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Autore: carrion    13/02/2018    1 recensioni
Dopo aver sconfitto l'Anuk-ite e i cacciatori, Liam aveva bisogno di una pausa;
lui e Theo decidono quindi di partire per un viaggio on the road.
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Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Liam si svegliò per colpa di raggi di sole che si stavano impegnando fin troppo per accecarlo. La coperta di Theo era ancora attorcigliata attorno al suo corpo, coprendolo fino alla parte inferiore del suo viso. Theo si era tirato le coperte sopra la testa sull’altro letto, lasciando solo un paio di ciuffi di capelli castani spuntare.

Si stiracchiò, scrocchiandosi la schiena con un leggero grugnito di piacere. Liam non poteva esattamente dire che preferiva il letto pisciato alla macchina di Theo, la sua auto era piuttosto comoda, in effetti, ma avere la possibilità di stiracchiarsi era qualcosa che gli era mancata la scorsa settimana.

Liam si avvinghiò ancora una volta alla coperta, nascondendoci ancora una volta la testa sospirando di sollievo quando la vista del sole fu finalmente impedita ai suoi occhi.

“Dovrei lasciarvi due minuti da soli?” chiese Theo, con la voce roca dal sonno. La testa di Liam sbucò dalle coperte, incontrando lo sguardo di Theo mentre abbassava le coperte sul suo petto. Gli occhi di Theo erano ancora assonnati, le labbra arricciate in quello che Liam era sicuro sarebbe dovuto essere un ghigno ma uscì più che altro come un sorriso confuso. Metà dei suoi capelli erano schiacciati, l’altra metà era un groviglio disordinato. “Non stavi scherzando quando hai detto che ho un buon odore, eh?”

“Zitto, stavo solo cercando di coprirmi dal sole” disse Liam e il sorriso di Theo si allargò solo di più.

“Quindi hai preso la mia coperta solo ora? Non hai dormito abbracciandola?”

“Non la stavo abbracciando.”

“Mi sono svegliato prima di te Liam”

“..il letto puzzava di piscio, ok? Non riuscivo a dormire quindi ho dovuto usare qualcosa per bloccare la puzza.”

“Giusto.” mormorò Theo. Liam assottigliò lo sguardo ma Theo non insistette, si stiracchio solo nel suo letto. “Hai fame?”

“Certo.”

“Allora preparati, il parco apre presto. Mi faccio una doccia veloce ma poi dobbiamo andare.” disse Theo, saltando giù dal letto e dirigendosi verso il bagno. Liam rimase dov’era, con lo sguardo fisso sul letto di Theo mentre cercava di convincere se stesso che muoversi era una buona idea. “Liam prendi-“ Liam riuscì a mala pena a girarsi in tempo e prenderlo. Sbatté gli occhi alla vista del tessuto che aveva afferrato, spostando lo sguardo su un Theo a torso nudo. “In caso ti servisse qualcosa per ‘bloccare la puzza’ mentre non ci sono.” disse Theo. Liam appallottolò la maglietta, rilanciandogliela mentre le sue guance avvamparono, Theo la schivò con un lento passo verso sinistra. Colpì il muro con un suono soffocato.

“Fottiti! Non tutti amano dormire soffocati dalla puzza dei fluidi corporei di altre persone!”

“Probabilmente non vorresti abbracciare la mia coperta allora.” disse Theo.

“Cos-“ Theo gli fece l’occhiolino. “Che schifo.” Liam urlò, cercando di levarsi la coperta di dosso che riuscì solo a farlo cadere dal letto. Theo entrò in bagno ridendo.

Liam fu dolorosamente tentato di tracannarsi un paio di bottigliette d’acqua solo per far assaggiare a Theo un po’ della sua stessa medicina facendogli provare cosa voleva dire quando qualcuno che necessitava di fare pipì lo interompreva improvvisamente mentre cercava di farsi la doccia. Probabilmente l’avrebbe fatto se non fosse assolutamente sicuro che non aveva sentito Theo chiudere le tendine della doccia.

Quindi  Liam utilizzò il tempo nel quale Theo si stava facendo la doccia per sedersi su una delle sedie scricchiolanti e leggere la chat del branco nel quale Mason l’aveva aggiunto. Aveva ragione, c’erano più che altro Jackson e Stiles che bisticciavano, mandandosi piccoli messaggi qua e là anche mentre Liam cercava di tenersi al passo.

Ce ne era uno anche da parte del suo patrigno, diceva solo ‘ L’ho detto a mamma, stai attento’ e uno da parte della mamma che diceva ‘mangia verdure’

*

“avete qualcosa con le verdure?” chiese Liam cupamente guardando il cameriere. Le dita di Theo tamburellavano a ritmo sul tavolo.

“Abbiamo i pancake ai mirtilli.” rispose lui.

“Ottimo, allora prendo quelli, grazie.”

“A posto?” Liam non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che il cameriere si stava allontanando. “Sembrava amichevole.”  disse Liam sarcastico. Le labbra di Theo si arricciarono in un piccolo sorriso.

“Sai che i mirtilli sono un frutto, vero?” chiese Theo.

“Si, ma sono abbastanza salutari e sono buoni.” Liam fece spallucce. Theo corrucciò le sopracciglia. “I mirtilli sono salutari e non c’è nulla di male nei pancake.. e sai, lo sciroppo viene dalla linfa degli alberi e la linfa degli alberi non fa male.”

“.. ti prego dimmi che non pensi davvero che lo sciroppo sia salutare” disse Theo. Liam fece spallucce di nuovo. “Come hai fatto a sopravvivere da umano?”

“Disse il ragazzo che ama i churros.”

“Non ho mai affermato che siano salutari” disse Theo.

“sono comunque meno salutari dei pancake.”

“Qual è il tuo cibo preferito allora?”

“Non lo so.. la nonna di Mason faceva dei brownies da paura.”

“Oh perché quelli sono molto meglio!”

“Non ho mai affermato che siano salutari” lo imitò Liam, facendo cenno di no con la testa. Theo gli lanciò un fazzoletto appallottolato.

“ma davvero. I pancake non sono salutari”

“tu non sei salutare”

“Bella risposta” ribatté Theo e Liam gli tirò un calcio sulla tibia, Theo lo ricambiò velocemente. Liam era sicuro che glielo aveva tirato giù forte. Liam imprecò per il dolore alla tibia e velocemente allungò la gamba per tirargliene un altro ma i suoi piedi calciarono a vuoto sotto la sua sedia.

“Figlio di p-“ Le gambe di Theo si chiusero a scatto, imprigionando le caviglie di Liam con le sue.

“Dare calci non è carino.” disse pacatamente Theo. Liam cercò di liberare le sue caviglie ma Theo strinse la morsa tenendolo intrappolato in quella posizione.

“Levati”

“Mi leverò quando imparerai a essere carino.” disse semplicemente Theo. “Dobbiamo mangiare velocemente. Il parco apre in meno di un’ora e ce ne vuole mezza per arrivare lì.”

“Sai che non dobbiamo per forza arrivare nel momento in cui aprono le porte, vero?” disse Liam, muovendo il piede. Theo non mollò la presa.

“Ci hai fatto andare al grand canyon all’alba.” disse Theo. “L’orario di apertura non è esattamente una richiesta insensata.”

*

Liam uscì dalla cabina, con i vestiti sotto braccio e il telefono in mano. Scosse la testa alla vista della foto di lui rannicchiato nella coperta di Theo un paio di ore prima.

“Secondo me è una bella foto.” lo prese in giro Theo. Liam però pensava avesse ragione, era uscito bene. Non aveva la bocca aperta mentre russava, non stava sbavando né facendo nulla di strano, se si ignorava il fatto che aveva la coperta incastrata sotto al naso. Theo ci aveva semplicemente allegato un ‘inquietante’ che dava l’impressione alla foto di essere molto meno dolce e molto più fastidiosa.

Liam era sicuro che Theo con addosso solo un paio di boxer in una lavanderia sarebbe dovuto risultare più strano che vedere Theo in costume da bagno in un parco acquatico, almeno era molto più lungo dei boxer, e largo, e comunque Liam se la prese ma l’insulto di rimando gli rimase fermo in gola mentre guardava Theo vestito solo con i pantaloncini. Forse era perché Theo non gli stava ordinando di spogliarsi e quindi era più consapevole della situazione, o forse era il fatto che Theo sembrava.. felice. Innocuo. Normale.

Le sue labbra erano inclinate in un sorriso, la sacca pendeva dalla sua spalla libera dalla tensione che avevano portato per la maggior parte delle volte che si eran parlati quando erano ancora a Beacon Hills. Theo si scansò per far passare tre bambini che correvano nel corridoio prima di raggiungere Liam. Si accostò a Lui, le loro spalle si toccavano mentre guardava la foto con un ghigno compiaciuto.

“Sai, continuare a darmi prova che sei semplicemente inquietante.” disse infine Liam, ignorando il calore che la spalla di Theo appoggiata alla sua irradiava. “E il fatto che tu l’abbia mandata quando eri nudo.. ancora più strano.”

“L’ho mandato tipo un’ora fa Liam” mormorò Theo. “Il fatto che tu abbia implicato immediatamente che abbia dovuto aspettare di cambiarmi per mandartela è la parte stra-“

“zitto.” borbottò Liam, lanciando i suoi vestiti nella sacca di Theo. “Andiamo su quegli stupidi scivoli.” Liam si girò e si diresse verso l’uscita dello spogliatoio. Theo trovò l’armadietto subito, aprendone uno e lanciandoci la sacca. Liam si diresse all’arcata che segnava l’ingresso principale del parco. Scivoli colorati e acqua blu scintillante si espandevano davanti a lui. Il forte odore di cloro lo colpì per un minuto buono prima che fosse in grado di non farci caso per non influenzarlo troppo. Il telefono di Liam vibrò nella sua mano.

“Liam, hai qualcos’altro da lasciare giù?” gli chiese Theo, avvicinandosi. Gli occhi di Theo passano da Liam al parco dietro di lui e Liam non riuscì a trattenere un ghigno guardando Theo sbarrare gli occhi. Prese il telefono, scattando una foto nel momento giusto,  catturando la meraviglia di Theo mentre guardava gli scivoli e le piscine enormi.

“Dobbiamo salire su quello là” disse Theo, non riuscendo a staccare lo sguardo, un sorriso crebbe sulla sua faccia come se avesse appena trovato dell’oro. Liam sentii il suo cuore vacillare, quante persone avevano avuto l’occasione di vedere Theo così senza pensieri?

“Certo.” mormorò Liam, guardando il telefono e sorridendo nel vedere la gioia pura che la telecamera era riuscita a catturare nell’espressione di Theo.

“Liam metti via il telefono e andiamo.” ordinò Theo.

“Si, ok.” borbottò Liam, aggiungendo la frase ‘che bambino’ alla foto e copiandola nella conversazione più recente, continuando a controllare Theo con lo sguardo ogni due secondi.

“Liam!” ringhiò Theo.

“Arrivo!” rise Liam, correndo verso gli armadietti e lanciandoci il cellulare, chiudendolo e togliendo la chiave. Si girò e non vide più Theo così tornò all’arco, appendendo la chiave al polso attaccandola a uno scomodo braccialetto di plastica. Vide Theo dopo qualche secondo. Era in mezzo al corridoio pieno di persone, gli occhi che si guardavano intorno come se volesse avere tre teste in più per guardare il tutto contemporaneamente. Liam rise quando vide due bambini che non avevano più di cinque anni fare la stessa cosa a pochi metri da Theo. lo sguardo di Theo incontrò il suo.

“potresti essere più lento?”

“potrei decisamente provarci.” disse correndo verso Theo. “Cosa facciamo per primo?” chiese Liam, Theo non rispose. Prese il braccio di Liam e iniziò a correre come se l’anuk-ite fosse in coda per lo scivolo più grande del parco.

Liam non era mai stato più felice di essere un licantropo quando dovette correre per quelli che sembravano un milione di scalini per arrivare in cima allo scivolo. I due aspettarono il loro turno, Theo si affacciò per le scale mentre Liam rimaneva tranquillamente nel centro. Un urlo lacerò l’aria mentre un bambino scendeva dallo scivolo, la coda avanzò. Liam guardò mentre un’altra persona entrava il quel sarcofago di plastica, incrociando le mani sul petto, il pavimento sotto i suoi piedi si aprì e cadde nel vuoto con un urlo. Lo stomaco di Liam si contorse.

“Perchè ogni cosa che vuoi fare finisce per essere troppo in alto?” chiese aspramente Liam.

“Questo non è così alto. E’ più basso della funicolare e della skywalk.” mormorò Theo, sporgendosi oltre il margine un'altra volta finchè i suoi piedi sbucavano dal pavimento. Liam afferrò il suo braccio spingendolo indietro.

“Stai attendo idiota.” borbottò Liam. “E è alto. E' un salto nel vuoto.” disse Liam. “Quello scivolo è letteralmente verticale.”

“Solo per un secondo.” disse Theo, scacciando la preoccupazione di Liam, e la sua mano, e incrociando le braccia mentre spingeva Liam davanti a lui. “dovresti andare per primo.”

“cosa?”

“Non voglio che tu ti tiri indietro mentre non sono qua.” mormorò Theo. Un altro urlo e la ragazza davanti a Liam stava entrando nel tubo.

“Non mi tirerò indietro!” sbottò Liam. La ragazza urlò di gioia mentre cadeva.

“Allora provalo” disse Theo. Liam avanzò mentre l’assistente lo richiamò. Theo lo seguiva poco dietro, Liam guardò lo scivolo aperto, con lo sguardo fisso sul pavimento che sapeva si sarebbe aperto una volta lui fosse entrato all’interno facendolo cadere nel vuoto.

“Gli dia un minuto. E’ spaventao.”

“Non sono spaventato.” ringhiò Liam, entrando nel tubo e appoggiando la schiena al muro rosso. Il pavimento vibrò quando entrò. I suoi occhi fissarono l’assistente vicino a lui dall’interno del tubo. Theo era in piedi davanti al vetro con un sorriso.

“Tieni  i gomiti attaccati al corpo.” disse il tizio. “Pronto?” Liam annuì. Il pavimento tremò un’altra volta e lui si dondolò sui piedi. Sarebbe caduto nel vuoto.

“Ok no non penso di potercela fare!” ammise Liam, lo sguardo scattò in direzione di Theo. Il suo viso si addolcì all’istante. Liam era sicuro che se non fosse intrappolato in un sarcofago di plastica avrebbe potuto sentire l’odore della preoccupazione di Theo. Theo alzò una mano, appoggiandola alla parete trasparente come se fosse una prigione di vetro.

“Va tutto bene.” disse dolcemente, la voce era affievolita dalla plastica. “I'll never let go jack.” mormorò Theo. Liam sbatte gli occhi confuso. “Vai!” La testa di Liam scattò verso il tizio che era tornato alla sua postazione. Questo schiacciò il bottone, Il pavimento improvvisamente scomparve e Liam cadde, si lasciò scappare un urlò terrorizzato  che lasciò Theo a ridere fino a non riuscire a respirare.

Lo scivolo si rivelò abbastanza divertente una volta che Liam non tralasciava il terrore che aveva provato dopo che il suolo si era aperto sotto i suoi piedi e aveva sentito la plastica dello scivolo sulla schiena. L’acqua aveva iniziato a scorrere rumorosa accanto alle sue orecchie rimbombando attraverso il tubo. Ma il tutto era finito prima che se ne potesse rendere conto, facendolo fermare con un' onda. Dopodichè Liam si alzò, con il cuore che martellava mentre con fatica cercava di raggiungere la fine della piscinetta e finalmente poteva camminare sul terreno asciutto.

Inspirò tremando, alzando gli occhi al cielo, la piattaforma era lontana e sapeva che Theo era su in quel momento. Liam aveva sentito quando Theo era entrato nello scivolo, il suo urlo all’uscita, la risata che rimbalzava sui muri dello scivolo. Mentre sentiva Theo che si avvicinava, vide la sua ombra sulle pareti opache allo scivolo mentre sbandava e si avvicinava sempre di più alla fine. L’acqua spruzzò ovunque quando Theo rallentò fino a fermarsi.

“I'll never let go jack?” sibilò Liam. “Sei un caglio-“ A Liam morirono le parole in gola mentre Theo si alzava, con gli occhi pieni di gioia mentre rideva per Liam, goccioline d’acqua scivolavano sul petto baciato dal sole e si passò una mano tra i capelli per levarli dal viso. Per un momento Liam sperò di avere il telefono per scattargli un’altra foto. Si chiese quando aveva iniziato a volere fotodii Theo mentre si divertiva oltre a quelle imbarazzanti che avrebbe potuto usare per ricatti futuri.

“Sono un caglione? Bè questa è nuova” disse Theo, camminando verso l’uscita dello scivolo.

“Sai cosa intendevo.” borbottò Liam. “Gli hai detto di farmi cadere!”

“E’ uno scivolo Liam. Bisogna divertirsi e tu ti sei divertito, no? a parte quegli urlati da ragazzina.”

“Non erano da raga-“

“Sembravi Lydia mentre predice una morte.” lo schernì Theo.

“Andiamo.”

“c’è lo  scivolo per bambini là se vuoi-“

“Ti affogo.” disse Liam infastidito. Theo non cercò nemmeno di nascondere il sorriso.

*

Liam era sicuro che sarebbe dovuto essere più infastidito dal fatto di essere trascinato in giro per ore da Theo ma onestamente, non lo era. Era più che felice di lasciare a Theo il controllo e guardarlo mentre cercava di capire quale era il prossimo scivolo da provare. Su alcuni erano saliti solo una volta, ma altri nel momento in cui erano arrivati alla fine avevano iniziavano una gara di corsa verso la fine della fila, spingendosi a vicenda nel tentativo di arrivare alla coda per primi.

Fecero una gara anche per il Fiume e cercarono di capire chi avrebbe fatto la posa migliore una volta arrivati nella space bowl. Theo aveva vinto quando era caduto dopo essersi messo in piedi con le gambe aperte, dopodiché gli era stato detto che non avevano più il permesso di salirci perché avevano infranto fin troppe regole.

Le ore passarono fin troppo in fretta. Gli scivoli iniziarono a fondersi uno con l’altro. All’ora di pranzo, i due si sdraiarono vicino alla piscina delle onde mangiando pretzels mentre guardavano i bambini che si facevano fare il culo dalle onde. Liam era sicuro che non avrebbe dovuto ridere per un gruppo di bambini di otto anni che venivano fatti cadere da delle onde artificiali ma, be, a quanto pareva Theo aveva una brutta influenza su di lui.

“Allora, cosa facciamo ora?” chiese Theo lanciando le cartacce nel cestino più vicino.

“Mi prenderesti in giro se dicessi che rimarrei seduto qua ancora un po’?” chiese Liam. Poteva anche essere un lupo ma l’enorme numero di scalini che avevano dovuto salire per fare gli scivoli erano vicini all’astronomico. Non riusciva a capacitarsi di come dei normali umani riuscivano a fare una cosa del genere.

“Per una volta, no.” disse Theo. “Dovrebbero mettere degli ascensori. Sembra che le mie gambe si possano staccare da un momento all’altro.”

“Potremmo andare sul Lazy River” suggerì Liam.

“Il Lazy River?”

“Sì, è la in fondo. E’ simile alle rapide ma tu ti siedi semplicemente su delle ciambelle di gomma e lasci che la corrente ti trasporti piuttosto che dover nuotare.”

“Direi che ci sta.”

*

Liam immerse le braccia in acqua, remando fino a che ebbe raggiunto Theo. Il Lazy River era stata una bellissima idea se avrebbe dovuto ammetterlo a se stesso. Il lento flusso dell'acqua li trascinava in lenti cerchi attorno al parco.

“ti sta piacendo la tua prima esperienza in un acquapark?” chiese Liam.

“E’ ok. Spero che nella prossima avrò una compagnia migliore.” mormorò Theo, chiudendo gli occhi inclinando la sua testa all’indietroo bagnando i capelli nell’acqua.

“Ha ha, sei esilarante.”

“Felice tu l’abbia notato.” disse Theo, aprendo gli occhi. “Senza offesa al grand canyon, questo è stato molto meglio.”

“Il grand canyon è una delle meraviglie del mondo.”

“E’ un buco nella terra.”

“Mi spiace che le mie scelte non siano fighe come le tue.”

“Ti perdonerò se ammetti che i pancakes non sono salutari.” rise Theo.

“Stai mai zitto?” sbottò Liam.

“Sei tu che sei venuto qua a parlarmi.” disse Theo, schizzando Liam con un po’ d’acqua. Liam sospirò rilassandosi contro la ciambella e ascoltando il flusso dell’acqua mentre la corrente li trascinava lentamente.

“Qual è la cosa che ti irrita di più?”

“Sei tu che giochi alle venti domande ora?”

“Sei tu che hai iniziato con la domanda sul parco. Ora tocca a me.”

“Non mi hai risposto davvero, però.” disse Liam.

“Sì Liam, mi sta piacendo.”

“E la compagnia?”

“Non c’è nessun altro con cui vorrei essere.” disse Theo tranquillamente. Liam sbarrò gli occhi. “Ancora una volta, ti ho già detto che avevo solo due amici e ora mi odiano entrambi quindi non ho esattamente molto gente tra cui scegliere ma-“ fu Liam che schizzò Theo questa volta.

“E’ stato rinfrescante, grazie.” disse Theo, spostando i capelli che gli coprivano gli occhi.
“Dai, ho rispetto alla tua domanda ora rispondi alla mia. Era questo l’accordo.” Liam fece spallucce. Theo diede un calcio alla ciambella di Liam che iniziò a roteare lentamente.

“ sto pensando.” sbuffò Liam, immergendo le mani nell’acqua per fermare il movimento circolare.

“pensa più in fretta.” sbottò Theo.

“ viaggiare nel tempo”

“Perchè l’hai fatto molte volte?” lo derise Theo.

“Intendo nei film e cose simili cazzone.” rispose Liam.

“Perchè?”

“Mi confondono.”

“E’ troppo per un cervello così piccolo da capire?”

“Si.” disse Liam seriamente. “Lo sono per tutti. Intendo, pensaci per una volta, non funzionano mai. Mason mi hai fatto vedere sto film una volta, ‘triangle’ e abbiamo litigato tipo per quattro ore dopo che era finito e non farmi nemmeno iniziare a parlare di Flash perché nulla ha senso. E Harry Potter. Intendo, Voldemort è tornato per un anno e non ha nemmeno pensato di andare a recuperare un giratempo e uccidere Lily prima che Harry nascesse? Ma anche se avesse pensato di farlo non avrebbe funzionato, perché una volta che tu torni indietro nel tempo e cambi qualcosa nel passato poi il futuro dove tu hai deciso di farlo non esisterebbe più, sarebbe solo.. semplicemente cesserebbe di esistere, quindi tu non potresti tornare indietro nel tempo ma-“ Le parole smisero di uscire dalla bocca di Liam nel momento in cui vide il sorriso divertito sul viso di Theo. “Sei tu quello che me lo ha chiesto!”

“Lo so. Semplicemente mi aspettavo qualcosa tipo masticare rumorosamente. Non i viaggi nel tempo” disse Theo. “Quindi non torneresti mai indietro nel tempo?”

“Penso che chiunque vorrebbe tornare indietro nel tempo.” disse Liam, schizzando acqua a caso. “Penso solo che non funzioni”

“Dove andresti?”

“Dipende, stiamo parlando di viaggi nel tempo tipo tornare negli anni ’50 o cambiare qualcosa nella tua vita?”

“Entrambi.”

“Non penso che potrei” disse Liam. “Non senza incasinare il futuro.”

“Facciamo finta che pestare una farfalla non cambierebbe il futuro.”

“Non intendevo quello” sbuffò Liam. “Intendo grandi cambiamenti. Se tu avessi la possibilità di andare indietro nel tempo come potresti non cercare di evitare le cose brutte che sono successe? Come potresti camminare a Pompei e non avvisare tutti che se ne dovrebbero andare? O sparare a Hitler prima che prenda il potere, o liberare gli schiavi o-“

“Perchè, se tu facessi una cosa del genere la storia cambierebbe e tu non saresti mai nato per evitare che accadesse in primo luogo.”

“Vedi i viaggi nel tempo sono confusionari.” disse seriamente Liam. Theo rise.

“Avrei dovuto immaginare che avresti usato i viaggi nel tempo per salvare vite piuttosto che fare cose divertenti.” disse.

“Cosa faresti tu allora?”

“Antica Roma, diventerei un gladiatore e diventerei ricco combattendo contro le tigri.”

“La maggior parte dei gladiatori erano schiavi, non guadagnavano molto, morivano giovani e pochissime volte combattevano contro animali, in più se dovevamo combattere con dei grandi gatti era più probabile che fossero leoni non tigri.” disse Liam.

“Guarda il piccolo storico che mi rovina tutto il divertimento.” lo prese in giro Theo.

“E’ comunque più interessante di biologia.” borbottò Liam. Aveva appena finito di parlare quando Theo calciò la sua ciambella forte, facendola rovesciare e lui con essa. Liam cadde sott’acqua con un urlo strozzato. Riemerse sputacchiando acqua, con la risata di Theo nelle orecchie. Liam spostò i capelli dagli occhi guardando Theo che scompariva nella curva successiva.

*

“Non credo che le mie gambe riescano a camminare fino alla macchina.” borbottò Liam, lasciandosi andare contro gli armadietti mentre Theo cercava di staccare la chiave dal suo polso.

“Tipo, non credo nemmeno di riuscire ad alzare la gamba abbastanza per mettermi i pantaloni in questo momento.”

“Bè, dovrai farlo. Non entrerai in macchina con i pantaloncini bagnati.” disse Theo. Un bambino corse accanto a loro scivolando sul pavimento bagnato e finendo contro uno dei muri dello spogliatoio, si riprese velocemente, correndo nella direzione opposta. “Come fanno ad avere ancora energia?” chiese Theo.

“I bambini sono pazzi.” ammise Liam. “La scora estate ho dovuto fare da baby sitter alla cugina di Mason e ci siamo addormentati entrambi prima di lei. Aveva quattro anni.”

“Probabilmente non riusciva a dormire con il tuo russare nelle orecchie.” mormorò Theo.

“La finirai mai?”

“Probabilente no.” ammise seriamente Theo, riuscendo finalmente a far entrare la chiave nella serratura e tirano fuori la loro roba. Lanciò un asciugamano sula spalla di Liam e gli porse il suo telefono prima di cercare nella sacca i suoi vestiti, cha alla fine mise in braccio a Liam. “ci vediamo alla macchina?” Liam annuì, girandosi e dirigendosi verso uno dei camerini.

Come aveva detto prima ci mise un po’ a sfilarsi i pantaloncini, si sedette sulla piccola panchina avvolto nell’asciugamano e sognando a occhi aperti il momento in cui si sarebbe addormentato sul sedile passeggeri del pick up. Ci voleva mezz’ora per tornare al motel. Era sicuro che a Theo non sarebbe importato.

Liam fece roteare le spalle, muovendosi finalmente per asciugarsi e vestirsi. Il suo stomaco borbottò. Liam era esausto.

E si sentiva benissimo. Non aveva nulla a che fare con quella fatica che sentiva nelle ossa a Beacon Hills era stanco come lo era da piccolo quando giocava tutto il giorno. Quel tipo di stanchezza che ti lasciava gli arti molli e un sorriso stampato in faccia. Era la stessa sensazione che provava dopo che vinceva una partita di lacrosse, quando tutto gli faceva male ma non era una cosa brutta, gli ricordava soltanto che era stato bravo. Che era stato divertente.

Liam ebbe qualche problema a infilarsi la maglietta ridendo al ricordo di Theo spaventato che insultava Liam quando lo aveva spinto nella piscina delle onde mentre si sfidavano a chi arrivasse prima ad uno degli scivoli. Il suo telefono vibrò sulla panchina. Liam sospirò sollevandolo e sgranò gli occhi guardando lo schermo, aveva ricevuto un’infinità di messaggi. Liam aprì l’ultimo, era un messaggio sulla sereteria lasciato da Stiles, tenendo il telefono all’orecchio lo ascoltò mentre avvolgeva i pantaloncini bagnati nell’asciugamano.

“Ascoltami nanetto!” sibilò la voce di Stiles. Liam alzò un sopracciglio “Chiamami entro la prossima ora o giuro su Dio che vengo a cercarti e riporto il tuo cazzo di culo da lupo mannaro a Becon Hills tirandoti per le orecchie. Quindi rispondi al telefono e spiegaci perché sei con Theo o giuro su Dio che ti-“ Il messaggio era finito, aveva raggiunto il limite.

Liam allontanò il telefono dall’orecchio, scrollando tra i messaggi.

“No, no no no no” continuò a ripetere Liam, il pollice scorreva sugli innumerevoli messaggi nella chat del branco. Leggendone terrorizzato alcuni tipo il ‘ma che cazzo’ di Malia o Mason che diceva ‘amico?????’ per tipo venti volte. Si fermò quando vide una foto mandata da lui, ore prima, una foto che pensava di aver mandato a Theo. Fece una smorfia guardando la foto di Theo che guardava il parco per la prima volta sentendosi fin troppo sveglio.

 

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Eccomii, son un pochino in ritardo ma sono stata pienissima in questi giorni ! 
E l'acquapark è andato :)) vorrei vedere anche io un Theo così felice ! e ADORO quando si prendono in giro, i miei cuori.
E la parte finale mi ammazza sempre, perchè Liam è davvero tonto quanto Scott ..
In verità potrei dire troppe cose su questo capitolo ma vorrei piuttosto sapere cosa ne pensate voi 

xx

 

  
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