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Autore: sissi04    01/02/2018    1 recensioni
La compagnia di Thorin Scudodiquercia è decisa a mettersi in viaggio verso la Montagna Solitaria, uccidere il drago Smaug e riprendersi la loro terra natia, ma avranno bisogno di due braccia in più.
E se la compagnia avesse un altro membro?
Tra nani testardi, orchi, elfi, amori nascenti o forse no e strane entità, riusciranno i nostri eroi a portare a termine la loro missione e ad uscirne tutti vivi?
Tenetevi forte, ci stiamo per calare nella Terra di Mezzo, in un avventura che cambierà la nostra vita!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Compagnia di Thorin Scudodiquercia, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le prime luci del Sole le accarezzarono il volto, lentamente aprì gli occhi beandosi del frizzante odore mattutino.

Si alzò dal letto della locanda dove lei e la compagnia avevano passato la notte e dopo essersi lavata velocemente il viso e rivestita uscì.

 

Si diresse dove sapeva ci fossero i pony, girò l’angolo ed eccoli lì davanti a lei. Con lo sguardo cercò quello che sapeva essere suo, Fili e Kili glielo avevano fatto vedere la sera prima, anche lui come lei non era proprio come gli altri suoi compagni pony poiché un po’ più alto rispetto agli altri.

 «Ciao bello» disse accarezzandogli il muso con una mano e avvicinando una mela alla bocca dell’animale con l’altra
 «Ho la sensazione che io e te diventeremo buoni amici, non è vero?» il pony alzò il capo come muta risposta, cosa che fece sorridere la donna.

 

Il momento fu però interrotto da un rumore alle sue spalle, che le fece portare una mano su Amdir, la sua fedele spada, un tempo appartenuta a suo padre, unico ricordo che aveva di lui.

 

 «Vedo che gli anni passati a vagabondare per la Terra di Mezzo ti hanno reso più mattiniera» una voce roca e profonda aveva pronunciato quelle parole, immediatamente lo riconobbe e si rilassò

 «Beh veramente ero io che la mattina venivo in camera tua a saltare sul letto finchè tu non ti saresti svegliato» disse Miriel girandosi verso il suo interlocutore
 «Sai a volte lo facevo sotto ordine di nostra madre, ha sempre pensato che tu dormissi troppo» aggiunse sogghignando.

 «Che piccola bugiarda» scherzò Thorin avvicinandosi a lei
 «Io non dormivo troppo e poi sono di stirpe reale» disse con fare altezzoso per poi avvicinarsi ancora a lei con le mani tese in avanti pronte ad afferrarla e un sorrisetto malizioso dipinto sul volto 

«Cosa vuoi fare? Ho solo detto la verità! Non è colpa mia se per svegliarti servivano delle secchiate d’acqua gelida» sorrise lei spostandosi più indietro avendo intuito cosa volesse fare l’altro.

 

Thorin distolse lo sguardo rivolgendolo al suolo al ricordo dei secchi d’acqua gelida che nell’età fanciullesca aveva accompagnato buona parte dei suoi risvegli, insieme alle risate cristalline di una ragazzina troppo vivace per i suoi gusti.

 

Colto quell’attimo di distrazione del Nano, Miriel cercò lentamente di spostarsi dalla traiettoria dell’altro però più veloce e che, afferrandola per le braccia, la riportò davanti a se iniziando a fargli il solletico dappertutto, facendola cadere a terra in mezzo alla fresca erba verdeggiante

 «No basta!» iniziò ad urlare cercando di pararsi dalle mani dell’altro senza riuscirci e ridendo a crepapelle
 «Così impari a dirmi che ero un dormiglione» sorrise malevolo continuando con la sua “dolorosa” tortura

 «Basta non ce la faccio più, per favore» quasi lo supplicò, così decise di smetterla e la aiutò ad alzarsi.

 

 «Sei sempre stata troppo debole nel mantenere la posizione» le disse aiutandola a togliersi alcuni fili d’erba dai lunghi capelli 

 «Solo perché mi hai colto un secondo impreparata, altrimenti nulla sarebbe successo» gli rispose guardandolo nei profondi occhi glaciali 

 «Forza ora andiamo, se le mie previsioni sono giuste il signor Baggins non verrà e noi stiamo solo perdendo tempo prezioso» disse Thorin voltandosi seguito da Miriel

 «Hai troppa poca fiducia in quel Hobbit» gli disse affiancandolo ma senza ottenere risposta.

 

 

 

 «Aspettate, aspettate!» tutta la compagnia si voltò verso Bilbo che, con il fiatone, raggiungeva Balin correndo.

 «L’ho firmato. Ecco» disse al Nano dalla lunga barba bianca che esaminò brevemente la firma sul contratto
 «Sembra che sia tutto a posto» gli sorrise di sghembo

 «Benvenuto mastro Baggins nella compagnia di Thorin Scudodiquercia»

 «Forza ripartiamo, dategli un pony» disse Thorin facendo muovere la carovana di Nani, mettendosi in testa ad essa.

Lo Hobbit aveva iniziato a parlare di cose senza senso su lui che li avrebbe seguiti a piedi e altro

 «Bilbo di certo non puoi arrivare fino alla Montagna Solitaria a piedi. Ragazzi» disse Miriel senza lasciare alcuna possibilità allo Hobbit di ribattere, Fili e Kili gli arrivarono da dietro e senza alcuno sforzo lo issarono su un pony.


Così la Compagnia di Thorin Scudodiquercia partì per quell’ impresa suicida di riconquista.

Attraversarono le verdeggianti pianure e colline della Contea, passarono per fiumi e cascate uscendo dai suoi confini.

Bilbo in cuor suo disse addio alla sua terra sperando di rivederla se fosse mai tornato da quell'impresa.

 

Era quasi sera, il Sole calava lento all’orizzonte dietro le Montagne Nebbiose, Thorin ordinò di fermarsi e di aiutare tutti ad allestire il campo per la notte.

Bombur preparò una deliziosa zuppa e insieme risero e scherzarono intorno al fuoco.

Solo due della compagnia preferivano rimanere immersi nei loro pensieri: Thorin era seduto accanto ad un albero e osservava la terra sotto i propri piedi mentre Miriel si era arrampicata su uno spuntone di roccia e lucidava la sua spada, lo faceva sempre quando era nervosa.


Tutti i nani andarono a coricarsi nei loro giacigli per recuperare le forze, solo pochi erano rimasti svegli, compresa Miriel; Bilbo si era appena alzato per dare una mela al suo pony quando un urlo stridulo nella notte gelò tutti, facendo addirittura rabbrividire il povero Hobbit.

 

Thorin si alzò in piedi e guardò l’orizzonte coperto dalle tenebre e solo poco dopo si accorse delle battute che i suoi nipoti stavano facendo per far spaventare lo Hobbit

 «Credete che un’incursione notturna degli Orchi sia uno scherzo?» si girò furente verso di loro e Kili si affrettò a dire
 «No noi non intendevamo dire niente»
 «Infatti. Voi non sapete niente» e si rigirò nella posizione di contemplazione della notte dov’era prima.

 

 «Non farci caso ragazzo. Thorin ha ragioni in più di altri di odiare gli orchi» disse Balin per rassicurare il Nano dai capelli corvini che ora guardava la schiena di suo zio mortificato.

 «Dopo che Erebor fu conquistata da Smaug noi  rimanemmo senza una casa e Re Thror tentò di riprendersi l’antico regno dei Nani di Moria, caduto alcuni anni prima. Ma il nostro nemico era arrivato prima»

 

Le nostre truppe marciarono fino ai cancelli di quella miniera ma trovammo il passo sbarrato da un esercito di orchi, capeggiati da un Orco pallido a cavallo di un bianco mannaro. 

Azog il profanatore era lì.

Lo scontro fu brutale, i nostri guerrieri venivano decimati e l’oscurità incombeva su di noi. L’Orco gigante di Gundabad aveva giurato di sterminare la stirpe di Durin e iniziò decapitando il re.

Thrain, il padre di Thorin divenne pazzo per il dolore; scomparve, fatto prigioniero o ucciso noi non lo sapevamo.

Eravamo lì senza una guida, sconfitta e morte erano su di noi e fu in quel momento che lo vidi: un giovane principe dei Nani che affrontava da solo l’Orco pallido.

Lo attaccò un paio di volte ma senza ferirlo, l’orco lo disarmò prima dello scudo e poi della spada facendolo cadere a terra, pronto a colpirlo guardava come Thorin cercava di allontanarsi dalla sua traiettoria invano.

Cercò di difendersi dalla furia dell’orco brandendo solo un tronco di quercia.

Ma mentre la lama di quella feccia stava per trafiggerlo un’altra lama si mise fra loro e lo fermò.

Era Miriel, si era messa in mezzo tra colui che sarebbe diventato il nostro re e la morte stessa.

L’Orco reagì con rabbia e cercò di ucciderla ma lei era troppo agile e veloce e continuava a parare i suoi attacchi, riuscendo anche a ferirlo superficialmente.

Thorin cercò di fermarla ma era troppo tardi, oramai l’attenzione dell’Orco pallido era su di lei.

Cercò di raggiungere la sua spada per aiutarla ma fu attaccato da due Orchi, lo ferirono a un braccio e urlò; quell’urlo distrasse per un solo attimo la giovane e l’Orco ne approfittò: la scaraventò con forza inaudita a terra contro una roccia e lento si avvicinò a lei pronto a godere della sua morte ma solo un taglio superficiale sulla guancia si procurò quel giorno poiché  Thorin, con un colpo netto, tagliò il braccio di Azog. 

Alcuni Orchi lo presero e lo portarono all'interno di quelle mura maledette, le nostre truppe si rianimarono di nuova speranza.

Respingemmo l’attacco degli Orchi con Thorin alla nostro comando, la battaglia era vinta.

Il nostro nemico era stato sconfitto.

Ma non ci furono festeggiamenti, perché tanto sangue nanico fu versato quel giorno. E mentre guardavo i miei compagni morti accanto a me, pensai tra me e me, là c’è uno che potrei seguire, la c’è uno che potrei chiamare re»

 

Terminato il racconto tutta la compagnia si girò verso Thorin, che li guardava, e Miriel che invece guardava decisa l’orizzonte ricordando quei momenti bui.

 «E l’Orco pallido che fine ha fatto?» chiese il piccolo Hobbit

 «Quella feccia d’Orco è morto per le ferite riportate in battaglia tempo fa» rispose con disprezzo Thorin 

 «Concordo, anche se i nostri nemici vivono sempre nella nostra memoria e ora forza riposiamoci, domani il tempo non sarà a nostro favore e dobbiamo partire presto» disse Miriel scendendo con un’agile mossa dalla roccia, Thorin si limitò ad annuire.

Così spensero il fuoco e si coricarono ognuno nel proprio giaciglio ma alcuni non riuscirono a chiudere occhio quella notte per il ricordo dei fantasmi del passato.



ANGOLO AUTORE: bene bene amici cari, ecco a voi il secondo capitolo!
La compagnia di Thorin Scudodiquercia parte per l'avventura, all'inizio ho dovuto mettere quel piccolo momento brotp tra Thorin e Miriel perchè è troppo bello.
Anyway, spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi invito a farmelo sapere con una RECENSIONE (accetto anche le critiche ovviamente ; ) ) !!!
Voglio ringraziare Thorin78 per aver recensito e messo la storia nelle seguite/preferite insieme a M0nica che ha messo la storia tra le seguite!
Un grande grazie a tutti coloro che hanno letto il cap. 1 (che in soli 4 giorni conta già 111 visualizzazioni) veramente grazie di cuore.
Un bacio e a DOMENICA 4 FEBBRAIO, in cui pubblicherò il 3 capitolo!
Sissi04

   
 
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