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Autore: ZilviaRaw    25/01/2018    0 recensioni
Zyl è una giovane fotografa italiana che ha appena accettato di lavorare per il main event live di Wresting. Lì incontrerà Shayna, lottatrice fresca di debutto nel main roster... Zyl capirà finalmente che qualcosa in lei sta cambiando, affronterà finalmente e scoprirà la sua sessualità.
Genere: Erotico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sveglia alle 04:00 Alzarsi, vestirsi e prepararsi. "Non ho dormito per niente, cazzo" balbettò Zyl mentre stropicciava gli occhi. Era un misto di u ed eccitazione per il suo nuovo lavoro. Non ci credeva nemmeno lei che dopo anni di passione sfegatata per il wrestling avrebbe finalmente riuscito a toccare con mano quella realtà. Sembrava un sogno ma era la realtà. "Che cosa cazzo mi metto? Aiuto!" Si gratto' la testa e con un caos dentro di sè (ma anche dentro al suo armadio) prese tre o quattro outfit e li buttò sul letto. Alla fine decise di indossare un paio di leggins neri con delle cuciture di pelle sui fianchi, una canotta verde militare e gli anfibi. "Meglio star comodi dato che passerò l'intera serata in piedi". Entrò in bagno e accese la radio su una frequenza random in cui stavano trasmettendo Believer degli Imagine Dragons. Si lavò. Si truccò. Il suo trucco basico era una linea di eyeliner e tanto (fin troppo) mascara. Aveva le ciglia lunghissime e folte. Niente rossetto, solo un balsamo labbra. Si guardò allo specchio. "Ce la possiamo fare" disse. E si mise a ridere. Risata nervosa. Quella che ti parte quando dentro il tuo cuore sta esplodendo di emozioni. Preparò lo zaino, l'attrezzatura fotografica e tutto ciò che le sarebbe servito per il lavoro. Erano le 6.00 quando uscì di casa. Il treno sarebbe partito da Tiburtina per le 7.40. Direzione: Torino. Arrivata in stazione, si diresse verso il bar e prese un cappuccino alla soya e un cornetto integrale farcito di marmellata ai frutti di bosco. Poteva anche essere stracolma di agitazione ma la fame non le mancava mai. Divorò il cornetto in meno di un minuto e sorseggiò il cappuccino seduta alla banchina mentre aspettava il treno dopo aver obliterato il biglietto alla macchinetta. Ore 7.45 - il treno è in ritardo di mezz'ora. Un classico. Sempre grazie, trenitalia. Ore 8:03 - il treno è finalmente arrivato. Salì in carrozza e si mise a sedere di fianco il finestrino. Il treno comincio' a partire e con lentezza guardava la sua città che sia allontanava. Arrivo previsto a Torino - ore: 12.45 Durante il viaggio, ascoltò musica, guardò un paio di puntate che aveva scaricato su Netflix dell'ultima serie che stava seguendo, scarabbocchiò qualche disegno sul suo sketchbook, amava anche disegnare, sgranocchiò della frutta secca e si fece un paio d'ore di sonno. E dopo circa cinque ore, arrivò a Torino. Prese un taxi che la portò direttamente nell'Hotel situato vicino il Palasport Olimpico, dove la sera stessa avrebbe lavorato. Arrivata in albergo, dopo aver fatto il check-in, entrò nella sua stanza. La numero 18. Divertente. Quel giorno era il 18. Il 18 Maggio. Si buttò sul letto, un matrimoniale comodissimo dalle lenzuola pulite e fresche. Mancavano circa 6 ore all'evento ma sarebbe dovuta arrivare almeno un paio d'ore prima. Avrebbe dovuto pranzare dato che erano quasi le due e mezza. Ma lo stomaco cominciava a chiudersi più s'avvicinava l'ora. Alla fine si decise e uscì dall'albergo dove a pochi passi c'era una pizzeria. Lo stomaco puo' chiudersi quanto gli pare ma c'è sempre spazio per una bella pizza super farcita di cose buone! Mentre stava gustando il suo trancio di pizza farcita con zucchine grigliate, tonno, mozzarella e salsa tonnata (vi consiglio di provarla almeno una volta nella vita, il connubio di sapori è deliziosissimo) le squillò il cellulare. Era Blue, la sua migliore amica. "Uè! Allora sei arrivata a Torino?" urlò Blue. "Si sono arrivata quasi due ore fa, scusami se non ti ho avvisata ma ero stanchissima, agitatissima e adesso sto mangiando ma non smetto di essere nervosa per stasera. Ho seriamente paura che per l'emozione non mi cada la macchina fotografica!" "Ma stai tranquilla, capisco l'emozione però ricordati che se te cade la macchinetta te giochi il lavoro, Chicca." "Hai ragione.. È solo che non riesco a crederci. Vedrò quei ragazzacci che adoro da tempo! Non mi sembra reale." "Beh spero per te che ne rimorchierai pure qualcuno!" "Aaaaah non credo proprio. O sennò mi gioco seriamente il lavoro. Ma non ti nascondo che mi piacerebbe! Ahahaha." Zyl e Blue finirono la loro chiacchierata, Zyl si avviò verso l'albergo per prepararsi. Sistemò il trucco, i suoi rossi capelli in una treccia. Indossò il badge, che carezzò ammirando il suo nome e cognome con scritto "Fotografa" e il simbolo della WWE. Ancora non credeva ai suoi occhi che mancavano pochi istanti prima che il suo sogno diventasse realtà.  Prese l'attrezzatura da fotografia e si diresse presso la Hall dell'albergo in attesa del taxi che sarebbe passato tra una ventina di minuti. Uscì fuori dall'albergo, c'era un furgoncino nero con un sei sedili, ad accoglierla c'era un tizio pelato con gli occhiali da sole che prese la sua borsa con l'attrezzatura e la mise nel bagagliaio. Entrò nel taxi e dentro c'erano altri tre ragazzi, due dei quali erano circa sulla trentina e il terzo sulla cinquantina. Si presentarono, anche loro erano dei fotografi ingaggiati per l'evento. "Prima volta ad un evento del genere, signorina?" "No, ho già fatto da fotografa a qualche evento della ICW e FFL". "Appassionata di wrestling? Se ne vedono poche di donne." Roteò gli occhi al cielo, non era una di quelle frasi che avrebbe voluto sentire. Ma si limitò a rispondere: "Si, lo seguo da quando avevo sei anni."
  
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