L'ultimo dei Radurai

I familiari erano radunati attorno al letto del vecchio capo. Figli e nipoti piangevano inconsolabili per la perdita imminente, così come il resto del villaggio, fortemente devoto alla propria guida. I bambini andavano a dormire la sera ascoltando le sue vecchie storie, i ragazzi si allenavano e crescevano sotto ai suoi improperi, gli uomini e le donne venivano alla sua capanna per chiedere consiglio su ogni cosa, dal lavoro, alla famiglia, alla salute. Tutti sapevano che quell'uomo aveva provato nella sua lunga vita più dolori e fatiche di ogni altro abitante di Porto Sicuro e nutrivano il più profondo rispetto nei suoi confronti. Ora i suoi giorni stavano per giungere al termine, e con lui sarebbe morto anche l'ultimo ricordo vivo del Labirinto e delle avventure dei giovani Radurai.

Minho aveva il fiato corto. Il petto si alza e abbassava faticosamente, il cuore pulsava sempre più lentamente. Non era più il velocista di una volta, pensò. Una fitta particolarmente dolorosa lo colpì. Con gli occhi chiusi, strinse forte la mano che lo teneva ancorato alla Terra. Riaprì le palpebre, per osservare la sua compagna e accommiatarsi da lei nella maniera più decorosa. Brenda. Oh, Brenda. "Tesoro mio, sembra che sia giunto per me il momento di interrompere il nostro viaggio insieme." Brenda scosse il capo, le lacrime che scorrevano lungo i solchi della sua pelle ricca di rughe. Le rivolse un sorriso dolce. Era bella, la sua Brenda. Non di quelle bellezze oggettive, ma di quella bellezza fatta di sorrisi larghi, occhi sempre vispi e gesti quotidiani, affettuosi e complici. Il suo più grande rimpianto sarebbe stato lasciarla là da sola tra le nuove generazioni, senza più nessuno a condividere con lei la sofferenza di una vita passata che nessuno poteva ricordare tranne loro. "Non ci pensare neanche, vecchio burlone. Tu sei il Leader, ricordi?" Gli rispose "Non puoi lasciare questi ragazzini allo sbaraglio." Il dolore nelle sue parole era cocente. Minho prese ancora un grande respiro, azione sempre più difficile, prima di parlare. "Inutile fingere, Brenda, sto per morire. Ma è giusto così, ho vissuto anche troppo per meritarmelo." La guardò negli occhi "Cara, mia cara. Sei stata la migliore sposa che io abbia mai potuto sperare. Grazie per essermi stata accanto, anche dopo la morte di Thomas e degli altri. So di essere stato insopportabile in quei momenti, quando anche tu soffrivi in silenzio per loro." Brenda in tutta risposta gli baciò le mani, con un sorriso triste sulle labbra. Rimembrare quelle morti era ormai come essere graffiati da un gatto randagio, bruciava ma non come le prime volte, non come una volta. Minho doveva ammettere con sè stesso prima di andarsene di non aver avuto un grande coraggio in quei momenti. Più di tutti il giorno in cui avevano ritrovato il corpo di Thomas galleggiante sulla riva. Il ragazzo non aveva mai veramente superato il senso di rimorso per Newt, per Teresa, per Chuck e per tutti quelli rimasti indietro. I primi mesi a Porto Sicuro aveva cercato di ricostrursi una nuova vita, ma Minho vedeva negli occhi del suo amico una sconfitta lacerante, un presagio di morte incorporato. Aveva respinto le attenzioni di Brenda, si era isolato da tutti ed erano cominciate le allucinazioni, gli incubi e i deliri. Minho gli era rimasto vicino e si era reso conto solo allora di quanto Thomas avesse effettivamente perso nella Vecchia Terra, con la morte di Newt e di Teresa. Lui aveva perso un fratello e una quasi amica; Thomas aveva perso un amato e un'amante. La prima volta in cui si era svegliato nel cuore della notte sentendo l'amico gridare era rimasto sconvolto. Le urla gridavano "No, ti prego, non posso ucciderti. Newt!" Seguivano sempre le lacrime, le mani artigliate al petto, pronte a ferirlo, i tremiti corporei. Era da ciò che quelle notti dicevano che Minho aveva capito quanto Thomas avesse amato Newt. Inconsapevolmente, forse, ma questo era l'aspetto peggiore, perchè non era mai potuto scendere veramente a patti con quel colpo di pistola sparato. E Teresa, l'intrepida, astuta Teresa, che li aveva traditi e salvati, era l'altra faccia della medaglia, l'amore che alla luce del giorno il povero Thomas poteva piangere sconsolato. Non aveva resistito più di un paio d'anni. Qualche mese dopo il matrimonio di Minho e Brenda, quando questa già  aspettava il loro primo figlio e l'uomo non poteva più dedicare molto tempo al Pive, Thomas era salito in cima alla sciogliera. Con la rivoltella puntata alla fronte, si era sparato, cadendo già dal precipizio diritto in mare. Anche il suo ultimo gesto era stato dedicato inconsapevole a Newt...

Minho si riscosse dal ricordo, con la mente che ancora vagava tra i volti di tutti coloro che aveva perso. Ora i suoi occhi cercavano altri volti, i volti dei vivi, dei suoi figli e nipoti, che lo guardavano in lacrime. "E voi, tenete a mente i miei racconti. Non dimenticate e non sarà  stato tutto inutile. E portate avanti con tenacia ciò che vi lascio, il ruolo di Leader che non dovrà  mai abbandonare questa famiglia. Rendetemi così omaggio quando sarò passato di là ." La vista cominciò a tremolare. All'orizzonte non vedeva più la finestra della sua stanza, con il mare affacciato, ma una distesa d'erba infinita. Una Radura, ma senza mura a circoscriverla. E quelli che camminavano in controluce erano... "Minho! Minho!" Sbattè le palpebre, accorgendosi in quel momento del suo braccio alzato a cercare qualcuno e delle scosse che venivano dall'altro, mosso dalle mani tremanti della moglie. "Dov'eri? Perchè non mi rispondevi?" La guardò ad occhi socchiusi e stanchi, ma pieni d'amore. "Mia cara, temo che tu mi debba lasciar andare. Qualcuno mi sta aspettando." Brenda gli regalò un ultimo dei suoi sorrisi tra i singhiozzi. "Salutami Thomas, e Vince, e Gally, e tutti gli altri." Le strinse debolmente la mano. "Lo farò." La vista ricominciava a giocargli brutti scherzi. Ora rivedeva tanti visi nella Radura, quelli che da lì erano fuggiti con lui e quelli che non l'avevano mai abbandonata. Un ultimo pensiero gli balenò in testa: E chi l'ha mai veramente lasciata, la vita non è forse tutta un labirinto? Con le ultime forze diede il suo ultimo saluto alla sua stirpe "Addio, miei amati fagiolini." E rivolto alla sua bellissima, amatissima sposa "Ti aspetto di là , dolcezza. Vedi di non farmi troppo attendere." Così spirò Minho il Leader, l'Ultimo dei Radurai.

Minho correva di nuovo giovane e scattante verso i suoi amici. Sorrideva felice andando incontro a Newt e Thomas, mentre gli altri festeggiavano intorno al fuoco, con le solite brocche di schifoso intruglio alcolico. "Ce ne hai messo di tempo, Pive." Lo derise Thomas. Teneva un braccio intorno alla spalla di Newt, che lo stringeva al fianco e sorrideva sereno. Saltò loro addosso, stringendoli e ridendo per la gioia. Ruzzolarono a terra, bisticciando e sganasciandosi dalle risate. Vide in lontananza Teresa e gli altri che si erano girati e indicandolo si alzavano per venirlo a salutare. Schioccò due baci in fronte agli amici, che risposero fintamente schifati. "Mi siete mancati, ragazzi."

Spazio autrice

Mi veniva da piangere mentre scrivevo, così come dopo aver finito di vedere La rivelazione. è stato doloroso soprattutto rivivere la morte di Newt, resa bel film in una forma diversa ma che secondo me non gli dona il giusto senso. Per questo ho mantenuto il ricordo della sua morte come nel libro, con un colpo di pistola ad opera di Tommy. Tutto il resto è chiaramente più vicino alla serie cinematografica, per il semplice fatto che ho letto la trilogia diversi anni fa e non ricordo bene tutti i fatti. Vi auguro una notte più serena della mia (in preda alle lacrime). Remus