[Questa storia è stata scritta per il COW-T
Prompt: Do it for them]

I will even starve if it will save them
 

Seoyun sentì le sue gambe cedere e cadde a terra ancora prima di raggiungere il letto.

Non poteva continuare così.

Erano ormai più di tre giorni che non mangiava niente e il suo corpo stava diventando molto più debole di quel che si aspettasse.

Sentì la suoneria del telefonino iniziare a suonare e la ragazza si mise faticosamente a sedere, allungando poi il braccio verso il letto e riuscendo, senza sapere come, ad afferrare il dispositivo.

Sentì un piccolo accenno di odio farsi strada dentro di lei, quando mise a fuoco il nome della persona che l'aveva chiamata.

Fu tentata di non rispondere, ma era meglio evitare di complicare la situazione.

«E' successo qualcosa? Ci hai messo molto tempo a rispondere.»

Seoyun ebbe l'impulso di riattaccare non appena sentì la voce apparentemente cortese di Rika provenire dal suo telefono.

«No, va tutto bene.» rispose, cercando di apparire meno stanca di quel che fosse.

Peccato che il suo stomaco la tradì, emettendo un forte brontolio.

«Oh, devi avere fame.»

Sentire quell'odiosa voce ridacchiare dall'altro capo del telefono aumentò l'istinto omicida che si stava facendo strada dentro Seoyun.

«Povera cara, se Ray fosse qui ti avrebbe sicuramente preparato qualcosa di buono da mangiare.»

Quando sentì pronunciare quel nome, la ragazza sentì il suo cuore venire trapassato da parte a parte.

Non poteva arrendersi così.

Doveva resistere, doveva portare via Ray da quel posto.

«Cosa vuoi Rika?» domandò, instillando il suo odio in ogni singola lettera che usciva dalle sue labbra.

L'altra rimase per un attimo in silenzio.

«Ti ho chiamato per chiederti se avevi cambiato idea riguardo la mia proposta.– disse poi, cambiando completamente tono nella voce –Pensaci bene, io e te insieme possiamo rendere Magenta invincibile. Inoltre potrai finalmente mangiare qualc-»

«No.»

Pronunciò quella parola in modo secco, deciso.

«Non pensavo fossi così cocciuta.»

«Sei tu quella ostinata qui, Rika.»

Non seppe come, però trovò non solo le forze per alzarsi in piedi ma anche quelle per urlargli quelle parole.

La donna tacque e Seoyun poté immaginarsela mentre si passava delle dita tra i capelli, mostrando quel suo solito, malizioso sorriso.

«Sei ancora convinta di poter salvare Ray? E' per lui che stai facendo tutto questo?– Rika ridacchiò, ma era ben udibile la rabbia presente nel suo tono –Ray è morto. Ora è Saeran a controllare quel corpo.»

La ragazza strinse il telefono con più forza.

«No, Rika.– rispose, mentre un sorriso si formava sulle sue labbra –Sono convinta di poter salvare sia Ray che Saeran. Li porterò via da qui entrambi Rika, vedrai.»

Poi, prima che l'altra potesse ribattere, Seoyun riattaccò e lanciò il telefono sul letto, accasciandosi esausta sul materasso e ignorando le fitte che il suo stomaco continuava a lanciargli.

Non importava quanto stesse soffrendo, doveva continuare a resistere.

Doveva farlo per Ray.

Doveva farlo per Saeran.

Doveva farlo per entrambe quelle personalità che l'avevano fatta terribilmente innamorare e che un giorno avrebbe potuto finalmente rendere felici.