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Autore: hertz    29/01/2018    0 recensioni
Sara è una tennista professionista, eterna promessa incompiuta. Riuscirà a superare i suoi limiti sportivi e, sopratutto, personali, per poter finalmente vivere la sua vita?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Durante il tragitto per tornare in albergo entrambe stettero in silenzio, Sara pensava se fosse giusto quello che stava facendo, la sua parte razionale le diceva di fermarsi, che quella situazione poteva metterla in una situazione difficile da gestire. Però, allo stesso tempo, voleva ascoltare l'attrazione verso Martina e divertirsi dopo tanto tempo.

 

'Senti Marti, non vorrei tu pensassi che io stia cercando solo di portarti a letto' - disse Sara improvvisamente.

 

'Peccato' - replicò solamente Martina sfiorandole il fianco, cosa che fece rabbrividire l'altra - 'Sara ho diciotto anni ma so bene cosa voglio, soprattutto ora'

 

La bionda si morse il labbro e prese la mano di Martina, non voleva sbagliare e dar retta alla ragione, non questa volta. La giovane era stata chiara ed esplicita, l'attrazione reciproca era palese e ora voleva solo metterla in pratica.

 

Tra le due ragazze scese nuovamente il silenzio e Sara riprese a parlare solo quando varcarono la porta della sua stanza.

 

'Io non faccio queste cose solitamente, cioè non che sia alle prime esperienze ma ecco, vedi...' - iniziò togliendosi la giacca e facendo cenno a Martina di sedersi sul letto - 'Devo essere totalmente impazzita, vorrei però questo restasse tra noi. Ok?'

 

Martina annuì e le sorrise dolcemente, anziché andare a sedersi però restò in piedi e le andò di fronte. Le accarezzò la guancia e quando vide Sara chiudere gli occhi, inspirò profondamente. Aveva avuto poche esperienze con ragazze, ora però voleva solo sentire il corpo di Sara.

 

Si chinò e leggermente iniziò a baciarla, Sara rispose subito al bacio e ci misero poco ad approfondirlo. Quando la mora sentì la lingua di Sara giocare con la sua perse il controllo e la spinse sul letto. Doveva averla e non riusciva più ad aspettare.

 

Sara sorrise per l'irruenza della ragazzina ma allo stesso tempo trovava il tutto estremamente eccitante. Decise di lasciarle in mano il gioco, si stava dimostrando sicura e, soprattutto,  voleva sentire la sua bocca sul corpo.

 

Martina sbottonò la camicia di Sara, lasciandole però il reggiseno, voleva ammirare il corpo dell' altra e non perdersi nemmeno un dettaglio. Poi la fece sdraiare e le sfilò i jeans, avrebbe passato ore in quella posizione. Le accarezzò dolcemente le gambe e la guardò intensamente, leggere negli occhi di Sara il suo stesso desiderio la faceva impazzire.

 

'Sara se ci ripensi bloccami ora, altrimenti sarà troppo tardi' - disse Martina togliendosi il vestito e rimanendo solo in intimo.

 

Sara deglutì e fece scorrere lo sguardo sul corpo della mora. Era incapace di dire qualunque cosa in quel momento, non le importava nulla se si conoscevano appena, se si sarebbe pentita o altro, voleva solo far del sano e piacevole sesso con quella ragazzina.

 

'Da come mi guardi intuisco non voglia fermarmi' - continuò Martina slacciandosi il reggiseno e sedendosi sulle ginocchia di Sara - 'Quello che succederà ora resterà in questa stanza. Te lo prometto' - aggiunse poi prendendo la mano di Sara e portandola sul seno - 'Voglio mi mostri come sai usare le mani.'

 

Sara arrossì, le strinse forte il seno e poi avvicinò la sua bocca a quella di Martina. Iniziò a morderle il labbro inferiore, da troppo tempo non si sentiva attratta in quel modo da qualcuna, non avrebbe permesso alle sue stupide paranoie di rovinare tutto.

 

'Ora devi solo possedermi, ragazzina' - sibilò staccandosi - "Alle mie mani pensiamo dopo" 

 

Martina non se lo fece ripetere due volte, tolse il reggiseno all'altra, avvicinò la bocca al suo orecchio e iniziò a morderle il lobo, ora potevano dedicarsi solo al piacere.

"Voltati" - le sussurrò poi - "Non sai quanto lo desideri" 



 

  
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