Anime & Manga > Evangelion
Segui la storia  |       
Autore: GFPentium    27/06/2009    2 recensioni
Gironzolando in rete ho scoperto che esite una sorta di filone "Shinji era meglio che nascevi femmina" allora ho deciso di riprendere l'idea primordiale di New Girl Entry e fare una nuova storia. PRECISAZIONE - E'UNA STORIA LEGGERA, Non apsettatevi un'altra NewGirlEntry.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LeiLaThirdChildren001 Capitolo 1    – Ho visto una gonna che mi piaceva –

Solita routine per Shinji, Asuka e Rei, mattino a scuola a sorbirli l’ennesima lezione sul Second Impact, pomeriggio alla base a stufarsi dentro e Entry-plug per qui noiosissimi Test della dottoressa Akagi ed infine le solite serate a passare a studiare per recuperare il tempo perduto alla Nerv, sotto l’occhio vigile di una allegra Misato, resa allegra dalle lattine di birre che si scolava. Per certi aspetti quei ragazzi non vivevano, ovvero pensavano ad altro, ma non veramente a se stessi, persino Asuka era troppo impegnata a mostrarsi superiore agli altri invece di pensare realmente a se stessa, mentre Shinji quando non faceva qualcosa comandatogli dagli altri, o suonava il violoncello, oppure si struggeva nei suoi pensieri ascoltando il suo Sdat. Una sera invece non aveva voglia né di suonare né di ascoltare musica, forse più che non sentire la musica, non voleva sentire i suoi stessi pensieri che lo tormentavano, allora che fare…. Asuka e PenPen avevano preso possesso del televisore e continuavano uno spericolato zapping alla ricerca di qualcosa che non sapevano neppure loro, la signorina Misato invece si era chiusa in camera e come Shinji si avvicinò alla porta la sentì cinguettare con il Signor Kaji al telefono, naturalmente moderando il tono della voce per non farsi sentire dalla Second  e sentendo quei discorsi il Third capì che quella sera si ritrovò nuovamente da solo. Si sedette in cucina a guardare l’infinto e cercava di non pensare a nulla, ma i pensieri erano come lo zampillo che esce dall’argine poco prima che il fiume lo rompa, Shinji era stufo di pensare alla madre, al padre, alla Nerv, agli Eva, eccetera, eccetera, poi d’un tratto  si diede lui stesso la risposta:

>Che stupido, leggiamo qualcosa, così non penso ad altro.<

Cercò tra i suoi pochi libri, già letti tutti, cercò anche in quelli di Asuka, scritti in Tedesco, cercò in quelli di Misato, ma non c’è ne erano. Allora che fare… passiamo a qualche rivista, le proprie di musica, già lette, quelle del maggiore riguardo le automobili e come truccarle erano gelosamente custodite alla rinfusa sul pavimento della camera dello stesso maggiore e comunque non erano di particolare interesse per il Third, non restavano che quelle di Asuka, frivole, per ragazzine, ma dopotutto era l’unica cosa rimasta da leggere in casa. Shinji ne prese una dal portariviste in salotto, e per di più ne prese una un po’ voluminosa e sentendone il peso pensò:

>Di sicuro ci sarà un bell’inserto.<

Pensò giusto, infatti dopo aver aperto la copertina con titolo fatto di brillantini ed una ragazza sorridente ritratta si ritrovò subito nel sommario il qual recava la scritta:

NUMERO SPECIALE
GIRLS! DIVENTIAMO DONNE!
Come ci si veste, come ci si comporta, come ci si trucca per diventare delle giuste signorine con glamur.

Subito il Third fece una smorfia di sdegno pensando:

>Mi sa che Asuka oltre a questo avrà bisogno anche di un supporto esterno… e forse anche la signorina Misato…. Bah, proviamo a leggere qualcosa, magari riuscirò a capire qualcosa di quelle due….. o no?<

Shinji non si rese conto di ciò che stava leggendo, stava immagazzinando dentro la sua testa una miriade di informazioni su, vestiario femminile, trucchi, buone maniere, come parlare bene, come comportarsi, capì qualcosa anche di ‘quei giorni’, in vita sua non pensava che una ragazza avesse così tate tipologie di vestiti, di trucchi ed altro ed alla fine alzò la testa dalla rivista, visto che era arrivato anche all’ultima pagina e commentò a bassa voce:

“Fortuna che sono nato maschio.”

Fu distratto dall’arrivo di Misato in cucina, la quale aveva un orecchio rosso, data la lunga telefonata ed il fatto che continuava a premersi la cornetta contro l’orecchio, dopo aver preso la solita lattina di birra prima di andare a dormire, sollecitò anche il Third a coricarsi dicendogli:

“Forza, a letto, è quasi l’una.”

Stupito il ragazzo:

“Di già?… Ma Asuka?”

“Lei è già nel letto a dormire, eri così intento a leggere che non ti sei accorto che se ne era andata…”

Incuriosita Misato domandò:

“Si può sapere che leggevi di così interessante?”

Sbigottito il Third cercò di nascondere la rivista, sapeva che sarebbe stata il capro espiatorio per le battutine di Misato, o peggio le battutacce di Asuka e se poi lo venivano a sapere a scuola la propria reputazione veniva irreparabilmente rovinata e con un tono agitato di chi voleva var trasparire serenità rispose:

“Niente di che.”

Misato sapeva che il ragazzo stava usando la sua espressione ‘ho bisogno d’attenzione’, allora molto rapidamente gli soffiò la rivista da sotto le braccia per poi leggiucchiarsela con Shinji che la implorava:

“No, vede… non è quelle che pensa… ma mi annoiavo.. non c’era niente da leggere…. allora io……”

Il maggiore sogghignava e dopo un po’ disse allegramente:

“Allora alla prossima riunione per l’orientamento scolastico dirò che tu da grande vorrai fare l’estetista.”

Il third continuava a disperarsi:

“Signorina Misato….. no, io  glielo detto prima non avevo niente da fare… quello mi è capitato tra le mani così per caso…”

“E va bene, stavolta passi, toglimi una curiosità, quanto ne hai letto prima di smettere?”

Abbassando lo sguardo:

“Bhè… tutto.”

Sorpresa Misato:

“Come tutto?”

“Si tutto!”

“Motivo?”

“Ero curioso…. Sa vivendo con lei e con Asuka certe volte fatico a comprendervi ed ho pensato che forse leggendo qualcosa di voi donne forse vi avrei capite un po’.”

Il maggiore capì la bontà del ragazzo e sospirando gli disse:

“Tesoro, l’unico modo per capire una donna è esserlo e purtroppo tu non lo sei, comunque ti ringrazio per il gesto, se tutti gli uomini fossero come te…. Comunque non preoccuparti questo rimarrà il nostro piccolo segreto, non dirò niente ad Asuka…. Ora a letto, domani hai scuola.”

“Grazie signorina Misato e buona notte.”

Il Third si avviò verso la camera, ma dopo un paio di passi fu fermato dal maggiore che, mostrandogli una pagina della rivista che ritraeva un affascinante giovane cantante di una boy-band, gli disse scherzando:

“Non dirmi che hai preso una cotta per lui.”

Shinji rimase un paio di secondi ad osservare la figura e poi arrabbiandosi disse con tono duro rincamminandosi:

“Signorina Misato. Buonanotte.”

Misato era ancora un po’ brilla:

“Sei permaloso come una ragazzina.”

Dal corridoio si udì un altro seccato:

“Buonanotte!”

Shinji quella notte non riuscì a chiudere occhio, chissà perché gli tornavano alla mente le immagini della rivista, come mettersi il rossetto, il fard, la differenza tra una gonna ed una minigonna, quando usare il reggicalze o le autoreggenti, stava impazzendo, poi alla fine decise di bersi qualcosa di caldo e tornò in cucina, notò la rivista aperta sul tavolo e disse fra se e se:

>Misato ha ragione, bisogna essere donne per capire le donne, io ciò provato e sto già impazzendo.<

Il ragazzo si soffermò a guardare il famoso cantante utilizzato da Misato per le sue ultime battutine, restò come incantato ad osservare, quel ragazzo avrà avuto forse un paio di anni in più di lui ed era anche un bel ragazzo vestito bene, sorridente, la faccia di chi è sicuro di sé. Shinji fu destato dal suono del microonde a aveva finito la cottura, prese la scodella con l’acqua calda e ci fece del te e poi iniziò a berlo tenendosi la rivista davanti, finché non finì la bevanda non distolse mai lo sguardo da quella rivista, fu nuovamente distratto da una assonnatissima Misato che svegliatasi dal poco rumore che aveva fatto Shinji il quale si scusò:

“Scusi se l’ho svegliata, ma non riuscivo a dormire ed allora mi sono fatto qualcosa di caldo.”

Il maggiore sembrò non ascoltare, si diresse al frigorifero, lo aprì, prese una lattina di birra, si sedette di fianco al children e dopo un paio di sorsate domandò:

“Che c’è?”

“Niente.”

Poi alla donna cadde l’occhio nuovamente sulla rivista che veniva fissata dallo sguardo del ragazzo ed un po’ allarmata domandò:

“Non dirmi che stai soffrendo le pene d’amore per lui?”

Un sereno Shinji rispose:

“No… Lo invidio, giovane, bello, ricco, atletico, lui è fortunato, non deve salire a bordo di una macchina da guerra perché è l’unico che lo può fare e tutte le volte rischiare la vita sua e degli altri.”

Misato tirò un sospiro di sollievo pensando:

>Dopotutto capisco la sua invidia, chi non vorrebbe essere bello ricco e famoso, poi con il ruolo che hai alla Nerv… possibile che non riesci a trovare un qualcosa che ti renda un poco felice Shinji?<

La donna fu interrotta dall’alzarsi del ragazzo dal tavolo che disse:

“Meglio andare a letto ora, abbiamo ancora un paio d’ore di sonno prima della sveglia.”

“Hai ragione.”

I due tornarono ai propri giacigli, Misato riprese a dormire tranquillamente, stessa cosa fece il Third, solo che poi fu destato da un sogno, vide in controluce una figura oscura dai chiari lineamenti femminili e subito cercò di chiamarla:

“Mamma…. Sei la mamma?… no, sei forse Asuka… chi sei?”

Si svegliò di soprassalto grazie al suono fastidioso della sveglia e dopo averla spenta si domandò:

>No, non era né la mamma, né Asuka, forse Rei, o la signorina Misato…. L’importante che non era quel diamine di cantante.<

Andò in bagno a sbrigare le solite faccende mattutine, poi preparò la colazione per se e per le coinquiline e finito il suo pasto si vestì, ma stamattina notava qualcosa di diverso la sua divisa, se la sentiva larga, ingombrante, passò 10 minuti di fronte alla specchio a sistemarsi la camicia dentro i pantaloni tirandosela per bene sui fianchi e come finì partì subito alla volta della scuola senza aspettare Asuka, che, come suo solito, si era alzata dal letto all’ultimo minuto.
Il tragitto verso la scuola era monotono, fino a quando il Third non incontrò i suoi amici, Toji e Kensuke con i quali si recò definitivamente a scuola. La prima domanda che Kensuke gli fece fu:

“Ma Asuka dov’è?”

Con una nota di disappunto Shinji rispose:

“Starà uscendo di casa adesso, non vuole capirlo che una signorina deve essere puntuale ai propri impegni.”

I due ragazzi capirono che qualcosa non tornava nel modo in cui il Third si era espresso, ma non vollero indagare, avevano pensato ad una della innumerevoli liti che i due facevano e dove Shinji subiva ed allora Toji la buttò sul comico:

“Shinji, ti ricordo che Asuka e Signorina sono due termini che non si possono combinare nella stessa frase.”

Tutti fecero una risata di approvazione e Shinji nel ridere portò la mano di fronte alla bocca, naturalmente Kensuke volle infierire ancora dicendo:

“Sapete, quando rivedo il filmato di te ed Asuka scendere dalla nave con le stesse identiche tute, mi sembri che quella più femminile si tu.”

Il Third sentì un brivido lungo la schiena e poi ridacchiando:

“B’è se per quello è più femminile anche la gruccia dove Asuka appende la Plug-suit.”

I tre ridacchiando se ne andarono a scuola per un’altra noiosissima lezione sul Second Impact e su come l’uomo si sia rialzato da quella catastrofe e blablabla, blablabla, patapim patapum patapa….

Al pomeriggio i Children si ritrovarono rinchiusi nuovamente nelle capsule per i test e verso la fine la dottoressa Akagi gli comunicò:

“Ragazzi, domani faremo dei test a bordo dell’Eva, dovremo riuscire ad aumentare il vostro tasso di sincronia secondo i miei calcoli. Però domani verrete qui scaglionati in modo tale che possa seguirvi uno alla volta… Allora.. Ayanami tu sarai la prima e dovrai essere qui alle ore 14. Asuka tu sarai la seconda e ti dovrai presentare qui alle 16, mentre tu Shinji alle 18.”

La Second si lamentò:

“Perché questo ordine?… volevo essere io la prima.”

Misato rispose:

Abbiamo seguito il vostro ruolo, Rei è la First, tu sei la Second e Shinji il Third.”

Ghignando la ragazza tedesca:

“Shinji, anche a non volerlo sei sempre l’ultimo.”

Il ragazzo non badò alle derisioni della collega ed attese che la dottoressa lo liberasse dalla capsula e fatto questo andò a cambiarsi, una volta pronto tornò in sala controllo ad attendere la Second in modo tale da tornare a casa assieme, ma trovò solo Misato che gli disse:

“Asuka è già andata, aveva ancora i capelli bagnati per la fretta di andare… Shinji io ho ancora tre ore prima di finire cosa fai mi aspetti o preferisci andare?”

“Vado signorina Misato, così potrò preparare la cena.”

Il maggiore fece un largo sorriso per poi dire:

“Bravo il mio ragazzo, ascolta una cosa, potresti farmi un piccolissimo piacere?”

“Cosa?”

“Potresti passare in centro a prendermi del profumo?”

Arrossendo il third:

“Beh io…”

Misato facendo un’espressione coccolona e porgendo dei soldi al ragazzo:

“Daiiii, fallo per me…. Poi col resto ti potrai compare quello che vuoi.”

Sbuffando:

“E va bene, mi dica la marca ed il nome.”

Così il ragazzo se ne andò a sbrigare quella commissione e come uscì dalla profumeria si fermò ad osservare la vetrina di quest’ultima e lì iniziò uno strano gioco, osservava tutti gli oggetti esposti e mentalmente gli dava un nome:

>Quello è mascara, poi c’è Eyeline, normali rossetti, quelli sono glitter, smalti per le unghie… però grazie a quella rivista adesso so cosa sono e se sarò in compagnia di una ragazza saprò sempre cosa vuole senza sbagliarmi… non potrò capire le donne, ma almeno ne saprò quanto loro sui trucchi.<

Poi riprese il camminino e fece lo steso gioco di fronte ad una boutique d’intimo ed anche lì constatò di essere preparato, poi passò ad un negozio di moda ed anche lì non sbagliò un colpo, poi di fronte ad un altro grosso negozio di vestiario rimase mezz’ora ad osservarne la vetrina e cercava di abbinare i vari capi tra di loro insieme anche ai vestiti che aveva visto nelle vetrine precedenti, non se ne accorse, ma perse molto tempo e dopo aver visto l’ora si precipitò a casa dove arrivò di corsa. La trovò vuota, probabilmente la Second era andata dalla capoclasse, allora il ragazzo portò in camera del maggiore il profumo e successivamente si mise ai fornelli, sta di fatto che come rientrarono Asuka e successivamente Misato la cena era servita in tavola. Dopo il pasto il maggiore domandò al Third:

“Che ti sei comprato col resto?”

Demoralizzato il ragazzo:

“Niente.”

“Perché”

“Non ho trovato niente d’interessante d’acquistare.”

“Shinji, Shinji, Shinji, dovresti comparti qualcosina anche tu una volta ogni tanto, sai lo shopping è molto rilassante.”

“Se lo dice lei, sa ho visto una gonna che mi piaceva, ma era troppo cara.”

Misato impallidì di colpo, Shinji si accorse di ciò e di cosa aveva detto e allegramente disse:

“Signorina Misato, ci è cascata.”

Misato riprese il suo colorito normale e dando un buffetto alla guancia del suo ometto disse:

“Sei un monello, mi hai veramente preso nel sacco.”

Continuando a ridere io Third:

“Bhe, è stato un bello scherzo.”

Prendo una birra il maggiore continuò:

“Preferisco questi scherzi che sentirti piangere nell’Eva.”

“Già anche io.”

La serata passò tranquilla ed alla fine i tre si coricarono e prima di addormentarsi Shinji pensò:

>Chissà che cosa mi è preso… però non era male quella gonna, se fossi una ragazza la comprerei e la indosserei, insieme a quella camicetta e a quel paio di ballerine, poi naturalmente quella borsetta blu scuro… no, meglio quell’altra bianca… Ma che sto dicendo?! Io non sono una ragazza.<


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Evangelion / Vai alla pagina dell'autore: GFPentium