Anime & Manga > 19 Days
Segui la storia  |       
Autore: Urom99    25/01/2018    1 recensioni
Vi siete mai chiesti perché He Tian, Guanshan e Xixi non siano intervenuti per salvare Jian Yi?
Possibile che He Tian non ne sapesse niente?
Perché nessuno è intervenuto?
Fic ambientata qualche giorno prima del fatidico "secondo giorno di liceo"
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: He Tian, Jian Yi, Mo Guan Shan, Sorpresa, Zhan Zheng Xi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cambiamenti. -3 giorni alla sparizione di Jian Yi





Shen Li aveva queste abitudini bizzarre il venerdì sera, suo fratello diceva che era compito di un buon capo controllare che tutto procedesse come doveva.

E la sua ronda serale la giustificava così, doveva tenere il suo territorio sotto controllo, senza farsi troppi scrupoli.

Fino a pochi mesi prima quella passeggiata notturna mobilitava fino a venti scagnozzi che mettevano in riga chiunque incontrassero.

Ora, quei ragazzi avevano intrapereso la loro strada e si erano uniti a scuole differenti, la banda si era sciolta e dissolta.

Il ricordo di essa sembrava essere scomparso dalla memoria degli abitanti del quartiere e la ronda di Shen Li si era trasformata nella camminata serale di un quasi liceale.

Aveva perso il rispetto e la fama a causa di He Tian, nonché uno dei suoi uomini più fedeli, forse l'unico che sarebbe rimasto nel quartiere.

Avrebbe voluto torcere il collo a quel galletto, ma non poteva toccarlo a causa dei rapporti tra le loro famiglie.

I piedi di Shen Li strisciavano tra l'asfalto, non sembravano voler più fare un passo, ma le gambe non si fermarono e continuavano ad avanzare per completare la ronda del venerdì, proprio come un vero capo avrebbe fatto.

Passò ad un certo punto davanti al campo da basket: vi erano una dozzina di primini che giocavano a fare i duri, con le sigarette tra le dita e i cappucci in testa.

Sghignazzavano e bestemmiavano come dei maiali, avevano chiuso, nel gabbione dove si tenevano le palle, una vecchia signora che li pregava di farla uscire.

"Idioti" si ritrovò a pensare l'albino con una certa rassegnazione.

Non si erano neanche fatti un nome e già si mettevano a fare cose simili, chiunque fosse passato sarebbe intervenuto senza battere ciglio.

Shen Li decise di aspettare e godersi lo spettacolo, ma man mano che passavano persone più le sue convinzioni vacillavano.

Nessuno faceva niente.

Donne, uomini, anziani e persino due poliziotti passarono dritti, guardando la scena con la coda dell'occhio e girarono la testa dall'altra parte.

A Shen Li sembrava un altro universo, che diavolo stava succedendo?

Stette a guardarli ancora, in attesa, qualcuno doveva muoversi e dare una lezione a quei pezzenti, ma niente, gli adulti filavano via dritti.

Nel frattempo quei teppisti avevano preso a calciare la gabbia, sparando insulti e minacce pesanti e l'anziana si disperava e urlava di lasciarla andare.

Perché nessuno si opponeva?

Perché nessuno diceva niente?

Ed improvvisamente la rivelazione che lo colpì nel profondo, come un colpo preciso che gli sfondava il petto, una verità che aveva ignorato per tutto quel tempo.




Solo un idiota avrebbe osato mettersi in mezzo.

"io non sono d'accordo"




Solo un pazzo avrebbe agito, uno contro tutti, per qualcuno che neanche conosceva per davvero.

"i suoi affari sono i miei affari"




Improvvisamente scoppiò a ridere come non faceva da tanto tempo, solo Guanshan poteva trovare deficenti simili.

In un attimo era dentro al campetto pronto a menare le mani; venne velocemente accerchiato da quei mocciosetti da quattro soldi, avevano con loro mazze e coltellini.

Se li portava dietro anche lui, di solito, ma aveva smesso di farlo da un po', senza un vero motivo.

La sua esperienza nelle risse gli fu molto utile e neanche cinque minuti dopo lui e l'anziana erano nuovamente coi piedi sull'asfalto, diretti nella stessa direzione.

"La riaccompagno a casa".




Uno dei dodici estrasse il telefono dalla tasca e compose il numero che doveva chiamare, un affronto simile non era contemplato per la loro banda.

Il capo gliela avrebbe fatta pagare a quel bastardo albino.

Shen Li era troppo lontano per vederlo e forse neanche gli sarebbe interessato troppo.




"Hey, ma che bel telefono, fa un po' vedere" il telefono gli venne strappato dalle mani prima di poter avviare la chiamata, da un ragazzo mai visto, indossava l'uniforme di qualche liceo.

"Cosa stai facendo?!"

"Ma guarda quanto è sottile! Non mi sembra molto adatto ad una rissa" suppose soppesandone la resistenza facendo pressione con i pollici fino a spezzarlo con un colpo secco.

"Visto? Ti conviente prendertene un altro" sorrise lasciandolo cadere a terra.

Il ragazzino rimase di sasso e lo sconosciuto lasciò il campetto fischiettando.
Percorse un centinaio di metri per poi svoltare l'angolo fino a scontrarsi con qualcosa.
" Oh, xixi sei arrivato, è un'ora che ti aspetto!"

"Perché indossi l'uniforme del liceo, idiota?"

"Dove sono He Tian e Momo?"

"Con i pompieri, probabilmente"

"Che?!"










NOTA DELL'AUTRICE
Quando toverò qualcosa di intelligente da dire lo farò. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > 19 Days / Vai alla pagina dell'autore: Urom99