“Lisanna.
Togliti i vestiti”.
La ragazza
andò in panico, avrebbe potuto sopportare tutto
tranne l’essere stuprata, sopratutto da lui.
Ma vide anche
una valida opportunità di fuga: il ragazzo era
seduto sul letto, dall’altro lato della stanza, avrebbe avuto
bisogno di parecchio
tempo per riuscire ad alzarsi, sdraiarsi per terra senza farsi male e
inizare a
inseguirla.
In
più sapeva che la festa nella sala grande era finita,
quindi aveva buone possibilità di trovarla deserta.
Non ci
pensò due volte e corse verso la porta della camera,
uscì di fretta e corse più veolce che poteva
verso l’ingresso principale.
Uscì,
si guardò indietro per una frazione di secondo e
crollò
disperata in una risata di puro panico.
L’aveva
realizzato solo in quel momento: non aveva nessun
posto dove andare.
All’inziò
penso di rubare una barca per salpare verso la sua
casa ma sapeva perfettamente che non sarebbe mai riuscita a gestire una
barca
da sola, in più Ivar le aveva parlato di quanto fosse
doloroso morire congelati
nell’oceano e lei voleva assolutamente evitarsi questo
destino.
Avrebbe potuto
fuggire a piedi, vagando per queste terre
selvagge, ma qualcuno l’avrebbe sicuramente trovata, o magari
sarebbe morta di
fame, di sete o di freddo.
Non sapeva cosa
fare.
Stava iniziando
a camminare quando una mano solida le afferò
una spalla obbligandola a voltarsi.
Sigurd era
davanti a lei ghignando crudelmente: “Schiava. Mio
fratello non sarà contento si sapere della tua piccola fuga,
lo sai questo
vero? Mi domando che cosa ti farà...Sai, Ivar è
famoso per la sua crudeltà”.
Non aveva
bisogno di capire la loro lingua per sapere che non
le aveva detto nulla di buono.
La spinse
indietro nella casa dove trovarono Ivar che
strisciava verso di loro.
“Fratello,
grazie agli dei l’ho trovata, stava cercando di
scappare”.
Sigurd
accarezzò rudemente le sue parti private. Afferrò
con
forza uno dei suoi seni e lo schiacciò forte con una mano,
mentre con l’altra
andò giù, tra le sue gambe.
“Magari,
dato che l’ho trovata, dovrei essere ricompensato con
la sua presenza per un po’, non pensi?”
Ancora una
volta, non ebbe bisogno di capire la lingua per
sapere cosa il ragazzo biondo volesse da lei. Era
stato molto chiaro.
Lisanna tremava
sotto il suo tocco e cercò lo sguardo di
Ivar: ironicamente lui era l’unico che avrebbe potuto
salvarla in quel momento.
“Che
cosa volevi fare Lisanna? Volevi tornare in Inghilterra
a nuoto? Volevi scappare da me? Ti rendi conto di quanto tu sia stata
fortunata
a finire come serva nella casa della regina? Vuoi che ti venda? Magari
dovrei
lasciare che Sigurd ti possegga per un po’ e poi quando si
stanca potrei
venderti al mercato. Che ne pensi? Così verrai trattata come
tutte le altre
schiave, probabilmente finirai a dormire con i maiali e tutto il resto.
E’
quello che vuoi huh?”: chiese Ivar prendendola in giro.
Scosse la testa
per dire no.
Non voleva
essere venduta, e non voleva nemmeno essere la
schiava di Sigurd.
Ivar era
pessimo, essere la sua schiava era orribile e lei lo
odiava per quello che le aveva fatto, ma era meglio di suo fratello,
meglio di
tutti gli altri guerreri che aveva visto nella sala grande alla festa.
Loro la
terrorizzavano più di lui, almeno Ivar era un bel
ragazzo, parlava la sua lingua, e sembrava lavarsi un po’
più degli altri.
Sigur era
viscido e la disgustava, mentalmente era in grado
di salvare gli altri fratelli: Ubbe, Bjorn e Hvisterk non sembravano
poi male.
“Ivar,
ti prego, non ci riproverò di nuovo, lo giuro. Per
favore, non vendermi. Ti imploro. Per favore, chiedi a tuo fratello di
lasciarmi
adare”.
Sorrise
debolmente, non aveva davvero avuto intenzione di
venderla, o di darla a suo fratello. Voleva solo spavantarla un
po’, e
dimostrarle quanto fortunata fosse
stata
ad essere finita con lui. Ma voleva anche provarle quanto potere aveva su
di
lei, la sua vita apparteneva a lui e lui poteva
decidere tutto riguardo a lei.
“Sigurd,
lasciala”: ordinò.
Il biondo
liberò la presa sulla ragazza, non voleva litigare,
non adesso, non era dell’umore adatto.
Lisanna corse
velocemente verso Ivar, per la prima volta
contenta di essere al suo fiianco.
“Lisanna,
sei stata fortunata oggi. Saresti morta fuori da
sola. Ma, non provare mai più una cosa del genere. Potrei
non essere così
caritatevole la prossima volta. Sono stato chiaro, hun?”
Lei
annuì mentre lo seguiva nella sua stanza, lo
aiutò a
salire sul letto e
lo coprì con una
pesante coperta di pelliccia.
Lo
guardò, insicura su cosa fare.
“Togliti
i vestiti, Lisanna. E non avere paura. Quello che
intendevo prima è che stai indossando degli abiti inglesi.
Qui fa molto più
freddo che nella tua terra di origine. Volevo solo darti qualcosa di
più
appropriato. Come questo”
Le
passò un vestito di lana, chiaramente già usato
ma morbido
al tatto e decisamente più caldo di quello che stava
indossando lei.
Si
chinò per ringraziarlo ma non appena allungò la
mano per
afferrare il vestito lui lo strattonò via.
“Non
oggi tesoro, hai provato a scappare ricordi? Devi essere
punita, devo insegnarti come comportarti davanti a me. Stanotte
dormirai nuda,
sul pavimento. Sono sicuro che non congelerai dato che siamo
all’interno, ma
non sarai nemmeno comoda, sopratutto sapendo ciò che avresti
potuto avere se
non ti fossi comportata male. Ora avvicinati, da brava, e lascia che ti
leghi i
polsi.”
Abbassò
tristemente la testa ma obbedì allugando le braccia
così che lui potesse legarla.
Allacciò
la corda intorno alle sue mani in modo più stretto
di quato fosse in realtà necessario, ma lei non si
lamentò e lui aprezzò questa
sottomissione. Finì di legarla e attaccò la corda
sulla spalliera del suo
letto.
“Ora
va a sdraiarti in quell’angolo, dove posso vederti. Se
ti comporti bene domani puoi avere il vestito, del cibo e un bagno
caldo. E in
più ti slegehrò i polsi, okay?”
Lisanna sorrise
alla sua insapettata dolcezza e annuì.
Si stese sul
pavimento duro e subito dopo si girò per
guardare Ivar.
Stava respirando
in modo leggero, con gli occhi chiusi e una
strana espressione pacifica sul volto.
“Buonanotte
Ivar”: sussurò.
Lui sorrise nel
buio della stanza.
NOTE:
E questa è la parte dovo
cerco di racimolare recensioni ahah
Allora che ne pensate?
Vi avviso già, dal
prossimo capitolo ci sarà un decisivo
aummento di contenuti forti e di violenza.
Diventerà tutto un
po’ più cruento per un bel po’.
Alla prossima (giovedì)
Arechan96