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Autore: HyeSeok    29/01/2018    1 recensioni
Per aiutare il fratello e il cognato rimasti feriti in un incidente d'auto, Sungmin raggiunge Gangwon, ai piedi del Monte Seorak, dove si occuperà del loro albergo.
ma quando scopre che il suo socio altri non è che l'affascinate ex marito, kyuhyun, Sungmin non è più sicuro di riuscire nel intento. Come può vivere tranquillamente sotto lo stesso tetto di Kyuhyun se il ricordo del loro amore ancora indugia nei suoi pensieri?
Un tempo Sungmin lo lasciò perchè lui non voleva abbandonare il suo rischioso lavoro al cantiere. Ora Kyuhyun non è più in pericolo, ma lui sarà in grado di affrontare il rischio che comporta quell'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun, Sungmin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I giorni seguenti volarono via in fretta, tra le visite in ospedale, gli sforzi di familiarizzare con l’albergo e le loro nuove responsabilità. Sungmin e Kyuhyun riuscivano ad essere cortesi l’uno con l’altra, ma con enorme sforzo.
Quando erano tornati a casa dall’ospedale, il primo giorno, si erano seduti intorno al tavolo per valutare quali fossero le cose più importanti di cui occuparsi. Un ospite era venuto a bussare  perché qualcuno si occupasse del suo scaldabagno che non funzionava, e un altro era venuto a dir loro che c’era una falla sul tetto, apertasi dopo il forte acquazzone della notte precedente.
Parecchi volevano lenzuola e asciugamani puliti, un uomo chiese a Kyuhyun quale fosse il posto migliore per pescare e una donna, con tre arroganti bambini, voleva che Sungmin facesse loro da baby-sitter mentre lei e  il marito andavano a teatro.
Kyuhyun varcò la soglia, a metà pomeriggio del secondo giorno, col volto bianco come un lenzuolo.
<< Che diavolo hai fatto? >> chiese Sungmin che stava piegando un enorme mucchio di biancheria. << Questo posto è un manicomio! >> esclamò Kyuhyun esasperato. << Un Dobermann ha appena tentato di mordermi una gamba! Preferirei salire su travi sospese a trenta metri da terra tutti i giorni! >>
Sungmin ignorò quel commento.
<< Il lavoro qqui è molto diverso da quello che siamo abituati a svolgere >> fu d’accordo. << Vuoi qualcosa di fresco da bere? >>
Kyuhyun alzò gli occhi, sorpreso da quell’offerta. << Si, mi piacerebbe qualcosa di fresco da bere >> rispose con gratitudine
Sungmin si alzò e andò alla dispensa, prese due bicchieri e li riempì di tè freddo. << Grazie! >>borbottò lui prendendo una grossa sorsata dal bicchiere ghiacciato.
Sungmin tornò a sedersi, contemplando con angoscia il lavoro interminabile che ancora l’aspettava.
<< Hai dato un’occhiata al giardino? >> chiese Kyuhyun con aria rassegnata.
Sungmin annuì. << E tu hai visto l’orto di Eunhyuk? >> Kyuhyun annuì tristemente.
<< Toccherà a noi occuparcene >> sospirò Sungmin.
Kyuhyun finì di bere e poi si alzò in piedi. << Andiamo a vederli da vicino >> suggerì.
Sungmin lo seguì fuori dalla porta posteriore. Con passi decisi, Kyuhyun andò nel grande giardino fiorito, che cominciava già a riempirsi di erbacce.
<< Ebbene, cosa ne pensi? >> chiese Sungmin.
<< Credo che bisogna essere proprio stupidi per piantare queste cose >> osservò Kyuhyun irritato.
<< Sai come si curano i fiori? >> chiese Sungmin speranzoso.
<< Ti sembro un tipo che coltiva fiori? >>
<< Io non lo faccio di certo >> affermò sungmin.
Kyuhyun scosse il capo. << e l’orto? Sai come occupartene? >>
<< No >> ammise Sungmin.
<< Credevo che tutti gli uomini si occupassero di questo genere di cose! >>
<< Congratulazioni! Hai incontrato un uomo che non sa farlo >>. Sorrise sarcastico.
<< Sarai di grande aiuto! >> brontolò lui, affondando le mani nelle tasche dei pantaloni.
<< Senti. Non sono stato io a piantare questo stupido giardino, ma è qui! Se te ne o0ccupi tu, io vedrò cosa posso fare per quei fagiolini e quei pomodori nell’orto! >>
<< Per me va bene >>
<< D’accordo! >> Sungmin si avviò verso il ripostiglio dove Donghae teneva gli attrezzi e la falciatrice. << Sai che dobbiamo anche falciare l’erba? >> proseguì. << Almeno, sai come si fa? >>
<< Si, so come si fa! >> lo intimò lui irritato. << Certo che so come si taglia l’erba! Non mi crederai un imbecille solo perché non so come lavorare questo schifosissimo giardino! >>
<< Shh…abbassa la voce >> sussurrò Sungmin. << Gli ospiti penseranno che siamo impazziti! >>
<< beh, non sbaglierebbero di molto…per quel che riguarda uno di noi due, almeno! >> mormorò Kyuhyun sottovoce prendendo la pala e la zappa. << Se vuole scusarmi, signor Lee, ho del lavoro da fare >>
E si allontanò regalmente verso le aiuole.
Sungmin notò che la camicia dell’uomo era già bagnata di sudore sulle spalle. Un sorriso gli curvò le labbra mentre lo osservava dirigersi verso il gisrdino. Il giardinaggio non era mai stato tra i suoi passatempi preferiti da Kyuhyun. Oh, beh, scrollò le spalle, neppure tra i suoi, ma erano cose di cui bisognava occuparsi.
Nei giorni seguenti lavorarono entrambi con diligenza, cercando di dare una parvenza di ordine ai due giardini. La sera erano entrambi esausti. Kyuhyun stava ben oltre la linea tracciata col gesso e Sungmin faceva lo steso. I loro pasti erano sempre uguali, ogni giorno. Kyuhyun aveva un vasetto di burro di arachidi, della marmellata e del pan carrè che teneva vicino ad una sedia del salotto. Neppure una volta, nei quattro giorni che erano stati insieme, lo aveva invitato ad unirsi a lui, tranne la prima mattina, quando avevano preso insieme il caffè, e quella notte in cui avevano discusso della situazione dopo cena.
Il frigorifero e la dispensa straripavano di faciolini e pomodori, lasciando poco spazio per i generi di drogheria, che né kyuhyun né Sungmin avevano il tempo e la voglia di andare a comprare.
La mattina del quinto giorno avevano fatto colazione, poi si erano affrettati ad andare a lavorare in giardino, prima che il caldo divenisse insopportabile.
Sungmin raccolse i pomodori e i fagiolini e li portò in casa, per cercare di trovare loro un posto nella dispensa. Avrebbe dovuto fare qualcosa e presto, altrimenti tutto il raccolto di Eunhyuk sarebbe andato a male.
Kyuhyun venne a bussare alla porta posteriore un ora dopo, annunciando con orgoglio che finalmente il giardino era nel suo pieno splendore. Guido Sungmin fuori dalla porta, sorridendo con orgoglio mentre gli mostrava i fiori, i suoi colori brillavano vivamente alla luce del sole. Non c’era traccia di erbacce.
<< Che ne pensi? >>
Sungmin guardò il giardino con occhio critico, ma non vi trovò neppure un difetto. << Sembra molto bello >> ammise
<< E’ stato un lavoraccio, ma devo riconoscere che adesso è perfetto! >>
<< Non so se lo definirei ‘perfetto’, ma è molto meglio di prima >> concesse lui.
Kyuhyun lo guardò e sorrise. << Sei solo irritato perché il tuo orto non è altrettanto bello >>.
<< Non è vero. Il mio orto è proprio uguale al tuo giardino! >> Sapevano entrambi che era una bugia.
<< Qualunque cosa tu dica >> tagliò corto lui, << devi almeno ammettere che il mio è meglio rispetto a tre giorni fa >>
<< Lo ammetto >> sorrise Sungmin.
<< Su, Sungmin, non puoi mostrare un po’ più di entusiasmo? >> lo stuzzicò. << Dopo tutto, è il primo risultato concreto che abbiamo ottenuto dopo tanto lavoro >>.
<< Oh, kyuhyun, sono orgoglioso di te >> s’addolcì lui, sorridendogli amichevolmente. << E’ molto bello! >>
<< lo so. Vuoi che ti aiuti a sistemare quegli ortaggi? >>
Il sorriso di Sungmin sparì. << No! Posso farcela da solo >>
<< Volevo solo offrire il mio aiuto >> si difese lui. << Personalmente sono stanco di star in compagnia di fagiolini e pomodori >>
<< Pensavo di metterli in barattolo >> replicò Sungmin freddamente.
<< metterli in barattolo? Stai parlando sul serio? Non sai come si fa >>
<< Posso sempre imparare, no? Inoltre, Eunhyuk dice che è facile. Tutto quello che devo fare è lavarli, metterli nei barattoli, poi nella pentola a pressione. Cosa c’è di più semplice? >>
Kyuhyun sembrava scettico. << ho sentito dire che quelle pentole a pressione possono esplodere >>  l’avvertì.
<< Non essere ridicolo! Non sono un’idiota, Kyuhyun >>
<< Forse no, ma preferirei che mi avvertissi quando inizierai il tuo programma di inscatolamento >>.
Due giorni dopo Sungmin non aveva altra scelta che mettere in pratica la sua idea. Non c’era più posto in cucina neppure per un solo fagiolino.
Kyuhyun era uscito presto, dopo aver mandato giù un altro sandwich al burro di arachidi; non sembrava molto di buon umore quella mattina. Per una frazione di secondo provò compassione per lui e pensò di cambiargli almeno le lenzuola del letto, ma cambiò idea in fretta. Poteva benissimo farlo da solo. Kyuhyun non provava nessuna compassione per lui. A parte quell’offerta di aiuto per l’orto, gli aveva educatamente lasciato fare tutta la sua parte di lavoro, forse anche di più.
Sentiva il rumore della falciatrice fuori, mentre toglieva la polvere nella sua camera da letto e metteva le lenzuola pulite. Mezz’ora più tardi si stava versando la seconda tazzina di caffè, quando sent’ la falciatrice tacere. Guardò dalla finestra e una fastidosia sensazione di gelosia lo pervase, quando vide il rosso, divorziato, del cottage nove. Era in costume e si muoveva in modo provocante verso Kyuhyun. Sungmin ribolliva mentre osservava il suo ex marito, seduto sulla falciatrice, chiacchierare allegramente con il rosso quasi nudo.
Il sole caldo brillava sul suo torace nudo, coperto di sudore. I pantaloncini da tennis sottolineavano il suo fisico ben costruito, un fatto che Sungmin aveva cercato di ignorare ultimamente.
Sungmin s’irrigidì quando Henry scoppiò a ridere per qualcosa che aveva detto Kyuhyun. E pensare che aveva promesso di non cercare avventure!
Sbattendo con forza la tazzina da caffè sul tavolo, corse nella camera da letto di lui e prese una maglietta dal cassetto. Si affrettò nel salotto e rallentò il passo solo quando uscì dalla porta e s’incamminò verso la coppia, con molta più calma di quanto ne provasse in realtà.
Avvicinandosi, come per caso, gettò la maglietta a Kyuhyun e commentò: << Mettila! O ti farà male star qui fuori sotto il sole, senza camicia….caro >> aggiunse a beneficio di Henry. Per quanto ne sapevano gli ospiti, Kyuhyun e Sungmin avevano tutto l’aspetto di una coppia felicemente sposata…o almeno di una coppia sposata.
Kyuhyun lo guardò incredulo. << Perché mai dovrei mettere la maglietta? Saranno almeno trenta gradi all’ombra >>.
<< Te l’ho detto! Ti brucerai senza! >>
Un sorriso curvò le labbra di Kyuhyun. << Oh, certo…amore! Molto gentile da parte tua preoccuparti per me >>
<< Buongiorno, signor Lau >> sorrise Sungmin, ignorando il sorriso ironico di Kyuhyun. << Fa molto caldo, vero? >>
<< Signorino Lau, e si, fa piuttosto caldo >> lo corresse Henry con un sorriso falso.
<< Cosi va meglio >> notò Kyuhyun cercando di far scivolare la maglietta di cotone sul dorso umido di sudore. << Non capisco perché non ci ho pensato prima! >>
Sorrise a Sungmin con affetto. << Adesso tutto quel che mi serve è una tazza di tè caldo >>.
Sungmin passò possessivamente un braccio sulle spalle di Kyuhyun,sorridendo. << Spero che le piaccia star qui, signorino Lau, se dovese aver bisogno di qualcosa , lo faccia sapere a me >> disse con enfasi.
<< Mio marito di solito è molto occupato >>.
<< Ha ragione >> Kyuhyun strinse Sungmin più forte, lanciandogli uno sguardo ironico. << Il mio dolce maritino mi tiene occupato giorno e notte, ma chiamaci pure, se hai bisogno di qualcosa >>
Henry guardò con desiderio il corpo muscoloso di Kyuhyun. << Grazie, Kyuhyun. E’ molto gentile da parte tua >>. Le sue labbra piene si incurvarono in un sorriso sensuale.
<< Penserò io a falciare, caro >> disse Sungmin quasi spingendolo giù dalla falciatrice nel tentativo di interrompere quella conversazione. << Puoi cominciare a riparare la fessura nel tetto del cottage sei >>.
<< Adesso? Con questo caldo? >>
<< C’è forse un momento migliore? >> ribattè Sungmin irritato. << Mi sembra che minacci di piovere e i Kim hanno diritto ad un cottage asciutto! >>
Henry e Kyuhyun alzarono gli occhi verso un cielo terso e senza nuvole, poi li riportarono interrogativamente su Sungmin.
<< Sai usarla? >> chiese Kyuhyun rassegnato, cedendogli il posto.
<< Certo che so usare la falciatrice >>  tagliò corto Sungmin, desiderando che il signorino Henry Lau se ne andasse.
 
<< Sungmin, questo non è un giocattolo >> l’avvertì Kyuhyun. << puoi farti male se non sai usarla >>.
<< Sono perfettamente in grado di usarla, Kyuhyun >> disse Sungmin freddamente. << Se volete scansarvi in modo che possa cominciare. Non ho tutto il giorno a disposizione, lo sai >>
<< Come vuoi >>. Kyuhyun si fece indietro galantemente.
<< Sei  sicuro di saper manovrare questo arnese? >>
<< Certo! Adesso allontanati…caro >>. Sungmin sorrise dolcemente, guardando un Henry perplesso.
Guidare una falciatrice non poteva essere così difficile, ragionò cercando di ricordare cosa avrebbe dovuto fare per prima cosa. C’era una leva a mano per dare gas e un pedale per il freno.
Sollevò lentamente la leva del gas e rivolse a Kyuhyun e Henry un’occhiata di sufficienza mentre la falciatrice si allontanava lentamente, tagliando sistematicamente l’erba.
Sungmin canticchiava allegramente, soddisfatto di fare un buon lavoro. Fece tre o quattro giri, percorrendo avanti e indietro il vasto spiazzo davanti ai cottage. Non era affatto difficile, pensò, bastava aumentare la velocità in curva. Aveva qualche problema a coordinare la leva del gas col pedale del freno, però.
Cautamente, guidò la falciatrice intorno al cottage due e lungo lo stretto sentiero tra la piscina e il giardino fiorito, di cui Kyuhyun era così orgoglioso. Il sentiero era stretto e bisognava essere più che abili, ma Sungmin si sentiva sicuro di sé; spinse la leva del gas e proseguì.
Alzò gli occhi e ribollì di rabbia, vedendo che il rosso aveva seguito Kyuhyun al cottage sei e ora gli teneva la scala mentre lui saliva sul tetto con una manciata di chiodi e un grosso martello appeso alla cintura dei pantaloncini bianchi.
Falciò una grossa striscia d’erba davanti al cottage due, poi si diresse verso lo stretto appezzamento di terreno che avrebbe richiesto tutta la sua concentrazione. La falciatrice acquistava velocità mentre i suoi occhi continuavano a tornare involontariamente su Kyuhyun e  Henry. Odiava ammetterlo, ma quella scena così intima lo irritava! Kyuhyun era certamente libero di correre dietro chiunque, ma Sungmin si sentiva come trascurato per il fatto che il suo ex marito corteggiasse qualcuno proprio sotto il suo naso! Dopotutto, lui gli aveva proibito di frequentare Yesung!
La falciatrice acquistò una velocità allarmante e cominciò a gettare disordinatamente l’erba in aria.
<< E’ meglio che rallenti, Sungmin! >> sentì  Kyuhyun gridargli sopra il rumore.
Sungmin gli lanciò uno sguardo esasperato mentre spingeva la leva del gas, lottando contro l’impulso infantile di gridargli di farsi i fatti suoi.
Non si accorse che Kyuhyun stava guardando verso di lui, finchè vide i chiodi cadergli sistematicamente uno ad uno dalla bocca.
Qual era il problema? Si chiese, sorpreso dell’espressione di terrore dipinta sul volto dell’uomo.
Improvvisamente Kyuhyun si riscosse. Prese a saltare sul tetto, gesticolando verso Sungmin e gridandogli qualcosa con quanto fiato aveva in gola.
<< Cosa? >> gridò Sungmin di rimando.
<< Guarda dove stai andando! >> urlava rabbiosamente, gesticolando con le braccia. << Stai tagliando i miei fio…>>
L’aria si riempì improvvisamente di corolle di dalie, calendule e giaggioli. Una bocca di leone gli passò davanti mentre la falciatrice continuava a distruggere il giardino che Kyuhyun aveva  curato faticosamente per giorni. Sungmin schiacciò disperatamente il pedale del freno e riuscì a fermare la macchina.
Guardandosi oltre le spalle, Sungmin deglutì. Un enorme striscia, proprio nel centro del giardino fiorito, era stata completamente falciata.
Azzardando uno sguardo ansioso in direzione di Kyuhyun, lo vide tristemente seduto sul letto; sembrava sbalordito mentre osservava centinaia di fiori tagliuzzati e sparpagliati casualmente per il cortile.
Henry era in piedi accanto alla scala; pezzi di calendule gli pendevano dai capelli perfettamente pettinati, e lo osservava freddamente. Esitando solo un attimo, Sungmin scivolò giù dalla falciatrice con aria colpevole, sentendosi uno sciocco. Un’idea improvvisa gli balenò nel cervello. Cominciò a correre verso casa, evitando deliberatamente di guardare Kyuhyun e Henry.
<< Rimani dove sei, vado io! >> gridò correndo verso un immaginario telefono che squillava.
Kyuhyun e Henry osservarono, senza parole, Sungmin correre in casa e chiudersi la porta alle spalle.
Appoggiandosi alla parete, Sungmin respirò di sollievo. Era la cosa più imbarazzante che gli fosse mai capitata! Andò al lavandino della cucina e inumidì un asciugamano, lo strizzo e se lo passò sul volto accaldato. Mentre si toglieva dalla fronte le ciocche di capelli umide di sudore, gli venne quasi da piangere.
I suoi occhi si fermarono sui mucchi di ortaggi sparsi dappertutto in cucina. Doveva tenersi occupato, pensò, e inoltre bisognava pur toglierli di lì in qualche modo!
Nelle due ore successive lavorò con diligenza, mettendo i fagiolini e i pomodori nei vasetti delle conserve, poi nell’enorme pentola a pressione. Quella era la parte che lo rendeva più nervoso. Le parole di Kyuhyun sulla possibilità che la pentola a pressione esplodesse lo ossessionavano. Nonostante tutto, lavorò alacremente per tutto il pomeriggio, e con successo. Mentre faceva scivolare gli ultimi vasi di fagiolini nella pentole, gettò un’occhiata  fuori dalla finestra e vide Kyuhyun in piedi davanti alla casa che conversava con uno degli ospiti del cottage dieci. Kyuhyun era entrato e uscito spesso di casa nel pomeriggio, ma avevano parlato poco. Almeno non l’aveva rimproverato per la distruzione del suo prezioso giardino, e di questo Sungmin gli era grato. La finestra della cucina era aperta per lasciar  uscire il calore, ma faceva ancora un caldo terribile all’interno. Il condizionatore d’aria non funzionava bene e Kyuhyun non aveva trovato il tempo per ripararlo.
Un leggero bussare sul paravento lo riportò al presente. Davanti alla porta rionobbe uno degli ospiti di Eunhyuk.
<< Shindong >> lo saluto Sungmin felice, << entra! Fa un caldo terribile, vero? >>
<< Si. Pensavo che avresti gradito un bicchiere di limonata fresca >>. Shindong gli tese il bicchiere. << Come va? >>
<< Adesso divinamente >> Dungmin allungò la mano e accettò il bicchiere con gratitudine.
<< Kyuhyun mi ha detto che stavi facendo le conserve. Come va? >> chiese Shindong seguendolo sul portico. Si sedettero su due sdraio con un sospiro soddisfatto. << Hai l’aspetto di una persona che ha scavato buche per tutto il pomeriggio >>, osservò l’uomo con un sorriso amichevole.
<< Mi sento come se avessi scavato buche >> ammise Sungmin. << Far conserve è un lavoro duro! Sto preparando gli ultimi vasetti, adesso. Non capisco come faccia Eunhyuk >>
Il sorriso di Shindong si allargò. << Ti ci abituerai. Come stanno Eunhyuk e Donghae, oggi? >>
<< Meglio. Ho parlato con Eunhyuk stamattina. Sembra che migliorino di giorno in giorno, ma il dottore dice che c’è ancora tempo prima che possano lasciare l’ospedale >>
<< Sono contento che le cose vadano meglio. Siamo stati veramente in ansia per loro. Comunque, ero venuto a dirti che la settimana prossima faremo una cena all’aperto. ZhouMi ha promesso di occuparsi del menù. Verrete tu e Kyuhyun? >>
Sungmin si sentiva a disagio, combattuto tra il desiderio di dire a Shindong la verità sulla sua relazione con Kyuhyun e tacere. Decidendo che era meglio non scendere in particolari così personali, per il momento, promise di parlarne al marito.
<< Cercate di venire >> insistette Shindong. << Voglio che conosciate Soul e Hanbyeol. Sono i nostri vicini. Non credo che tu li abbia mai incontrati da quando sei qui, vero? >>
Sungmin scosse il capo.
<< Lo immaginavo. Sono stati a Gyeongbuk per un paio di settimane a trovare i loro migliori amici, Kai e Changmin, che hanno avuto un bambino appena un mese fa. Se ti piacciono le storie romantiche, devi chiedere a Soul di parlarti dei Shim. Si sono conosciuti quando facevano da baby-sitter ai gemelli si Soul e, dopo poche settimane, si sono sposati >>.
<< E’ una storia romantica >> fu d’accordo Sungmin con aria assente, pensando che quel genere di cose accadeva raramente nella vita reale. O, almeno, non era accaduto a lui.
I due uomini chiacchierarono ancora per una decina di minuti, poi Shindong guardò l’orologio. << Oh,devo andare. Yunho si sarà svegliato dal suo sonnellino e non ho ancora pensato alla cena. ZhouMi diventa irritabile se ceniamo in ritardo! >> Shindong si alzò e prese il bicchiere vuoto di Sungmin. << Vieni quando vuoi, e ricordati di chiedere a Kyuhyun di quella cena. Promesso? >>
Sungmin rise. << Promesso >>.
<< Bene. Ci vediamo presto, salutami Eunhyuk e Donghae. Probabilmente potrò andare in ospedale solo la settimana prossima >>.
<< Glielo dirò >>. Sungmin osservò Shindong affrettarsi verso casa, e una dolorosa sensazione di solitudine l’assalì. Per un attimo ricordò tutti i progetti che lui e kyuhyun avevano fatto sui bambini e la nuova cassa, appena sposati. Tutti quei progetti non erano altro che sogni vuoti e freddi, adesso.
Asciugandosi le lacrime, rientrò in casa. Si fermò un attimo sulla porta, sentendo uno strano sibilo provenire dalla cucina. Si affrettò a raggiungerla e i suoi occhi misero subito a fuoco la pentola che fumava sul fornello. Osservò con sospetto il coperchio agitarsi freneticamente. << Strano. Non ha fatto così prima >> borbottò ad alta voce.
Sgranò gli occhi e cominciò ad indietreggiare spaventato, quando la pentola prese a fare lo stesso rumore di un missile in procinto di lasciare la rampa di lancio.
Poi sentì una violenta esplosione che fece tremare l’intera casa. Fagiolini e pomodori saltarono in aria mentre il coperchio volava fuori dalla finestra aperta.
Sungmin era aggrappato alla maniglia della porta quando questa si aprì ed entrò Kyuhyun, pallido. Nel tentativo di evitare i fagiolini sparsi per la cucina e cercando di confortare un Sungmin terrorizzato, l’uomo finì inevitabilmente per mettere piede sullo spesso strato di polpa verde che copriva il pavimento. Cercò di aggrapparsi a lui, ma finirono entrambi a terra. Kyuhyun era sopra Sungmin, e lui lo teneva per il collo stringendolo forte.
<< Andiamo >> ansimò lui debolmente. << Mi stai soffocando! >>
<< Cos’è accaduto? >> chiese Sungmin sciogliendosi da quella stretta con riluttanza.
Kyuhyun si distese accanto a lui, respirando affannosamente; dopo qualche minuto il suo respiro era tornato normale.
<< Lasciami pensare. Hai messo gli ortaggi in barattolo! >>scherzò togliendogli un fagiolino dai capelli.
<< Credo di aver sbagliato qualcosa >> ammise con voce tremante.
<< Vuoi scherzare? Cosa credi che sia stato? >> I suoi occhi si mossero per la stanza, cercando di soffocare una risata alla vista di tutti quei fagiolini attaccati alle tendine, al televisore, e sparsi sulle pareti e sul soffitto.
<< Oh, Kyuhyun, cos’ho fatto! Guarda questa stanza! >> Entrambi si guardarono intorno. Per un attimo ci fu silenzio. Poi Kyuhyun cominciò a ridere, Sungmin cercò di non imitarlo; quella sensazione gli appariva tutt’altro che buffa. Ma pochi secondi dopo si unì a lui.
<< Smettila di ridere >> lo rimproverò tra le risa. << eunhyuk mi ucciderà! Quello stupido coperchio è volato fuori dalla finestra! >>
<< Se non avessi allontanato il signor Choi, lo avrebbe colpito proprio in testa! >>
Scoppiarono entrambi in un’altra risata incontrollabile.
Quando Sungmin riuscì alla fine a guadagnare il controllo, si alzò per trovarsi faccia a faccia con Kyuhyun.
<< Lee Sungmin, sei impagabile! >> rise prendendolo tra le braccia.
<< Non so ancora cos’ho sbagliato! Ho preparato gli altri brattoli senza il minimo problema. Forse il fuoco era troppo alto >> riflettè.
<< Forse la pentola a pressione avea la valvola di sicurezza difettosa >> rise Kyuhyun. << Altrimenti il coperchio non avrebbe potuto volare fuori dalla finestra in quel modo >>.
Sungmin alzò gli occhi ad incontrare i suoi. << Penserai che ho qualche rotella fuori posto >>.
<< L’ho forse detto? >> Lui gli sorrise teneramente, poi allungò la mano per togliergli un altro fagiolino dai capelli. << Forse l’ho pensato, ma certo non l’ho detto! >>
Sungmin lo colpì per gioco, accorgendosi di colpo della posizione in cui si trovavano. Erano sdraiati insieme sul pavimento, abbracciati. Tolse timidamente le mani dal torace dell’uomo quando si rese conto che le sue gambe nude erano premute contro quelle muscolose di Kyuhyun. Indossavano entrambi i pantaloncini e, mentre Sungmin aveva anche una maglietta, il torace di Kyuhyun era nudo. Il respiro si accellerò quando involontariamente aspirò l’odore familiare del suo ex marito.
<< Ehi! >> Kyuhyun gli sollevò il volto. << Cosa diresti se dicessi di cenare con me stasera? C’è un delizioso ristorante sull’altra sponda del lago >>.
<< Stasera? >> Sungmin evitò di incontrare il suo sguardo.
<< Si. Stasera. Abbiamo lavorato entrambi duramente e, non so tu, ma io non credo di riuscire a mandar giù un altro sandwich al burro di arachidi >>.
<< Io… >> Desiderava accettare quell’offerta, con tutto il cuore, ma non voleva riaprire vecchie ferite.
<< Non credo… probabilmente mi ci vorranno  ore per pulire questo disastro >>.
<< No. Non se ti aiuto >>. Insistè lui, accarezzandogli il volto << e, a meno che tu non mi dica chiaramente di tornare dietro a quella linea di gesso, insisterò per aiutarti >>.
<< Non devi. Non sei stato tu a fare questo disastro >> ribattè Sungmin a disagio. Sapeva che avrebbe dovuto staccarsi da quell’abbraccio, ma stava così bene tra le sue braccia.
<< Siamo entrambi in questa storia >> replicò alzandosi e aiutandolo a mettersi in piedi. << Inoltre, adesso che non ho più il compito del giardino, il mio lavoro è diminuito >>.
<< Mi dispiace per quel piccolo incidente… >>mormorò Sungmin a mò di scusa.
<< Una settimana fa ti avrei baciato per averlo distrutto, ma adesso mi mancherà >> ammise
<< Puoi prendere il mio >> si affrì lui.
<< No,grazie >>
I loro occhi si posarono di nuoo sulla stanza. Chi non aveva visto che cosa era accaduto, avrebbe potuto gridare che vi era stata combattuta una guerra mondiale, con fagiolini verdi come munizioni.
Sungmin sospirò profondamente. << Non so da dove cominciare >> confessò
Kyuhyun prese un secchio e una spazzola, andò al lavandino e riempì il secchio con acqua calda e di detersivo, poi glielo tese.
<< Comincia con questo, io vado a prendere uno strofinaccio >>
Sungmin aggrottò le sopracciglia al pensiero del lavoro enorme che li attendeva.
<< Non preoccuparti >> commentò Kyuhyun avvicinandosi al ripostiglio. << Personalmente, ringrazio Dio che non stavi inscatolando pallottole! >>.
   
 
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