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Autore: Wolfgirl93    05/02/2018    1 recensioni
Piccola AU NoctLuna sul loro primo appuntamento
Dal testo:”“Ricordati di sorriderle, non puoi perennemente sembrare apatico anche con lei! Ricordati poi di aprirle la porta quando entrate in qualche bar o negozio.” Ignis lo guardò seriamente, si era fatto una lunga lista di buone maniere che Noctis avrebbe dovuto utilizzare per quell'appuntamento e per tutta la notte era rimasto sveglio per modificarle e renderle a prova di stupido, così che anche l’amico potesse comprenderle senza fare qualche passo falso….”
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Lunafreya Nox Fleuret, Noctis Lucis Caelum, Ravus Nox Fleuret
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Ricordati di sorriderle, non puoi perennemente sembrare apatico anche con lei! Ricordati poi di aprirle la porta quando entrate in qualche bar o negozio.” Ignis lo guardò seriamente, si era fatto una lunga lista di buone maniere che Noctis avrebbe dovuto utilizzare per quell'appuntamento e per tutta la notte era rimasto sveglio per modificarle e renderle a prova di stupido, così che anche l’amico potesse comprenderle senza fare qualche passo falso.
“Non fare troppe mosse affrettate! E’ il vostro primo appuntamento e se sarai troppo frettoloso lei potrebbe pensare che i tuoi pensieri provengono dalle tue parti basse e non dal tuo cervello! Ah e cosa più importante, quando andrete al ristorante dovrai pagare per lei, ti ho lasciato dei soldi vicino all’entrata, prendili e per l’amor del cielo non combinare casini.” L’occhialuto si sistemò gli occhiali sul naso prima di sospirare, era terribilmente in ansia: Noctis stava per uscire con Lunafreya, una ragazza che frequentava i loro stessi corsi, a Ignis quella ragazza stava simpatica e soprattutto vedere Noctis spensierato con lei gli faceva davvero piacere.
“Ho capito, ho capito.” Borbottò il moro grattandosi la testa, aveva cercato di memorizzare ogni nozione ma sinceramente dubitava di riuscire a ricordarle tutte, con Luna si sentiva sempre così naturale e agire seguendo le macchinazione del suo amico gli sarebbe risultato difficile, ma ci avrebbe provato solo per riuscire a fare bella figura con lei.
Noctis indossò il giubbotto e si avvicinò alla porta, prese i soldi che Ignis gli aveva lasciato e prima che potesse uscire fu fermato da Gladio e gli aveva avvolto un braccio attorno alle spalle forse con l’intento di soffocarlo, visto che sentiva già l’aria mancare.
“Lascia perdere ciò che ha detto Iggy, tu piaci a quella ragazza quindi al momento più opportuno baciala! Non si scandalizzerà, è palesemente cotta di te quindi magari stasera potremmo lasciarti casa libera così tu e lei potrete...” Le parole dell’omaccione furono bloccate da Ignis che captando le onde negative del castano lo aveva prontamente preso per un orecchio guardandolo con uno sguardo assassino.
“Segui quello che ti ho detto io e andrà tutto bene.” Disse fra i denti l'occhialuto mentre trascinava via Gladio che nonostante il dolore all’orecchio stava cercando di fare gesti molto poco casti in direzione di Noctis.
Il moro scosse la testa e poggiò una mano sulla porta ma prima che riuscisse ad aprirla fu bloccato nuovamente e accecato da un flash.
“Una foto ricordo per il tuo primo appuntamento!” Prompto sorrideva tenendo in mano la macchina fotografica e Noctis sospirò mettendosi in posa sperando che quel supplizio finisse in fretta.
Il biondino mise a fuoco l’immagine dell’amico tutto in tiro e sorrise quando dopo vari tentativi trovò la luce perfetta per scattare, guardò la foto e sorrise soddisfatto prima di dare una pacca sulla spalla al moro. “Divertiti con Luna.”
Finalmente libero, Noctis, uscì dalla casa di corsa, non voleva che qualcun altro lo fermasse per dirgli chissà cosa; guardò l’orologio e corse in direzione del parco, aveva appuntamento con Luna alle 10:30 al parco vicino alla scuola.
Arrivò puntuale all'appuntamento e sorrise nel vedere dopo qualche minuto arrivare anche la biondina, sentì il cuore fargli una capriola nel petto nel vederla senza uniforme scolastica, non che con l’uniforme non fosse carina, ma vederla con un vestitino a fiorellini gli diede una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Le sorrise e si sporse per baciarle la guancia a mo’ di saluto prima di sentirsi sperso, cosa doveva fare ora? Iggy gli aveva sicuramente detto qualcosa a riguardo ma il suo cervello sembrava essersi ormai fuso.
“Vuoi fare un giro del parco o fare altro?” La voce dolce di Lunafreya lo distolse dai suoi pensieri e lui riuscì a riprendere, appena, il controllo dei suoi pensieri.
“Quello che vuoi tu.” Riuscì a dire sorridendole, si sentiva le guance andare a fiamme ma fu contento di vedere che la ragazza non era da meno in quel momento.
Luna gli sorrise imbarazzata e gli prese la mano, sperava di non sembrare troppo sfacciata con quel gesto ma sentendo le dita di Noctis intrecciarsi alle sue capì che forse anche per lui andava bene così.
Passeggiarono con calma coperti dall’ombra degli alberi che stavano iniziando a far sbocciare i primi fiori e sorridevano spensierati anche mentre parlavano di argomenti come la scuola o degli scoiattoli che si divertivano a scendere e salire dagli alberi per recuperare delle piccole ghiande cadute a terra.
Quel quadretto romantico però era spiato da due occhi azzurri che studiavano freddi la figura del ragazzo che se ne stava fin troppo vicino a Luna, Ravus fratello della ragazza si era deciso a seguirli dopo che la biondina lo aveva avvertito dell’appuntamento.
“Sto solo facendo il mio dovere di fratello maggiore.” Pensò mentre se ne stava acquattato dietro un cespuglio sperando di non passare per un malintenzionato  agli occhi delle altre persone.
Noctis non gli stava particolarmente simpatico, lo credeva un buono a nulla che riusciva ad avere bei voti solo perché in qualche modo, che lui non aveva ancora scoperto, riusciva a comprare i professori; lo trovava così diverso da sua sorella che subito si era allarmato a saperli soli per un intero pomeriggio, quindi aveva deciso di aspettare che Luna uscisse e subito dopo era uscito anche lui attuando il suo piano di ‘spionaggio a fin di bene’.

Dall’altra parte del parco due paia di occhi stavano osservando la passeggiata dei due piccioncini.
“Devi spiegarmi perché mi hai dovuto coinvolgere anche me in questa cosa!” Si lamentò Gladio beccandosi una gomitata al fianco da parte di Ignis che gli intimò di abbassare la voce.
“Dovevo accertarmi che Noctis non combinasse cavolate e tu sei la mia copertura, se dovessimo venir scoperti potremmo dire che anche noi avevamo un appuntamento e casualmente ci siamo ritrovati nel parco per chissà quale motivo.” Disse Ignis a bassa voce annuendo soddisfatto per quell'idea geniale.
Gladio lo guardò spalancando gli occhi, resistette all’impulso di alzarsi e andarsene solo perché era curioso di sapere che mosse false avrebbe fatto Noctis. “Sappi che lo faccio solo perché voglio vedere il principino fare una brutta figura, ma il tuo piano comunque fa schifo.” Commento borbottando prima di rimettersi per bene acquattato per terra.

Intanto la coppia si era spostata si erano decisi, di comune accordo, di andare a fare una passeggiata fra le stradine del centro per dare un’occhiata a qualche negozio, Noctis lo aveva fatto sperando di far felice Luna, e per scegliere un ristorante dove pranzare.
Si stavano tenendo ancora la mano e, nonostante l’imbarazzo iniziale, ora sembrava tutto così naturale che la sola idea di doverle lasciare sembrava quasi un sacrilegio.
A Noctis non era mai piaciuto girare fra i negozi, aveva sempre trovato noioso dover entrare e uscire senza dover comprare nulla, eppure se accanto aveva Luna tutto gli sembrava più normale, adorava vederla sorridere mentre guardava i vari vestiti e stranamente riusciva a vederla bene con ognuno di essi.
Dopo quasi un’ora erano ancora intenti a girare fra le varie vetrine, Luna lo aveva quasi trascinato a vedere un vestito bianco con fiori blu e dalla luce che aveva negli occhi sembrava essersi innamorata.
“Perché non lo provi?” Le propose Noctis sorridendole, sapeva già che sarebbe stata perfetta con quello.
La ragazza abbassò lo sguardo stringendosi appena nelle spalle prima di alzare nuovamente gli occhi sul vestito. “E’ davvero corto, cioè non ho mai portato un vestito di quella lunghezza.” Ammise con le guance rosse come fragole, il moro quasi si sciolse  a quella visione ma rimase con la sua idea di volerla vedere, almeno una volta con quel vestito.
La trascinò dentro al negozio e si mise a cercare il vestito, dopo averlo finalmente trovato cercò in tutti i modi di convincere la biondina a provarselo, dopo vari no e altre scuse, Luna, accettò e a malincuore lasciò la mano calda di Noctis e sparire dietro la tenda del camerino.
Si sentiva così in imbarazzo a farsi vedere con quel vestito da Noctis, eppure vedere quella luce negli occhi quando le aveva proposto di provarlo l’aveva leggermente spronata; indossò il vestito e si guardò per qualche minuto allo specchio, il vestito non le copriva le ginocchia ma stranamente non era imbarazzata come aveva pensato.
Uscì dal camerino e guardò Noctis “C… Che ne pensi?” Chiese timidamente prima di fare un giro su stessa per fargli vedere bene il vestito.
Il moro rimase a bocca aperta, sbatté gli occhi almeno una decina di volte prima di riuscire a formulare una frase fatta. “Ti sta benissimo!” Riuscì a dire anche se avrebbe voluto aggiungere altro: il colore bianco le stava d’incanto e quei fiori blu notte le mettevano in risalto il colore degli occhi creando un connubio perfetto che lo aveva praticamente lasciato senza fiato.
Luna sorrise timidamente e mormorò un “Grazie” appena accennato prima di sparire nuovamente dietro la tenda nera, il vestito le piaceva e si stava davvero convincendo a prenderlo.
Quando uscì dal camerino sorrise  a Noctis e andò verso la cassa per pagare il vestito, non ebbe nemmeno il tempo di aprire la borsa che subito il ragazzo aveva lasciato una banconota nella mano della cassiera per pagare il vestito, Luna lo guardò sorpresa ma anche imbarazzata, non doveva pagare lui.
Noctis prese la busta con il vestito e poi le prese la mano ignorando le proteste della ragazza che continuava a ringraziarlo e a dirgli che non avrebbe dovuto pagare lui.

A guardare quella scena due occhi azzurri si assottigliarono “Prima la mano e ora il vestito, cosa pensa che per compare il cuore di mia sorella basti solo quello?” Sibilò stringendo i pugni, quel Noctis non stava di certo entrando nelle sue grazie facendo quella scenetta da gentleman e Ravus si mosse cercando di non perderli di vista.

Ignis diede una gomitata a Gladio che si stava distraendo a guardare delle ragazze vestite in abiti così corti e succinti che a rigor di logica sarebbero potute uscire semplicemente in intimo, l’omaccione lo guardò mugugnando e l’occhialuto gli indicò la scena. “Gli avevo detto di offrirle il pranzo ma sta andando ancora meglio dato che le ha appena regalato un vestito.” Disse tutto contento che le sue poche ore di sonno abbiano dato i loro frutti.
“Ma non le ha aperto la porta quando sono usciti, quindi non hai fatto un lavoro impeccabile.” Lo prese in giro Gladio ridacchiando prima di beccarsi un’altra gomitata sul fianco.
I due uscirono dal loro nascondiglio e si avviarono cercando di non farsi notare in un posto dove avrebbero avuto una buona visuale sul ristorante che la coppia avevano scelto, peccato che ci fosse già qualcuno in quel posto.
“Tu non sei il fratello di Luna? Che ci fai qui?” Intervenne Gladio guardando Ravus che si era pietrificato.
“P… Potrei farvi la stessa domanda!” Rispose il biondo restando sulla difensiva.
Ignis si torturò le mani a quella domanda ma non riuscì a mentire “Stiamo controllando Noctis.” Ammise alzando lo sguardo su l’altro per sapere la sua scusa.
“Anch’io.” Si limitò a dire Ravus incrociando le braccia “Mia sorella è troppo buona e il vostro amico non mi è mai piaciuto quindi sto solo adempiendo al mio dovere di fratello maggiore” Si giustificò annuendo, come se le sue ragioni fossero sacre.
Ignis e Gladio si guardarono per qualche secondo prima di scoppiare a ridere “Noctis non allungherebbe una mano neppure se Luna glielo chiedesse, è troppo timido e soprattutto poco sveglio per agire.” Disse Gladio ridacchiando e questa volta riuscì a parare la gomitata che Iggy gli stava per rifilare.
“E’ solo timido, ma ti assicuro che Noctis è un bravo ragazzo, vuole molto bene a Lunafreya e non farebbe mai nulla contro la sua volontà.” Disse Ignis ad armi spianate, voleva spezzare una lancia a favore del suo quasi fratellino.

Dalla vetrina del ristorante Luna e Noctis stavano ridendo guardando la scena
“Mi dispiace per Ignis e Gladio, di certo avevano paura che facessi qualche gaffe delle mie e mi hanno seguito.” Mormorò Noctis stringendosi nelle spalle, arrivato a casa avrebbe fatto una bella sfuriata ai due.
Luna ridacchiò e scosse il capo “A me dispiace per mio fratello, Ravus è sempre stato molto protettivo nei miei confronti ma mai avrei pensato che arrivasse a questo.” Il tono della bionda era divertito, nonostante la presenza dei tre si era divertita molto con Noctis e sperava davvero di poter uscire nuovamente con lui.
“Che ne dici se ce ne andiamo e li mandiamo un po’ nel panico?” Chiese Noctis alzandosi dal tavolo, Luna gli prese la mano annuendo e senza farsi notare dai tre, che ancora stavano battibeccando, uscirono dal ristorante.

Noctis accompagnò a casa Luna e le porse la busta con il vestito “Mi ha fatto davvero piacere passare la giornata con te, spero di poter uscire di nuovo con te e magari di vederti con quello addosso.” Disse arrossendo fino alla punta delle orecchie per le proprie parole.
Luna arrossì a sua volta ma gli sorrise contenta nonostante tutto “Spero anch’io di poter uscire ancora con te, Noctis.” Ammise imbarazzata.
L’atmosfera sembrava perfetta, i loro corpi si mossero di loro spontanea volontà e i due si ritrovarono inaspettatamente vicini.
Luna riuscì a sentire il sospiro caldo di Noctis sulle labbra prima di quel bacio, entrambi chiusero gli occhi godendosi con calma ogni sensazione; le labbra morbide di Luna sembravano incastrarsi alla perfezione su quelle di Noctis e i cuori di entrambi batterono così forte da lasciarli senza fiato quando il bacio finì, restarono vicini ancora per un po’ prima di scambiarsi un ultimo tenero bacio e allontanarsi.
“Grazie per… Tutto.” Disse Luna con ormai le guance rosse e il cuore che le galoppava nel petto.
“Figurati… Ci vediamo a scuola, va bene?” Chiese Noctis nella stessa identica situazione, quando vide l’altra annuire sorrise e si allontanò.
Si salutarono con la mano sentendo l’imbarazzo prendere possesso di loro mentre nei loro cuori un sentimento nuovo stava iniziando a crescere facendoli sentire strani ma felici.

   
 
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