestre, ma non gli aveva mai parlato di volere anche un modo per eliminare la suddetta gravità così da ritornare a quella originaria, avendo, al contrario, espresso l'intenzione di approfittare dell'intero viaggio per allenarsi... 




Nemmeno un'ora dopo era tutto pronto, ed il Dr. Brief, nel salutare il moro, decise di fargli un ultimo regalo prima della partenza del secondo.
"Tieni Goku, porta anche questo con te!" disse così l'uomo, porgendogli uno scatolone,
"Cos'è, qualcosa da mangiare per caso?" chiese il Saiyan,
"No, giovanotto; si tratta di una piattaforma per lo step, così ti puoi allenare!" rispose lo scienziato tutto giulivo,
"Con lo step? Cosa vorrebbe dire, scusa?" replicò il ragazzo scettico,
"Ho già tutto il necessario per allenarmi..." continuò, indicando con un cenno della testa una spessa fune di acciaio buttata in un angolo del pavimento assieme a dei classici pesi.
"Fidati, secondo me ne trarresti dei grossi benefici..." si sentì dire dall'altro,
"Senza contare come a mio parere è molto meglio allenarsi rimanendo con i piedi per terra, piuttosto che farlo appesi al soffitto come un salame..."
"Ok, va bene, lo prendo, ma adesso mi faccia partire che ho già perso fin troppo tempo!" rispose allora Goku afferrando il tutto, dopodiché si fiondò nella navicella, buttò letteralmente fuori l'altro uomo dalla stessa, ed azionando completamente a casaccio tutti i tasti presenti sul pannello di controllo del mezzo riuscì infine a trovare -per pura fortuna- il pulsante d'accensione, catapultandosi così nello spazio aperto.
"FINALMENTE, ERA ORA!" si disse il Saiyan, una volta partito,
"Aspettatemi amici, sto arrivando..."




Durante il viaggio Goku, più per semplice curiosità che per altro, decise infine di provare ad aprire la scatola lasciatagli dal Dr. Brief prima della partenza.
"Vediamo cosa c'è al suo interno..." fece il moro, lasciando poi cadere il contenuto sul pavimento,
"Questo penso che sia lo step..." rifletté poco dopo, nel ritrovarsi tra le mani una piattaforma di colore nero, di circa quaranta centimetri di larghezza per un metro di lunghezza, ed alta tra i quindici ed i venticinque centimetri; la sua attenzione si focalizzò poi su uno strano manuale di istruzioni, caduto anch'esso a terra, e su diversi dischi di compilation musicali.
Il giovane notò anche la presenza di un lettore dvd portatile e di alcuni dvd, nei quali, come scoprì leggendo le etichette sugli stessi, erano riprodotti diversi video di ragazze intente nell'eseguire esercizi di aerobica utilizzando proprio lo step.




Il Saiyan, per prima cosa, prese così il famigerato manuale e, ringraziando tra sé e sé le lezioni ricevute dal Maestro Muten ai tempi in cui era ancora un bambino, cominciò dunque a leggere:
Lo STEP consiste nel salire e scendere con continuità (da diverse posizioni e con differenti modalità esecutive), da un gradino alto da quindici a venticinque centimetri, mantenendo il ritmo dall'accompagnamento musicale. Tale attività, tuttavia, deve essere svolta con particolari precauzioni biomeccaniche per evitare uno stress eccessivo a carico dell'articolazione del ginocchio o della caviglia prodotto dalle forze d'impatto dei piedi sull'attrezzo. Per questo motivo è fondamentale il mantenimento di una postura corretta, con un ottimale allineamento del corpo. L'intensità dell'esercizio, oltre che dal ritmo esecutivo, è determinata anche dall'altezza dello step utilizzato: per il primo livello si utilizza una piattaforma  alta quindici centimetri, per il secondo livello una alta venti centimetri, mentre per il terzo livello l'altezza arriva a venticinque centimetri. Il ritmo esecutivo è scandito dalla musica di accompagnamento che viene utilizzata e che non solo dirige la progressione d'esercizio ma detta anche la velocità dei movimenti. Il tempo della musica, inteso come numero di battute al minuto, è generalmente compreso tra 118-122 Bpm. Lo svolgimento di questa attività fisica richiede l'esecuzione di spostamenti del corpo in relazione alla piattaforma. Le direzioni di base sono infatti classificate in: di fronte, di fianco, di sopra, da una estremità, a cavallo. I passi base possono essere a conduzione singola (quando lo stesso piede conduce per ogni ciclo) o a conduzione alternata. Un ciclo completo di un passo a conduzione singola è di quattro battute musicali mentre quello a conduzione alternata è di otto battute musicali. Ai passi sono abbinati i movimenti delle braccia che incrementano l'intensità del carico di lavoro. Dal punto di vista fisiologico gli effetti ottenuti con la pratica dello step sono similari a quelli ottenuti con la corsa poiché le grandi masse muscolari sono attivate in modo prolungato e consistente, come in qualsiasi altra attività aerobica.




"Non sembra così difficile da usare!" esultò il giovanotto, per poi continuare nella lettura:
Tecnica dello step
Per cominciare, porre il piede al centro della piattaforma, prendere poi contatto con l’intera suola delle scarpe, quando si sale sullo step. Quando si scende, prendere contatto con il suolo prima con l’avampiede e poi con il resto del piede, fino ad appoggiare il tallone, e poi passare al passo successivo.
Si consiglia inoltre, quando si sale, di non abbassare eccessivamente la testa per guardare la piattaforma, di rimanere vicini alla piattaforma quando si scende, di salire senza sbattere i piedi sulla piattaforma, e per finire di aggiungere i movimenti delle braccia solo quando si è abili nell’eseguire i passi base.





"Ok, proviamo ad usarlo." disse infine Goku a se stesso, dopo avere finito di leggere il manuale, nel quale erano descritti minuziosamente persino i tipi di esercizi eseguibili tramite l'utilizzo dello step,
"Un momento però, prima vediamo come fanno nei video..." pensò subito dopo.
Il moro decise così di accendere il lettore, fortunatamente rivelatosi talmente semplice da usare persino per un sempliciotto quale era lui, almeno a detta di tutti coloro che lo conoscevano, studiando minuziosamente in quel modo i dvd in cui mostravano dal vivo come utilizzare la piattaforma regalatagli dal dottor Brief.
Una volta terminata la visione dei video, il ragazzo spense l'apparecchio ed afferrò lo step.
"Ok, cominciamo..." disse,
"Inserire uno dei dischi nello stereo, poi accendere il dispositivo gravitazionale, impostarlo, tanto per cominciare, a gravità venti, e per finire posizionare lo step a terra ed eseguire gli esercizi consigliati dalla guida!"
Goku era finalmente pronto a cominciare i propri allenamenti speciali!




Se solo ci fosse stata una qualsiasi possibilità di assistere alla scena, probabilmente la stessa si sarebbe potuta definire piuttosto surreale: all'interno della navicella infatti, naturalmente a ritmo di musica, si poteva osservare Son Goku nell'atto di salire e scendere di continuo dalla piattaforma dello step, e come se non bastasse il Saiyan sembrava anche averci preso gusto nell'eseguire simili esercizi, visto il sorrisino da ebete presente in maniera praticamente perenne sulla sua stessa faccia!
"Non credevo che potesse essere così divertente allenarsi in questo modo!" diceva il Saiyan,
"Dovrei farlo più spesso!"
Non pensò minimamente al fatto che, magari, gli sarebbe convenuto allenarsi da solo con lo step, pena il rischio di essere preso praticamente per pazzo da tutti i suoi amici più cari...




Per variare un po' gli esercizi, Goku alternava l'utilizzo dello step alle flessioni eseguite con l'ausilio della fune di acciaio che si era portato dietro, usando la stessa per appendersi al soffitto per le gambe; in tale modo, si diceva il ragazzo, non si sarebbe annoiato a fare sempre le stesse, identiche, cose.
Gli allenamenti andavano semplicemente a meraviglia, almeno fino a quando non successe qualcosa di totalmente inaspettato...




Qualche giorno dopo...




"Un, due, un, due, un, due..." diceva Goku mentre, con la gravità ormai impostata a cinquanta, eseguiva gli esercizi allo step di buona lena, naturalmente a ritmo di musica,
"Ancora un po' e potrò finalmente passare alla gravità a sessanta!"
Ad un certo punto però successe come il finimondo: le casse dello stereo esplosero di colpo ed il ragazzo, ancora intento a praticare gli esercizi, cadde improvvisamente di pancia proprio sullo step, sfondandolo, come se di punto in bianco fosse diventato troppo pesante persino per stare in piedi.
"Urca!" pensò stupito il Saiyan,
"MA COSA STA SUCCEDENDO?" urlò poi nella propria testa, non riuscendo a capire come fosse possibile il suo non riuscire più a reggere la gravità artificiale.




"Goku!" la voce del Dr Brief irruppe da un monitor presente nella navicella,
"Non puoi allenarti a gravità cento senza prima passare gradualmente da tutte le altre!" gli disse.
"Come a gravità cento?" replicò il giovane dai capelli a palma,
"Io mi sto allenando a gravità cinquanta, non è che il suo macchinario si è guastato?"
"Ma come ti permetti, le mie macchine non sbagliano mai!" rispose l'altro stizzito.
Poco dopo, controllando la situazione tramite il computer del suo laboratorio, lo scienziato scoprì la causa di tutto quel casino.




"Ascoltami Goku..." cominciò il Brief serio,
"La tua navicella sta attraversando una tempesta magnetica, quindi devi riportare la gravità a zero per poi spegnerla completamente." lo informò.
"Parla come se fosse facile..." protestò a quel punto il moro,
"In fondo lei è pur sempre comodamente seduto alla sua scrivania, mentre al momento io mi sento schiacciato come una frittella; mi spiega come dovrei fare secondo lei? E soprattutto, mi dice dove si trova il pannello per spegnere completamente la gravità?"




"Oh, accidenti!" imprecò all'improvviso lo scienziato, ripensando solo allora a cosa non aveva messo nella navicella,
"Cosa c'è adesso?" volle sapere Goku,
"Ecco, vedi... per riuscire a mettere le casse dello stereo ho come lasciato perdere i comandi necessari ad annullare completamente la gravità artificiale..." rispose titubante l'uomo dall'altra parte del monitor.
"CHE COSA?" sbraitò sbigottito il Saiyan.
"Come sarebbe a dire che non ha messo i comandi per annullare completamente la gravità?"
"Prima di tutto sei stato proprio tu a mettermi fretta ragazzo." si difese lo scienziato,
"Inoltre, sempre se non ricordo male, avevi espresso l'intenzione di approfittare dell'intero viaggio per allenarti, perciò credevo che tali comandi non ti servissero, anche se devo ammettere di non avere minimamente messo in conto la possibilità di trovarsi nel bel mezzo di una tempesta magnetica..." concluse poi.




"Scusi la domanda, ma a questo punto non può spegnere lei la gravità artificiale usando il computer del suo laboratorio?" domandò a quel punto il povero Goku, il quale, dopo la brutta caduta avuta poco prima, si sentiva dolorante praticamente ovunque,
"Purtroppo no, ragazzo mio..." rispose dispiaciuto l'altro,
"Non posso fare nulla per il momento, almeno fino a quando non supererai del tutto la tempesta magnetica." spiegò, per poi interrompere la comunicazione lasciandolo così da solo.
"Sempre se riuscirò a superarla indenne, a questo punto..." pensò il Saiyan inviperito, ancora schiacciato a terra a causa della gravità impazzita.
"Con il senno di poi, non gli avrei mai permesso di sistemare quelle dannate casse per lo stereo, vista anche la fine che hanno fatto le stesse!" disse poi a voce alta.




Diverse ore dopo, nonostante tutti i disagi che il povero Goku si ritrovò a sopportare per via delle continue variazioni della gravità artificiale, la navicella riuscì infine a superare del tutto la tempesta magnetica.
"Goku!" la voce del Dr Brief si diffuse attraverso il monitor,
"Adesso posso spegnere la gravità artificiale!" disse l'uomo, per poi annullare completamente la stessa attraverso il computer del suo laboratorio.
Immediatamente il Saiyan si sentì leggero come non era mai stato prima.
"Finalmente!" esultò il guerriero, per poi balzare in piedi con un'agilità mai vista.




"Adesso cos'hai intenzione di fare?" domandò lo scienziato,
"Ormai manca poco all'arrivo..."
"Visto cosa mi è capitato, sarà meglio che per il resto del viaggio mi alleni a gravità normale." rispose il ragazzo dai capelli a palma,
"Non so se riuscirei a sopportare nuovamente un'esperienza simile, visto come qualcuno non ha messo i comandi necessari ad annullare il processo, nel caso decidessi di aumentarla ancora..." disse poi, alludendo a tutto quello che aveva dovuto passare proprio fino a poco tempo prima.
Nel sentire quelle parole il Dr. Brief ci rimase un po' male, ma in fondo Goku aveva pur sempre ragione; a quel punto l'uomo si limitò semplicemente a dirgli di fare attenzione, per poi salutarlo e chiudere la comunicazione.




"Ok, e adesso riprendiamo gli allenamenti!" si disse il Saiyan, per poi ricominciare sul serio i propri esercizi, ignaro di come l'esperienza appena vissuta lo avesse reso molto più forte rispetto a quanto lo era prima.



 

FINE







NA: non avendo mai posseduto uno step in vita mia, le istruzioni per l'utilizzo dello stesso sono state inserite dopo avere effettuato alcune ricerche sul web; non vogliatemene...


   
 
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