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Autore: Altair4    21/01/2018    0 recensioni
Se siete appassionati di Star Wars, Star Trek, Galattica, Farscape ecc… questa storia potrebbe piacervi. Sequel di “Senza Nome le origini”, è ambientata in un’altra dimensione rispetto la nostra ed in una galassia a spirale barrata come la Via Lattea. Questa galassia è chiamata Trixtar ed è ricca di mondi popolati da esseri viventi e senzienti. Come nella storia precedente ci saranno dei gialli da risolvere, per cui Senza Nome sarà ancora una volta alla ricerca della verità, stavolta però con l’aiuto di personaggi davvero singolari. Tanto singolari da non saper definire se una delle coppie che si formeranno sia het, FemSlash…ecc. Non resta che togliervi la curiosità…
Genere: Avventura, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ṡénza, in pieno assetto di guerra, con i suoi capelli metallici e vivi stile Medusa, fissava Xronodor con odio. Sapeva che il Paichiano avrebbe parlato e che non le sarebbe piaciuto per niente cosa avrebbe avuto da dire.
         -Chi non muore si rivede Xiariana!-
         -Maledetto! Cosa ci fai qui?
         -Sono appena arrivato, sapessi che bel guaio ho combinato su Vera!-
         -Tu menti, ho sentito Kara, è tutto ok-
         -Se vuoi crederlo, fai pure-
Ṡénza finalmente cercò di leggere nella sua mente ma non ci riuscì.
         -Lo so che stai tentando di leggermi i pensieri ma non puoi, il mio amico Kelo mi ha regalato una corona Terziana per bloccare i telepatici, sapeva che ci saremmo incontrati nuovamente-
         -Maledetto, ti farò pentire di quello che hai fatto-
         -Prova solo a sfiorarmi e il tuo amico Treodor morirà-
Treodor era stato accerchiato, Lonodor era riuscito a fuggire per mettersi in salvo ed aveva abbandonato tutti al loro destino.
         -Ti prego non lo uccidere…farò tutto quello che vuoi- Disse Ṡénza abbassando la spada laser.
         -Allora consegnati a Whonor senza fare storie, gli ho parlato di te, vuole tanto conoscerti-
         -Tu però lascerai tutti loro liberi, compreso Treodor-
         -No, mi dispiace Treodor ci serve, ma non lo uccideremo, te lo prometto, ci serve vivo-
         -Come faccio a credervi?-
         -Lascerò che tu legga quest’informazione, ma solo questa, direttamente dalla mia testa-
Ṡénza si concentrò e vide il vero motivo.
         -Whonor vuole disonorarlo facendolo inginocchiare davanti a lui in pubblica piazza? Preferirà morire, prima di fare questo!- Commentò Ṡénza.
         -Quando tutti i clan vedranno il famoso Treodor del clan dei Rhu che si arrende ai Ghu, non esisterà più la resistenza e noi avremo il completo predominio su Paico e tutti i pianeti che conquisteremo. Treodor vivo e sconfitto è molto più importante che morto, capiranno che potranno unirsi al nostro clan senza conseguenze mortali. Vedrai! A tutti i clan farà gola avere un pianeta ciascuno da sottomettere-
Ṡénza lasciò cadere la sua arma senza dire una parola.
         -Bene vedo che sei ragionevole…-
         -Lasciali andare, sono ancora pericolosa-
         -Lo so, dopo che avrò lasciato andare tutti i ribelli, tu mi consegnerai il tuo bracciale Xiariano, so benissimo come funziona, ne ho già rivisti in passato-
         -Lasciali andare ed io ti consegnerò il bracciale-
         -Bene-
Ad un cenno di Xronodor tutti i ribelli a parte Treodor furono rilasciati, ma Ṡénza non accennava a consegnare il bracciale.
         -Bè, cosa aspetti?-
         -Li voglio lontani ed al sicuro- Poi rivolti ai fuggitivi disse -Non andate nelle grotte del vulcano sanno benissimo che sarebbero diventate il nostro rifugio-
E con la mente gli disse di far finta di perdersi nel bosco ed andare a riunirsi con Pacor vicino al lago termale. Per fortuna Xronodor non poteva capire cosa stesse facendo, la sua mente Paichiana non era allenata e non era in grado di schermarsi e leggere anche la mente di Ṡénza.
Quando tutti i ribelli si furono nascosti nel bosco e l’esercito fu richiamato, Ṡénza consegnò il suo bracciale a Xronodor.
         -No, non lo fare, scappa finché sei in tempo, non preoccuparti per me, scappa! Pacor ha bisogno di te!- Gridava Treodor che era stato incatenato e si dibatteva disperato.
         -No, non ti lascio da solo…ormai tutto è perduto…è colpa mia ho voluto insistere, dovevamo aspettare come avevate detto-
         -Non ti puoi arrendere, la Ṡénza che conosco non lo farebbe mai-
         -Adesso piantatela, incatenate anche la Xiariana e portateli nella cella di sicurezza, subito!-
Ṡénza si lasciò legare e fu spinta insieme a Treodor dentro una navetta che sembrava un furgoncino con le ali. La destinazione era il quartier generale dei Ghu. Quando furono da soli, lei si buttò tra le braccia di Treodor.
         -Come stai? Sei ferito?-
Lui la respinse e la bloccò tenendola per una spalla perché aveva le mani incatenate e bloccate.
         -Perché l’hai fatto, perché ti sei arresa?-
         -Perché ti avrebbero ucciso ed io ho promesso che ti avrei protetto-
         -Adesso hai condannato a morte o all’esilio ciò che resta della mia famiglia-
         -No, non è così, c’è ancora Pacor là fuori…-
         -Non capisci…senza di te non hanno alcuna speranza-
Ṡénza lo fissò sorridendo e gli trasmise i suoi pensieri.
         -Mi ha tolto il bracciale ma non la tiara, ha le stesse funzioni del bracciale, la porto sempre con me perché era di mia madre…ho fatto solo finta di arrendermi, voglio che mi conducano da Whonor, se fermiamo lui, fermiamo tutto-
Treodor disse ad alta voce:
         -E Vera e Terzia? Come faremo a salvarli?-
         -Pensa, non parlare ad alta voce…ho comunque danneggiato alcune navi con il poco esplosivo rimasto, non credo che partiranno subito e Whonor prima ti vorrà umiliare in pubblico. Voglio restare da sola con lui e leggergli la mente-
         -Ti farà ubriacare e si approfitterà di te, non puoi restare sola con lui…-
         -Non temere…-
         -Starai attenta?-
         -Sì-
Ṡénza lo abbracciò forte forte, lui prese il suo bel viso tra le sue mani anche se le catene non gli permettevano molta mobilità.
         -Non voglio che ti succeda qualcosa, non chiedermi perché, ma la tua vita è preziosa per me-
         -Non è un sentimento interamente tuo…è la mia empatia, attrae le persone e se mi sono veramente amiche sentono il dovere di proteggermi. Quando tutto questo sarà finito potrai tornare alle tue storie, qualche bella Paichiana potrà darti figli Paichiani, quello che senti per me non è reale-
         -Perché tu sai quello che sento per te? Mi hai letto nella mente?-
         -Non ancora, non del tutto…-
         -Fallo allora-
In quel momento si aprirono gli sportelli della navetta e le guardie li presero a forza e li condussero nei sotterranei di un palazzo che sembrava quasi medievale.
         -Sembra un castello terrestre…anche i Rhu hanno qualcosa di simile?-
         -L’avevamo…è stato distrutto quel giorno…mentre festeggiavamo il matrimonio…-
Gli occhi di Treodor si velarono di lacrime. Con pochi complimenti gli tolsero le catene e li rinchiusero in una cella molto particolare, era come imbottita di gomma e anche la porta non era fatta di metallo.
         -Che stanza è questa?-
         -E’ una cella è imbottita perché chi viene rinchiuso qui non cerchi di uccidersi sbattendo la testa contro il muro o le sbarre-
         -Ma in questa dimensione siete fissati! Anche Gilta l’ha fatto!-
         -Temono che io cerchi di uccidermi prima dell’incontro con Whonor-
Ṡénza pensò trasmettendo a Treodor le sue parole.
         -Non c’è metallo, non posso fuggire di qui senza che se ne accorgano, dovrò sfondare le mura-
Treodor senza riflettere gridò:
         -Cosa tu…-
Ṡénza gli fece cenno di non aprir bocca.
         - Ti ho detto di pensare, ci ascoltano di sicuro…sì, posso sfondare i muri, se ce ne sarà bisogno lo farò-
         -Allora fuggi e vai da Pacor-
         -No, dobbiamo fermare i Ghu o non ci saranno speranze-
         -Allora va, cosa aspetti?-
         -Non posso, non conosco le stanze del castello mi perderei, devo pensare ad un piano-
 Qualcuno bussò e si aprì un piccolo sportellino.
         -Whonor vuole vedere la Xiariana, stai indietro Treodor o facciamo fuoco-
La porta si aprì e delle guardie munite di laser intimarono a Ṡénza di uscire di lì tenendo sottotiro Treodor.
         -Stai attenta a Whonor, non ha onore, non bere niente di quello che ti darà-
         -Non temere-
Ṡénza sparì, Treodor corse alla porta e cominciò a battere furiosamente ed inutilmente i pugni contro lo strato di gomma.
         -Maledetti, se le farete del male ve la dovrete vedere con me…fottuti Ghu! La pagherete cara!-
Ṡénza fu portata nella camera di Whonor, lui indossava la corona Teraziana perché Ṡénza non gli potesse leggere i pensieri, era seduto ad una specie di scrivania con sopra due calici.
         -Vieni Xiariana, accomodati-
Ṡénza si sedette su una sedia di fronte alla scrivania.
         -Non ti faremo alcun male, ma tu prometti che sarai carina con noi-
         -Cosa vuoi da me?-
         -Voglio farti solo alcune domande…Xronodor ha detto che sei una guerriera molto forte, ma sei Xiariana…non dovresti saper combattere…Kara e tutta Xiar sono solo un branco di codardi…cosa è successo, perché sei qui?-
         -Sono qui per impedire che conquistiate Vera e Terzia-
         -Perché, volete conquistarle voi Xiariani?-
         -No-o, non vi ci entra in testa questo concetto a voi Paichiani! Noi vogliamo solo la pace nella galassia-
         -Avevate detto che non sareste mai più venuti qua, che non volete usare la violenza, ed invece tu sei entrata nel mio territorio con dei soldati e hai danneggiato le mie navi!-
         -Con voi parlare non serve, bisogna agire ed io non sono completamente Xiariana, in me ci sono dei geni terrestri, mio padre era del pianeta Terra e là non sono tanto diversi da voi-
         -Dove si trova questo pianeta, nella zona proibita? Non l’ho mai sentito nominare…-
         -No è in un’altra dimensione, dove per fortuna non potete andare-
         -Per ora! Quando avremo conquistato anche Xiar, tutta la loro tecnologia sarà nostra e magari andremo a far visita anche al tuo planetucolo-
         -Illusi! Xiar non può combattere, ma si sa difendere, non riuscireste nemmeno a trovarlo-
         -Dì la verità, tu vieni a nome dei terrestri-
Ṡénza cominciò a ridere a crepapelle, Whonor quasi si sentì offeso.
         -Perché ridi sciocca?!-
         -Perché i terrestri non sanno nemmeno che esistono altri pianeti abitati tanto meno pensano a conquistare voi-
         -Allora sarebbe facile prenderli di sorpresa…-
         -Non esserne troppo certo, perché finché sarò in vita vi impedirò di fare del male ai popoli indifesi-
         -Tu sei qui, alla mia completa mercé, cosa pensi di poter fare tutta sola?-
         -Kara e Xiar sono dalla mia parte, se non potrò io, lo faranno loro-
         -Castronerie! Perché invece non ti allei con noi, ho visto cosa sai fare, sei un guerriero eccezionale. Ti darò un pianeta tutto tuo, vuoi Xiar, vuoi la Terra?-
         -Non mi serve un pianeta, non lo voglio possedere, ci voglio vivere in pace-
         -Pensaci bene o ti piegherai al mio volere o ti userò per ricattare Kara-
         -Non servirebbe, mi lascerebbe morire qui prima di lasciare la galassia nelle tue zozze mani-
         -Allora questi calici non servono per brindare…-
         -Non berrò mai nulla, vi conosco voi Ghu, non avete onore, come minimo cercheresti di drogarmi-
Purtroppo Ṡénza non poteva leggere le intenzioni di Whonor perché il Paichiano indossava la corona Terziana, Xronodor aveva preso precauzioni.
         -Tranquilla non sei di mio gusto, non mi piace quella tua pelle metallica-
         -Davvero? Non scherzi? Già mi stai più simpatico!-
         -Perché?-
         -E’ la prima volta che qualcuno non si vuole approfittare di me…-
         -Che insolenza, credi di essere l’essere più attraente della galassia?-
         -No…ma non sono poi male ed ho notato che non dispiaccio ai Paichiani. C’è qualcosa in te di particolare…ho capito…sei gay!-
         -La cosa non ti riguarda…-
         -E’ vero! Lasciami indovinare…la vostra cultura non li tollera perché voi dovete fare tanti piccoli per accrescere il vostro potere, non è forse vero?-
         -Taci! Tu non sai nulla!-
         -Invece è così! Pensa se lo sapessero i tuoi soldati! Ecco perché sei così crudele, sei un povero represso!-
         -Se non la smetti ti farò sopprimere dopo che ti avrò stuprata!-
         -Scommetto che preferiresti approfittarti di Treodor che di me! Guarda che non è sbagliato essere come sei, perfino sul mio barbaro pianeta è normale essere gay-
         -Adesso basta! Guardie riportatela in cella, ne ho abbastanza di te! Hai buttato in fumo la tua unica possibilità di avere salva la vita! Treodor sarà il mio schiavo e tu morirai! Ti ucciderò io stesso, ma prima dovrai vedere il tuo amico Treodor che si prostra davanti a me! Ed io ti taglierò la gola davanti ai suoi occhi!-
Ṡénza fu ributtata malamente nella cella proprio dritto tra le braccia di Treodor che l’afferrò al volo.
         -Tutto bene? Che cosa ti ha fatto?...Perché ridi? Sei ubriaca?-
         -Sto bene! Non gli piaccio, non temere!-
         -Bè in effetti sei stata poco tempo da sola con lui…però è strano…di solito i maschi Paichiani devono far vedere quanto sono prestanti…-
         -Whonor è gay!-
         -Che cosa?-
         -Sì, è gay! Non gli ho potuto leggere la mente, ma sono sicura che gli piaci più tu di me!-
         -Ne sei certa?-
         -Lo sento, non aveva nessun tipo di attrazione per me, ma non è solo questo, provava invidia, un sentimento così strano in questa situazione, Cleria irradiava le stesse vibrazioni quando l’ho conosciuta-
         -Lo sai che se si sapesse in giro la sua leadership sarebbe finita?-
         -Siete veramente barbari su questo pianeta, cosa fate ai gay?-
         -Vedi, non fanno figli e quindi non possono far crescere e moltiplicare il clan, non hanno posti di potere di solito, non gli uccidiamo mica…non siamo così crudeli-
         -Siete comunque dei barbari discriminatori…e poi esiste la fecondazione in vitro…o no?-
         -A me non interessa, anzi chi non ha famiglia ha più libertà ed ha più tempo da dedicare al clan, ma le regole sono regole. Ma…cos’è la fecondazione in vitro?-
         -Non fate fecondazione in vitro…qui? Da noi viene praticata…gli scienziati terrestri sono in grado di mettere incinta le donne senza l’atto sessuale, cioè…-
Ṡénza non fece in tempo a finire la spiegazione che Treodor disse disgustato:
         -E poi siamo noi i maniaci! I terrestri sono veramente malati! Cosa fanno a quelle povere femmine?-
Ṡénza si spalmò una mano in faccia per la disperazione e disse sospirando:
         -Forse non mi sono spiegata bene…ma sai una cosa? non è importante adesso…se si sapesse in giro che Whonor è gay perderebbe tutto il suo potere di leader e tutto il suo castello di carta crollerebbe-
         -Esattamente, solo che non è facile da provare-
         -Troverò il modo, intanto ci hanno sentito di sicuro ed abbiamo messo una prima pulce nell’orecchio-
         -Il tuo modo di esprimerti è buffo ma capisco cosa vuoi dire. Sei fantastica…-
Ṡénza era con il suo viso molto vicino a quello di Treodor, si sentì in imbarazzo e si allontanò da lui. Treodor invece reprimeva un forte sentimento e la voglia di stringerla a sé, anche solo per sentire un contatto e la vicinanza di questo essere per lui così perfetto. Rimasero in silenzio e visto che sul momento non potevano agire, Ṡénza si rivolse a Kara.
         -Ho bisogno di te…-
         -Sono qui, cosa è successo?-
         -Io e Treodor siamo stati catturati dai Ghu ma va tutto secondo i piani, puoi mettermi in contatto con Pacor?-
         -Sì…-
         -Pacor! Sono Ṡénza, mi ricevi?-
         -Porcaccia della Noria! Sì ti ricevo. E’ Kara che ci ha messo in contatto?-
         -Non è fantastico?-
         -Spaziale direi. State bene?-
         -Sì, siamo nel quartier generale dei Ghu, siamo ancora vivi perché Whonor vuole umiliare Treodor in pubblico…ma voi?-
         -Porca zozza! E’ un guaio…noi siamo arrivati al lago, ci sono delle scosse ogni tanto, ma almeno non ci hanno seguiti, piazzeremo il campo base qui. Ho già contattato tutti gli altri ribelli e gli ho detto di quei bastardi traditori dei Dhu, il gruppo di Lonodor li ha catturati…volevano linciarli, non so come ho fatto, ma li ho convinti a tenerli in gabbia, per il momento. Qual è il piano?-
         -Dobbiamo coordinarci, pensavo di tenere occupati i Ghu mentre andate a liberare gli altri scienziati ed i tecnici-
         -E come contavi di farlo?-
         -Facendo a pezzi il loro bel castello, in forma Xiariana posso sfondare muri e passare attraverso i metalli, penseranno che è il terremoto-
         -Va bene wonderwoman dammi solo tempo di riorganizzarci…questa volta dovremo raggruppare un esercito più grande-
         -Non abbiamo molto tempo…Whonor ha detto che appena avrà disonorato Treodor mi ucciderà davanti a lui, a quel punto non potrò più fingermi indifesa e dovrò reagire…-
         -Faremo del nostro meglio, ricontattatemi tra due ore-
         -Ok! A presto-
Treodor era seduto da un lato con la testa fra le mani, Ṡénza non lo aveva mai visto così disperato, non c’era più traccia dello sbruffone e spavaldo Paichiano che aveva conosciuto su Xiar. Si avvicinò a lui e gli poggiò una mano sulla spalla, lui la guardò negli occhi e disse:
         -Credi che ce la caveremo?-
Lei si avvicinò al suo orecchio e disse.
         -Ne sono certa…abbi fiducia-
         -Ha detto che ti ucciderà, non è vero?-
         -Sì…davanti ai tuoi occhi, dopo che ti avrà umiliato-
         -Mi ucciderà due volte così-
         -Non morirò non temere, non sono disarmata-
         -Avremo tutte le armi puntate contro, cosa farai?-
Sempre sussurrando appena gli ripose:
         -La mia pelle riflette i laser, farà un po’ caldo ma me la caverò e poi non mi hai mai visto veramente all’opera-
         -Sì che ti ho visto, sei rapidissima…ma basterà?-
         -Sono anche fortissima-
Qualcuno aprì lo spioncino.
         -Il vostro pasto…-
Una Paichiana molto giovane dai capelli arancio come Cleria aprì un piccolo scomparto e fece entrare due ciotole di zuppa.
         -Conosco questa voce. Noria sei tu?- Disse Treodor.
         -Sì sono io…-
         -Ma allora sei viva!-
         -Sì, ma ora faccio parte dei Ghu…mi hanno risparmiata-
         -Sai che nella resistenza ci sono dei Thu?-
         -Non mi importa, sono viva è questo che conta! Addio-
Noria sbatté con violenza lo sportello attraverso il quale aveva fatto passare il cibo, Treodor cominciò a battere i pugni inutilmente sulla porta, ma Ṡénza lo bloccò e gli comunicò:
         -Calmati è dalla nostra parte, fa solo finta, a quanto pare possono sentirci e vederci, le ho parlato nella mente. Era disperata, non sapeva come comunicare, tornerà più tardi, sembra che ci siano altri ribelli infiltrati, ci farà sapere quando Whonor ti disonorerà in pubblico. Ora cerca di rilassarti, mangiamo e riposiamo. Tra due ore potrò comunicare nuovamente con Pacor-
Ṡénza spiegò il piano a Treodor che annuì e tornò a sedersi a terra, lasciando a lei l’unico letto a disposizione. Mangiarono in silenzio, poi Ṡénza disse:
         -Se farai il bravo, potremo dividere il letto…-
         -Lascia perdere, sto bene qui e poi ti preferisco in versione terrestre e non Xiariana-
Ṡénza ci rimase quasi male e gli rispose:
         -Appunto…se così non ti piaccio, a maggior ragione possiamo dividere il letto-
         -Ṡénza sei bellissima comunque, ti stavo prendendo in giro, è meglio se ti sto lontano-
         -Esagerato, abbiamo diviso il letto varie volte e non è mai successo nulla-
         -Perché mi avevi offeso…e pensavo che ignorandoti mi saresti caduta tra le braccia…ma ormai lo so che non sono abbastanza per te…perché devo soffrire ad averti vicino, senza poter fare un bel nulla?-
         -Che stai dicendo? Che vuoi dire, cosa significa che non sei abbastanza per me?-
         -Sei stupenda, sei il guerriero migliore che abbia mai incontrato e sei mezza Xiariana…vedi, noi Paichiani non vi vogliamo tra i piedi, voi del perfetto Xiar…ma in fondo vi veneriamo…fare l’amore con te sarebbe stato come farlo con un essere superiore, con una dea di Xiar… mi attraeva molto l’idea, ma ora mi rendo conto che c’è troppa differenza tra me e te-
         -Perché non vuoi capire? David era un essere umano indifeso, ma mi sono innamorata di lui e non importa chi sono e cosa posso fare…-
         -Invece sì, perché tu sei qui e non sei sulla Terra con lui, se il vostro amore fosse stato possibile, tu non saresti mai venuta qua-
         -Non è vero, avevo anche bisogno di conoscere me stessa, di conoscere gli Xiariani di persona-
         -Bene, hai visto chi sono gli Xiariani, perché ora non torni da lui? Te lo dico io perché! Perché non puoi! Perché la Terra ti va stretta, perché gli umani sono inferiori a te! Come lo sono i Paichiani-
         -Non tollero la sofferenza dei terrestri e non sono superiore né a loro né a voi, nessuno è superiore a nessuno!-
         -Se ti vuoi convincere di questo fa’ pure, ma non è così! Ti illudi che sia così…-
Ṡénza si sdraiò sul letto ed incrociò le braccia. Treodor non poteva comprenderla e compatirla. Ṡénza in realtà era condannata a non avere una vera identità ed una vera storia d’amore, cosa c’era di superiore in questo, proprio non lo capiva.
Sentirono di nuovo un rumore e si aprì lo spioncino, Noria era tornata.
         -Avevo dimenticato l’acqua, dovreste ringraziarmi, non ero tenuta a tornare, ma Whonor ci tiene che siate in forma per quando vi darà la lezione che meritate-
Nel mentre Ṡénza stabiliva un contatto:
         - Quando accadrà?-
         -Tra due giorni per il compleanno di Whonor, faremo una grande festa, ma non potremo aiutarvi molto, non abbiamo il permesso di possedere armi e siamo troppo in pochi, ma contiamo di riunirci ai ribelli, abbiamo saputo delle vostra gesta coraggiose!-
         -Potete farci uscire di qui?-
         -No, mi dispiace è già un miracolo che possa portarvi il cibo, non si fidano di me al cento per cento, hanno controllato tutto quello che vi ho portato-
         -Tenetevi pronti per il compleanno di Whonor, cercheremo di conquistare il castello-
         -Ma siete solo in due ed è pieno di soldati…-
         -Non temere, i ribelli attaccheranno nuovamente per liberare gli scienziati ed i tecnici ancora prigionieri, i Ghu saranno costretti a combattere su due fronti. Io non sono una normale Xiariana, sono in grado di combattere come molti guerrieri insieme-
         -Non so…-
         -Voi tenetevi pronti ad agire, se non ci sarà nessuna speranza scappate e raggiungete i ribelli alla pista di atterraggio delle astronavi-
         -Va bene Ṡénza, ti aggiornerò nei prossimi giorni se ci sono sviluppi-
         -Grazie Noria-
Noria gli consegnò l’acqua attraverso la fessura che si chiuse subito e poi se ne andò.
Dopo due ore ci fu il contatto con Pacor.
         -Pacor tra due giorni ci sarà il compleanno di Whonor e sarà in quell’occasione che cercherà di uccidermi di fronte a tutti, attaccherete al mio segnale per liberare i prigionieri rimasti-
         -Come farete da soli contro e Whonor e gli altri?-
         -Non temere abbiamo degli amici qui. Aggiorniamoci a domani, stessa ora-
         -Ok! … Ṡénza? Come sta Treodor?-
         -Alla grande, a presto-
Treodor era seduto a terra e guardava avanti a sé come immerso in un ragionamento, Ṡénza non lo aveva mai visto così serio, l’aveva spesso considerato un bell’imbusto tutto muscoli e poco cervello, adesso lo vedeva sotto un’altra luce e si rese conto di quanto fosse bello. Poi pensò parlando a se stessa:
         -Adesso mi sembra così interssante solo perché mi ha paragonata ad una dea, sarebbe così bello avere la sua devozione tutti i giorni, ma non è amore…non lo sarà mai-
I loro sguardi si incontrarono, allora Ṡénza disse:
         -Faremo a turno, quando avrò dormito qualche ora, verrai al mio posto ed io mi siederò per terra-
         -Non importa!-
         -Non lo faccio per te…dobbiamo riposare, se siamo due stracci non servirà né a me né a te…-
Non aggiunse altro, Treodor annuì e rispose.
         -Riposa tu intanto, ti sveglio io…-
         -Non più di tre ore ok?-
         -Ok…-
 
Intanto su Vera, Tril era nella stanza adibita allo studio del caso e non sapeva che pesci prendere, finalmente sentì la tanto attesa presenza di Kara.
         -Tril ho i dati per il test del DNA, sei pronto a riceverli?-
         -Sì…avverto Cleria- Rispose Tril e disse ad alta voce: - Tranquilla Cleria se vedi cose strane è Kara che mi manda dati, allontanati un attimo e tappati gli occhi-
         -Subito amore-
Tril cominciò a luccicare di lampi azzurrini, si formò una circonferenza luminosa proprio sopra la sua testa, alzò le braccia al cielo e fu irradiato da una luce potentissima, Cleria dovette schermarsi gli occhi anche con il braccio. In un secondo la luce era scomparsa e Tril rimase con le braccia alzate e lo sguardo perso nel vuoto.
         -Amore? Tril? Tutto bene? Rispondimi!-
Tril sbatté le palpebre, guardò la sua Cleria e disse:
         -Ho tutti i dati riguardanti i DNA dei popoli alleati con Xiar, possiamo intanto cominciare lo screening-
Tril spinse un bottone del suo bracciale Xiariano ed aggiornò in tempo reale il computer temporaneo con i nuovi dati, poi si sedette alla tastiera e fece partire il programma per studiare le sequenze del DNA. Doveva confrontare il genoma alieno trovato sul calice con tutti i DNA a sua disposizione.
         -Ci vorrà un po’, intanto possiamo andare a fare una passeggiata, che ne dici? Mi ha detto Prescilla, che in città hanno allestito un mercatino con oggetti provenienti anche da altri pianeti, magari troviamo qualcosa di carino come ricordo-
         -Meno male, almeno ci distraiamo, è noiosa Vera, non c’è niente da fare per tipi come noi. Ora che Pepa e Frero sono in gattabuia possiamo andarcene in giro senza temere che qualche nanerottolo ci faccia la pelle-
         -Ancora non te lo sei tolto questo brutto vizio di chiamarli così…loro non lo farebbero mai di offenderci-
         -Non è vero, ci chiamano spilungoni seccoluti!-
         -Davvero?-
         -Sì davvero! Ho sentito due sciamane che ridevano alle nostre spalle quando sono andata a prenderti uno spuntino in refettorio e sentissi come starnazzavano, quindi li chiamo come mi pare e piace-
         -Va bene…adesso mi sento meno in colpa, perché qualche volta è scappato anche a me-
         -Come sei tutto per benino…-
         -Scusami se non sono il tipico macho Paichiano, ma proprio non mi viene, dovrai accontentarti-
         -Sei adorabile così, sei così elegante e raffinato! Lascia stare quei rozzi dei miei simili! Però guai a te se gli dici che te l’ho detto!-
         -Croce sul cuore possa morire…a modo tuo sai essere molto dolce…a modo tuo, vieni Krio vieni anche tu-
La coppietta e lo pseudofelino si avviarono verso il luogo dove si teneva il mercato, cercavano di tenersi allegri, ma erano molto preoccupati per i loro compagni che stavano rischiando la vita. Tril in cuor suo sapeva che anche il suo compito era importante e non privo di rischi, però poteva starsene tranquillo al sicuro mentre su Paico infuriava la rivolta.
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Sono superoccupatissima quindi dirò due parole:
Buona lettura
Alla prossima
Ciaux
Altair
   
 
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