* mantenere la promessa
Bedivere la guardava mal celando la sua preoccupazione.
Poi, nonostante mostrasse un’espressione seria in volto, con il cuore pieno di dolore prese la spada e si voltò, recuperando il suo cavallo per eseguire la sua ultima volontà.
Avrebbe restituito Excalibur alla Dama del Lago.
Questa volta non avrebbe avuto tentennamenti.
Galoppò nella foresta e si ritrovò ancora davanti al lago, fissando le sue acque trasparenti, che sembravano tacitamente implorare che lui gettasse via la lama.
Per due volte aveva mentito al suo re, dicendole che aveva restituito la spada, e per due volte il suo re aveva capito che le era stata detta una menzogna.
Aveva capito che la spada non era ancora stata restituita alla legittima proprietaria.
Così, per la terza volta, Bedivere prese un grande respiro e la lama.
Poi, la lanciò verso il lago.
Prima che l’acciaio potesse anche solo sfiorare la superficie dell’acqua, questa si increspò e un braccio si alzò in alto, intercettandola e stringendosi intorno l’elsa dorata.
La lama priva di fodero, scintillò mentre si inabissava nelle profondità lacustri.
L’uomo non vide mai la Dama del Lago, ma la mano che spuntò fuori era quasi trasparente, come se un’entità acquatica fosse uscita per recuperare l’oggetto che gli apparteneva.