Dopo essermi alzato a prendere un bicchiere di latte, mi sedetti di nuovo sulla morbida poltrona rossiccia dove io e il mio fratellino Nick stavamo tranquillamente vedendo un film che ci aveva comprato quel giorno la mamma: Biancaneve e i Sette Nani
Mi
misi comodo fra i cuscini ed osservai con interesse il brutto volto
della
strega che veniva sempre più zoomata dalla videocamera. Sentii
un piccolissimo sussulto alla mia sinistra. Mi voltai e vidi Nick in
una posa
stranissima.
Teneva le braccia conserte, con le ginocchia strette al torace. Ma era il viso la parte sconvolgente.
Gli occhi erano lucidi, leggermente sgranati, e le guancie rosse come due peperoni. Sembrava trattenesse qualcosa.
Allarmato gli poggiai una mano sulla spalla.
-Nick..tutto
bene?-
Alzai
un sopracciglio e mi feci più vicino
-Scricciolo,
se stai male devi dirmelo..-
Mi
fermai a metà frase, comprendendo improvvisamente. Il mio
sguardo si addolcì.
-Nick,
guarda che se devi piangere puoi farlo-
-Kev,
mamma dice sempre che gli uomini non piangono-
Scoppiai
a ridere e lo strinsi a me
-Piccolo,
puoi piangere quanto vuoi-
Detto
questo, Nick sembrò scoppiare. Mi si rannicchiò
addosso mentre le lacrime gli
scendevano veloci dagli occhi.
Si,
avevo un fratellino davvero speciale. E forse anche un po’
coraggioso.
Teneva le braccia conserte, con le ginocchia strette al torace. Ma era il viso la parte sconvolgente.
Gli occhi erano lucidi, leggermente sgranati, e le guancie rosse come due peperoni. Sembrava trattenesse qualcosa.
Allarmato gli poggiai una mano sulla spalla.