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Autore: mrsmary14    05/02/2018    0 recensioni
Salve a tutti, questa è una fanfiction su Aleksandar Atanasijevic, giocatore di serie A nella pallavolo.
E' una storia capace di raccontare il valore dell'amicizia, dell'amore, dell'importanza di seguire un sogno tutto attraverso l'utilizzo della fantasia. Mi piacerebbe tanto nel caso la leggeste sapere cosa ne pensate.
Personaggi : Mary, protagonista principale e voce narrante
Ross, migliore amica di Mary
Aleksandar Atanasijevic, altro protagonista principale
Marko Podrascanin , Alexander Berger, secondari
e altre comparse nei vari capitoli.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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"Stai tremando,hai freddo?"
"Un po' .. però se continui a guardarmi così finisco per avere caldo" - dissi ridendo e Alek fece lo stesso.
"Mi hai regalato il ricordo più bello di sempre Ale. Grazie."
"Grazie? Ricordo? Perché parli come se si trattasse di una cosa già finita?"
"Perché lo sarà. Domani riparto.. e tutto sarà finito."
"Prima mi hai detto che volevi ti portassi a casa, ora ti accontento." - sembrava essere su tutte le furie, non riuscivo a decifrare il motivo di questa reazione. Lo fermai mentre si stava voltando verso la macchina e afferrai il suo braccio con forza. -" C'è qualcosa che non va? Perchè reagisci così?". Alek sollevò gli occhi al cielo prima di rispondermi , fece un respiro. 
" Pensavo tu fossi diversa, pensavo fossi quella disposta a lottare. "
"Lo sono. L'ho sempre fatto, lo sto facendo anche adesso. "
"Adesso?"
"Si. Anche adesso. C'è qualcosa che mi spinge a resisterti, qualcuno che mi dice 'attenta che rischi di farti male' e sto lottando contro questo qualcuno. Non riuscivo a stare lontana da te quando non sapevi neanche esistessi figurati dopo stasera."
"Ti ho portata qui, pensavo avessi capito."
"Capire cosa?"
"Non voglio tu vada via." 
A quelle parole afferrai le sue mani, le incastrai alle mie e le sollevai all'altezza dei suoi occhi. -"Guarda, guarda la mia mano come stringe la tua , guarda com'è incastrata. La vedi? Mi sono sempre sentita ancorata a te e sempre lo sarò. Andiamo." 
Lessi nei suoi occhi un sottile piacere nel sentirsi dire quelle parole e subitò me lo dimostrò abbracciandomi. Avere un ragazzo di due metri che vi stringe forte al suo petto non è una cosa da nulla soprattutto se quel ragazzo è lo stesso che con quell'abbraccio vi ha fatto sentire la persona più desiderata del mondo. 
"Ora possiamo andare".
Entrammo in macchina e dopo pochi minuti ricevetti un altro messaggio da parte di Ross. 

Ore 23.38 
*Mary? Ci sei? Spero che tutto vada bene e che tu non stia facendo la stupida ahah. Comunque non preoccuparti per me ( so che non mi stai calcolando) , io vado a letto .. Se ne avrai bisogno sappi che ho lasciato la chiave giù in reception. Svegliami se torni. "

ore 23.51
*Sempre la solita. Tutto alla grande , mi sembra di rivevere uno dei miei sogni ma stavolta è tutto più vivo. Ti sveglio appena torno. LOVE U"

"Con chi sorridi?"- mi chiese Alek dandomi un pizzicotto.
"Con Ross, la mia migliore amica, la ragazza che era con me negli spogliatoi." - risi.
"A proposito di spogliatoi, sei stata veramente un genio con quella scusa ahah ancora non riesco a crederci"
"Nessun problema, non so neanche io come abbia fatto ad essere così convincente"

Alek riprese a concentrarsi sulla guida, correva veramente molto. Forse lo stavo facendo anche io? Capìì subito che non mi stava riportando in hotel poichè la strada non era la stessa del ritorno ma decisi comunque di non chidere nulla, volevo riservarmi la sorpresa se così si potrebbe definire dato che avevo già una mezza idea di dove mi stesse portando. Non seguii più la strada, decisi di voltarmi sul fianco per godere di una vista più bella, lui. Guardandolo riassaporavo il sapore di quel bacio passionale che poco prima ci dammo. Le sue labbra, carnose, che pian piano si avvicinarono alle mie premendo contro di esse , le sue mani che posavano sui miei fianchi cingendomi e tirandomi verso di lui. Il suo profumo, intenso , che potevo ancora sentire sulle mie mani che toccavano il suo collo. Sembrava tutto così surreale ma ci pensò lui a riportami alla realtà.
"Siamo arrivati."
"Ehm, questo non è il mio hotel."
" Lo so, ti ho portata a casa, in hotel ci facciamo andare qualcun'altro." 
"Va bene, però.. "
"Però?"
"Tu dormi sul divano!" - scoppiammo a ridere entrambi. Alek mi venne ad aprire la portiera e mi prese per mano fino all'entrata di casa sua, dopo di chè la lasciò per poter aprire la porta. 

Avevo il batticuore, provavo un leggero imbarazzo nel trovarmi lì. Una volta entrata mi limitai solamente ad osservare quel luogo che lui chiamava casa, lo rispecchiava un sacco. Alek era un ragazzo esuberante e così era il suo salotto, colorato, ma non troppo, relativamente in ordine e pieno di foto, della sua famiglia. Mi avvicinai per guardarle. 
"Ti mancano?"- si voltò sorpreso a quella domanda, come se non se l'ho aspettasse.
"E' difficile ma mi sto abituando."- feci un cenno con la testa come per rassicurarlo. Non doveva essere facile vivere così lontano dalla propria famiglia, essere così impegnato da avere limitato anche il tempo per poterli sentire. 
"Quando vuoi puoi anche spogliarti e posare tutto ovunque tu voglia. Fai come se fossi a casa tua.. magari lo diventerà" 
Sapeva sempre come sorprendere tutti, in campo come nella vita. 
Tolsi il giubotto in pelle e lo posai su una sedia, poi mi sedetti sul divano e lo aspettai mentre lui era in cucina a preparare un drink che dopo qualche secondo avrebbe portato.
"Non sono ancora molto bravo a farli ma con i ragazzi stiamo cercando di migliorare."
"Ahahah , tranquillo , è entrato di peggio nel mio stomaco." 
"Ti sei mai ubriacata?"
"Perchè dobbiamo parlarne adesso? Possiamo cambiare discorso?"- sorseggiai quel drink che non era poi tanto male. Alek mese su della musica, una canzone in particolare 'High Hopes' di Kodaline. 
"But I've got high hopes"- e lo fissai dritto negli occhi. 
Alek posò il suo bicchiere e fece lo stesso con il mio togliendolo dalle mie mani. Si avvicinò molto e cerchò il mio consenso che diedi senza pensarci due volte.
Iniziò a baciarmi il collo con dei movimenti dolci che poi diventarono sempre più passionali mentre le sue mani scesero verso le mie cosce che afferrò stringendole. Mi spinse verso la testata del divano in modo tale da farmi stendere e lui fece lo stesso posandosi su di me e ,ancora, le nostre mani si incontrarono e si incastrarono alla perfezione come perfetta era quella situazione che si stava venendo a creare. Ci stacchammo solamente per spogliarci l'uno con l'altro. Le sue mani sembravano quasi sfiorare la mia schiena in quell'atto , mi vennero i brividi. Alek baciava ogni angolo del mio corpo, sembrava conoscerli tutti. 
Toccare il suo corpo privo di vestiti era un emozione unica, una sensazione piacevole così tanto che non riuscivo a farne a meno. La passione crebbe così tanto, così in fretta che ci abbandonammo al supremo atto d'amore.  Nota : mi farebbe piacere sentire una vostra opinione su questi primi capitoli e sapere se ne siete incuriositi. Grazie in anticipo a chi lo farà!
   
 
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