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Autore: sofismi    03/02/2018    1 recensioni
Ben Solo non riesce a lasciare andare Kylo Ren, è parte di lui, è un potere di cui non può fare a meno. Ben è ferito, dilaniato, e soffre di un dolore immenso: il dolore provocato dal divario tra luce e buio. Rey potrebbe aiutarlo, ma non appena si sfiorano si allontanano, scappano l'uno dall'altro. Magari è paura, ma nel profondo sanno che è qualcos'altro, qualcosa di troppo difficile da ammettere.
[Disclaimer: I personaggi dell'universo Star Wars non mi appartengono e faccio dei riferimenti alla storia reale e alle scene del film. POSSIBILI SPOILER! ]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Rey
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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XVII.

 

Di notte vedo sempre le cose sotto un’altro aspetto, penso a Vader, a Snoke, alla mia famiglia. Mi sento un fallimento, avevo fatto una promessa e non l’ho mantenuta, mi sto tirando indietro come un codardo. Ma perché? È cambiato tutto in così poco tempo, non ero pronto. Eppure ho sempre saputo che questo momento sarebbe arrivato, ho sempre visto nelle mie visioni una bambina, una ragazza, e sapevo che sarebbe entrata nella mia vita per stravolgerla, sapevo che avrebbe avuto un ruolo importante in tutto questo e adesso è addormentata qua affianco a me. Mi chiedo se abbia mai sentito la mia voce dirle che non era sola, che c’ero io. Spesso nelle mie visioni vedevo questa bambina in un camminatore AT-AT, sola, molte volte i lacrime, e il Ben che ero si immedesimava in quella ragazzina e non poteva far altro che cercare di consolarla. E adesso che lei è qui sta facendo la stessa cosa con me. È come se fossimo due facce di una stessa medaglia. Luce e Oscurità, i due pesi sui piatti della bilancia che mantengono l’Equilibrio nella Forza. Io e lei, ormai soli ma insieme.
“A che pensi?” mi chiede con gli occhi ancora chiusi.
“È tardi, dovresti dormire,” la sgrido dolcemente, domani sarà un’altra giornata pesante. 
“Ti sento rimuginare sulle tue cose e non riesco a dormire” risponde sorridendomi. Non c’è cattiveria nella sua voce, non è arrabbiata, sento solo un velo di preoccupazione.
“Tutti questi cambiamenti sono difficili da metabolizzare. Sono stato schiacciato da tutti per tutta la vita, e poi arrivi tu a regalarmi una libertà che pensavo non esistesse nemmeno. È strano capisci? Inaspettato. Ho più potere di qualsiasi altra persona della galassia e non me ne faccio niente, non adempio ai miei doveri. Prima o poi le conseguenze di quello che stiamo facendo ci travolgeranno e non so come ne usciremo.”
Si avvicina lentamente a me con uno sguardo che non le ho mai visto, il suo sguardo è serio ma dolce. Piano piano appoggia la sua bocca all’angolo della mia e lascia un bacio leggero. Sento il cuore esplodermi nel petto, non ho mai avuto così tanta voglia di baciarla come ora. Mi giro verso di lei e, appoggiandole una mano sul fianco, la bacio come non ha avuto il coraggio di fare lei con me. Mi passa una mano tra i capelli e ricambia. C’è passione, e amore, e tutti i sentimenti che abbiamo represso da quando ci siamo sfiorati le dita quella sera. La voglio mia, l’ho sempre voluta. Non ho mai voluto nient’altro come adesso voglio lei. Rey, la mia Rey. L’unica che riesce a farmi tirare fuori il vero me. Vorrei non finisse mai, però ad un certo punto lei si allontana.
“Potremmo andarcene, sai?” sussurra.
Io la bacio di nuovo, e ancora, e ancora.
“Sì,” rispondo tra un bacio e l’altro, “potremmo.”
La spoglio piano piano, accertandomi che lo voglia anche lei. E la notte passa in fretta, tra baci e gemiti, tra noi finalmente felici e sudati. Sento che il mio posto è con lei, sento che se fosse dall’altra parte della galassia la raggiungerei, sento che potrei seguirla ovunque. Se vuole andare via a me sta bene, basta lottare, niente più guerre, niente più Luce o Oscurità. Solo noi. 
“La galassia è grande, cerchiamo un pianeta che non faccia parte della Repubblica e che non sia sotto il comando del Primo Ordine. Andiamo via.”
“Apriamo un tempio di Jedi grigi, insegniamo il nostro nuovo credo, insegniamo a stare a metà tra Luce e Buio, tra passione e calma,” risponde lei entusiasta, “è l’unica scelta che abbiamo.”
La mia mente, intanto, sta già elaborando un piano. Potremmo partire di notte, quando ci sono meno guardie e meno stormtrooper in giro. Rubiamo una navicella che abbia abbastanza autonomia per allontanarsi da qua per iniziare una nuova vita. È fattibile, salvo imprevisti.
“Va bene, Rey, mi fido di te.” le dico rubandole l’ultimo bacio prima di addormentarci.
Dormiamo nudi, rapiti da un sonno profondo, uno abbracciata all’altra. Finalmente nella Forza c’è equilibrio, è una percezione così forte che si può toccare con mano. Io ho ancora i miei dubbi e le mie paure, ma c’è lei al mio fianco, con la sua sicurezza, e questo mi basta. 


  
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